PULA – CROAZIA
Nella mattinata del 23 gennaio 2015 si presentano gli agenti dei servizi segreti croati – SOA – perché vogliono parlare con me riguardo al mio sito RadioAzione Croazia, e con il mio marito, compagno anarchico, cittadino italiano, che gestisce e anche ospita altri siti anarchici (tra cui RadioAzione), minacciandolo di espulsione dal paese.
Il discorso si apre con le minacce indirizzate alle mie relazioni personali, sia attuali, che future, supponendo loro che queste sono e potranno essere realizzate solo con gli anarchici, ovviamente non croati, e mi avvisano che la Croazia non ha intenzione di diventare il covo per le persone che rappresentano un problema per i propri paesi d’origine.
Qua è ovvio il riferimento alla mia relazione con il compagno di RadioAzione Italia.
Le minacce ovviamente non si limitano solo alle mie relazioni con i compagni, ma mi avvertono anche che ogni cittadino straniero che in futuro verrà a trovarmi in Croazia, sia esso anarchico o meno, sarà trattato da sospetto.
E poi si perdono nelle solite minacce riguardo ai miei genitori, la mia posizione di disoccupata, possibili perquisizioni, arresti ecc.
E’ chiara la loro intenzione di intimorirmi minacciando di isolarmi qua in Croazia, lontano dai miei “amici italiani e greci” (un’espressione che hanno utilizzato varie volte). Perché pure loro sono coscienti del fatto che non potrei aspettarmi qualche collaborazione, attività o simile con l’ambiente locale.
Mi fanno anche sapere che conoscono altri anarchici in Croazia, ma che loro, a differenza di me, non rappresentano un problema, che io sono un caso unico e singolare per questi territori (lasciando capire che agli altri anarchici in Croazia non importa tanto delle mie idee). E che sono anche a conoscenza del fatto che sono stata io a introdurre, anni addietro, le teorie insurrezionaliste su questi territori e oltre, con le traduzioni dei testi di Alfredo M. Bonanno. Un punto sul quale hanno insistito abbastanza.
Da prendere in considerazione che i testi in questione sono pubblicati sulla sezione serbo-croata del sito web The Anarchist Library, “Anarhistička Biblioteka”, e che sono stati distribuiti nel passato sotto forma di opuscoli.
Si sono mostrati molto curiosi sulle teorie di Bonanno, e sul suo ruolo e influenze nel movimento anarchico italiano, e oltre, e anche sulle differenze all’interno dello stesso tra “gli anarchici e gli insurrezionalisti”, e “la FAI”.
A questo punto li ho invitati a rivolgere queste domande ai loro colleghi italiani, dato che è fin troppo ovvio che sono loro ad orchestrare il tutto.
Anche se l’interesse delle autorità croate verso di me e il compagno risale ad anni indietro, in base alle informazioni in loro possesso su entrambi, raccolte probabilmenta da mail, intercettazioni, controlli ecc.
Un altro testo verso cui hanno espresso timori è la mia traduzione della dichiarazione di Alfredo Cospito, “Dal ventre del Leviatano”, pubblicata anche essa sulsito Anarhistička Biblioteka, sotto forma di opuscolo (assieme alla dichiarazione di Nicola Gai) intitolato “Attacco all’energia nucleare”. Quello che in questo testo incute timori è il fatto che viene citata la centrale nucleare di Krško, situtata sulla frontiera sloveno-croata (in Slovenia), vicino alla capitale croata di Zagabria.
A questo punto si sono collegati alla mia “collaborazione” con la Croce Nera Anarchica italiana e alle mie attività di solidarietà e sostegno ai miei “amici italiani e greci” in carcere.
E’ da notare anche il fatto che sia nel mio caso che quello del compagno, l’attenzione per un momento ha vertito sulla Fiera del Libro Anarchico di Zagabria. Nel mio caso, nello specifico, quando è stata presentata l’Operazione “Ardire” e il caso Adinolfi (tra lo sgomento e l’indignazione di molti).
Per quanto riguarda il mio sito, RadioAzione Croazia, questo ovviamente è tutto “problematico”, le mie traduzioni delle rivendicazioni, testi, lettere ecc.
I due agenti hanno cercato anche di formulare qualcosa di coerente sulla FAI in Grecia (e oltre), ma senza successo.
Da tralasciare altri teoremi e deliri dei due, come ad esempio i legami tra la musica (punk) e dell’alimentazione (vegetarianesimo/veganesimo) con l’anarchismo.
Riassunto in meno linee possibili l’accaduto, non mi soffermo sulle analisi, che lascio ai lettori di questo testo.
L’unica cosa che vorrrei sottolineare, dedotta da questa “conversazione”, che si tratta, essendo in gioco i servizi segreti, di un progetto a livello internazionale (solo qualche settimana fa è stata tradotta, da sito polacco di controinformazione Grecja w ogniu, e pubblicata su RadioAzione Croazia, RadioAzione Italia e Act For Freedom Now, una relazione del ministero della Repubblica Ceca sui rapporti tra gli “estremisti” dell’Europa Centro-Orientale e della Grecia).
Minacce a parte, sembravano sondare le possibilità di creazione di una “cellula” italo-croato-greca (???) in Croazia.
Mi sembra più che ovvio che i loro colleghi negli altri paesi (soprattutto in Italia) stanno seguendo e cercando di costruire (nulla di nuovo) un “terrorismo internazionale” sulla famosa rotta italo-greca, e che sono in cerca di anelli di congiunzione.
Specialmente in questo periodo dell’”isteria terrorista” in Europa.
Dello stesso giorno è la notizia di stampa che la Croazia (paese membro dell’UE, ma non facente parte della zona Schengen), come frontiera dell’UE, sta intensificando e intensificherà i controlli frontalieri, causa “terrorismo”; e la presentazione del premier francese del disegno di legge sulla sicurezza nazionale, ricalcato sul Patriot Act americano, varato dopo l’11 settembre.
E nella mattinata del 25 gennaio, giusto in tempo che arrivasse il verbale degli agenti della SOA ai colleghi italiani, già il compagno di RadioAzione Italia viene pedinato nel quartiere dove vive mentre faceva spesa al mercato.
AMORE E SOLIDARIETA’ AI MIE AMICI/COMPAGNI ITALIANI E GRECI!!!
NOTHING IS OVER, EVERYTHING CONTINUES…
Erika – RadioAzione[Croazia]