Colpite dove più può nuocere

Per quanto uno attacchi il sistema rapportandosi ai suoi valori, non lo colpirà dove più gli può nuocere, e permetterà al sistema di sgonfiare la protesta per mezzo di alcune concessioni e adattamenti.
Se si fanno pressioni su questioni e problemi di vittimizzazione e discriminazione (quali il razzismo, il sessismo, l’omofobia o la povertà) non ci si sta opponendo aivalori del sistema e non si sta nemmeno forzando il sistema ad indietreggiare o a scendere a compromessi.
Lo si sta aiutando in maniera diretta.
Tutti i più saggi e ponderati sostenitori del sistema riconoscono che il razzismo, il sessismo, l’omofobia e la povertà sono dannosi al sistema, ed è per questo che il sistema stesso si impegna a combattere queste e altre forme simili di vittimizzazione e discriminazione.
I lavoratori sfruttati, con i loro bassi salari e le loro pessime condizioni di lavoro, fruttano un buon profitto a certeaziende, ma i ponderati e i saggi sostenitori del sistema sanno molto bene che l’intero sistema funziona meglio quando i lavoratori vengono trattati decentemente.
Ponendo l’attenzione sulla questione dello sfruttamento dei lavoratori, si aiuta il sistema, non lo si indebolisce.
Molti radicali cadono nella tentazione di focalizzarsi su problemi non essenziali quali il razzismo, il sessismo e lo sfruttamento dei lavoratori perché sono questioni facili.
Scelgono un problema su cui il sistema può permettersi di offrire un compromesso e su cui possono ottenere il sostegno di persone, e di tutti gli altri riformisti sinistroidi.
Forse il sistema, messo sotto pressione, indietreggerà un tantino, gli attivisti lo valuteranno come un chiaro risultato dei loro sforzi, ed avranno la gratificante illusione di aver realizzato qualcosa.
Ma in realtà non hanno realizzato un bel niente in favore dell’eliminazione del sistema tecno-industriale.
Invece di correre dietro ai vari summit sul commercio mondiale per sfocare la propria rabbia contro la globalizzazione, i radicali farebbero bene a spendere un po’ più di tempo nel pensare ed analizzare come colpire il sistema dove realmente gli può nuocere.

(Ted Kaczynski )