Atene [Grecia]: Rivendicazione attacchi del 4 e 5 gennaio

“Durante la mia prigionia ho scoperto che oggi devi essere sporco, immorale, squallido, marcio e un traditore, perché queste sono le uniche persone che ho visto essere abbracciate, protette e accarezzate da questa società. Quelli che hanno rifiutato di accettare questi valori marci come un modo di vivere hanno sofferto o soffrono in questo momento tutta la tortura moderna. Personalmente non mi piacciono questi valori e questa società, che riconosce questi valori come una realtà, li disprezzo e sputo su essi. Mi hanno distrutto ogni caso, fisicamente, psicologicamente, spiritualmente e socialmente, ma quel poco che ho lasciato dentro di me l’ho salvato nel profondo e finché respiro non potrò mai smettere di usare qualsiasi forza che ho lasciato esternare in alcun modo e non potrà mai smettere di lottare per la mia libertà “

L’11/11/13 il combattente Spiros Stratoulis inizia uno sciopero della fame chiedendo in questo modo la sua assoluzione dalle accuse fabbricate le riguardanti la sua appartenenza ad una presunta organizzazione criminale (Thessaloniki Squat) ed i suoi giorni di permesso dalla prigione gli furono tagliati a causa di questa persecuzione. Nella loro lotta Rami Syrianos, Mihalis Ramadanoglou e Eryon Mustafa hanno solidarizzato con lui, facendo anche loro uno sciopero della fame, che hanno terminato dopo una richiesta dello stesso Spiros.

Spiros è imprigionato da 22 anni nelle “strutture correzionali” del territorio greco. Egli si è politicizzato dentro il carcere e ha combattuto per anni contro il codice correzionale, contro la realtà del carcere, contro gli spioni, l’individualizzazione e la sottomissione agli ordini chinando la testa e far passare il tempo. Per questo suo comportamento, egli è nel mirino dell’oppressione.

Parlando delle accuse infondate a lui attribuiti e questa nuova persecuzione vorremmo chiarire che qui non stiamo parlando con i termini di legalità civile e in nessun modo vogliamo incrementare questo parametro con lo scopo di risvegliare le emozioni umanistiche.

Non ci sono illusioni, il dominio sta tentando in ogni modo di imporre la propria onnipotenza. Quelle persone che stanno in piedi contro di esso e combattono subiranno le conseguenze di vendetta dell’autorità. Le persecuzioni delle detenzioni, le umiliazioni ed il torturare dentro e fuori dal carcere sono concetti che prendono vita sempre più spesso.

La posta in gioco è ormai chiara. Noi siamo quelli che sono chiamati a incrementare una barriera per l’assalto del dominio sulla nostra vita, per costruire un’identità collettiva e passare al contrattacco. Difendere i nostri valori etici e le scelte. Per sostenere i combattenti imprigionati con tutto ciò che è considerato necessario ogni volta …

Il caso di Sp.St. non è il suo caso personale. Si tratta di un invito, un grido di libertà, una battaglia che riguarda tutti noi. Il collegamento delle lotte dentro e fuori le mura è una scommessa che deve essere vinta per l’intensificazione e la continuazione della lotta.

In segno di solidarietà alla lotta di Sp.St., nelle prime ore del Sabato e Domenica scorsa (4 e 5 gennaio), abbiamo dato alle fiamme quello che segue:

1 Bancomat della banca di risparmio nella zona di Nea Smirni

2 bancomat della Banca nazionale della Grecia a Nea Filadelphia

1 bancomat della banca Agrotiki e 1 della Eurobank in Pireo

così come una lussuosa Jeep BMW nel centro di Salonicco

“Nella vita arriva sempre il momento in cui ogni persona prende la grande decisione. Per strappare e rompere da dentro le loro catene o seguire, incatenati, il percorso eterno che altri hanno impostato”.

“La solidarietà a coloro che lottano per la dignità e la libertà

PS 1 – Buona fortuna al compagno Ch.Xiros e per quanto riguarda le recenti dichiarazioni di Dendias, Athanasiou, Kedikoglou e Papoulias, e l’isteria dell’anti-terrorismo promossa in questi ultimi giorni dai media, chi la fa l’aspetti …

PS 2 – Per quanto riguarda i recenti incidenti nelle carceri di Koridallos ed i comportamenti cannibali là “o tempora, o mores …” (o tempi, o costumi …)

Compagno Naxakis guarisci presto.

Tutto continua…

 

Tradotto da RadioAzione

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