Aggiornamenti Bologna – Corteo antifascista, arrestati 3 compagni

da emiliaromagna.indymedia.org
Alle 19 di sabato un nutrito gruppo di antifascisti si è trovato in via
Riva Reno nei pressi della sede di Forza Nuova per contrastare
l’iniziativa di un concerto fascista organizzato nel centro di Bologna
e per provocazione proprio il 12 dicembre, a 40 anni dalla Strage di
Piazza Fontana e dall’uccisione di Pinelli nei locali della questura di
Milano. La polizia e i carabinieri, in tenuta antisommossa e con un
numero esagerato di camionette, schierati come se dovessero presidiare
la zona rossa del G8 difendevano i loro amici che intanto facevano il
saluto romano ben protetti e sicuri di non essere raggiunti. Quando è
arrivata la notizia che il concerto non lo avrebbero più fatto, un
gruppo si è spostato nelle vie del centro per dire alla città che non
può essere accettata così senza fiatare la presenza di queste merde. In
via Marconi il corteo è stato attaccato dagli sbirri che nel frattempo
avevano ricevuto rinforzi. Tre compagni sono stati buttati a terra e
ammanettati. Poi è iniziata una caccia all’uomo che è arrivata fino in
via Indipendenza dove altri quattro sono stati fermati. Tutti e sette
sono stati portati in questura dove i quattro modenesi, fermati in via
Indipendenza, sono stati rilasciati dopo qualche ora, mentre Nicu,
Robbi e Andrea sono stati arrestati con l’accusa di lesioni e
resistenza. Un presidio solidale è stato improvvisato sotto i locali
della questura. Lunedì ci sarà o l’udienza di convalida degli arresti o
il processo per direttissima, si riservano di dirlo entro domenica sera
(poverini si vede che devono pensarci stanotte con calma dopo le botte
che hanno dato).
Solidarietà agli arrestati
Morte ai fascisti e ai loro amici in divisa

Bologna – Rassegna stampa e indirizzi compagni arrestati

Non si hanno notizie nuove al momento sulla situazione dei compagni
arrestati sabato 12 dicembre a bologna durante una manifestazione
antifascista.
Sono detenuti al transito della Dozza in attesa della convalida o del processo per direttissima.
per telegrammi e lettere
Roman Nicusor

Nadalini Roberto


Vaccari Andrea


casa circondariale Dozza


via del Gomito 2


40127 bologna



Da il Corriere di Bologna, domenica 13 dicembre 2009
I disordini- Cariche, manganellate e inseguimenti da via Indipendenza a
via Riva Reno
NATALE IN CENTRO, FRA SHOPPING E SCONTRI
SASSI SULLA POLIZIA, ARRESTATI TRE ANARCHICI
Tafferugli alla manifestazione contro i “nazi”: sette i fermati
In un sabato sera freddo, ma brulicante di persone, il centro di Bologna ha vissuto ieri dei brutti momenti. La gente in strada si è trovata ad assistere, sbigottita e spaventata, a una guerriglia tra anarchici e forze
dell’ordine. Inseguimenti, lanci di petardi e sassi, cariche, manganellate.
Da una parte i ragazzi “in nero” dall’altra le divise. Il tutto in un arco spazio-temporale ampio: da via Riva di Reno a via Indipendeza, dalle 20 alle 21 circa. Alla fine, poco dopo le 21 in vicolo Ariosto (laterale di via Indipendenza), i carabinieri hanno acciuffato gli ultimi anarchici. Sono sette in tutto i fermati, tra cui una donna. Ma alla fine soltanto tre vengono arrestati: frequentano il circolo di via San Vitale Fuoriluogo, ormai noto alle cronache, e tra loro c’è anche Roman Nicusor, romeno di 29 anni, tornato in libertà soltanto 10 giorni fa.
Ma partiamo dal principio. Ieri, a quarant’anni dalla strage di piazza Fontana, gli anarchici si erano dati appuntamento alle sette di sera all’incrocio tra via Riva Reno e piazza Azzarita. “Sgomberiamo i fascisti”, era l’appello alla mobilitazione che girava in rete da giorni. Cento metri più in là, nel club Anni ’80 di via Riva Reno, il partito di estrema destra Forza Nuova aveva organizzato il concerto del gruppo skin di destra Nessuna Resa. Una “provocazione fascista” per gli anarchici. Ed ecco dunque un copione già visto mille volte: i neri da una parte, i rossi dall’altra e nel mezzo la polizia. Tantissima: decine di agenti e carabinieri a tenere lontani i due gruppi. Al presidio in piazza Azzarita non hanno risposto solo i promotori (gli anarchici, appunto), ma anche alcune decine di persone che, cinque ore prima, avevano preso parte al corteo indetto dall’Assemblea Antifascista Permanente, una manifestazione pacifica ed autorizzata partita da porta Lame e finita allo stadio. A due passi dai militanti di estrema destra, dunque, c’erano circa 200 persone molto arrabbiate.
All’inizio soltanto cori contro “i fascisti”, poi, dopo una mezz’oretta, il primo lancio di petardi verso la polizia da parte di una quindicina di ragazzi con i volti nascosti da sciarpe e caschi e armati di bastoni. Poi, all’improvviso, un centinaio di persone si sono staccate incamminandosi verso via Marconi, ma prima, alcuni di loro hanno rubato una cariola da un cantiere e l’hanno riempita di sanpietrini. È con questi sassi che hanno danneggiato la vetrina di una banca in via Riva Reno, altri sono stati lanciati contro la Cariparma di via Marconi. Ma è al confine tra la zona aperta al traffico e la T che la situzione è degenerata: qui le forze dell’ordine hanno caricato i manifestanti, per un lancio di oggetti, sostiene la questura. La carica è stata violenta e la risposta anche: da una parte volavano manganellate, dall’altra sassi. Tre ragazzi sono stati bloccati e ammanettati a terra, davanti allo sguardo allibito dei passanti.
Sono i tre anarchici per cui, più tardi, verrà formalizzato l’arresto. Ma non è finita qui. Le forze dell’ordine provano ad acciuffarne altri. Li inseguono lungo via Ugo Bassi, ma ormai la maggior parte dei manifestanti si è dispersa nelle viuzze laterali. In piazza Nettuno la polizia blocca il traffico mentre i carabinieri, più avanti, in vicolo Ariosto, ne fermano altri quattro. E il centro torna quello di sempre.
Intanto, al club Anni ’80 di via Riva Reno, i “Nessuna Resa” hanno tenuto come da programma il loro concerto. I “fascisti” non hanno fatto una piega, nonostante quello che una ragazza ha detto al megafono prima che il presidio si sciogliesse e cioè che il concerto era stato rinviato.
 
Bologna – Udienza di convalida degli arresti del 12 dicembre
È stato confermato il carcere per Nicu e per Robbi. Andrea invece è ai
domiciliari. I capi d’imputazione sono: resistenza aggravata, lesioni
aggravate, danneggiamento aggravato, manifestazione non autorizzata e
lancio di oggetti pericolosi. Robbi è riuscito a far arrivare un
messaggio attraverso un compagno di cella uscito oggi di prigione. Era
con Andrea e stanno bene, il morale è alto invece Nicu non sono
riusciti a vederlo.
I compagni e le compagne degli arrestati