Giovedì 30 ottobre
ore 18.00
presidio al consolato francese di Torino
in via Roma 366 – quasi all’angolo con piazza Carlo Felice
Presidio in risposta alla morte di Remi, ucciso dalle “armi non letali” dei gendarmi francesi in una notte di resistenza contro la diga di Sivens a Testet.
LA POLIZIA UCCIDE UN MANIFESTANTE DURANTE UN PRESIDIO CONTRO LA COSTRUZIONE DI UNA MEGA DIGA AL TESTET
Nella notte di sabato 25 ottobre un manifestante, Rémi, è stato ucciso nel corso degli scontri avvenuti durante un presidio organizzato contro la costruzione della diga di Sevens nella zona del Testet in provincia di Tolosa. Il progetto portera’ alla creazione di un enorme lago artificiale, 1,3 milioni cubi d’acqua, per permettere l’irrigazione dei terreni ad agricoltura intensiva di alcune grandi aziende. E’ facile immaginare quale sara’ l’impatto ambientale di una tale opera e le ripercussioni sulla vita delle persone e la devastazione dell’ecosistema. Per questo gia’ da tempo, molti abitanti del luogo e solidali hanno iniziato a resistere, occupando la zona e organizzandosi contro gli espropri e l’arrivo della polizia. Gia’ quest’estate le forze dell’ordine avevano attaccato più volte gli occupanti senza grossi risultati. Dopo mesi di attacchi polizieschi sabato scorso circa 7000 persone, ancora una volta, si sono radunate per difendere il territorio del Testet. a inizio sera e per tutta la notte, decine di manifestanti hanno attaccato le forze dell’ordine che proteggevano il cantiere allo scopo di dimostrare la loro rabbia contro l’ennesimo progetto faraonico e ritardare l’inizio dei lavori previsti per lunedi’. I manifestanti sono stati respinti a colpi di flashball, granate assordanti e gas lacrimogeni. secondo le testimonianze dei presenti al Testet, un manifestante, Rémi, sarebbe crollato a terra colpito da una granata lanciata dalla polizia e portato via in tutta fretta dalle forze dell’ordine. La prefettura non ha saputo rispondere che con un silenzio assordante.
Il governo francese ha gia’ cominciato a puntare il dito sui manifestanti, accusandoli delle violenze allo scopo di nascondere la terribile verita’ dell’assassinio. Sanno bene che questo omicidio, l’ennesimo, avra’ delle consequenze esplosive.
Questa assurda morte di un ragazzo non deve pero’ sorprendere nessuno. Dovunque ci sia resistenza e opposizione ai progetti dello stato, alle sue opere devastanti le istituzioni mostreranno sempre la loro vera natura di violenza e aggressivita’. Accade cosi’ al Testet dove la gente si oppone alla diga, a Notre Dames de Landes in opposizione alla costruzione dell’aereoporto, in Val di Susa dove si resiste da anni per impendire il progetto del treno super veloce a difesa della montagna.
Chi si oppone alla devastazione dei territori conosce bene il vero volto della democrazia e l’infamia della polizia, il cui vero compito e’ quello di reprimere chi resiste e chi non abbassa mai la testa, dal promettere anni e anni di galera fino ad assassinare un ragazzo di 21 anni.
SOLIDARIETA’ AI RIBELLI DEL TESTET
SOLIDARIETA’ AI RIBELLI DI NOTRE DAMES DE LANDES
SOLIDARIETA’ ALLA VALLE CHE RESISTE
Ci vediamo Giovedì 30 ottobre
ore 18.00
presidio al consolato francese di Torino
in via Roma 366 – quasi all’angolo con piazza Carlo Felice
Nemici delle nocività e della polizia