Ferrara – Mai più l’altra guancia

Ormai in piena campagna elettorale, mancano pochi mesi al G8 della Maddalena e il clima in Italia comincia già a surriscaldarsi.
L’ultima vampata
l’abbiamo vista a Ferrara. Con una montatura orchestrata magistralmente
da questura e giornalisti, lo spauracchio del terrorismo anarchico si è
impadronito della città prima e della nazione intera poi. Un semplice
elenco di nominativi pubblici di politici e istituzioni ha motivato
perquisizioni, denunce, fermi e istallazioni di rilevatori GpS ai danni
di alcuni anarchici della città estense.
Lo scoop montato dai media, in piena sintonia con la polizia, sembra sortire il suo effetto.
Tutti a invocare il pugno di ferro contro questa nuova ondata terroristica.
È
manifesta la volontà del dominio di creare un clima di estrema tensione
in vista del g8 di luglio, in modo da poter giustificare altrie
ventuali Carlo Giuliani agli occhi dell’opinione pubblica.
Si
ricorre di nuovo alla creazione di un “nemico interno” da schiaffare
come capro espiatorio alla gogna mass-mediatica, per continuare a (mal)
celare le magagne e le contraddizioni del sistema autoritario di
controllo dell’esistente.
Ormai l’Italia assume sempre maggiormente
i connotati di un laboratorio in cui sperimentare nuove forme di
gestione dell’ordine pubblico. Costantemente si tende a perfezionare le
dinamiche repressive: da un lato seminando tempesta fra gli sfruttati
con le varie distinzioni regolare/irregolare, onesto/delinquente,
civile/terrorista e via delirando; dall’altro estendendo a macchia
d’olio il ricorso all’uso della forza in un sempre maggior numero di
espressioni del vissuto.
Il progetto della loggia P2 di controllo e
gestione dello stato si sta lentamente completando, complice
l’interiorizzazione, da parte del corpo sociale, delle sue logiche. Tra
queste, sicuramente, primeggia l’eliminazione del reale dissenso e del
conflitto, con il tacito assenso o con la piena complicità di tutti i
partiti e delle persone ormai depersonalizzate dal misero stile di
(non) vita occidentale
Ci accusano di essere terroristi…
Ma i
veri terroristi sono coloro che bombardano intere popolazioni inermi,
che uccidono impunemente un ragazzo di 20 anni come Federico
Aldrovandi, che deportano gli immigrati nei lager della democrazia, che
causano morti sul lavoro, che producono disastri ambientali, che
tramano per il ritorno al nucleare…
Terrorista è lo stato come i suoi servi.
Da
qui la necessità impellente di rilanciare lo scontro. Di acutizzare le
contraddizioni insite in questo sistema-dominio. Di non farsi
schiacciare edi rispondere colpo su colpo.
Puntando sempre al
ribasso non facciamo altro che agevolare l’avanzata repressiva,
contribuendo alla nostra stessa sopraffazione. La semplice resistenza è
sterile e, alla lunga, dannosa.
Sta sopraggiungendo un tempo in cui,
forse, non sarà più possibile nemmeno pensare di poter lottare. Il
momento per invertire la rotta è adesso; il tempo di porgere l’altra
guancia è passato.
Convochiamo, per il 16 maggio a Ferrara, un corteo nazionale contro la repressione autoorganizzato e autodifeso.

Anarchici
per info: maipiualtraguancia@libero.it