Grecia – Aggiornamento sull’arresto dei 6 compagni anarchici [accuse e video]

Aggiornamenti e dettagli sull’arresto
dei 6 compagni greci
accusati di
appartenere ad un’organizzazione terroristica, indicata dalla polizia
come "
Lotta
Rivoluzionaria
".

fonte: www.occupiedlondon.org/blog/  –
11.04.10

Informazioni ‘trapelate’ dalla polizia
suggeriscono che le cosiddette ‘unità Anti-Terrorismo’ sono alla ricerca
di altre dieci persone da arrestare.
In queste ore, domenica sera, 
oltre 500 compagni stanno partecipando ad un’assemblea aperta presso il
Politecnico occupato di Atene  e stanno decidendo in merito alle azioni
immediate di solidarietà.
In precedenza, nella giornata, si sono
tenuti due presidi solidali davanti alla case che hanno subito
l’irruzione, a Exarchia e Petralona, mentre la polizia era ancora
all’interno delle case alla ricerca di "elementi di prova". Scontri
lievi si sono avuti con le forze antisommossa durante i due presidi.
Oggi, le notizie sull’arresto dei compagni e sulle incursioni delle loro
case da parte della polizia hanno dominato i mezzi di comunicazione
della Grecia… proprio in queste ore, di domenica sera, il governo
greco ha accettato di prendere un prestito dal Fondo Monetario
Internazionale

A questo indirizzo web 2 video (in sequenza) sull’arresto
dei compagni in Grecia. Sono estratti dai telegiornali nazionali che
espongono i compagni e le loro abitazioni, proponendo gli elementi per
una prima forca mediatica.

Sulle
accuse formalizzate ai 6 compagni arrestati ad Atene

fonte: After tre Greek Riots, 12.04.10

Secondo
i media le accuse contro i 6 arrestati sono:

-partecipazione ad
un’organizzazione terroristica,
-tentato omicidio in concorso,
-fornitura,
fabbricazione e possesso di materiale incendiario / bombe in concorso,
-concorso
in attacco esplosivo in e tentativo di provocare un’esplosione e 4
fatti specifici:
– danneggiamenti provocati da esplosivi

possesso illegale ed utilizzo di armi da fuoco

Tutti i reati sono
da collegare all’organizzazione Lotta Rivoluzionaria, azioni che
partono dal 2003.
Attualmente i 6 compagni si trovano a Evelpidon
(Tribunali di Atene), mentre all’esterno si sta svolgendo un presidio
solidale. 2 compagni solidali sono stati fermati per resistenza ed
insulti alle autorità.
Cariche da parte delle forze antisommossa.


onte: quotidiano di regime
Kathimerini, 13.04.10 – traduzione di Culmine

Ieri, i 6
presunti membri di Lotta Rivoluzionaria
sono stati condotti alla
corte di Atene. I sospettati indossavano giubbotti antiproiettile.
All’esterno
un piccolo gruppo di persone gridava in loro sostegno.
Ieri, mentre i
6 presunti membri del gruppo di guerriglia estremista Lotta
Rivoluzionaria comparivano di fronte al pubblico ministero, gli agenti
dell’unità antiterrorismo della polizia hanno continuato la ricerca di
un
nascondiglio contenente esplosivi e delle armi utilizzate
dall’organizzazione.

I cinque uomini e la donna, di età compresa
tra i 30 ed i 41 anni, sono stati accusati di appartenenza ad un gruppo
terrorista, molteplici tentati omicidi, per via delle esplosioni e dei
colpi d’arma da fuoco in relazione ad una serie di attacchi contro le
forze di polizia ed obiettivi governativi e dell’imprenditoria nel corso
degli ultimi sette anni. Tre
dei sei indagati hanno tempo fino a
domani per preparare la difesa; gli altri tre hanno tempo fino a giovedì
mattina.
Nikos Maziotis, presunto leader del gruppo, è stato
ascoltato mentre diceva che domani non avrebbe dichiarato nulla. "Queste accuse sono motivate
politicamente e per questo noi non ci difenderemo; noi non intendiamo
legittimare questo processo
" questo è quel che il 39enne avrebbe
dichiarato alla corte.

Intanto, delle fonti hanno riferito a
Kathimerini che la polizia dispone di informazioni che collegano altre
10 persone agli attentati ed agli attacchi armati rivendicati da Lotta
Rivoluzionaria. Gli investigatori sono alla ricerca di prove a loro
carico in modo da permettere l’emissione di ulteriori mandati di
cattura.
Pare che sia notevole il materiale da analizzare. Una fonte
della polizia ha affermato che per ora è stato esaminato solo il 10%
degli elementi di prova, raccolti durante le perquisizioni domiciliari
nelle case degli indagati.

La polizia sta anche cercando il
nascondiglio in cui l’organizzazione avrebbe immagazzinato armi ed
esplosivi per gli attacchi. Finora le perquisizioni in una serie di
appartamenti – di cui uno a Nea Filadelfia, nel nord di Atene, dove si
presume che i sospetti s’incontrassero prima di quasi tutti gli attacchi
– hanno permesso il sequestro di computer con gli hard disk contenenti
proclami e schizzi disegnati a mano, ma non armi ed esplosivi. Secondo
le fonti, la polizia ritiene che il deposito di armi si trovi nel
triangolo formato dai distretti ateniesi di Nea Ionia, Nea Filadelfia e
Perissos.

Esperti della scientifica hanno esaminato i fori dei
proiettili sparati da un fucile d’assalto kalashnikov trovati su un
punto remoto alle pendici del monte Hymettusi. Gli investigatori avevano
seguito uno dei sei indagati in quel luogo durante il fine settimana
precedente agli arresti. La polizia ritiene che il gruppo si recasse in
quel luogo per esercitarsi
al tiro.