Torino, Cariche, sgomberi e fermi…

La cronaca di due giorni a Torino, Prima l’arresto di Marianna, poi le cariche e gli sgomberi…

Dopo un’assemblea volante per discutere dell’arresto di Marianna e per organizzare la solidarietà, un piccolo corteo comincia a percorrere le strade della Barriera di Milano. Una settantina di persone, tra compagni, gente delle case occupate del quartiere e sfrattati. Le stesse piazze di sempre, i discorsi abituali sulla resistenza agli sfratti, tanti slogan e manifesti sui muri; Barriera ha visto cortei più partecipati di questo e cortei più piccolini, altri più o meno vivaci e rumorosi. Una situazione tranquilla, insomma, con gente all’angolo che si aggiunge e altra che ti accompagna un pezzo e poi se ne va. Poi si va verso Porta Palazzo, si attraversa veloci la piazza e si gira verso il Commissariato delle Porte Palatine. Una quaratina di persone rasenta il Commissariato, dove qualcuno prova ad attaccare un manifesto, altri a fare una scritta; ci sono dei piccoli parapiglia con i funzionari in borghese che sono nervosissimi e provano a brancare le persone al volo, minacciando di morte i volti noti e… chiamando la Celere che arriva in un minuto. La prima carica è immediata e respinge la gente fino alla piazza; la seconda oltre corso Regina. I fermati sono otto.

Nel corso del pomeriggio vengono rilasciate prima tre compagni, poi altri tre. Qualcuno si è preso un po’ di manganellate, ma nessuno ha una denuncia in tasca. Ora, che sono le otto e un quarto di sera, nelle mani dei questurini ci sono ancora due persone. A presto aggiornamenti.

macerie @ Maggio 6, 2013

poi stamani:

sgomberari finiti in tutte e 3le case ,gli occupanti di via aosta non son stati fermati,x la miccia e l’occupazione di via foggia invece gli occupanti son stati portati tutti in questura.la polizia non fa recuperare ancora gli affetti personali che vengono caricati nel mentre nei furgoni dell’amiat

 

Torino – Non basta una firma, arrestata una compagna

da macerie

Sabato mattina la polizia ha nuovamente arrestato Marianna, una delle tre compagne finite in carcere in seguito all’occupazione dell’Unep dell’11 marzo. Il giudice ha sostituito l’obbligo di firma quotidiana – misura cui Marianna era sottoposta da quando era stata scarcerata – con la custodia cautelare in carcere. Secondo pm e polizia, a quanto pare, una denuncia per resistenza e lesioni risalente a due settimane fa dimostrerebbe che una firma al giorno non è sufficiente a tenerla a bada.

Per chi volesse scriverle, l’indirizzo è:


Marianna Valenti

c/o Casa Circondariale “Lorusso e Cotugno”
via Pianezza 300
10151 Torino