Londra – Scontri e danneggiamenti durante manifestazione

fonte: rainews24

Oltre 250mila persone hanno manifestato oggi a Londra contro i tagli alla spesa decisi dal governo di David Cameron. La manifestazione, organizzata dai sindacati e considerata dalla Bbc la piu’ grande dalle marce contro la guerra in Iraq nel 2003, e’ stata pero’ segnata da gravi scontri nel centro di Londra fra la polizia e una frangia marginale del corteo, circa 3-400 persone, che ha sfasciato vetrine di negozi e banche a Picadilly. Vi sono stati oltre 200 fermi arresti e 38 feriti, fra cui cinque poliziotti. […]

La manifestazione e’ cominciata intorno a mezzogiorno nella zona di Victoria Embankment, sul Tamigi, e ha raggiunto Hyde Park, dove hanno parlato, tra gli altri, il segretario generale della Tuc (la confederazione sindacale britannica, Trade Union Congress), Brendan Barber, ed il leader del Partito Laburista, Ed Miliband.

Solo un gruppuscolo minoritario ad un certo punto si e’ separato dal plotone principale e ha raggiunto Oxford Street, dove ci sono stati alcuni scontri. Nella centralissima arteria londinese, un gruppo di circa 200 anarchici, con il volto mascherato e vestiti di nero, si e’ scontrato con agenti di polizia in tenuta anti-sommossa e sono state infrante le vetrine di un negozio Topshop, sono state lanciate bottiglie e getti di vernice contro una filiale della Royal Bank of Scotland; tensione anche dinanzi al Ritz Hotel di Mayfair, ma non ci sono stati gravi incidenti.

FI-MERCOLEDI’ 22 CORTEO STUDENTESCO

Da Indy Toscana:

LA NOSTRA RABBIA NON SI FERMA

Dopo l’esplosione di rabbia dei senza futuro di piazza del Popolo il governo si prepara all’ennesima offensiva reazionaria tesa a difendere i privilegi dei ricchi e ristabilire l’ordine, il Loro ordine, nelle piazze, nei posti di lavoro e nei quartieri
I mazzieri di ieri (Alemanno, La Russa e camerati vari) oggi si atteggiano a difensori della cricca al potere (a cui partecipano arraffando e distribuendo) ed insieme ai nuovi berluscones fanno a gara a chi disegna lo scenario repressivo più apocalittico blaterando di arresti preventivi, Daspo come allo stadio, costituzione di squadracce antiguerriglia e gestione delle piazze alla tedesca.

Fondamentalmente, niente che abbia neppure il minimo fondamento giuridico in democrazia.

Alla manifestazione c’erano più di 100.000 persone e, per quanto politici e sedicenti intellettuali (la lettera di Saviano è esemplificativa)abbiano condannato fermamente gli scontri di Roma riducendoli all’azione di provocatori, infiltrati e teppisti, noi sappiamo che la realtà è molto diversa.
Eravamo in quella piazza. Eravamo dietro quegli scudi. Eravamo con il casco in testa a pretendere un futuro che ci stanno togliendo giorno dopo giorno

La verità è che hanno paura, una paura fottuta…

Per questo si arroccano, fanno quadrato, si guardano in faccia impauriti, destri, sinistri, centristi… Immaginano di equiparare la protesta politica e sociale allo sfogo sterile di chi assiste ad una partita e fa casino: non sapendo più a cosa appigliarsi…
sanno solo vietare, punire, manganellare,incarcerare, inquisire…

Nel passato hanno dovuto uccidere e fare stragi per fermare i movimenti… Ora ci riprovano alzando piano piano il tiro…
Ma hanno fatto i conti senza l’oste: gli studenti NON si fermeranno!

Cosi come auspichiamo che non lo facciano le popolazioni, vittime innocenti di devastazioni ambientali e speculazioni sulla loro pelle, i lavoratori ostaggio degli interessi di confindustria e dei diktat padronali, le masse precarie.

Gli studenti non si fermeranno perchè perfettamente consapevoli della posta in gioco: il futuro di una generazione che vede all’orizzonte nessun potere contrattuale nelle università come nei posti di lavoro.
Le prime privatizzate e riformate nei loro apparati decisionali (cda in mano a privati ed ai soli professori ordinari, i baroni) e i secondi in balia della chirurgica destrutturazione dello statuto dei lavoratori (fatta di limitazione al diritto di sciopero, di piani Marchionne e di collegati lavoro).

Tutti i governi europei, chiamati a gestire una crisi creata in ambiti del tutto estranei alle dinamiche di studenti e lavoratori, stanno affamando le popolazioni, tagliando posti di lavoro, creando disoccupazione e fine dei diritti collettivi, questo lo sappiamo benissimo.
Tutto ciò dimostrandosi ciechi, sordi e muti davanti alle oceaniche proteste di tutti i settori a cui si sta cercando di far pagare la crisi.

In questo contesto è lecito constatare come le democrazie occidentali abbiano gettato la maschera di difensori di diritti sociali e del lavoro, rivelandosi per ciò che veramente sono: regimi funzionali al mantenimento del sistema capitalista, dei privilegi dei ricchi, a scapito delle masse e pronti a tutto pur di non disattendere le ambizioni dei padroni.

In questo contesto è lecito rivendicare l’esplosione di rabbia del 14/12 ed è fondamentale mantenere la protesta viva e partecipata, se possibile più di prima.

In questo contesto non faremo più sconti ai nostri nemici: siano essi governi reazionari, siano essi amici di Saviano, è lecito ribadire che pretendiamo potere decisionale, anche di fronte a governi terroristi e nemici delle contestazioni di massa.

LA LOTTA CONTINUA

MERCOLEDI’ 22/12 – CORTEO PIAZZA SAN MARCO ORE 16e30

Scontri e blocchi all’Università di Firenze contro i fascisti del PDL

Da Indy Toscana:

Scontri e blocchi stradali a Firenze, gli studenti e i lavoratori dell’università protestano contro De Corato e la Santanché invitati dai giovani del PDL

Bella giornata stamattina a Firenze, polo universitario di Novoli

Alle 10 centinaia di studenti, a tratti un migliaio hanno prima occupato l’aula in cui si sarebbe dovuto tenere un provocatorio convegno sull’immigrazione con la partecipazione del vice sindaco di Milani De Corato e della maitresse della Destra Daniela Santanché.
Poi sotto pesante scorta della polizia politica e dei reparti antisommossa il convegno è stato spostato in un altro edificio e i relatori fatti passare dai sotterranei dell’università bunker di Novoli. Davanti alla nuova sede ci sono stati scontri tra gli studenti che volevano entrare per fermare i relatori e la polizia. Sono state rette ben due cariche che hanno lasciato qualche ferito e si è risposto con lancio di uova e fumogeni, colpiti celerini e un digos pare abbia fatto ricorso a cure mediche.

Poi un corteo spontaneo ha bloccato con barricate di cassonetti e transenne ad interminttenza i due viali che conducono all’aeroporto ed alla autostrada fino alle 13.

foto:
http://www.rainews24.rai.it/it/foto-gallery.php?gallery…47726

Nel pomeriggio sono annunciate occupazioni di varie facoltà.

Crepino i baroni e tutti i papponi!
Università libera e popolare!

(FI)Scontri fra studenti e polizia

L’Università è in rivolta, occupazioni, cortei, scontri con le forze del (dis)ordine, sembra che anche l’Italia abbia deciso di seguire i passi di Grecia, Inghilterra e Francia. Nel recente passato c’è stata l’onda, infrantasi sugli scogli della pavida concertazione, sotto le cui ceneri però ha continuato ad ardere la brace –tenuta tenacemente in vita da pochi in suscettibili di ravvedimento- della rivolta.

Ad oggi non si tratta però di difendere un’istruzione pubblica strutturata per creare ingranaggi sempre sostituibili nel complesso macchinario del capitale, né si tratta soltanto di impedire un’ennesima svolta classista dell’università, ma si tratta di battersi per slegare il sapere dalle implicazioni di mercato che richiedono funzionari e non teste capaci di immaginare e perseguire un’alternativa a questo schifo di presente.

Lottare è necessario, ma conviene farlo per attaccare direttamente le basi dello sfruttamento, legando le proprie rivolte a quelle dei lavoratori che necessariamente dovranno muoversi, almeno che non decidano di indossare passivamente le rugginose catene che politicanti e capitale stanno forgiando.

Ci sentiamo anche di ribadire come non possano essere considerati lavoratori normali coloro che aggrediscono è manganellano, nascosti dietro una divisa, tutti coloro che non ci stanno più a subire passivamente i maneggi di un oligarchia che tenta –a fronte della crisi che loro stessi hanno creato- di salvarsi sacrificando tutto e tutti…ognuno è padrone delle sue scelte, ma scegliere una volta di far decidere per sempre altri per sé, come fanno coloro che si macchiano dell’onta della divisa, è evidentemente antitetico con il pensare…

Solidarietà agli studenti Fiorentini che si stanno battendo!