Firenze: il Luzzi senza luce!!

La notte del 28 dicembre, in piena "emergenza freddo", allo stabile
occupato del luzzi a Pratolino, viene tolta l’erogazione dell’energia
elettrica per la consistente comunità di occupanti, Nessun preavviso,
nessun avvertimento. E così da oltre quindici giorni l’intera comunità
è senza luce, senza possibilità di scaldarsi e senza possibilità di
fare un regolare contratto dell’ENEL.

Non è la prima volta che l’intera comunità è sotto attacco. Le
continue pressioni del sindaco di Sesto Fiorentino per liberare l’area,
la mancata concessione delle residenze anagrafiche, la mancata
iscrizione dei minori nel tessuto scolastico, il mancato invio dei
cassonetti per la raccolta differenziata dei rifiuti. Un insieme di
comportamenti ostili che preludono allo sgomero della struttura.

Anzi, una lenta agonia, che costringe centinaia di persone
all’arte di arrangiarsi…a cercare di sopravvivere alla meno peggio,
sperimentando mille forme di resistenza umana.

Ma oggi accusiamo l’ente ENEL di essersi prestato a questo sporco
gioco. Ben lungi dall’essere vicino ai bisogni dei cittadini, non solo
per gli esagerati costi dei Kilowatt e per la graduale
"privatizzazione" del servizio, ma anche per l’impossibilità oggettiva
di potere ottenere un sevizio che dovrebbe essere garantito a tutti.

CONTRATTO SUBITO PER IL LUZZI !!!

NO ALLO SGOMBERO !!!
LA COMUNITA’ INTERETNICA DEL LUZZI – IL MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA

Rosarno: è troppo tardi per chiedere scusa

Dopo
le tragiche giornate di Rosarno il bilancio è pesantissimo: decine di
feriti, almeno 5 arrestati e numerosi dispersi ancora nelle campagne. A
Rosarno gli africani non ci sono più, non ci sono più nemmeno i ruderi
diroccati, vergogne a cielo aperto dove per anni migliaia di lavoratori
hanno vissuto in condizioni disumane. Come se, insieme ai ruderi, le
ruspe potessero cancellare tempestivamente ogni traccia della loro
ingombrante presenza sul territorio. Come se si volessero cancellare
sangue e sudore di chi per anni ha sostenuto l’economia agricola della
Piana di Gioia; come se si volesse rimuovere il coraggio dei ragazzi
africani, gli unici ad aver dimostrato la forza di ribellarsi
all’arroganza e alle angherie dei clan mafiosi locali.
Gli africani non salveranno più Rosarno!
La
nostra presenza oggi davanti al CPA S. Anna di Isola Capo Rizzuto vuole
essere un gesto di solidarietà e vicinanza a quei migranti reclusi nel
campo di Crotone come in quello di Bari dove circa 1200 degli africani
di Rosarno sono stati confinati in seguito alla loro cacciata. È
assurdo che dopo anni di vessazioni, sfruttamento, riduzione in
schiavitù e indifferenza, queste persone oggi rischino di essere
espulse dal territorio e vengano ulteriormente criminalizzate. Siamo
stati troppo tolleranti, ha dichiarato il ministro leghista, ed è
vero! Lo sono stati nei confronti di chi da tempo lucra sulla pelle
degli indifesi a spregio dei più elementari diritti della persona. Le
pesanti condizioni di vita in cui versavano i migranti a  Rosarno erano
conosciute da tempo: dalle forze dell’ordine ai sindacati di categoria,
dai partiti politici alla società civile. Rosarno era una polveriera
pronta da tempo ad esplodere ma che nessuno ha concretamente provato a
disinnescare. Si è preferito fomentare l’odio sociale e la guerra tra
poveri, anziché raccogliere la sfida della ribellione  contro chi nel
nostro territorio detta le leggi a suon di Kalasnikov, forti delle
complicità istituzionali, sia esse locali che nazionali. I governi si
susseguono, le maggioranze si rovesciano e le porte continuano a
chiudersi in faccia a questa umanità dolente che ha provato ad alzare
la testa.
La mafia ringrazia!
12 Gennaio 2010

Rete antirazzista di Cosenza

Pistoia : comunicato stampa

MERCOLEDI’  20 
GENNAIO 
2010

PRESSO  il 
TRIBUNALE  di  PISTOIA

SI  PROCESSA L’
ANTIFASCISMO

 

 

     Mercoledì 20 gennaio si apre il processo
che vede imputati 8 antifascisti (1 attualmente in carcere a Parma, 6 ai
domiciliari e uno a piede libero perché minorenne) prelevati durante lo
svolgimento di un’assemblea regionale contro le ronde con l’accusa di aver
contemporaneamente danneggiato la locale sede di Casa
Pound.

     L’attacco alle libertà di tutti è
evidente: con un banale pretesto si colpiscono quegli individui che alla luce
del sole si ostinano ad opporsi ad un sistema sempre più liberticida, di cui il
razzismo rappresenta soltanto uno degli a spetti più
aberranti.

     La montatura giudiziaria è altrettanto
evidente: tra gli indagati figurano persone che al momento dei fatti si
trovavano in treno sulla linea Prato-Pistoia; altri sono stati riconosciuti da
un fascista di Casa Pound 2 giorni dopo l’accaduto (lo stesso fascista che il
giorno stesso nella deposizione affermava di non aver riconosciuto
nessuno
).

     Le accuse: “devastazione e
saccheggio”
, un reato che comporta fino a 15 anni di carcere. Per 2 vetri
rotti e un tavolo rovesciato non c’è che dire!

     Ancora una volta a Pistoia, come ovunque,
si utilizza il vergognoso strumento della
carcerazione
preventiva
per indebolire le lotte
nascenti e quelle già esistenti. Che questa sia la volontà di polizia e
magistratura è reso clamorosamente evidente dal fatto che nel caso di 3 compagni
già indagati il provvedimento sia stato disposto a 1 mese (!) di distanza
dai fatti (smentendo le solite motivazioni di pericolo di fuga, inquinamento di prove, reiterazione di
reato).

     Se la cecità della “giustizia” di
polizia, magistratura e fascisti è sotto gli occhi di tutti, è quanto mai
necessario dare una risposta forte e decisa in occasione della prima udienza del
processo.

 

ALESSANDRO,
ELISABETTA, ALESSANDRO, MARCO

JURI,
VITTORIO, SELVAGGIO

L I B E R
I   S U B I T
O

 

MERCOLEDI’  20 
GENNAIO  ORE
9.00

P
R E S I D I O

DAVANTI
AL TRIBUNALE

PIAZZA
DUOMO – PISTOIA

 

                                                                               

Per contribuire alla colletta x gli avvocati contattateci su: anarchicipistoiesi@canaglie.org

Teatro Beppe Casales: “Appunti per la rivoluzione”

 Beppe Casales e il suo ultimo monologo
di teatro politico, “Appunti per la rivoluzione – mono”.

Lo spettacolo
è una co-produzione della Compagnia VIA e Radio Sherwood, di Padova.
Prodotto inizialmente con il musicista Sergio Marchesini, per il 2010
viene proposto nella versione ‘mono’, come solo monologo.

 

“Appunti per la rivoluzione” l’hanno già visto qui:
Sherwood
Festival (Padova), Giornate resistenti (Treviso), Metropolis (Verona),
Fuoriposto (Mestre), Carichi sospesi (Padova), Casa delle Culture
(Trieste), Spazio Arcadia (Vicenza), Le facce della scena (Padova)

PROSSIME DATE:
28 gennaio – Magazzini del SALE (Venezia)
11 febbraio – Cso Pedro (Padova)

 

Genova:Presentazione del dossier R.A.F.PIstoiese

Domenica 17 gennaio 2010
dalle ore 18.00

presso il Circolo Bianchini di Genova
(piazza Romagnosi 3)

si terrà l’incontro dibattito

"2 pesi e 2 misure" sulla persecuzione degli
antifascisti.

  

 

 

L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione
Solidarietà Proletaria in solidarietà con i compagni antifascisti toscani
arrestati nel mese di ottobre e di novembre in seguito ai fatti avvenuti a
Pistoia l’11 ottobre scorso, quando in seguito a dei danneggiamenti avvenuti
contro una sede neo fascista (Casa Pound di Pistoia) la Polizia locale ha fatto
irruzione all’interno del Circolo Primo Maggio (senza mandato) fermando e
portando in Questura 23 compagni che stavano partecipando alla riunione di
coordinamento della "Campagna toscana contro le ronde nere".

I fermi si sono tramutati in 7 arresti, fin da
subito è apparso molto chiaro che i danneggiamenti della sede neo fascista sono
stati presi a pretesto per colpire il movimento antifascista toscano molto
attivo contro le leggi razziste e fasciste del "pacchetto sicurezza"
Maroni.

Ricordiamo che sei dei compagni arrestati sono
attualmente agli arresti domiciliari, mentre il compagno Alessandro Della Malva
(segretario regionale del P. dei CARC) è ancora ingiustamente detenuto presso il
carcere speciale di Parma.

Durante l’incontro verrà presentato dai compagni
della Rete Antifascista Pistoiese il dossier "Cronaca di una rappresaglia" che
ricostruisce fase dopo fase tutti i fatti che hanno portato agli arresti dei
compagni.

Al termine dell’incontro si terrà presso il
circolo Bianchini una cena di sottoscrizione.

Invitiamo tutti a partecipare al dibattito e alla
cena per dare un contributo di solidarietà, parte del ricavato della cena verrà
devoluto per sostenere le spese legali dei compagni toscani
arrestati.

 

Invitiamo tutti a promuovere iniziative in
solidarietà con gli antifascisti arrestati in vista dei processi che si
terranno il 20.01.2010 per i fatti di Pistoia e il 26.01.2010 per i
fatti di Marina di Massa successivi alla ronda popolare antifascista e
antirazzista promossa contro le ronde fasciste SSS (Servizio
Sicurezza Sociale) della Destra
.

 

Ricordiamo inoltre che agli arresti degli
antifascisti toscani si sono aggiunti nel mese scorso ulteriori arresti di
antifascisti in Emilia Romagna: Roman Nicusor e Nadalini Roberto sono
attualmente rinchiusi nel carcere della Dozza di Bologna, mentre Andrea Vaccari
è agli arresti domiciliari per aver partecipato il 12 dicembre a un corteo
contro il concerto organizzato dai fascisti nel centro della città. Anche a
questi compagni va tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno

 


Per scrivere agli antifascisti in carcere:

 

Alessandro
Della Malva

Carcere di  Parma

Strada Burla n. 59  

43100   PARMA

 

 

Roman Nicusor e Nadalini
Roberto

Casa circondariale Dozza 

via del Gomito 2 

40127 Bologna

 

 

L’antifascismo non si
processa!

Stroncare sul nascere le prove di
fascismo!

Ora e sempre
Resistenza!

Pistoia: Aggiornamenti sui fatti dell’11 ottobre!

Il 20 gennaio al tribunale, in piazza del duomo a Pistoia, si terrà il processo politico per i fatti dell 11 ottobre!

Fuori dal tribunale  Presidio illustrativo/informativo/solidale!! 

A seguire aggiornamenti…

*Per inviare contributi x  Marco  (colletta x l’avvocato):anarchicipistoiesi@canaglie.org

Pisa: Assemblea Antifà

Lunedì・18 gennaio alle 21:15, al Circolo Agorà, via Bovio 48, Pisa

Assemblea antifascista con la partecipazione di:

Rete antifascista pistoiese, Movimento antagonista livornese, Comitato parenti e amici degli arrestati Colle Val d’Elsa

Il tribunale di Pistoia, il 20 gennaio, si prepara a condannare gli antifascisti che una montatura poliziesca e giudiziaria ha privato della libertà ormai da tre mesi, accusandoli infondatamente di aver fatto irruzione nel circolo fascista pistoiese di Casa Pound.
E’ in corso a livello nazionale un progetto politico liberticida che si articola nell’arresto degli antifascisti, nella persecuzione degli immigrati e nella repressione delle lotte operaie e studentesche.
A questo dobbiamo rispondere costruendo le condizioni di forza per opporci, a partire dalla mobilitazione per la restituzione alla libertà degli antifascisti arrestati per i fatti di Pistoia.

Nel corso dell’assemblea saranno presentati documenti su questi fatti.

Coordinamento antifascista antirazzista Pisano
caap@email.it

LUCCA: CASAPOUND ITALIA, ATTO VANDALICO CONTRO NOSTRA SEDE

Un po’ in ritardo, ma sintomo di un clima che anche a Lucca sta cambiando…

Lucca, 19 dic. – (Adnkronos) – La notte fra il 18 e il 19 dicembre,
ignoti hanno infranto la vetrina della sede di CasaPound Italia Lucca
in via Michele Rosi 63.

”Eravamo gia’ stati vittima di gesti intimidatori minori – dice la
nota di CasaPound Italia – ed ora e’ arrivato un danneggiamento serio
della nostra vetrina, nella settimana in cui e’ stato aggredito il
Presidente del Consiglio e sono stati ritrovati ordigni esplosivi a
Milano.

Il clima di odio politico in Italia ormai e’ evidente, e gia’ la
nostra sede di Pistoia ricordiamo essere stata assaltata nell’ottobre
scorso da militanti armati appartenenti all’area della sinistra
antagonista".

"Per quanto ci riguarda, non ci lasceremo certo intimidire da questi
gesti vigliacchi – continua la nota – provvederemo a presentare
denuncia contro ignoti e continueremo con la nostra politica del fare,
senza scendere al livello dei provocatori che vorrebbero alzare il
clima di tensione in citta’. Continueremo quindi a partecipare al
progetto della Provincia di Lucca sul ”Patto sulla Convivenza”
cittadina, a essere presenti con le nostre proposte di legge laddove il
disagio sociale si fa piu’ marcato, a produrre eventi culturali come la
mostra fotografica sugli spazi della nostra citta’, patrocinata dal
Comune di Lucca, che si terra’ il 9 e 10 gennaio al Loggiato Pretorio".

"Ci aspettiamo – conclude – la ferma condanna da parte di tutti i
soggetti politici ed istituzionali della nostra citta’, per fare subito
terra bruciata intorno a chi vorrebbe trascinare Lucca in un clima di
intolleranza e di odio politico”. (Zto/Gs/Adnkronos)

Fabrizio De Andrè VIVE!

da www.punk4free.org
Anche quest’anno, come ogni 11 gennaio, ci tengo a ricordare la morte di Fabrizio De Andre’, avvenuta 11 anni fa.
Non c’e’ ovviamente modo migliore per farlo che proporvi un po’ di spezzoni della sua arte e della sua vita, tramite alcuni video live dei concerti, qualche documentario, una bella compilation di tributo ed i migliori link su Faber che sono riuscito a trovare in rete.
Riscrivo questo articolo ogni anno, con malinconia, perche’ del suo talento, della sua poesia, del mondo in cui sperava, dei personaggi e delle citta’ che dipingeva c’e’ rimasto veramente poco o niente. E nessuno e’ stato in grado di prendere il suo posto, neppure lontanamente.
Fabrizio e’ Fabrizio: il miglior poeta italiano del ‘900.
Era un anarchico (non mi stanchero’ mai di ricordarlo), un uomo semplice e riservato (non un fantoccio finto ed egocentrico come “le star” della musica di oggi), un buon padre ma anche un vizioso, un irrequieto, uno che amava andare “In direzione ostinata e contraria”, come dovremmo imparare a fare tutti noi.
Un genio ed una leggenda, di quelle che difficilmente tornano a nascere piu’ di una volta per ogni secolo. Per questo ogni 11 gennaio e’ troppo forte la sensazione di aver perso qualcosa di unico e meraviglioso, di sapere che quel che resta non potra’ mai bastare, non tanto a colmare il vuoto, ma ad avvicinarsi alla grandezza di cio’ che lo riempiva.
Viva Fabrizio De Andrè! Lunga vita a Fabrizio De Andrè!
Finchè ci saremo noi a ricordarti non morirai mai! Non ti lasceremo morire!

AZIONE DIRETTA dal mondo

Spagna – Azione solidale con i prigionieri in lotta

fonte: Klinamen.org

Santiago de Compostela – La notte del primo gennaio sono state rotte le etrate di un filiale de La Caixa catalana in memoria di Xosé Tarrío, in solidarietà con Amadeu Casellas e tutti i prigionieri in lotta.
Questa cassa di risparmio è un pilastro basilare per gli interessi economici della borghesia catalana e della Generalitat.
Non potranno fermarci! Xosé Tarrío continua vivo in ogni atto di rivolta! Vogliamo Amadeu libero!

 

Messico – Rivendicazione di attentati esplosivi

fonte: Liberación Total

Perché noi anarchici siamo praticamente pratici…
Con il seguente scritto rivendichiamo la responsabilità delle esplosioni che hanno avuto luogo in diversi punti della repubblica messicana:
1. San Luis Potosi: l’esplosione d’un ordigno in un bancomat di Banamex, tra la calle José Galvez e la strada per Queretaro.
2. Coacalcalco, Stato del Messico: un ordigno esplosivo è scoppiato in una concessionaria della Nissan.
3. Ciudad Nezahualcoyotl: un ordigno esplosivo è scoppiato davanti ad una filiale di Telmex.
4. Toluca : una bomba è stata collocata e fatta detonare nel bancomat della BBVA-BANCOMER-, tra Isidro Favela e Gomez Farias. Vogliamo chiarire che non abbiamo scritto nulla sulle mura, né lasciato un volantino e tanto meno scritto la frase "Europa Comunista".
5. Metepec, Toluca: scoppio di un ordigno esplosivo composto da quantità limitate di dinamite nel bancomat della Banamex, in avenida Tecnologico, dove non abbiamo lasciato alcun messaggio.
6. Milpalta Df: collocazione d’un ordigno esplosivo che non è funzionato per un errore nel suo confezionamento.
7. Iztapalapa DF: scoppio d’un ordigno esplosivo in un bancomat Banamex, in colonna Juan Escutia e avenida Zaragoza.
8. Tlanepantla, Stato del Messico: scoppio di un altro ordigno esplosivo in una concessionaria Fort.
9. Atizapan, Stato del Messico: esplosione d’un ordigno all’entrata di un macello municipale.
Brigadas de Acción Revolucionaria por la Propaganda por el Hecho y la Acción Armada “Simon Radowsky”.

 
Atene – Attentati Anarchici contro autosalone e Pasok
ATENE, 5 GEN – Un attentato dinamitardo, verosimilmente attribuibile agli anarchici, ha completamente distrutto o gravemente danneggiato nelle prime ore di stamane 22 automobili di lusso in un autosalone di un sobborgo di Atene. Un ordigno a gas e’ esploso sotto una delle automobili parcheggiate in uno spazio aperto della rivendita in localita’ Koropi dando luogo ad un violento incendio che si e’ esteso ad un gran numero di vetture. Sul posto sono accorsi vigili del fuoco e antiterrorismo. Ieri sera un ordigno dello stesso tipo era esploso davanti alla sede del Pasok alla periferia della capitale, facendo danni non gravi. Nessuno dei due attentati e’ stato rivendicato. Nei giorni scorsi un ‘Commando per la vera solidarieta”’ aveva rivendicato un attentato incendiario contro una sede della Citibank ad Atene alla vigilia del nuovo anno. Nella rivendicazione si spiegava l’attacco in nome di alcuni anarchici arrestati, fra cui l’italiano Alfredo Bonanno detenuto in Grecia in attesa di processo per complicita’ in una rapina.
 
 
Bilbao – Spaccate le vetrate di una banca

fonte: Klinamen, 05.01.10

Spaccate le vetrate di una filiale de la Caixa, una delle responsabili dirette della repressione, per il suo lucro a spese della miseria delle persone detenute.
Un’azione per i prigionieri che sono stati in sciopero della fame durante le ultime settimane, per tutti i prigionieri che scoppiano di rabbia all’interno delle tenebre carcerarie, per la memoria di Xose Tarrio, per gli ultimi arrestati: Asel e Tamara e perché non si spengano i lampi ribelli di noi che non abbassiamo la testa.
Per la morte del dominio, per la vera libertà, per l’anarchia.

 

Buenos Aires – Bruciato un suv

fonte: Ai Ferri Corti

“Le auto bruceranno"… a partire dalle più lussuose.
Anche se qualsiasi auto può essere obiettivo dei nostri attacchi, in questa opportunità è toccata ad una da lusso. Alla mezzanotte di martedì 5 gennaio è stato bruciato un Suv "Lumina", a 100 metri da piazza Aristóbulo
del Valle.
Abbiamo sempre pensato all’attacco e nel momento più opportuno l’abbiamo fatto. Strade disegnate per il consumo, in cui non si può abitare, solo transitare senza aprir bocca, automaticamente trascorre la vita della gente inserita nel sistema, la cui situazione socio-economica è la giustificazione per la sua indifferenza.
La legge li protegge perché c’è il diritto alla competizione, e la mancanza di sentimenti umani li fa comportare sempre più come macchine.
Senza pensare, obbedendo solo alle abitudini, alle tradizioni e normalità, si può criticare questo fatto; ma con coscienza si salutano tutti i lottatori per la libertà che sono in strada o nei centri di sterminio umano (carceri).
Quest’azione è stata effettuata per distruggere la pace sociale che vogliono imporci i perpetuatori di questo miserevole mondo, perché solo per mezzo dell’azione potremmo giungere alla libertà desiderata.
La lucha continua…