30 marzo. Fuga di notizie,e non solo, dal Cpt di Torino. Verso le 8 di sera, al termine di una giornata tesa con nuovi atti di autolesionismo e proteste contro l’estensione del tempo di permanenza, 5 o 6 ragazzi detenuti sono riusciti a scappare, addirittura dal cancello principale lasciato inavvertitamente aperto dalle guardie, mentre venivano portati alla “terapia”. Inutile attendere conferma da fonti “ufficiali” come giornali, questura o croce rossa: queste cose succedono molto più spesso di quanto si sappia, e vengono tenute nascoste un po’ per evitare brutte figure, ma soprattutto per far credere che la fuga sia tecnicamente impossibile, una follia. E invece no: ancora verso mezzanotte le strade attorno al centro erano pattugliate incessantemente, ed evidentemente invano, da volanti a passo d’uomo. Bypassando questi controlli, qualche amante della libertà in vena di scherzi è perfino riuscito ad accendere la miccia di una confezione di fuochi d’artificio, illuminando così le facce sorridenti dei reclusi, e quelle esterrefatte dei poliziotti che non riuscivano proprio a far tornare i conti.