PERQUISIZIONE ALL’ALBA NEL SARONNESE

PERQUISIZIONE ALL’ALBA NEL SARONNESE

Questa mattina (17/04) all’alba quattro carabinieri si sono
presentati a casa di un compagno, alla ricerca di (citiamo): "armi,
proiettili, materiale esplodente, missili e bombe". Questa
perquisizione è stata giustificata a detta dei militari dalla comparsa
avvenuta qualche giorno addietro di alcune scritte anarchiche e contro
i razzisti della Lega nei comuni del saronnese.

La perquisizione ha dato i suoi frutti: requisite quattro pericolose
bombolette spray di vario colore, oltre a numerosi fogli riempiti da
deliranti e sovversive frasi su Anassagora, Anassimandro e Talete,
contornati da scarabocchi inneggianti all’anarchia e al telos, evidenti
prove di eversivi progetti filosofici ai danni dello stato, partoriti
nelle lunghe ore di lezione… Il compagno è stato quindi avvisato
della prossima denuncia ai suoi danni per presunto danneggiamento, e
della prosecuzione delle indagini.

Questa perquisizione avviene dopo che nelle ultime settimane le
provocazioni sbirresche nei confronti del movimento saronnese si sono
susseguite in una escalation di repressione.

Un paio di settimane fa, verso mezzanotte, una volante dei
carabinieri appostata di fronte al TeLOS ha puntato il faro posizionato
sul tetto della macchina verso lo spazio, indirizzandolo verso ogni
movimento, per circa un quarto d’ora.

Qualche giorno dopo un’altra volante si è posizionata nello stesso
punto ad effettuare il controllo stradale, con l’evidente intento di
intimidire e controllare i movimenti intorno allo spazio…

La sera successiva due compagni che si stavano dirigendo al TeLOS
sono stati fermati e perquisiti per strada, senza nessun apparente
motivo, per essere poi portati in caserma e denunciati per possesso di
sostanze stupefacenti (qualche grammo di fumo).

Qualche mattina dopo sulla porta d’ingresso del TeLOS è stato
rimosso un foglio di divieto di accesso agli sbirri, e al suo posto è
apparsa una frase di insulti a Carlo Giuliani, poi canticchiata, in
presenza dei compagni la sera successiva in caserma, da un esaltato
brigadiere.

Quattro compagni difatti nella notte tra il 14 e il 15 sono stati
fermati nel centro di Saronno, con l’accusa di aver attacchinato nelle
vie saronnesi, e di aver imbrattato con la scritta "Assassini" la
vetrina di un negozio della catena di abbigliamento Max Mara, al centro
di una campagna nazionale di boicottaggio contro la vendita di pellicce.

I quattro sono stati fermati all’interno di una macchina e, sotto
minaccia di una pistola, fatti scendere dall’auto e violentemente
perquisiti, a suon di schiaffoni e insulti di basso livello. I quattro
sono stati poi sequestrati in caserma per 10 ore, mentre i compagni
accorsi all’esterno dell’infame stabile per portare solidarietà ai
fermati venivano minacciati e intimiditi da alcuni carabinieri esaltati
dalle gesta eroiche compiute qualche ora prima. Solo verso mezzogiorno
i ragazzi sono stati rilasciati, dopo la notifica delle denunce per
danneggiamento, resistenza a pubblico stronzo, e detenzione di canne…
di bambù atte ad offendere! Il tutto contornato da quattro multe per
non aver indossato le cinture di sicurezza nei sedili anteriori e
posteriori (?!).

Tutto ciò ad ennesima dimostrazione del fatto che l’Autorità, quando
si trova di fronte ad un movimento impossibile da imbrigliare,
controllare e far rientrare negli schemi della protesta folkloristica e
pseudoribelle, da loro costruita e preconfezionata, mostra la sua vera
natura di dittatura democratica, tesa alla costruzione di un pensiero
unico, dove ogni forma di vera opposizione deve essere cancellata non
solo nel suo manifestarsi ma anche nel suo essere pensata.

Le nostre vite sono l’opposizione che non potranno mai cancellare

Finchè esisteremo saremo la spina nel fianco del loro sistema presuntuosamente Perfetto e Giusto.

Rassegnazione è morte, silenzio è complicità.

TeLOS