10 giorni di lotta contro le miniere d’oro in Calcidica

Da Puck dei Boschi:

Per continuare a contrastare la devastante attività di estrazione di oro condotta dalla Hellas Gold nella greca penisola calcidica, sono in programma 10giorni di lotta nel bosco di Skouries, da venerdi 22 a domenica 31 Agosto, precisamente sul monte Kakavos a Megali Panagia.

SKOYRIES_ITALIAN

 

Per chi volesse un po’ di background della lotta portata avanti in Calcidica, può leggere questo articolo e vedere questo documentario sottotitolato in italiano, si intitola “S.O.S Chalkidiki” ed ha una durata di 75′ circa.

Qui invece un recente contributo audio di Radio Blackout di lancio dell’iniziativa a Skouries.

Infine, di seguito, i documenti inviati dalla Grecia che aggiornano sulla situazione in corso nel territorio e spiegano il senso di quest’iniziativa.

Buona lettura!.. anche se è un po’ dura!

10 giorni di lotta contro le miniere d’ oro a Skouries
gia’ in Calcidica: deforestazione di centinaia di ettari di bosco primigenio/ quantita’ mai viste di unita’ di forze repressive all’ interno dei paesi/ferimenti gravi dall’ applicazione della “violenza legale” dell’ ossesionato tiro ad altezza d’ uomo dei lacrimogeni/scavi di galerie di drenaggio della montagna/centinaia di fermi di manifestanti/violenti irruzioni nelle case/intercettazione e penalizzazione delle conversazioni telefoniche/ incidenti con fughe di arsenico/centinaia di prelievi anche violenti di DNA senza atti d’ accusa/ avvelenamento delle risorse idriche con metalli pesanti/carcerazioni preventive/penalizzazione degli incontri-mobilitazioni di lotta/individuazione di 51 persone come parte di un’ organizzazione criminale/cstruzione di strade-autostrade per l’ agevolazione dei veicoli della compagnia/23 procedimenti penali/320 incriminati/banca dati DNA/l’estrazione d’ oro si sta avviando alla sua materializzazione – le fondamenta della fabbrica sono state poste!

Ci troviamo in un periodo di tempo in cui da una parte la compagnia mineraria accellera il ritmo dei suoi lavori mentre dall’altra, l’ industria dei processi conta gia’ nel suo avanzare l’ incriminazione di centinaia di resistenti, in ostaggio oramai dal momento che in tanti e’ stato vietato l’ accesso stesso in montagna e potenzialmente minaccia sempre piu’ persone onde evitare/vietare la loro partecipazione al movimento.
In una circostanza del genere, la continuazione e riqualificazione della lotta e’ ad un punto critico in quanto diversamente… in alcuni mesi la fabbrica di arricchimento dei minerali sara’ pronta e comincera’ ad elaborare i frantumi e la polvere della terra provenienti dalle continue esplosioni di migliaia di tonnelate di dynamite, come comincera’ la costruzione dei due enormi “laghi” artificiali per la deposizione dei rifiuti tossici delle loro lavorazioni. Si sa’ che tutto questo avra’ come conseguenze la provocazione di danni irrevesibili sia per l’ ambiente sia per la vita delle societa’ locali.
Se non oggi, allora non esiste domani…

Riconoscendo l’ urgenza di resistenza al disastro che si sta gia’ compiendo nella zona, I comitati di lotta di Calcidica e Salonicco contro l’ estrazione d’ oro, organizzano una 10giorni di lotta a Skouries, da Venerdi 22 a Domenica 31 Agosto.
Una 10giorni che costituisce una delle ultime occasioni sia di mobilitarsi sia di conoscere l’ esistente prima dell’ insediamento della fabbrica di arricchimento che portera’ ad un altro livello ladistruzione. Cosi sia la sua realizzazione che
l’ eventuale partecipazione di massa sono determinanti.

La 10 giorni di lotta comprende campeggio di dieci giorni nel bosco di Skouries (monte Kakavos a Megali Panagia) con obiettivo centrale la permanenza continua nel centro della scena del crimine ambientale e sociale che viene compiuto dal progetto della Hellas Gold, e il riallacciamento di essa con l’ epicentro spaziale della lotta. Inoltre la 10giorni auspica il collegamento con lotte e movimenti per la terra e la liberta’ non solo attraverso l’ interagire di pensieri ed esperienze che possono emergere all’ interno delle iniziative di discussione, ma anche un tentativo per una convivenza/collegamento in processi di lotta piu’ generali. Infine l’ obiettivo finale di questa 10giorni non e’ altro che contribuire alla continuazione e il ravvivare della lotta sia attraverso la vicinanza durante la permanenza di persone dalla Calcidica, dalla Grecia o dall’ estero sia col tentare di costituire un precedente di movimento sul quale si potranno progettare ulteriori mobilitazioni.

Durante questi dieci giorni (22-31 Agosto) saranno effettuati:
-Passeggiate in montagna (organizzate dalle quotidiane assemblee) nei pressi degli stabilimenti e nei luoghi gia’ danneggiati a scopo l’ informazione della gente con mezzo l’ esperienza vissuta riguardo l’ evoluzione dell’ opera.
– Quotidiane iniziative e workshops, a scopo l’ elaborazione di concrete tematiche che potrebbero contribuire alla continuita’ e la riqualificazione della lotta ricercando un retaggio sia nei contenuti della lotta stessa che della condizione sociale che si potrebbe costruire tramite la lotta in Calcidica.
– Concerti, proiezioni, altre attivita’. E’ importante che riflettiamo sul fatto che i margini si restringano in maniera asfissiante: se non fermiamo l’ opera il piu’ presto possible il nostro futuro come quello dei nostri figli conterra’ sempre piu’ morte… Sparizione di migliaia di ettari di bosco e trasformazione della montagna in luogo di lchilometri/avvelenamento del suolo e accumulazione di rifiuti tossici/drenaggio della montagna e sua trasformazione in zona arida/distruzione totale degli ecosistemi locali/annullamento delle locali attivita’ produttive/evacuazione e ricollocamento di paesi interi/inquinamento tossico delle acque… ,
Contro la paranoia e la smania distruttiva di stato, compagnie e speculatori…
…la festa dell’ arbitrarieta’ deve finire…
…la lotta per la vita, la terra e la liberta’ deve vincere!
,
Comitati di lotta contro l’ estrazione d’ oro di Calcidica e Salonicco.

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La lotta contro le miniere… non avviene solo in Calcidica, ma si sviluppa anche in Romania, Turchia, Armenia, America Latina, nel centro Nord e Nord Est della Grecia e comunque in tutti quei luoghi dove si progettano e si realizzano criminose opere di estrazione di oro con conseguenza la svalutazione delle nostre vite e del futuro dei nostril figli, comportando danni incalcolabili all’ equilibrio e all’ esistenza stessa degli ecosistemi locali e colpendo in maniera irreversibile le attivita’ produttive locali. …non e’ iniziata nel Febbraio 2013 quando –dopo l’ incendio del cantiere della Hellas Gold/Eldorado Gold a Skouries- stato e compagnia, non avendo piu’ la possibilita’ di soffocare un massiccio movimento di resistenza, sono ricorsi alla creazione di un clima di terrore nella zona riuscendo pero’ a rendere la lotta conosciuta a livello internazionale piu’ che altro come “perdita laterale” della loro logica/politica.

E’ un dato di fatto che la ltta si e’ massificata, con la realizzazione di moltissime manifestazioni all’ interno della montagna e la partecipazione di migliaia di cittadini locali e solidali, dopo Marzo 2012 quando si e’ verificata l’ incursione violenta della compagnia tramite l’ attacco dei suoi 400 operai/mercenari contro i 40 cittadini resistenti che difendevano il presidio di lotta. L’ accaduto ha dato inizio all’ attivita’ della compagnia mineraria. Comunque gli inizi della lotta vanno collocate molto prima nel tempo. Gia’ dalla meta’ della decade precedente viene sostenuta da persone con origini e percorsi molto diversi, i quali durante tutto questo periodo hanno resistito in tanti modi allo sviluppo delle attivita’ minerarie nella zona, bloccando l’ opera e rivendicando la decaratterizzazione della Calcidica da zona mineraria e il recupero e risanamento dei luoghi gia’ afflitti dalle conseguenze disastrose delle precedenti attivita’ minerarie. Momento cruciale, nei primi anni della lotta contro l’ estrazione d’ oro, e’ stato la costruzione del presidio di lotta sulla montagna da parte degli abitanti di Megali Panagia nell’ estate del 2009. Obiettivo di questo presidio era l’ ostruzionismo dei lavori della compagnia e il blocco del passaggio dei suoi macchinari. Fino alla sua demolizione da parte dei mercenari della Hellas Gold nel Marzo 2012 ha funzionato non solo come punto di incontro dei resistenti ma anche come centro di diffusione della lotta attraverso l’ organizzazione di diverse attivita’ tra le quali i campeggi di “multi giorni” in montagna. Relative attivita’ in montagna non sono piu’ relizzate dal momento dell’ occupazione della stessa da parte della compagnia.

…non si riferisce solo all’ estrazione d’oro a Skouries ma anche alle miniere gia’ in funzione nel Nord Est della Calcidica (Olympiada, Stratoniki) lo sfruttamento intensivo delle quali e’ stato tentato anche da altre due compagnie nel passato recente. Altrettanto dinamica e’ stata anche allora la resistenza della societa’ locale che era riuscita a provocare il blocco/ annullamento dell’ opera/investimento in tutt’ e due i casi (rispettivamente nel 1989 e nel periodo 1995-2001). Comunque a prescindere dal ritiro anche della seconda compagnia, i danni ecologici provocati sono enormi e del recupero e risanamento dei quali, l’ attuale compagnia risulta esonerata gia sul contratto di transazione stesso non resiste soltanto all’ opera distruttiva dell’ estrazione che minaccia dal futuro ma anche ad un crimine portato avanti nel presente, poiche’ prima ancora della realizzazione del progetto – con ritmi sempre piu’ accellerati – i danni ambientali sono gia’ visibili: la deforestazione di tanti ettari di bosco primigenio, la costruzione della rete stradale che sosterra’ il traffico di macchinari pesanti, l’ apertura di nuove gallerie “esploratrici” e la creazione della rete sotterranea di comunicazione tra miniere addiacenti stanno compromettendo seriamente la qualita’ dell’ acqua della zona. …Non si relaziona esclusivamente con l’ imposizione dell’ investimento specifico in Calcidica, ma rappresenta forse l’ immagine piu’ chiara degli interventi drastici che si tentano negli ultimi anni, come i generatori eolici industriali sulle isole, gli inceneritori per i rifiuti urbani in tanti luoghi dell’ area ellenica, come pure i treni ad alta velocita’ in Italia o i superaeroporti in Francia nonche’ la moltidudine di crimini che riguardano le recinzioni e il vasto danneggiamento delle risorse naturali, tutto sull’ altare dello sviluppo/crescita economica e del guadagno delle compagnie locali e multinazionali.…non e’ scollegato dalle altre lotte sociali poiche’ la sua durata e i progetti che emergono al suo interno rappresentano una seria minaccia alle entrate delle imprese e al ruolo dello stato come gestore unico del flusso sociale dal momento che puo’ costituire un retaggio per altre lotte contro simili progetti o investimenti. E’ proprio per questo che la senza precedenti repressione subita, mirava anche alla soppressione di ogni possibilita’ di diffusione della lotta e/o di rispettive resistenze ad altri progetti criminali di “sviluppo”.

…non rappresenta semplicemente un altro campo di repressione, ma e’ stato il campo di sperimentazione di innovative e riqualificate pratiche repressive e di un generalizzato stato di eccezione, destinati ad essere applicati in seguito contro tutte le lotte sociali e in tutto lo spettro della vita, minacciando direttamente le nostre liberta’: quantita’ mai viste di forze repressive all’ interno dei paesi, centinaia di fermi di manifestanti per ore e ore col divieto di contattare gli avvocati, irruzioni notturne nelle case, prelievi anche coatti di DNA da centinaia di persone senza alcun atto di accusa ad unico scopo la crezione di una banca dati di DNA e l’ instaurazione di un’ industria di processi attraverso la costruzione di procedure di migliaia di pagine e l’ ideazione di scenari e teoremi riguardo supposte
organizzazioni criminali in azione nella zona che ostacolano la crescita del paese.
In totale, da Marzo 2012 fino ad oggi sono stati istituiti 23 procedimenti penali che mettono nel mirino 320 persone, 51 dei quali – 22 dal procedimento dell’ incendio del cantiere nel Febbraio 2013 e 29 dalla mobilitazione a Karatza Lakkos nel Maggio 2013 – vengono accusati per partecipazione e costituzione di organizzazione criminale e quindi possibilmente recluse nelle progettate nuove carceri di massima sicurezza. Dei 51, dopo le deposizioni al giudice per le indagini preliminari, i 4 hanno subito per mesi la carcerazione preventiva mentre tutti gli altri sono rimasti in liberta’, 3 su cauzione e il resto con termini restrittivi.

E’ da notare comunque che in 15 persone delle 29 accusate per il caso Karatza Lakkos – abitanti sia in Calcidica che a Salonicco – e’ stato imposto il termine di distanza di 4 km da ogni cantiere/attivita’ della compagnia nella montagna e in 10 anche il termine di distanza di 10 metri dal personale della famigerata compagnia.