Prato: Ancora provocazioni poliziesche…

Riceviamo e pubblichiamo:

ciao a tutti.

oggi sono stato a Prato alla kebabbata,
li ho incontrato i compagni del collettivo studentesco e quelli del
collettivo in costruzione. Abbiamo fatto volantinaggio, c’era
abbastanza gente, tutto ha filato liscio anche se siamo sempre stati
tenuti d’occhio da 4 digossini. Intorno alle 19:30 abbiamo deciso di
andare a fare una riunione nella sede dei cobas, alcuni si sono
defilati andando con i propri mezzi ed un gruppo di una decina di
compagni si è incamminato sotto la pioggia in direzione cobas. Girato
l’angolo tanto per cambiare c’era una pattuglia della polizia che ci ha
fermato ed identificato, tenendoci sotto la pioggia per 40 minuti circa.

A voi i commenti.

un saluto a pugno chiuso.
 

Da altra testimonianza sembra che un tronfio sbirro, rivolgendosi ai compagni, abbia detto: "Ora l’Italia è questa, se non vi piace andatevene".

 

“Un detenuto non si picchia in sezione” Audio shock dal carcere di Teramo

 Da Repubblica.it:

TERAMO – "Abbiamo rischiato una rivolta perché il negro ha visto
tutto. Un detenuto non si massacra in sezione, si massacra sotto…".
Parole dal carcere di Castrogno a Teramo, parole registrate all’interno
di uno degli uffici degli agenti di polizia penitenziaria. Frasi
spaventose impresse in un nastro. Ora questo audio è nelle mani della
Procura della Repubblica di Teramo che ha aperto un’inchiesta sulla
vicenda. Sono parole che raccontano di un "pestaggio" ai danni di un
detenuto, quasi come fosse la "prassi", un episodio che rientra nella
"normalità" della gestione del penitenziario. Un concitato dialogo tra
un superiore e un agente che svelerebbe un gravissimo retroscena
all’interno di un carcere già alle prese con carenze di organico e
difficoltà strutturali.

ASCOLTA L’AUDIO

Il nastro è stato recapitato al giornale locale La Città di Teramo,
ed è scoppiata la bufera. Il plico era accompagnato da una lettera
anonima.


ACAB!

 

PISA – Scarcerati Daniele Casalini e Francesco Gioia

Ieri nell’aula bunker del tribunale di Firenze si è svolta l’ultima
udienza del processo con rito abbreviato per Daniele e Francesco e
l’udienza preliminare per gli altri 11 compagni e compagne di
ViaDelCuore relativamente all’operazione Ardesia.
Caduto per tutti e tutte il 270 bis, sono stati condannati per rapina
Daniele e Francesco rispettivamente a 4 anni e 4 anni e due mesi,
mentre è stato rinviato a giudizio per rapina Leo (udienza fissata il 5
marzo 2010) dichiarato quindi ancora latitante.
Scaduti il termini per la cautelare, Daniele e Francesco sono adesso a casa liberi.
A Francesco è stata notificata la sorveglianza speciale.
Nei prossimi giorni maggiori informazioni e considerazioni.
Felici di riabbracciare i nostri compagni, il nostro affetto va a Leo ed a tutti e tutte i/le prigionieri/e rivoluzionari/e.

Tutti e tutte liberi!
Fuoco alle galere!

Anarchici ed anarchiche di ViaDelCuore Pisa

 

 
Salutiamo di cuore la fine del sequestro dei compagni! Nono saranno repressione e montature a fermare la nostra voglia di Libertà! VIVA L’ANARCHIA!

Prato: fiamme alla porta di casa del capogruppo leghista

Da Indymedia Toscana:

PRATO, 1 NOV – Ignoti hanno appiccato
le fiamme, alla porta di casa del capogruppo della Lega Nord nel
consiglio comunale di Prato, Emilio Paradiso.

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E’ stata la moglie dell’esponente leghista ad accorgersi del rogo e a dare l’allarme.
I pompieri hanno fermato le fiamme prima che entrassero in
casa. Sull’episodio indaga la Digos. La Lega riferisce che il movente
”possa essere riconducibile alle ronde, contestate da gruppi
antagonisti,a lle quali il partito ha dato vita in marzo a Prato” (foto
archivio).