lettera di Peppino, arrestato per i fatti di Cuneo

Carissimi,

finalmente mi hanno revocato l’odioso divieto di comunicazione e ovviamente colgo al volo l’occasione per salutare e ringraziare tutti i compas, le amici e i sorelli che in questo mese e mezzo hanno fatto sentire la loro solidarietà… c’è poco da fare, scalda il cuore più di una molotow, è un raggio di senso che squarcia l’assurdità del contesto.

Un ringraziamento particolare anche a tutti coloro che si sono sbattuti per permettermi di scrivere la tesi che purtroppo sto per finire…. peccato era un buon passatempo!

Ora dovrò invece mettermi sotto con lo sport perchè sto diventando più largo che alto, non tanto per il tempo di arresti che finora non sono neanche 2 mesi ma più che altro per l’incapacità di gestire un frigorifero borghese sempre pieno come quello dei miei!!

L’assurdità del contesto dicevamo…. bhè la conoscete tutti…

il 147, dopo che noi aspettavamo da oltre 5 mesi la scarcerazione del nostro compagno Maurizio, tenuto prigioniero in regime di isolamento totale, un’automobilista ha pensato bene di non poter aspettare 5 minuti a passare. Taglia il corteo nonostante vi siano compagni in mezzo alla strada davanti alla sua auto e ne nasce un battibecco caratterizzato da una vivacissima stupidità e immaturità da ambo le parti.

Morale: in 4 siamo accusati di concorso anomalo in rapina aggravata!!!

All’inizio non capivo che minchia di reato fosse “concorso anomalo in rapina aggravata”, poi grazie a google ho capito che anomalo significa che andrò in galera anche se non ho fatto un cazzo…bhe in effetti è abbastanza anomalo!!!

Tale reato prevede la colpevolezza del concorrente in un reato diverso (e più grave) da quello assieme effettuato consapevolmente, se il reato più grave ha avuto modo d’essere grazie alla situazione venutasi a creare dal reato meno grave e se lo sviluppo degli eventi era in qualche modo prevedibile (in concreto o in astratto, qui la dottrina della giurisprudenza si divide), ovvero:

se non avessimo bloccato il traffico(violenza privata) non si sarebbe potuta verificare la rapina.

Se così fosse, allora dovrebbe esserci anche il procuratore Caselli di fianco a noi al banco degli imputati, perchè se lui non avesse ferocemente represso il movimento NoTav e non avesse ingiustamente imprigionato il nostro compagno Maurizio, non si sarebbe verificato il corteo che non avrebbe creato il blocco che non avrebbe permesso la rapina.

Questo articolo del codice penale sembra la sceneggiatura di una nuova canzone di Jeck nucleare:“alla fiera del tav”.

Eppure c’è poco da scherzarci, perchè, come tutti gli altri articoli di concorso, è uno strumento potente nelle mani dei nostri aguzzini; con esso possono liberamente scegliere il reo che preferiscono, indipendentemente dalla responsabilità effettiva dell’individuo nell’accaduto.

Infatti il loro video di merda, unica prova dell’infame castello accusatorio, mostra chiaramente la mia estraneità alla vicenda e comunque sostenere la prevedibilità dell’esito di rapina data la partecipazione a un corteo segue la stessa logica di un ciclone in America causato da un battito d’ali di farfalla in Cina.

Non mi faccio illusioni però, il video che mostra la mia estraneità non credo basti per arrivare a un’assoluzione. Si vede chiaramente che la procura di Cuneo ci tiene molto ad arrivare a condanna, han fatto subito una conferenza stampa e il procuratore è addirittura sceso in aula a Torino il giorno del riesame per far notare la sua presenza politica, cosa che nn succede mai a meno che non accoppi qualcuno.

Per quanto riguarda la rapina poi non ne parliamo, fatti ingigantiti all’inverosimile da sbirri, pennivendoli e “vittima”, che dichiara di aver riportato privazioni materiali nell’ordine di migliaia di euro in pochi secondi, nonché delle lesioni corporali guaribili in 20 giorni… da primo referto medico si scoprono essere il caro vecchio colpo di frusta, immancabile in ogni trauma stradale (come la capisco, anche a me è successo molte volte… più volte possibili!!!).

Detto questo però, non posso negare un velo di rammarico e delusione per la palese incapacità che abbiamo dimostrato nel gestire una stronza isterico-reazionaria. Non so quale possa essere la vostra lettura dell’accaduto, ma da un’attenta analisi sull’individuazione del nemico non credo che ne sarebbe uscita sta sciura del cazzo, o no?

Non voglio fare nessun tipo di ramanzina ma certe cazzate servono unicamente ad aiutare magistratura, sbirri e pennivendoli a fare il loro infame lavoro.

I pennivendoli poi non ne parliamo… cazzo se provi a scrivere il mio nome e cognome su google c’è da spaventarsi da quel che esce! Grande fratello di merda! Non che me ne freghi molto ma se volessi riscattare il mio nome sul web dovrei come minimo salvare la vita al papa se no per la rete sarò solo e sempre un violento rapinatore di automobiliste indifese che addirittura estrae dall’auto le sue vittime e le aggredisce a calci e pugni per rubargli la collana!!!

Comunque il primo ostacolo è rimosso; ora posso comunicare e dunque riprendere l’attività politica “da ufficio”… scrivere comunicati, volantini, lettere ai detenuti, insomma sarò un compagno di scartoffie.

Spero (ma non credo) di vedervi presto tutti dal vivo

A palle gonfie vi saluto con libero affetto e massima riconoscenza,

Peppino

“_Ognuno odia il potere che subisce. Quindi io odio con particolare veemenza il potere di oggi…” _e la procura di Cuneo