Varie da Rovereto

Rovereto 13 febbraio 2010: Fiamma Tricolore alla presenza del segretario nazionale Romagnoli e di una cinquantina di fascisti organizza una manifestazione autorizzata e protetta dalle forze del
“disordine” per commemorare le foibe.

30 compagni ritengono inammissibile la presenza dei fascisti a Rovereto e tentano di impedire questa infame rappresentazione.

A fronte degli slogan un centinaio di fascisti in divisa (carabinieri del reggimento di Mestre e della celere di Padova) aggrediscono e massacrano a freddo gli/le antifascisti/e.

Due compagne vengono picchiate a terra vigliaccamente, 28 fermati e 3 arrestati.

Purtroppo questo é un segno dei tempi in cui viviamo: il 10 febbraio che é diventato il giorno del “ricordo”, fascisti che commemorano pubblicamente le foibe, fascisti in divisa che massacrano i compagni.

Solidali e col cuore vicino agli arrestati

Tuttinpiedi

14 febbraio 2010


Rovereto – attaccata la sede del PD

Leggiamo sui quotidiani locali che nella notte tra il 9 e il 10
febbraio degli ignoti hanno attaccato la sede del PD a Rovereto: vetri
sfasciati, portone imbrattato di vernice e una scritta sul muro: "PD=
MAFIOSI, INFAMI, DEVASTATORI".


Rovereto – Siamo accusati di “resistenza”: ebbene sì!

Un
giornalista ha scritto che sabato a Rovereto c’era aria di carnevale,
festa, coriandoli – ma purtroppo gli anarchici hanno rovinato tutto.
Già, coriandoli, mascherine, shopping e una bella sfilata di
neofascisti: questo doveva essere il pomeriggio roveretano del 13
febbraio.

Invece
una trentina di compagni sono scesi in strada per non permettere ai
fascisti di Fiamma Tricolore di marciare indisturbati. E certo per
questi ultimi non sarebbe stato facile passare se non fossero stati
accompagnati e difesi, come di consueto, dai loro protettori in divisa
(il Battaglione di Laives dei carabinieri e il reparto Celere di Padova
e Mestre, giunto dalla Valsusa…).

I
giornalisti – che qualche tempo fa avevano fatto finta di indignarsi
per i pestaggi compiuti dai militanti della Fiamma e per gli
inneggiamenti a Hitler e a Mussolini contenuti nei loro siti – ora
sottolineano che la manifestazione dei “giovani di destra” era
autorizzata e che gli anarchici sono dei violenti. Noi avevamo promesso
pubblicamente che i neofascisti non sarebbero mai più scesi in piazza
senza problemi a Rovereto. Siamo gente di parola.

Carabinieri
e polizia – contrariamente a quanto riportato dai giornali – hanno
caricato a freddo, in modo premeditato, puntando sistematicamente alle
teste (undici manifestanti sono poi finiti al Pronto Soccorso). Con i
compagni ancora in strada, la versione on line de “L’Adige” parlava già
di tre arresti (che puntualmente sono stati notificati quattro ore
dopo). Fascisti-sbirri-giornalisti: tutto da copione. Il candidato
sindaco della Fiamma a Rovereto (D’Eliseo) è l’ex comandante della
caserma dei carabinieri. E infatti i suoi amici in uniforme si sono
scatenati per bene.

L’ordine
era partito dal ministero degli Interni: caricare qualunque
contestazione alle commemorazioni delle “vittime delle foibe”. E così
infatti è accaduto nei giorni scorsi in diverse città italiane.

Ora tre compagni – Poza, Jeppo e Ivan – sono nel carcere di Rovereto.

Quello
della Fiamma era un appuntamento nazionale, con la presenza annunciata
del segretario Romagnoli. Nonostante questo, i fascisti erano una
sessantina, e hanno dovuto cambiare percorso per la presenza dei
compagni.

Rivendichiamo
a testa alta la determinazione di essere scesi in strada decisi,
nonostante la sproporzione tra noi e le forze dell’ordine. I giovani
che si sono difesi compatti con tutte le loro forze dalle cariche
brutali degli sgherri sono un esempio di coraggio e di memoria viva dei partigiani che hanno combattuto il nazifascismo.

A
chi dice che ci vogliono altri mezzi per contrastare il fascismo,
rispondiamo: trovate i vostri, purché nessuno rimanga in silenzio.

Ai
sinistri che hanno permesso che la falsificazione della “questione
foibe” diventasse verità ufficiale, diciamo: vergogna! Non condannate
il colonialismo italiano di ieri perché sostenete apertamente quello di
oggi.

 

Contro il fascismo e chi lo protegge!

Jeppo, Ivan e Poza liberi subito!