Pistoia: 1° Maggio Imbrattata sede Camera Lavoro Cgil

(ANSA)Due sconosciuti hanno imbrattato con scritte e vernice la targa e la
porta di ingresso della sede della Camera del lavoro di Pistoia. Lo
rende noto la Cgil pistoiese precisando che il fatto è avvenuto la notte
scorsa e che le telecamere di sorveglianza potrebbero aver ripreso gli
autori. Sembra, secondo la Cgil, che i monitor del circuito chiuso della
videosorveglianza abbiano inquadrato una donna e un uomo mentre
imbrattano la sede.


La scritta: "1°maggio degli sfruttati
e non degli sfruttatori. No ai C.i.e."
                                 (Centri di identificazione ed espulsione (CIE)articolo 12
della legge Turco-Napolitano
). E sotto compare anche un
simbolo, assimilabile a una "A" dell’anarchia. I due hanno poi
bersagliato la porta della sede della Cgil di via Puccini con palloncini
pieni di vernice nera e rosa.

Italiani brava gente – Mapuche recuperano il terreno dal Centro Turistico Holyday in Argentina

da culmine.noblogs.org

Della serie "Italiani brava gente"…
Stavolta sono i mapuche della costa patagonica argentina a passare
all’azione diretta contro degli usurpatori italiani. Il 26 aprile è
stato occupato un terreno chiamato Paraje Las Aguadas occupato da un
imprenditore italiano, tale Giuseppe Falzetta. Il Falzetta è a capo del
Centro Turistico Holyday con sede a Porto Sant’Elpidio (Fermo), ma a
quanto pare sta tentando di espandere le lucrose attività anche in
Patagonia, proprio in un terreno rivendicato dai mapuche.

Culmine


Argentina – Paraje Las
Aguadas (Bahía Creek), 26 aprile 2010

COMUNICATO STAMPA

Il
26 aprile la Comunidad Indígena Las Aguadas ed il Consejo Asesor
Indígena (CAI) hanno recuperato lo spazio territoriale del quale, con la
complicità della Dirección de Tierra de la Provincia de Río Negro,
s’erano
appropriati i capitali d’origini italiane del Centro
Turístico Holiday,
del quale è proprietario Giuseppe Falzetta. Ancora
una volta la smisurata avarizia dei grandi ricchi del mondo viene a
saccheggiare e distruggere la nostra Nuske Mapu (Madre Terra).

Questo bicentenario, che in questi giorni lo Stato argentino si appresta
a commemorare, ha significato per il Popolo Mapuche la perdita per
furto e saccheggio del nostro Wall Mapu (Territorio), ila sottomissione
al silenzio, all’oblio ed all’imposizione a sangue e fuoco alla cultura
dominante, di una lingua ed una spiritualità che cerca di cancellare
ogni
traccia del nostro popolo.
– In queste condizioni sono
trascorsi 200 anni di eroica e silenziosa resitenza dei nostri antenati
per riprendere la forza necessaria per il recupero dei nostri diritti
ancestrali, per trasmettere a queste generazioni il lascito a non
demordere, a non abbandonare la lotta per il territorio e la libertà del
popolo mapuche.
Riaffermiamo il nostro appoggio e la solidarietà a
tutti i nostri peñis e lamgen (fratelli e sorelle) che lottano per il
recupero del territorio nei campi e nelle città.
Marici Weu Dieci volte esistiamo
Marici Weu
Dieci volte vinceremo