Comunicato sulle perquisizioni del 18 febbraio

Non è una novità che le divise all’alba disturbino il sonno dei loro nemici, e ancora una volta questo è successo lo scorso 18 febbraio con una serie di perquisizioni nei confronti di vari anarchici a Torino e a Ivrea,
in altre zone della penisola ed in Sardegna. Cinque indagati per
associazione sovversiva e tentata strage (le indagini si riferiscono ad
alcuni attacchi con esplosivo, avvenuti negli anni scorsi a Torino,
rivendicati dalla FAI/RAT – Federazione Anarchica Informale/Rivolta
Anonima e tremenda), materiale cartaceo sequestrato e campioni di DNA
prelevati nelle abitazioni dei perquisiti: questi i risultati di
un’operazione costruita sul copione frusto delle indagini
poliziesco-giudiziarie negli ultimi anni.
In tempi bui, il Potere attacca ogni forma di critica ed opposizione
reale. In un clima di paura e addomesticamento continuano per fortuna
le lotte e gli attacchi.
E tra chi lotta ci sono gli anarchici.
Una cosa deve essere chiara: per noi non ci sono anarchici buoni ed
anarchici cattivi. Ci sono gli anarchici e basta, con il patrimonio di
percorsi e pratiche, diverse ma complementari, che da sempre li
contraddistinguono. Con la penna o il pugnale, con la parola o
l’esplosivo,verso un comune orizzonte: l’abbattimento dell’Autorità e
la possibilità di una piena autodeterminazione individuale e sociale.
Per questo i tentativi di criminalizzazione, le intrusioni di giudici e
divise nelle nostre vite e le manovre per reprimere l’amore per la
libertà e l’odio verso chi e cosa la ostacola si scontreranno sempre
contro la forza della solidarietà e della complicità di donne e uomini
di cuore che ancora sanno da che parte stare in un mondo di veleni,
galere e rassegnazione.
A fianco degli indagati e dei perquisiti, sempre pronti a difendere
pratiche di attacco e di liberazione dal disastro che ci circonda.

Spazio di Documentazione (Cuneo), individualità ribelli del
Canavese, Pinerolo, Torino e Cuneo, Nunatak (rivista di storie,
cultura, lotte dellamontagna).