Grecia: salgono a cento le scuole occupate per protesta

Almeno due giovani dimostranti sono stati arrestati dopo che un
gruppo dei duemila studenti, che ieri hanno manifestato davanti al
quartiere generale della polizia di Atene, hanno bersagliato con della
farina i poliziotti in assetto anti-sommossa.
Ne sono seguiti nuovi scontri, nel decimo giorno di manifestazioni nel
Paese ellenico, per protestare contro la morte del 15enne Alexis.

Gli studenti ieri hanno organizzato anche dei blocchi pacifici su
altre numerose strade della capitale. Una cinquantina di giovani
manifestanti si è poi dato appuntamento fuori dal Palazzo di giustizia
della capitale, dove sei persone erano sottoposte ad interrogatorio per
gli scontri dello scorso fine settimana.
"Solidarietà con gli ostaggi di Stato", si leggeva su uno striscione
dei dimostranti, sventolato sotto l’occhio vigile di una cinquantina di
poliziotti. Sono in tutto 86 le persone fermate ieri durante gli
scontri tra giovani e poliziotti.

Secondo le ultime cifre fornite venerdì dal ministero
dell’Istruzione, un centinaio di scuole secondarie restano occupate nel
paese ellenico. Si tratta del decimo giorno di mobilitazione degli
studenti greci contro le autorità dopo la morte, il 6 dicembre,
dell’adolescente Alexis Grigoropoulos.

Alexis ha intanto una sua strada. I compagni hanno apposto targhe
sulla via Missolonghi, nel quartiere di Exarchia dove è stato ucciso.
Targhe che dicono semplicemente ‘Alexandros Grigoriopoulos, 15 anni’.
Le targhe metalliche, eguali a quelle ufficiali e che sarà difficile
togliere, sovrastano il sacrario fatto di fiori, candele, messaggi,
oggetti personali e simbolici sul luogo dove il ragazzo è caduto sotto
il colpo del poliziotto adesso incriminato per omicidio. E dove la
gente, compagni e privati cittadini, continua a recarsi in
pellegrinaggio.

Domani (mercoledì 17) è in programma una manifestazione davanti alla
sede del tribunale dove verranno ascoltati i poliziotti coinvolti
nell’uccisione del ragazzo.
Per giovedi’ invece è stata convocata una manifestazione di protesta a livello nazionale.