Solidarietà ai compagni anarchici perquisiti a Bologna e Ferrara

Esprimiamo massima solidarietà ai compagni, sappiamo bene cosa vuol dire avere le lezze mani dei birri che frugano ovunque e sappiamo che la repressione comunque non può fermare chi ha una smisurata voglia di Liberta. Anarchici Pistoiesi.

29-03-11, Bologna

Con la perquisizione domiciliare di cinque compagni a Bologna e di altri tre a Ferrara, avvenuta questa mattina verso le 7.00, si assiste alla solita scena della repressione becera di questo stato e di questo sistema.
Gli sbirri entrano e mettono sotto sopra tutto ciò che trovano; non solo: sequestrano foto personali, attrezzi qualsiasi, oggetti comuni per qualunque abitazione ma, in questi casi, ritenuti “interessantissimi” ai fini di una “ricerca” che dia risultati “positivi”.
La nostra solidarietà va a chi subisce queste violazioni nel luogo stesso dove vive e si rifugia.
Si è costantemente sottoposti al controllo, per le strade e nei luoghi pubblici, da telecamere ad ogni angolo e marchingegni tecnologici atti solo ad osservare, schedare e reprimere in vista della costruzione di una “normalità”. Questo processo tende a neutralizzare tutte le opposizioni e la voce di chi lotta per cambiare lo stato di cose, ad assopire sentimenti umani come la solidarietà e la necessità di condividere i bisogni, a limitare la capacità di organizzarsi senza poteri imposti e strutture totalizzanti, funziona anche grazie alla paura e alle paranoie che cercano di diffondere.
Consapevoli che la repressione e il controllo sono solo alcuni degli strumenti necessari al sistema capitalista, la nostra unica arma è la solidarietà a chi da questo è colpito e contro il quale agisce.
Vogliamo esprimere il nostro sostegno ai compagni che hanno subito quest’ultimo attacco, come a tutti quelli che lottano contro il sistema. Sistema borghese, militare, sfruttatore di esseri umani e natura, che distrugge tutto quello che incontra e ha paura, soprattutto adesso che la rivolte si stanno espandendo, e che di zuccherini da dare al popolo non ne ha più.

Perché sappiamo che la loro repressione non ci ferma e continuiamo a lottare, con dentro la forza e la rabbia di tutti i popoli e le individualità che stanno lottando per la loro libertà.
Perché paura e silenzio equivalgono a complicità.
Nessuna complicità verso la repressione di stato e degli sbirri.
La lotta non si ferma.

Libere individualità contro la repressione.

Nottingham – Attaccata stazione di polizia [comunicato]

fonte: 325.nostate.net – da Culmine trad. cenere

La scorsa notte poco dopo la mezzanotte la stazione di polizia in Wollaton Road, Nottingham, è stata attaccata con recipienti di vetro pieno di vernice nera. Abbiamo mandato questo bacio d’amore a Jock Palfreeman e a tutti quelli che hanno preso parte alla eterna lotta contro il dominio per le strade di Londra in questo weekend.

Abbiamo scelto il nostro obiettivo per sottolineare la fragilità e la debolezza dello stato. Se la loro prima linea di difesa può essere colpita con tanta facilità allora potranno svilupparsi delle crepe nello status quo che inizierà a sanguinare. Consideriamo i poliziotti come guardie di sicurezza dei capitalisti, protettori della proprietà, i quali rafforzano la supremazia bianca e il controllo statale. Con questa azione mostriamo la loro incapacità di proteggersi.

Le cose peggiorano, così come le divisioni tra i capitalisti e il resto diventano più profonde e più trincerate mentre il fascismo insito in ogni forza di polizia diventerà sempre più evidente. Sarà dunque il caso che diventi molto importante per noi sapere nei nostri piccoli e arrabbiati cuori di ribelli che possiamo colpire ogni volta che scegliamo di farlo.

Nel fare ciò non abbiamo mai alterato lo stato di cose, ma non abbiamo mai alterato la forza e la decisione con la quali ci prepariamo per la guerra sociale.

L’amore nei nostri cuori è offerto con questa azione a Jock Palfreeman imprigionato dallo stato bulgaro per essersi rifiutato di tirarsi indietro dinnanzi al razzismo e al fascismo. Inoltre ai 14 anarchici cileni al momento in sciopero della fame, catturati fisicamente dal complesso industriale carcerario, ma ancora liberi nei loro cuori e forti nella loro resistenza. Non lasceremo che vengano dimenticati.

Infine a quelli che si sono ribellati contro il controllo statale per le vie di Londra, gli amanti dei vestiti neri e i combattenti che si adoperano per liberarsi. Solidarietà agli arrestati di sabato.

Non perché sono innocenti.

Non perché sono pacifici.

Ma perché sono compagni.

Petty Vandals


Comunicato in lingua originale:

“Last night just after midnight police station on Wollaton Road, Nottingham was attacked with glass jars filled with black paint. We send this loving kiss to Jock Palfreeman and all those who represented for the eternal struggle against domination on the streets of London this weekend.

We chose our target to emphasise the fragility and weakness of the state. If their first line of defence can be hurt with such ease then cracks in the status quo will grow and begin to bleed. We view the cops as the security guards of capitalists, protecting property, reinforcing white supremacy and state control. With this action we show their inability to protect themselves.

As things get worse, as the divisions between the capitalists and the rest become deeper and more entrenched the fascism inherent in any police force will become ever more clear. As this become the case it will be important for us to know in our angry little hoodlum hearts that we can strike back whenever we choose to.

In doing this we did not forever alter the state of things, but we did forever alter the strength and resolve within ourselves as we prepare for all out social war.

The love in our hearts is offered up with this action to Jock Palfreeman imprisoned by the Bulgarian arm of state power for refusing to cower in the face of racism and fascism. Also to the 14 Chilean anarchists currently on hunger strike, physically captured by the industrial prison complex, but still free in their hearts and strong in their resistance. We won’t let them be forgotten.

Finally to those who rebelled against state control on the streets of London, those black clad lovers and fighters who strove to liberate themselves. Solidarity to those who were arrested on Saturday.

Not because they’re innocent.

Not because they’re peaceful.

But because they’re comrades.”

Migranti – 13 nuovi Cie in caserme dismesse

fonte: la repubblica

Quello di Manduria (Taranto) sarà il primo Centro di Identificazione ed Espulsione, perché è quello che si trova nelle condizioni più adatte. L’annuncio del sottosegretario all’Interno, il quale ha aggiunto di sperare che i clandestini vengano restituiti alla Tunisia per ripristinare il meccanismo di controllo.

ROMA – “Sull’intero territorio nazionale sono previsti 13 nuovi Centri di identificazione ed espulsione (Cie), con caratteristiche di provvisorietà. Saranno realizzati in siti militari dismessi e messi a disposizione dal ministero della Difesa. Probabilmente, quello di Manduria (Taranto) sarà il primo, perché è quello che si trova nelle condizioni più adatte per un ripristino rapido”. Lo ha annunciato stamattina a Bari il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, parlando con i giornalisti.

Solo per migranti irregolari. “I Centri di identificazione e di espulsione – ha spiegato – cioè quei centri che riguardano i migranti irregolari, sono oltre ogni limite di presenze e ne servono degli altri, che hanno le caratteristiche della provvisorietà perché ci auguriamo che i controlli riprendano dalla Tunisia. Questi centri – ha aggiunto – sono frutto in questo momento di una verifica e abbiamo chiesto la disponibilità al ministero della Difesa, il quale – ha aggiunto il sottosegretario – ci ha indicato13 luoghi, tra questi c’è anche quello collocato a cinque chilometri da Manduria”.

Nel minor tempo possibile. “E’ un sito – ha sottolineato Mantovano – che sarà allestito in condizioni di assoluta sicurezza, con una recinzione, con un contingente di poliziotti e di carabinieri adeguato e aggiuntivo. Quindi – ha aggiunto – il territorio non sarà sguarnito nelle sue esigenze di sicurezza per questo centro.

E diventerà operativo non appena saranno effettuati i sopralluoghi e i lavori necessari. Tutto questo speriamo di contenerlo nel minor tempo possibile, nel tempo che sarà impiegato per restituire i clandestini alla Tunisia e per ripristinare il meccanismo di controllo”.

Ma per i richiedenti asilo… “Totalmente diverso è il discorso per i richiedenti asilo, per i quali c’è quel percorso concordato con le Regioni, con i Comuni e con le Provincie che fa immaginare una ripartizione equa – ha ricordato Mantovano – in tutto il territorio nazionale. Quello dei richiedenti asilo è un discorso di prospettiva, che adesso prepara il terreno per ciò che dovesse arrivare dalla Libia, una volta che in Libia si attenuerà il conflitto e che certamente vedrà la Puglia meno gravata rispetto ad altre Regioni, perché – ha concluso l’esponente del governo – in Puglia, già da tempo esistono 3 Cara, 2 Cie e in più adesso ci sarà questa diponibilità di Manduria, che forse ospiterà qualche centinaio di clandestini”.

Oscar condannato a 8 mesi. Noi lo vogliamo libero subito!

riceviamo e diffondiamo:

Oscar condannato a 8 mesi. Noi lo vogliamo libero subito!

Stamattina si è tenuta al tribunale di Busto Arsizio l’udienza per Oscar, compagno basco residente in italia, arrestato sabato 19 marzo a Saronno al termine del corteo contro la repressione in provincia di Varese. L”udienza si è svolta con rito abbreviato, scelto dall’avvocato e da Oscar, perchè ritenuto al momento la miglior cosa da fare, viste le poche e inconsistenti prove dell accusa (foto incompatibili con la figura di Oscar e atti approssimativi).
Nonostante ciò, Oscar è stato condannato a un anno di galera, diventati 8 mesi con il rito abbreviato, per resistenza, lesioni e travisamento.
E’ stato evidentemente un processo politico, come sempre accade ai compagni, con l’intento di reprimere e punire le forme di libera espressione e di lotta. In questo caso specifico l’obiettivo è stato colpire un movimento in crescita sul territorio della provincia di Varese e che ha saputo reagire con un corteo partecipato ai tentativi recenti di repressione (avvisi orali, perquisizioni, sgomberi a Varese e Gallarate).
Oscar ha nuovamente, tramite l avvocato, dichiarato la sua estraneità rispetto ai fatti a lui contestati e a fine sentenza ha salutato i numerosi compagni in aula e gridato “Viva l’anarchia!”.
Vi aggiorneremo sui prossimi passi che l avvocato tenterà per la sua scarcerazione.

Assemblea delle realtà delle provincie di Como e Varese.

OSCAR LORENZO OLASAGARRE AZURMENDI
C.C. DI BUSTO ARSIZIO, VIA PER CASSANO MANIAGO 102
21052 BUSTO ARSIZIO(VA)

OSCAR LIBERO !

Segue volantino diffuso dal presidio di solidali intorno al tribunale. Altre info e materiali su resist.noblogs.org

Londra – Scontri e danneggiamenti durante manifestazione

fonte: rainews24

Oltre 250mila persone hanno manifestato oggi a Londra contro i tagli alla spesa decisi dal governo di David Cameron. La manifestazione, organizzata dai sindacati e considerata dalla Bbc la piu’ grande dalle marce contro la guerra in Iraq nel 2003, e’ stata pero’ segnata da gravi scontri nel centro di Londra fra la polizia e una frangia marginale del corteo, circa 3-400 persone, che ha sfasciato vetrine di negozi e banche a Picadilly. Vi sono stati oltre 200 fermi arresti e 38 feriti, fra cui cinque poliziotti. […]

La manifestazione e’ cominciata intorno a mezzogiorno nella zona di Victoria Embankment, sul Tamigi, e ha raggiunto Hyde Park, dove hanno parlato, tra gli altri, il segretario generale della Tuc (la confederazione sindacale britannica, Trade Union Congress), Brendan Barber, ed il leader del Partito Laburista, Ed Miliband.

Solo un gruppuscolo minoritario ad un certo punto si e’ separato dal plotone principale e ha raggiunto Oxford Street, dove ci sono stati alcuni scontri. Nella centralissima arteria londinese, un gruppo di circa 200 anarchici, con il volto mascherato e vestiti di nero, si e’ scontrato con agenti di polizia in tenuta anti-sommossa e sono state infrante le vetrine di un negozio Topshop, sono state lanciate bottiglie e getti di vernice contro una filiale della Royal Bank of Scotland; tensione anche dinanzi al Ritz Hotel di Mayfair, ma non ci sono stati gravi incidenti.

È scomparso il compagno Gigi di Lembo

Dal sito dell’USI:

È scomparso il compagno Gigi di Lembo Esprimo il mio dolore e quello di tutta l’Unione per la scomparsa del caro compagno Gigi Di
Lembo. Guido Barroero
Ciao GIGI
Stamattina all’ospedale di Livorno,si è spento il compagno Gigi Di Lembo. Sarà molto difficile,per
chi lo ha conosciuto dimenticarlo. Personalmente è dal 1974 che lo conoscevo,aveva sempre
spinto i compagni che lavoravano a farsi carico di costruire coordinamenti fra lavoratori stessi ci
ha sempre sostenuto fino dalla costituzione dell’Ufficio di consultazione sindacale,da cui ha avuto
vita il giornale ” Per l’Azione diretta “. Non posso dimenticare che quando, lo scorso anno,ero
ricoverato all’ospedale di Pisa mi diceva per telefono di stare tranquillo perché anche lui era stato
operato come me ed oramai erano già passati 17 anni ed era felice perché riusciva ancora ad
andare con la sua barca a vela. In questo momento i ricordi mi si accavallano in un turbinio di
sensazioni che non riesco ad esprimere. Un abbraccio ed un pensiero va a sua figlia Viola.
Ciao Gigi
Sumo
Domani ( 25 marzo 2011 ) il feretro verrà chiuso alle 16 presso la camera mortuaria dell’ ospedale
di Livorno Poi ci sarà la cremazione presso il cimitero di Livorno Il sabato i compagni si ritroveranno
per spargere le ceneri in mare per un ultimo saluto,l’orario ed il luogo non è ancora stato
deciso e sarà mia premura avvisare i compagni quando ne sarò venuto a conoscenza.
un abbraccio sumo

Pistoia, volantini contro il nucleare

Ecco il volantino attaccato in città contro l’ipotesi dell’opzione nucleare in Italia:

I recenti fatti giapponesi hanno dimostrato, se ce ne fosse stato ancora bisogno, di quanto il nucleare sia una scelta catastrofica ed insensata, questa immagine parla più di 1000 parole, ma vogliamo comunque ricordare ai partigiani del nucleare di quanto l’energia prodotta con l’atomo non copra che il 2% del fabbisogno energetico mondiale; fonti non proprio di parte come il NY Times ci dicono di come nel 2010 ormai le energie rinnovabili siano arrivate a costare meno di quelle prodotte con le centrali. Il nucleare ingrassa chi lo gestisce ed avvelena chi gli sta intorno, e necessario opporsi con ogni mezzo alla costruzione di questi impianti…ne va del nostro futuro, poi non lamentiamoci! Nel pistoiese -se il nucleare passera in Italia- dovrà essere costruito un centro di stoccaggio per scorie nucleari, lo sapevate? Che volete fare?

Saronno – Arrestato un compagno durante il corteo del 19/3/11 [segue resoconto corteo]

Il corteo di sabato a Saronno è stato attaccato alle spalle e c’è stato un arresto. inviamo nome e indirizzo dell’arrestato. domani dovrebbe essere pronto il comunicato congiunto di tutti i compagni-e della provincia su corteo e arresto e ve lo invieremo. per intanto:

Liberare Oscar!

Oscar, il compagno arrestato sabato pomeriggio durante il corteo a Saronno, si trova nel carcere di Busto Arsizio. L’arresto è stato confermato dalla pm Roberta Colangelo del tribunale di Busto. Né l’avvocato, in attesa della conferma della nomina, né i familiari che chiederanno domani l’autorizzazione ai colloqui, l’hanno ancora potuto vedere. Perciò non è ancora ufficialmente confermato il luogo di detenzione né è stato possibile consegnare il primo pacco, perché secondo le nuove normative carcerarie lo può fare solo chi è autorizzato ai colloqui. Nel frattempo consigliamo lo stesso di scrivergli all’indirizzo che riportiamo sotto.

Vi terremo informati sugli sviluppi della vicenda e su eventuali iniziative.

Manca uno di noi! solidarietà ad Oscar e ai suoi familiari!

Oscar Lorenzo Olasagarre Azurmendi
casa circondariale di Busto Arsizio
Via per Cassano Magnago 102
21052 (VA)

[Firenze] Catastrofi naturali?

Non esistono

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NON ESISTONO CATASTROFI NATURALI

Vi siete accorti che il nostro pianeta è sconvolto sempre più di frequente da terremoti,
alluvioni e frane? Se già è importante esaminare quale sia la causa reale di questi
eventi (fenomeni del tutto spontanei o vendetta di una natura oltraggiata?), diventa
ancora più urgente interrogarsi su metodi e finalità della politica dell’emergenza
nell’affrontare i loro effetti. Un comune denominatore unisce disastri lontani nello
spazio e nel tempo, quello della penetrazione militare massiccia nel cuore di una
comunità già messa in ginocchio. Senza la macchina organizzativa dello Stato, senza
i suoi tutori, i suoi guardiani e controllori, la legge diviene carta straccia, la morale
viene annullata dalle necessità impellenti, la comune sottomissione quotidiana viene
scossa dal freddo, dalla fame, dalla sete. Il potere costituito non può correre il
rischio di estinguersi e agisce nell’unico modo che gli è proprio, quello della violenza
istituzionalizzata: pattugliamenti, posti di blocco, campi profughi…
Ma nel tempo che intercorre tra il disastro e la riorganizzazione del potere, si aprono
spazi di libertà senza precedenti nella storia della nostra vita ordinaria.
Sta a noi tentare di rendere questo intervallo interminabile.

Domenica 13 Marzo
a partire dalle ore 11
in piazza dei Ciompi
Mostra Calamità Naturali?
a partire dalle ore 16
al Trivio dei Tumultuosi, Borgo Allegri 10/r – Firenze
Proiezione del video La naturale calamità dello Stato
Seguirà la presentazione dell’opuscolo
La terra trema lo Stato avanza. Il terremoto di Messina nel 1908.
L’ingegneria sociale dei terremoti passati e futuri