Messico: Presidio sotto l’ambasciata italiana in solidarietà con i compagni detenuti e colpiti dalla repressione

Di seguito un volantino scritto dai compagni in Messico e distribuito durante il presidio sotto l’ambasciata italiana in solidarietà con tutti i compagni detenuti  e colpiti dalla repressione in Italia. Preso da Liberacion Total:

Gli anarchici sono dichiarati nemici dello Stato e di tutte le sue strutture concrete istituzionali che servono a controllare e reprimere. Questa affermazione di principio, anche con la sua natura astratta, è una delle caratteristiche essenziali dell’anarchismo e niente può metterlo in discussione.

Lo Stato sa che gli anarchici sono i nemici irriducibili, che, con più o meno efficacia, lottano fino alla fine.

Ma sa anche che per questa stessa posizione di lotta totale e radicale , gli anarchici non riescono a trovare alleati nella loro lotta contro lo Stato, fatta eccezione per la partecipazione spontanea di individui desiderosi di trasformare le condizioni di oppressione in cui noi tutti viviamo.

Lontano da ogni gioco di potere, come diamanti nei loro ideali di purezza cristallina, gli anarchici hanno sempre rappresentato la spina nel fianco in tutti gli Stati, da dispotico a democratico, da qui la particolare attenzione mantenuta su di loro dagli svariati organi di polizia.

Negli ultimi mesi ondate repressive hanno colpito diversi progetti e individui anarchici in Italia. Questa ondata repressiva da parte del potere contro gli anarchici non è una novità, in Italia hanno una tradizione, molti dei quali si sono dimostrate delle frustrate montature giudiziarie che miravano a indebolire la lotta anarchica. Tornando al passato e per citare alcuni dati il ​​12 Dicembre 1969 due bombe esplose in due banche a Milano provocano decine di morti. L’attacco è stato attribuito, con l’aiuto di una campagna mediatica e di una gestione tempestiva dei fatti, Pietro Valpreda  e l’intero movimento anarchico. Decine di compagni furono arrestati e l’anarchico Giuseppe Pinelli fu buttato giù dalla finestra della questura durante l’interrogatorio.

Nel 1980 ci sono state decine di arresti di anarchici in Italia, accusati di rapina, banda armata e insurrezione contro lo Stato.

Nel 1991 una clamorosa operazione ha portato a coinvolgere un presunto gruppo “Anarchismo e provocazione” nel rapimento di Mirella Silocchi. Il gruppo si rivela essere inesistente, mentre per tanto tempo sono esistiti una rivista chiamata “Anarchismo” e un giornale chiamato “provocazione”.

Dal 1984 al 1988 ci sono almeno quattro tentativi di coinvolgere gli anarchici nei sabotaggi dei tralicci dell’alta tensione in quasi tutto il territorio italiano.

Nel 1994 viene preso di mira a Firenze il settimanale anarchico “Canenero” (negli stessi locali era stato trovato poco prima un microfono) con tre “avvisi di garanzia” ad alcuni compagni in relazione agli attacchi sui supermercati Standa di proprietà di Silvio Berlusconi.

Una volta sconfitto il terrorismo toccava all’apparato di polizia, i servizi e i giudici statali pensare di costruire qualcosa contro  il nuovo nemico che apparve ufficialmente nel 1996, quando il pubblico ministero Marini (magistrato antiterrorismo di Roma) aprì un’inchiesta contro una presunta organizzazione anarchica, che, secondo lui, faceva riferimento alla rivista “Anarchismo” (a cura di Alfredo Bonanno). Lo stesso giudice ha inventato il nome dell’organizzazione: Orai (Organizzazione Rivoluzionaria Anarchica Insurrezionalista). E ‘stata la prima volta che i media parlavano di anarchismo insurrezionalista e venne descritto in modo totalmente diverso all’anarchismo insurrezionali sta di cui parlava Bonanno. Marini indagò 68 anarchici in quello che fu poi conosciuto come “processo Marini” in cui furono arrestati decine di compagni in Italia, accusati di vari reati tra cui sequestro di persona, vilipendio delle istituzioni, banda armata.

Nel 1998 a Torino il magistrato Laudi (un altro magistrato anti-terrorismo, in più un sostenitore del partito di sinistra) utilizza l’accusa di associazione sovversiva per attaccare il movimento contro il treno ad alta velocità (TAV). Tre anarchici, due italiani, Edgardo Massari “Baleno”, e Silvano Pellissero, e Maria Soledad Rosas Argentina, “Sole” furono arrestati. Sole e Baleno e morirono in prigione, mentre Silvano Pellissero è stato assolto dalle accuse di associazione sovversiva ed è stato condannato solo per reati specifici.

Dal 2001, è cresciuta la repressione contro il nemico anarchico si è diffuso gradualmente a tutti i movimenti radicali antagonisti. Da alcuni anni nelle stazioni di polizia di Bologna, Cagliari, Roma e Torino sono stati creati il ​​GIA (Gruppo di Ricerca degli Anarchici) o gruppi di polizia, il cui compito è quello di indagare, controllare e reprimere gli anarchici. Le strategie repressive utilizzate sono tre: 1) attacco alla polizia, 2) aggressione fascista, 3) accusa di associazione sovversiva.

Così siamo arriviamo all’operazione Cervantes, l’arresto dei compagni del Silvestre e centinaia di compagni anarchici indagati in poco tempo in Italia.

Il 13 giugno 2012 verso le 4 del mattino un gruppo per operazioni speciali dei Carabinieri R.O.S. fa irruzione nelle case di 40 compagni, realizzando una nuova inchiesta contro il movimento anarchico, con il nome di “Operazione ardire”. Questa operazione è stata ordinata dal pm Manuela Comodi, di Perugia, che ha ordinato l’arresto di 10 persone, di cui 8 compagni in Italia, uno in Svizzera e uno in Germania e 24 indagati.

Gli 8 compagni detenuti e che la fottuta stampa borghese dice che appartengono alla F.A.I. – F.R.I. sono:

Fosco Gabriele Stefano
Di Bernardo Elisa
Alessandro Settepani
Sergio Maria Stefani
Katia Di Stefano
Giuseppe Lo Turco
Paola Francesca Iozzi
Giulia Marziale

Per quanto riguarda gli fuori d’Italia, sono il compagno Marco Camenish, prigioniero nelle carceri della Svizzera, e il compagno Gabriel Pombo da Silva, prigioniero nelle carceri tedesche. Inoltre, tra i compagni indagati ci sono anche alcuni compagni detenuti in Grecia per il caso della Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

Più tardi il 27 agosto, 2012 viene arrestato Massimo Passamani e Daniela Batisti nell’operazione denominata Operazione “Ixodidae” un’operazione repressiva portata avanti dalla procura di Trento e Rovereto per associazione sovversiva (270 bis).

Questa volta siamo qui di fronte a questa struttura del potere, non per chiedere, né per pretendere niente, ma per sapere allo stato italiano che i nostri compagni non sono soli, che in ogni angolo del globo, ci sono individui e gruppi in solidarietà con loro. Siamo anche qui per inviare un messaggio di solidarietà ai nostri fratelli colpiti dalla repressione dello Stato italiano, per far loro sapere che non sono soli e che in ogni angolo di questo mondo ci sono persone libere che lottano irriducibilmente contro il potere, contro la società, e che noi siamo per la distruzione dello Stato nella sua interezza e sua espressione. Contro i valori che appartengono a questa macchina alle sue istituzioni e alle persone che lo sostengono. Negli atti rivoluzionari che riconosciamo e danno solidarietà. Non un passo indietro nella lotta contro il potere, non un passo indietro nella distruzione dello Stato e della società basata sul consumo, l’alienazione, il terrore di stato, lo sfruttamento, il distruttivo e dannoso progresso.

Mandiamo un saluto fraterno di solidarietà ai prigionieri anarchici in Italia, Grecia, Cile, Spagna, Messico, Argentina, Bolivia … e un fraterno saluto alla compagna Felicity Rider che è attualmente in fuga.

Nonostante tutto questo …
Siamo sempre qui.
Non potranno fermare noi, non potranno fermare loro

Morte allo Stato … Viva l’Anarchia!

 

Mexico DF. 6 mar 2013.