Aggiornamento dopo l’arresto di massa della manifestazione Antifa del 7 Settembre – Londra

Sabato 7 settembre , in East London c’è stato uno dei più incredibili ( in senso negativo) arresti di massa che la polizia metropolitana poteva organizzare.

La Metropolitan Police ha arrestato oltre 280 attivisti antifascisti , membri della comunità locale  e passanti in East Londra con l’accusa di aver oltrpassato la zona rossa, mentre  700 nazionalisti (English Defence League) sono stati autorizzati a marciare da Tower Bridge a Aldgate (tra il centro storico ela periferia multiraziale) , senza incontrare alcuna opposizione di massa .

Un blocco di circa 600 fieri Antifascisti  , coordinata dalla Rete Antifascista ( AFN ) , ha tentato di tenere una marcia per arrivare in vista del percorso della EDL per mostrare  un’opposizione visibile. Nonostante la polizia ha bloccato (per poi arrestare) il gruppo AFN , a dieci metri di distanza dai fascisti del EDL, questo è stato l’unico atto diretto di opposizione alla feccia fascista.

Sarah Smith, dell’Anti -fascist di Londra , ha detto :  “Il numero di persone che ha aderito al blocco Rete Antifascista oggi dì, stà a dimostrare che vi è un vero e proprio sentimento antifascista , che va al di là di raduni statici , dove i principali politici e leader religiosi blaterano  banalità liberali. Le 600 persone che hanno tentato di marciare  sabato, contro l’EDL mostrano che c’è un opposizione diretta all’idea del antifascismo sterile e  istituzionale che la città mostra.

Alcuni arrestati sono stati trattenuti per fino a 15 ore in totale. Se non fosse per il lavoro di gruppi di sostegno come  ” Black and Green Anarchist Cross” , molti degli  arrestati  sarebbero  stati buttati fuori delle stazioni di polizia nel cuore della notte, nelle periferie di Londra, con poco modo di tornare a casa . Sono stati tutti poi  rilasciati, con il divieto di partecipare a manifestazioni antifasciste prossime .

L’arresto degli Antifascisti è stato tale :

1) Vari tentativi della polizia di bloccare il corteo spontaneo, bloccando materialmete “saltando di peso sui manifestanti in corsa ai lati del corteo” .Camionette con sirene all’impazzata alle calcagna. File di poliziotti a cavallo tentavano di tagliare il corteo in piccoli gruppi dalle strade secondarie.

2)Bloccato il corteo (diviso in vari gruppi ),  recinzioni di porci in divisa , 5 ore di attesa senza alcuna libertà .

3) Arrivo degli autubus rossi (simbolo di Londra), più d’una ventina , incredibile ma vero!  Deportazione di 280 arrestati alle più  disparate stazioni di polizia .

4) Arresto ,divieto di poter risponder alle chiamate , un sola chiamata concessa . Procedura sbirresca con richieste varie come  nome, cognome e indirizzo di casa , set fotografico (8 fotografie), impronte digitali , prova del DNA.

5) Rilascio con l’avviso di presentarsi a un interrogatorio nel mese di ottobre , con il divieto di poter manifestare a una dimostrazione Antifascista.

I giorni passati,  nell’indifferenza totale ,nessun giornale e media televisivo ha riportato l’accaduto.

Attendiamo novità dopo questo atto meschino in stile ” 1984″ per  reprimere il movimento Antifascista Londinese!

Senza paura alcuna di manifestare sempre  le proprie idee di Libertà e  Antifascismo diretto e il disgusto genuino contro l’auturità e i suoi servi!

Raccolta d’informazioni dal sito: http://antifascistnetwork.wordpress.com/

(A)

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1174668_10201822285069679_2057470051_n Due foto durante l’arresto con recinzioni di merde in divisa

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                     Foto di un murales storico dello scontro tra fascisti e antifascisti durante una manifestazione del Fronte nazionale inglese.

Londra – Scontri e danneggiamenti durante manifestazione

fonte: rainews24

Oltre 250mila persone hanno manifestato oggi a Londra contro i tagli alla spesa decisi dal governo di David Cameron. La manifestazione, organizzata dai sindacati e considerata dalla Bbc la piu’ grande dalle marce contro la guerra in Iraq nel 2003, e’ stata pero’ segnata da gravi scontri nel centro di Londra fra la polizia e una frangia marginale del corteo, circa 3-400 persone, che ha sfasciato vetrine di negozi e banche a Picadilly. Vi sono stati oltre 200 fermi arresti e 38 feriti, fra cui cinque poliziotti. […]

La manifestazione e’ cominciata intorno a mezzogiorno nella zona di Victoria Embankment, sul Tamigi, e ha raggiunto Hyde Park, dove hanno parlato, tra gli altri, il segretario generale della Tuc (la confederazione sindacale britannica, Trade Union Congress), Brendan Barber, ed il leader del Partito Laburista, Ed Miliband.

Solo un gruppuscolo minoritario ad un certo punto si e’ separato dal plotone principale e ha raggiunto Oxford Street, dove ci sono stati alcuni scontri. Nella centralissima arteria londinese, un gruppo di circa 200 anarchici, con il volto mascherato e vestiti di nero, si e’ scontrato con agenti di polizia in tenuta anti-sommossa e sono state infrante le vetrine di un negozio Topshop, sono state lanciate bottiglie e getti di vernice contro una filiale della Royal Bank of Scotland; tensione anche dinanzi al Ritz Hotel di Mayfair, ma non ci sono stati gravi incidenti.

FI-MERCOLEDI’ 22 CORTEO STUDENTESCO

Da Indy Toscana:

LA NOSTRA RABBIA NON SI FERMA

Dopo l’esplosione di rabbia dei senza futuro di piazza del Popolo il governo si prepara all’ennesima offensiva reazionaria tesa a difendere i privilegi dei ricchi e ristabilire l’ordine, il Loro ordine, nelle piazze, nei posti di lavoro e nei quartieri
I mazzieri di ieri (Alemanno, La Russa e camerati vari) oggi si atteggiano a difensori della cricca al potere (a cui partecipano arraffando e distribuendo) ed insieme ai nuovi berluscones fanno a gara a chi disegna lo scenario repressivo più apocalittico blaterando di arresti preventivi, Daspo come allo stadio, costituzione di squadracce antiguerriglia e gestione delle piazze alla tedesca.

Fondamentalmente, niente che abbia neppure il minimo fondamento giuridico in democrazia.

Alla manifestazione c’erano più di 100.000 persone e, per quanto politici e sedicenti intellettuali (la lettera di Saviano è esemplificativa)abbiano condannato fermamente gli scontri di Roma riducendoli all’azione di provocatori, infiltrati e teppisti, noi sappiamo che la realtà è molto diversa.
Eravamo in quella piazza. Eravamo dietro quegli scudi. Eravamo con il casco in testa a pretendere un futuro che ci stanno togliendo giorno dopo giorno

La verità è che hanno paura, una paura fottuta…

Per questo si arroccano, fanno quadrato, si guardano in faccia impauriti, destri, sinistri, centristi… Immaginano di equiparare la protesta politica e sociale allo sfogo sterile di chi assiste ad una partita e fa casino: non sapendo più a cosa appigliarsi…
sanno solo vietare, punire, manganellare,incarcerare, inquisire…

Nel passato hanno dovuto uccidere e fare stragi per fermare i movimenti… Ora ci riprovano alzando piano piano il tiro…
Ma hanno fatto i conti senza l’oste: gli studenti NON si fermeranno!

Cosi come auspichiamo che non lo facciano le popolazioni, vittime innocenti di devastazioni ambientali e speculazioni sulla loro pelle, i lavoratori ostaggio degli interessi di confindustria e dei diktat padronali, le masse precarie.

Gli studenti non si fermeranno perchè perfettamente consapevoli della posta in gioco: il futuro di una generazione che vede all’orizzonte nessun potere contrattuale nelle università come nei posti di lavoro.
Le prime privatizzate e riformate nei loro apparati decisionali (cda in mano a privati ed ai soli professori ordinari, i baroni) e i secondi in balia della chirurgica destrutturazione dello statuto dei lavoratori (fatta di limitazione al diritto di sciopero, di piani Marchionne e di collegati lavoro).

Tutti i governi europei, chiamati a gestire una crisi creata in ambiti del tutto estranei alle dinamiche di studenti e lavoratori, stanno affamando le popolazioni, tagliando posti di lavoro, creando disoccupazione e fine dei diritti collettivi, questo lo sappiamo benissimo.
Tutto ciò dimostrandosi ciechi, sordi e muti davanti alle oceaniche proteste di tutti i settori a cui si sta cercando di far pagare la crisi.

In questo contesto è lecito constatare come le democrazie occidentali abbiano gettato la maschera di difensori di diritti sociali e del lavoro, rivelandosi per ciò che veramente sono: regimi funzionali al mantenimento del sistema capitalista, dei privilegi dei ricchi, a scapito delle masse e pronti a tutto pur di non disattendere le ambizioni dei padroni.

In questo contesto è lecito rivendicare l’esplosione di rabbia del 14/12 ed è fondamentale mantenere la protesta viva e partecipata, se possibile più di prima.

In questo contesto non faremo più sconti ai nostri nemici: siano essi governi reazionari, siano essi amici di Saviano, è lecito ribadire che pretendiamo potere decisionale, anche di fronte a governi terroristi e nemici delle contestazioni di massa.

LA LOTTA CONTINUA

MERCOLEDI’ 22/12 – CORTEO PIAZZA SAN MARCO ORE 16e30

[LIVORNO] bloccata l’aurelia e occupato provveditorato

Da Indy Toscana:

comunicato stampa sul corteo di stamani a Livorno

Questa mattina circa 1000 studenti delle varie scuole di Livorno sono scesi in piazza per il corteo organizzato dal Coordinamento Studentesco Livornese.
Mentre il movimento studentesco in tutto il paese sta dando una grande prova di forza per ottenere il blocco del DDL Gelmini per l’università, attualmente in discussione al senato, anche nella nostra città, ancora una volta gli studenti sono scesi in piazza decisi e uniti per lottare contro la politica del governo.
Il corteo ha attraversato il centro della città, e uno striscione è stato appeso sulle scalinate del comune, anche in segno di protesta nei confronti del sindaco e delle forze di polizia che avevano impedito la sua esposizione qualche settimana fa durante un corteo studentesco notturno.
La manifestazione è proseguita raggiungendo l’incrocio tra viale carducci ed il tratto urbano dell’aurelia.
Nonostante il corteo fosse pacifico ed autorizzato, all’incrocio erano schierati provocatoriamente decine di agenti antisommossa della polizia e dei carabinieri.
Uno spiegamento di forze che ha spaventato anche molti passanti, che hanno solidarizzato con il corteo, fermandosi ad ascoltare gli interventi che si susseguivano al megafono.
Gli studenti, dopo aver bloccato a lungo l’incrocio, si sono spostati sotto le finestre della redazione del Tirreno, principale quotidiano locale, per denunciare pubblicamente l’ennesimo episodio repressivo e provocatorio da parte delle forze dell’ordine.
Da mesi anche a Livorno si fa sentire la stretta autoritaria del governo nei confronti di chi lotta, in particolare con la criminalizzazione del movimento studentesco.
Denunce, condanne, identificazioni, provocazioni, militarizzazione della città, questa è la risposta del governo a chi protesta.
Un Governo che va avanti a testa bassa con Confindustria contro i lavoratori e gli studenti per una scuola ed un’università sempre più classiste ed autoritarie.
La polizia oggi era in piazza per caricare gli studenti, come oggi è successo a Firenze e come ieri è successo a Roma, dove erano stati fermati anche due studenti e feriti decine di giovani.
Il corteo ha saputo respingere ogni provocazione della Questura, allontanandosi dal Tirreno per raggiungere la sede del Provveditorato (USP) in Piazza Vigo. Là un centinaio di studenti hanno occupato per circa mezz’ora il piano terra dell’Ufficio Scolastico Provinciale.
Il corteo si è concluso con l’affissione di uno striscione sulla facciata del Provveditorato.
Riteniamo fondamentale, oltre che rilanciare la protesta per i prossimi giorni a Pisa al fianco degli universitari, richiamare l’attenzione pubblica sul clima di intimidazione e criminalizzazione alimentato anche a Livorno, come in tutta Italia, dalle questure e dal governo.
Un clima che il governo sta esasperando, mettendo in serio pericolo la libertà di espressione e manifestazione.

LA NOSTRA LOTTA NON SARA’ MAI DOMATA!

Coordinamento Studentesco Livornese
Collettivo Studentesco Universitario Livornese

25/11/10