Pdl di nuovo al bersaglio

  1. 11 maggio – Lettera con minacce a presidente municipio Roma – Intimidazioni e minacce a Morassut e Palmieri
  2. 21aprile – Nella notte due attentati ai circoli Pd e Pdl in zona Prenestina (Roma)
  3. 7 maggio – Incendiata sede comitato del PdL a Pompei

Buona lettura !

Lettera con minacce a presidente municipio Roma
11 maggio 2009
Roma
– "Questa mattina ho ricevuto una pesante lettera di minacce
proveniente da una sedicente organizzazione che si firma Cellule di
Resistenza Proletaria". A darne notizia, in un comunicato, e’ Giammarco
Palmieri, presidente del Municipio VI di Roma. "E’ l’ennesimo atto di
violenza politica dopo gli attentati alle sedi del Pd e del Pdl
perpetrati nella notte del 21 aprile e peraltro rivendicati nella
lettera dalla citata organizzazione", prosegue il comunicato: "Ne’ io,
ne’ le forze che rappresento ci faremo intimidire da chi vuole
riportare il Paese indietro di 40 anni". Immediate le attestazioni di
solidarieta’, prime fra tutte quelle del Presidente della regione Lazio
Piero Marrazzo: "Ho telefonato al presidente del VI Municipio Giammarco
Palmieri per esprimergli solidarieta’ rispetto alla lettera di
intimidazione ricevuta questa mattina e la certezza che sapra’
proseguire con serenita’ il proprio lavoro. Si tratta di un nuovo
episodio che conferma la persistenza di un mondo capace di esprimersi
solamente attraverso la violenza e le farneticazioni perche’, in
sostanza, non ha nulla da dire". Il presidente della Provincia di Roma
Nicola Zingaretti ha espresso "solidarieta’", parlando di "attacchi
inaccettabili".
"Le Istituzioni e la nostra comunita’ – aggiunge
Zingaretti – devono essere unite nel reagire e nel rifiutare le
provocazioni e le aggressioni di chi vuol far tornare indietro le
lancette dell’orologio e riportarci a una stagione di violenza
politica".
fonte agi

Intimidazioni e minacce a Morassut e Palmieri – Con due lettere, una delle quali contenente un proiettile.
11 maggio 2009
Roma
– Oggi 11 maggio 2009, il segretario regionale del Pd Roberto Morassut
e il presidente del VI Municipio Palmieri sono stati oggetto di minacce
e atti intimidatori attraverso lettere firmate da sedicenti "Cellule di
Resistenza Proletaria".
In quella indirizzata a Morassut c’era
anche un proiettile: “Questa pallottola è per te – si legge nella
lettera – funzionario da quattro soldi e servo della borghesia. La
prossima te la tiriamo alle gambe".
Nell’altra indirizzata a Palmieri  vengono rivendicati gli attentati alle sedi del PD e del PDL del 21 aprile scorso.
Sgomento e preoccupazioni dal mondo civile e dalle istituzioni.
"La
ricomparsa della stella a cinque punte – commenta il sindaco di Roma,
Gianni Alemanno – simbolo del terrorismo rosso in tutta Italia, è un
fatto che deve trovare una reazione compatta da parte di tutte le
Istituzioni e di tutte le forze politiche. Esprimo la mia piena
solidarietà al segretario regionale del Pd, Roberto Morassut, e a
Giammarco Palmieri, presidente del VI Municipio, che sono stati oggetto
di queste minacce gravissime e mi auguro che gli inquirenti assicurino
il più rapidamente possibile i responsabili alla giustizia".
Solidarietà a Morassut e Palmieri anche dal consigliere comunale Maria
Gemma Azuni (Sinistra Democratica, presidente del Gruppo Misto) che
aggiunge:  "Questi episodi di violenza non riusciranno a far arretrare
il lavoro delle forze democratiche nelle loro varie articolazioni. 
Sinistra e Libertà è impegnata nella difesa e nel rafforzamento di un
clima di collaborazione civile, senza mai cedere un millimetro a chi si
fa portatore di violenza e intimidazioni."
"Il Consiglio Comunale –
conclude l’on. Azuni – stigmatizzi quanto accaduto e, nell’esprimere
piena solidarietà a Morassut e Palmieri, faccia sentire alta la sua
voce a difesa della democrazia e della civile convivenza."
fonte abitareroma

Nella notte due attentati ai circoli Pd e Pdl in zona
Prenestina – Nessun danno in via Castelforte e via Sbarbaro ma un forte
spavento

21 aprile 2009
Questa notte due
attentati in meno di un’ora, il primo intorno alle 24:30, l’altro alle
1, hanno coinvolto la sede del PD di via Castelforte 12 (zona Villa
Gordiani), circolo Tor De’ Schiavi e quella del PDL di via Pietro
Sbarbaro 12 (zona Collatino), entrambi vicino a via Prenestina. Stesse
modalità e nessuna rivendicazione per gli incendi provocati da un
liquido infiammabile versato sulle saracinesche e da una bombola a gas,
di quelle utilizzate per il campeggio, posta nei pressi dei due locali.
Unica differenza è che la prima, quella di via Sbarbaro è rimasta
inesplosa, l’altra invece ha fatto il "suo dovere". Nessun danno a cose
o persone, tranne che un forte spavento per gli abitanti della zona e
per le serrande annerite.
Non si sono fatte attendere questa
mattina le reazioni degli esponenti politici dei due gruppi rimasti
coinvolti negli attentati. Da una parte Francesco Corsi, capogruppo del
PDL del VI Municipio, che ha dichiarato: «Ci troviamo di fronte ad
episodi molto gravi che condanniamo con fermezza». «Queste forme di
intimidazione, non scalfiscono il lavoro che stiamo portando avanti sul
territorio – gli fa eco il dott. Emiliano Corsi, Presidente del Circolo
e consigliere del VII Municipio – Non ci facciamo intimidire e non
vogliamo che nessuno rovini i festeggiamenti per il 2762° Natale di
Roma.”
Per il PD sono intervenuti invece Mario Mei e Gianfranco
Zambelli, Consiglieri Comunali del PD, e Gianluca Santilli, membro
dell´Esecutivo romano del PD, iscritti al Circolo PD Tor de´ Schiavi,
tutti concordi nel definire l’episodio della scorsa notte «un vile
attacco perpetrato ai danni dei Circoli PD di Tor de´ Schiavi e del PDL
di via Sbarbaro. In città qualcuno sta cercando di alzare i toni dello
scontro politico – hanno proseguito – ma tale cultura antidemocratica
non deve e non può trovare spazio nel civile confronto politico.
Condanniamo quindi con forza questi attacchi che non possono comunque
essere inquadrati in complesse strategie. Si tratta di casi isolati
che, in ogni caso, non vanno sottovalutati. Per questo – concludono –
come PD abbiamo organizzato per oggi pomeriggio un presidio pacifico in
via Castelforte, teso a condannare l´accaduto».
I consiglieri hanno
infine comunicato che nel corso della giornata la sezione PD Tor de´
Schiavi riprenderà le sue regolari attività.
"Condanna netta – la
dichiarazione del presidente del VI municipio Giammarco Palmieri – per
qualsiasi forma di violenza e tentativo di intimidazione ai danni di
forze politiche che rappresentano la stragrande maggioranza dei
cittadini del Municipio Roma 6. Al contempo piena solidarietà al Pd e
al Pdl, colpiti dai due attentati della scorsa notte nelle sedi,
rispettivamente, di via Castelforte e via Pietro Sbarbaro, che ho già
visitato personalmente questa mattina.
D’accordo con tutti i gruppi
consiliari abbiamo deciso di modificare l’ordine del giorno del
consiglio del 22 aprile e di inserire una mozione in tal senso, proprio
a sottolineare la volontà dell’istituzione di rispondere immediatamente
con la forza della democrazia ad un atto che è l’esatto contrario della
democrazia.
Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità –
conclude Palmieri- per continuare a garantire a tutte le forze
politiche ed a tutti i cittadini quel clima di confronto, anche aspro
ma sempre basato sul rispetto di tutti, che caratterizza il Municipio
ed il suo territorio, per evitare la crescita di un clima di
intolleranza che è lontano anni luce dal nostro modo di intendere la
politica".
fonte abitareroma

Incendiata sede comitato del PdL a Pompei
7 maggio 2009
Pompei – Incendiato il comitato elettorale del candidato a sindaco di
Pompei del Pdl Michele Genovese. È accaduto tra le 24 e le 2 di ieri
mattina in via Messigno. A causare il rogo, litri di benzina cosparsi
sulla porta d’ingresso e sulle finestre dello stabile. I residenti
della zona, allertati dal cattivo odore di fumo e dalla vista delle
fiamme, sono intervenuti per sedare l’incendio. Danneggiato l’ingresso
del comitato. In periodo di campagna elettorale potrebbe trattarsi di
un atto intimidatorio che si aggiunge ad un altro episodio verificatosi
nella tarda serata di martedì tra le 22 e le 23. Un ragazzo in sella ad
uno scooter, che viaggiava contromano lungo via Lepanto, si è fermato
per pochi attimi dinanzi ad un altro comitato elettorale di Genovese e
ha puntato una pistola contro la folla che era presente, inveendo con
minacce verbali. Il candidato a sindaco del Pdl ha sporto denuncia
presso il comando dei carabinieri di Pompei per le minacce, e presso il
commissariato di polizia per l’incendio. «Rispondiamo con la legalità,
la trasparenza e la giustizia alla prevaricazione e alla violenza che
si sta mostrando dinanzi ai nostri occhi durante questa campagna
elettorale – ha dichiarato Genovese – La tensione in questi ultimi
giorni di propaganda sale. Non credevamo, però, fosse possibile
ricorrere all’uso delle armi e della prepotenza ».
Atti vandalici
ai danni della coalizione di un comitato del centrodestra si erano
verificati anche nei giorni scorsi in via Mariconda dove ignoti avevano
strappato un manifesto in pvc di Michele Genovese. E a lamentare
sopraffazione e prevaricazioni ci sono anche i ragazzi che si occupano
dell’affissione dei manifesti per la coalizione del Pdl. Tante le
dimostrazioni di solidarietà. «I gravi episodi intimidatori
registratisi la scorsa notte a Pompei, ai danni del candidato sindaco
del Pdl, Michele Genovese, gettano una inquietante e preoccupante ombra
sulla campagna elettorale in provincia di Napoli», così il candidato
alla presidenza della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro.
«Pur
ritenendo gli eventi opera di balordi, che nulla hanno a che spartire
con la civiltà della politica – ha aggiunto il parlamentare – non può
certamente sfuggire il pericoloso clima di odio che la sinistra sta
fomentando nei confronti del Popolo della Libertà e del suo leader
Silvio Berlusconi. Ed è proprio questo clima il principale responsabile
di atti inconsulti, come quello di un mese fa a Melito, e di questa
notte a Pompei».
«Ribadendo la nostra solidarietà al candidato
sindaco di Pompei, ci auguriamo – ha concluso Cesaro – che mentalità e
metodi squadristi non abbiano mai a prevalere su quello che dovrebbe
essere solo un confronto dialettico e di programmi ».[…]