Firenze – Aspettando il sol dell’avvenire… il sole lo prendiamo sui tetti

Aspettando il sol dell’avvenire…il sole lo prendiamo sui tetti

il 13 luglio in quel di firenze verso le 11 di mattina villa panico
e la riottosa zquat ricevono contemporaneamente la sgradita visita da
parte di un manipolo di digossini, carabinieri, poliziotti e vigili del
fuoco guidati dal questore Tagliente e dal suo viscido vice Bernabei.
L’azione
sbirresca avviene sotto il pretesto di una perquisizione fantoccio la
cui causa scatenante sarebbe stata l’apertura di uno striscione (la
legalità è l’arma dei padroni) avvenuta il 29 febbraio scorso in piazza
della
Repubblica per denunciare il crescente clima di repressione a Firenze nello specifico come altrove.
Un
clima dove la violenza di stato prende forma nei vari pacchetti
sicurezza, nell’arroganza mostrata nel far tacere il dissenso, nelle
scuole come nei CPT, nelle piazze come nelle galere.
Per resistere a
quello che già si preannunciava come uno sgombero alcuni occupanti
delle due realtà sono saliti sui tetti e li sono rimasti fino a quasi
le 11 di sera.
Da  subito in entrambi i posti si sono creati presidi
di solidarietà; alcuni tra i primi solidali accorsi al panico, in
seguito alla provocatoria richiesta dei documenti, sono stati malmenati
e portati in questura, per essere poi rilasciati dopo qualche ora.
La
volontà di resistere dai tetti, nonostante la mancanza anche dell’acqua
sulla riottosa, e la presenza dei compagni accorsi ha fatto si che la
pressione sbirresca sfumasse in una ritirata verso le 11 di sera, dopo
inutili tentativi
di convincere gli occupanti a scendere, tra false promesse e vili minacce.
Spariti
sbirraglia e affini, i compagni hanno proceduto alla smuratura delle
porte e finestre chiuse durante la giornata dagli operai: la gioia è
stata tanta.
Solo che dove passano le merde la puzza si sente… al panico sono stati sequetrati 5 computer, un paio di libri di recente
pubblicazione,
un barattolo di vernice rossa e poc’altro. hanno tagliato la luce e
l’acqua in più punti così da rendere difficile un rapido collegamento.
Alla
riottosa è andata un pò peggio,quì ancor più palesemente la
perquisizione si è rivelata essere solo un pretesto dal momento che gli
sbirri, a parte aver portato via qualche volantino, hanno semplicemente
devastato tutto: il bagno, costruito interamente dai riottosi non
esiste più e il massimo divertimento per i porci in divisa è stato
spezzare gli spazzolini da denti, aprire tutte le conserve sputandoci
dentro e lasciare pisciate ovunque.
Sono state rotte le pompe
delle cisterne dell’acqua e la corrente è stata tagliata per ordine del
questore all’enel, nonostante il regolare contratto. questo fa emergere
chiaramente il modus facendi della forza repressiva che là
dove non può schiacciare cerca di distruggere per sfinimento.
Preso
atto, andiamo avanti perchè niente può fermare la passione per la
libertà. per questo riaffermiamo l’importanza dell’autodifesa e
dell’autorganizzazione delle lotte.
Non riusciranno facilmente a
spegnere il fuoco interiore che ci spinge a non chiedere permessi ma a
riprendereci quello che ci viene sottratto quotidianamente da questa
società aberrante e mortifera.

Per la rivolta!
Viva l’anarchia e lunga vita ai ribelli.
Terrorista è lo stato.

alcuni anarchici di villa panico.