Torino – Nuova occupazione “No Way Squat”

Comunicato degli occupanti del NO WAY SQUAT:

Da Venerdì 3 Giugno 2011, nasce un nuovo spazio veganarchico autogestito, per contrastare l’ideologia del dominio antropocentrico…

Per aprire ogni gabbia, contro  l’omologazione del pensiero, il potere ed i suoi servi!

Nella Torino della crisi post-olimpica, delle grandi opere e delle speculazioni dei ricchi sulle spalle dei poveri… Ci riprendiamo un po’ di aria fresca, occupiamo un’altra TAZ (zona temporaneamente autogestita).

Il “No way Squat” nasce a Parella, nell’isolato della Boccia squat, liberata dagli squatters per due anni, sgomberata e rasa al suolo con il parchetto pubblico adiacente (compresi una quindicina di alberi) passata a zona edificabile grazie allo speculatore Chiamparino…

Il No Way nasce in un edificio  rimasto in disuso per più di dieci anni, mentre ci parlano di sacrifici e di pazienza per sopportare l’ennesima crisi che comunque ricadrà sulle spalle dei più poveri, così come dei più giovani, che però costretti a vivere vite sempre più precarie, superando la paura che ci vogliono imporre a colpi di repressione e di televisione, si fanno prendere dalla fantasia di riappropriarsi di un bene della città, quindi di tutti.

E di usarlo per un progetto di vita comune e non omologata, che si svilupperà proprio seguendo questa fantasia…
La fantasia di un mondo più libero e vivibile di quello che ci impongono come unico possibile.

Welcome Fassino, enjoy Torino!

Gli occupanti del “No way squat”!

Via asinari di bernezzo 21/A Torino

[LIVORNO] bloccata l’aurelia e occupato provveditorato

Da Indy Toscana:

comunicato stampa sul corteo di stamani a Livorno

Questa mattina circa 1000 studenti delle varie scuole di Livorno sono scesi in piazza per il corteo organizzato dal Coordinamento Studentesco Livornese.
Mentre il movimento studentesco in tutto il paese sta dando una grande prova di forza per ottenere il blocco del DDL Gelmini per l’università, attualmente in discussione al senato, anche nella nostra città, ancora una volta gli studenti sono scesi in piazza decisi e uniti per lottare contro la politica del governo.
Il corteo ha attraversato il centro della città, e uno striscione è stato appeso sulle scalinate del comune, anche in segno di protesta nei confronti del sindaco e delle forze di polizia che avevano impedito la sua esposizione qualche settimana fa durante un corteo studentesco notturno.
La manifestazione è proseguita raggiungendo l’incrocio tra viale carducci ed il tratto urbano dell’aurelia.
Nonostante il corteo fosse pacifico ed autorizzato, all’incrocio erano schierati provocatoriamente decine di agenti antisommossa della polizia e dei carabinieri.
Uno spiegamento di forze che ha spaventato anche molti passanti, che hanno solidarizzato con il corteo, fermandosi ad ascoltare gli interventi che si susseguivano al megafono.
Gli studenti, dopo aver bloccato a lungo l’incrocio, si sono spostati sotto le finestre della redazione del Tirreno, principale quotidiano locale, per denunciare pubblicamente l’ennesimo episodio repressivo e provocatorio da parte delle forze dell’ordine.
Da mesi anche a Livorno si fa sentire la stretta autoritaria del governo nei confronti di chi lotta, in particolare con la criminalizzazione del movimento studentesco.
Denunce, condanne, identificazioni, provocazioni, militarizzazione della città, questa è la risposta del governo a chi protesta.
Un Governo che va avanti a testa bassa con Confindustria contro i lavoratori e gli studenti per una scuola ed un’università sempre più classiste ed autoritarie.
La polizia oggi era in piazza per caricare gli studenti, come oggi è successo a Firenze e come ieri è successo a Roma, dove erano stati fermati anche due studenti e feriti decine di giovani.
Il corteo ha saputo respingere ogni provocazione della Questura, allontanandosi dal Tirreno per raggiungere la sede del Provveditorato (USP) in Piazza Vigo. Là un centinaio di studenti hanno occupato per circa mezz’ora il piano terra dell’Ufficio Scolastico Provinciale.
Il corteo si è concluso con l’affissione di uno striscione sulla facciata del Provveditorato.
Riteniamo fondamentale, oltre che rilanciare la protesta per i prossimi giorni a Pisa al fianco degli universitari, richiamare l’attenzione pubblica sul clima di intimidazione e criminalizzazione alimentato anche a Livorno, come in tutta Italia, dalle questure e dal governo.
Un clima che il governo sta esasperando, mettendo in serio pericolo la libertà di espressione e manifestazione.

LA NOSTRA LOTTA NON SARA’ MAI DOMATA!

Coordinamento Studentesco Livornese
Collettivo Studentesco Universitario Livornese

25/11/10