Pistoia, occupazione del liceo classico/pedagogico e della scuola d’arte

Ieri a Pistoia sono state occupate due scuole superiori: il Liceo classico/pedagogico e la scuola d’arte; altre scuole sono in fermento, stamani si sta svolgendo un corteo delle Einaudi, ieri l’iti ha svolto una votazione per deciderew il da farsi ma per ora non è trapelato nulla, il Pacini e l’Agraria sono indirizzate verso l’autogestione, Il pacinotti per ora continua le lezioni ma sembra forte la voglia di occupare, lo scentifico invece ha svolto ieri un’assemblea in un parco cittadino (molto partecipata) per decidere se occupare…A presto nuovi aggiornamenti ed un consiglio agli studenti: non fatevi fotografare di faccia dai giornalisti e parlate sempre a nome della scuola chiedendo ai pennivendoli di omettere il vostro nome, con l’aria che tira prevenire è meglio che curare…

2 thoughts on “Pistoia, occupazione del liceo classico/pedagogico e della scuola d’arte

  1. Vedi, per quanto riguarda il “disagio” provocato dai manifestanti -autobus fermi, traffico bloccato- beh, fa parte del “gioco”, anche questo serve per creare attenzione intorno ad una tematica; purtroppo nella società dello spettacolo, tanto per citare Guy Debord, è necessario -in certi casi- “spettacolarizzare” la protesta per dargli quanta più appetibilità mediatica possibile; che poi così facendo non si rischi (ma è qualcosa più di un rischio) di legittimare un meccanismo perverso è un altro discorso…che non affronto ora perché ci porterebbe troppo lontano…La polizia è ovunque, manifestazioni o no, basta sapere come comportarsi nei loro confronti, non reagendo alle provocazioni o facendolo in maniera tale da mettere in risalto la volontà di scontro dei birri (non sono li per proteggere ma per reprimere, se hai qualche esperienza di manifestazioni, presidi, occupazioni, non importa che te lo dica) senza per questo dargli la possibilità d’intervenire.
    Per le schedature (spesso null’altro che intimidazioni) è questione d’esperienza: dentro la scuola la polizia non deve entrare. MAI. Alla porta eventualmente ci deve stare chi non rischia; la digos non forzerà mai per non creare casini, un no deciso dovrebbe bastare. Altra precauzione è quella di evitare le foto dei giornalisti (che verrebbero utilizzate come prova) e di parlare durante le eventuali interviste a titolo personale: chiedere esplicitamente ai giornalisti di non pubblicare né nomi né iniziali, ogni dichiarazione dev’essere fatta a nome dell’assemblea degli occupanti.
    Il vandalismo dovrebbe essere scongiurato dagli occupanti stessi, il bischero c’è sempre, basta individuarlo e fargli capire che un eventuale danno si ripercuoterebbe su tutta l’occupazione. Azioni violente non credo che a Pistoia ce ne saranno, non ci sono le premesse…
    Stai tranquillo quello che stanno/state facendo è una battaglia legittima e che dev’essere solo l’inizio per un percorso -da avviare- su un ripensamento radicale del sistema scuola, che anche nella forma attuale è irricevibile ma che sicuramente è 1000 volte meglio dell’orizzonte che la riforma Gelmini prefigura. Lottate e lottate fino in fondo. noi (e tanti altri) siamo con voi.
    Saluti ed Anarchia, Evjenij Vassil’ev Bazarov.

  2. CIAO, sono uno studente di prima (quarta ginnasio) del liceo classico Forteguerri. Ho assistito alla manifestazione di oggi e mi é sembrato che la situazione stesse degenerando. C’erano file di auto e bus fermi sul corso Gramsci e la polizia non mancava di certo!! Secondo me questi casini finiranno male ragazzi…hanno già iniziato a schedare i maggiorenni che facevano occupazione!!
    Consiglio: manifestate, occupate, fate quello che volete ma siate disciplinati!!! niente atti di vandalismo o azioni violente, senno qui rischiamo tutti di brutto!!!

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