Grecia – Attentato contro banca ad Atene

– ATENE, 3 DIC – Un ordigno e’ esploso nelle
prime ore di stamane davanti alla sede di una banca alla periferia di
Atene, facendo danni materiali, ma nessuna vittima. L’esplosione ha
danneggiato l’ingresso di una filiale della Banca del Millennio, nel
sobborgo di Nea Smyrna.
Ieri attacchi incendiari contro banche e un
supermarket erano stato compiuti in un quartiere della capitale da un
gruppo di persone incappucciate, che secondo gli inquirenti farebbero
parte del movimento anarchico.

da agenzie

Cile – Attentato contro l’ambasciata olandese

fonte: Fondazione Roscigna

La notte di mercoledì 2 dicembre abbiamo voluto fare un gesto di
solidarietà  per "l’appello internazionale di azioni per la liberazione
delle attiviste arrestate in Olanda."
La nostra azione è consistita
nella collocazione di 3 bombe assordanti nell’edificio in cui si trova
l’ambasciata dell’Olanda in Cile, in calle Apoquindo 3500, comune di
Las Condes (Santiago).
Una delle compagne detenute in Olanda è stata
arrestata il 29 ottobre e l’altra il 17 novembre. Entrambe sono
accusate di aver liberato 5.000 visoni da un allevamento e di
danneggiamenti materiali al centro di sterminio.
Approfittiamo di quest’azione per inviare loro molta forza ed affetto, perchè nella lotta contro lo specismo non sono sole.
Con
le esplosioni realizzate questa notte abbiamo anche scosso la falsa
pace di uno dei comuni più abbienti di Santiago, in cui risiede la gran
parte dei responsabili dello sfruttamento (in tutte le sue forme).
Il forte rumore botto delle bombe è stato avvertito ad oltre 300 metri di distanza, il che non ha lasciato nessuno indifferente.
Fino ad ottenere la libertà  di tutti i prigionieri per aver lottato!
Le azioni continueranno…
Per la liberazione umana, animale e della terra, adesso!

Djurens Befrielse Front
(Frente de Liberaciòn Animal in olandese)

Atene – Ancora sull’assoluzione nel processo contro ELA

ATENE – I tre imputati prosciolti erano accusati di collaborazione in
attentati dinamitardi e tentativi di omicidio. Solo uno di loro
Christos Tsigarida si e’ assunto la responsabilita’ politica per le
attivita’ della organizzazione fino al 1989, ma e’ stato egualmente
assolto per insufficienza di prove e perche’ i reati sono caduti in
prescrizione.

Ela, un’organizzazione armata il cui principale obiettivo dichiarato
era cacciare le forze militari americane dalla Grecia, e’ stata
collegata al gruppo storico piu’ importante, il 17 Novembre,
smantellato nel 2003. Di Ela e del 17 Novembre la polizia considera
come erede Lotta Rivoluzionaria (EA) la principale organizzazione
insurrezionalista ancora attiva in Grecia.

L’assoluzione degli imputati, che pone fine ad un annoso processo,
avviene a pochi giorni dal primo anniversario dell’uccisione da parte
della polizia del quindicenne Alexander Grigoropoulos il 6 dicembre
2008. Le forze dell’ordine temono manifestazioni e non escludono
neppure azioni piu’ violente in occasione in tale circostanza.
03/12/2009

da agenzie

Veneto – Invito alla mobilitazione contro la violenza poliziesca

Dopo alcune iniziative
coordinate come realtà antifasciste, fatte fra Verona, Padova e Mestre
nel mese di Ottobre, ci siamo ritrovate ed abbiamo deciso di
raccogliere e condividere una proposta lanciata da alcuni compagni
veneziani.

Con questa si vuol dare
continuità a questo tipo di lavoro e di collaborazione organizzando
delle iniziative che mettano in luce l’escalation di episodi di
violenza poliziesca che sono ormai all’ordine del giorno.

Stefano Cucchi é stato
forse “il caso” più eclatante degli ultimi mesi, ma purtroppo è solo
quello che é arrivato sui media con maggiore intensità.

La violenza dei tutori
dell’“ordine” può colpire un po’ tutti, anche se di fatto si concentra
principalmente verso i più deboli. Questa è indubbiamente il riflesso
di una cultura fascista che se si sta diffondendo sempre più e a
qualsiasi livello.

Come realtà
antifasciste venete crediamo che sia importante ed indispensabile dare
una risposta, innanzitutto in termini di informazione e quindi di
mobilitazione.

Durante le discussioni abbiamo raccolto stimoli, materiale e contatti che vogliamo focalizzare in un progetto:

1 video, volantini, dossier su Aldrovandi, Cucchi, (compagni di Padova);

2
uno spettacolo teatrale preparato dai compagni di rovereto sulla morte
di Stefano Frapporti, (ricordiamo che Stefano, andava in giro in
bicicletta quando è stato fermato dalle forze dell’ordine, viene
portato in carcere perché sospettato di spaccio,

dalla cella non è mai uscito vivo;)

3
sembra che l’avvocato che rappresenta le famiglie di Stefano Cucchi e
Federico Aldrovandi, sia disponibile per un confronto ed eventualmente
ad intervenire per un dibattito;

4 un primo volantino che abbiamo iniziato a diffondere (compagni di Mestre);

5
il prossimo numero di “SaltaMariaMaggiore” (giornaletto sul carcere di
Venezia) sarà probabilmente un numero speciale: un piccolo dossier
sulle violenze poliziesche;

6 a livello embrionale c’è l’idea di organizzare delle assemblee/dibattito sulle violenze subite dai detenuti.

A tal proposito, a
Venezia, stiamo verificando la disponibilità di un avvocato (Zanchi)
per intervenire mentre la moglie di un detenuto ha già dato la sua di
disponibilità per contribuire.

7 i compagni di Padova propongono la presentazione del libro "Col sangue agli occhi” con il curatore Quadrelli;

8
i compagni del Tuttinpiedi propongono già un concerto, in piazza Barche
a Mestre, prima delle feste natalizie (venerdì 18 dicembre).

Con queste poche righe ci rivolgiamo ad altre realtà che vogliano contribuire.

Il contributo può essere il “semplice” partecipare.

Si può contribuire con
del materiale o con delle proposte o ancora “il farsi carico” nelle
loro realtà, nei modi e nelle forme da loro preferiti, di iniziative su
questo argomento.

I materiali ed i contatti di cui sopra sono a disposizione di chiunque voglia creare delle iniziative.

Domenica 13 dicembre alle h.16.00 prossimo appuntamento a Padova

presso l’Ass. Nicola Pasian – Via Varese 10 – (Piazzetta Caduti della resistenza) – fermata bus 9.

Coordinamento di realtà antifa venete

DICEMBRE 2009

Grecia – Tutti assolti al processo contro Lotta Rivoluzionaria di Popolo

riceviamo e pubblichiamo

ATENE, 3 DIC – I tre imputati nel processo di appello contro
l’organizzazione armata Lotta Rivoluzionaria di popolo (Ela) che compi’
decine di attentati fra il 1974 e il 1995 in Grecia, sono stati assolti
in appello per insufficienza di prove. Lo rendono noto i media locali.
In primo grado gli imputati avevano ricevuto condanne a 25 anni di
reclusione. Ela, creata nel 1971, si oppose militarmente al regime dei
colonnelli. Dopo la caduta della Giunta ha compiuto attentati contro le
istituzioni governative e obiettivi economici nonche’ statunitensi in
Grecia. Fu smantellata nel 1995.

Pubblicato in ARTE

Grecia – Tutti assolti al processo contro Lotta Rivoluzionaria di Popolo

riceviamo e pubblichiamo

ATENE, 3 DIC – I tre imputati nel processo di appello contro
l’organizzazione armata Lotta Rivoluzionaria di popolo (Ela) che compi’
decine di attentati fra il 1974 e il 1995 in Grecia, sono stati assolti
in appello per insufficienza di prove. Lo rendono noto i media locali.
In primo grado gli imputati avevano ricevuto condanne a 25 anni di
reclusione. Ela, creata nel 1971, si oppose militarmente al regime dei
colonnelli. Dopo la caduta della Giunta ha compiuto attentati contro le
istituzioni governative e obiettivi economici nonche’ statunitensi in
Grecia. Fu smantellata nel 1995.

Pubblicato in ARTE

Cuneo – Carcere: secondo morto in una settimana!

fonte indymedia piemonte

Dopo la morte del ventiquattrenne Alessio Scarano, un altro detenuto del carcere di Cuneo muore per carenza di cure mediche.

Cuneo: la notizia della morte di Alessio Scarano, 24 anni, detenuto
per una breve pena (sarebbe uscito nel 2010), martedì 24 novembre, ha
avuto una lieve eco sui giornai locali.

La verità che circola all’interno delle mura, però, è diversa da
quella che raccontano i pennivendoli a pagamento. Arrivato a Cerialdo,
Scarano stava bene. La sera ha cominciato a stare male. Il motivo?
Nessuno lo sa, ma poche ore prima si era fatto vaccinare,
nell’infermieria del carcere, contro l’influenza A. Accortisi che era
grave, i compagni di cella hanno cominciato a gridare, per chiamare le
guardie (altro che continuare a giocare a carte, come hanno scritto i
giornalisti infami!). Il giovane è stato portato in infermieria, ma non
sappiamo se il medico del carcere l’abbia visto o meno – ne dubitiamo,
dato che era sera. Invece di essere curato e tenuto in infermieria o
portato in ospedale è stato riportato in cella – letteralmente buttato
nel suo letto.  Durante la notte i compagni di cella, accortisi che era
morto, hanno ancora chiamato le guardie…

Questa storia non avrebbe dovuto uscire al di fuori delle mura: i
compagni di cella di Alessio sono stati portati il giorno dopo a
colloquio con il direttore del carcere – e forse non solo per capire
cosa era succeso.

Ma c’è dell’altro, che non ha avuto risalto mediatico… nel
week-end appena passato (fra venerdì 28 e domenica 30, non sappiamo la
data precisa) un altro detenuto è morto. Si è sentito male il
pomeriggio, quindi è stato portato subito in infermieria, ma non c’è
stato nulla da fare (o nessuno ha voluto fare nulla? Non sappiamo se ci
sia il medico, nei giorni festivi). Anche lui si era da poco vaccinato
contro l’influenza A.

Non ci intressa fare della dietrologia su vaccini ecc. Quello che ci
indigna e che vorremmo fosse un problema pubblico, è che i detenuti,
qui come nelle altre carceri, sono lasciati morire come bestie, senza
le cure mediche essenziali. Anche grazie all’indifferenza delle
"persone per bene", fuori.

Arresti domiciliari per Mannu

Francesco "Mannu" Mannucci si trova da oggi 2 dicembre agli arresti domiciliari, con divieto assoluto di comunicare all’esterno.

Di séguito il testo scritto da Mannu mentre da dentro la cella sentiva
il concerto del nostro presidio. Questo messaggio ha un grande valore
perché, oltre a farci sentire la vicinanza per il nostro compagno
detenuto in misura cautelare fino a ieri nel carcere di Sollicciano e
da oggi agli arresti domiciliari con divieto assoluto di comunicazione
all’esterno, è un riscontro di come vengano recepite dai detenuti
iniziative di solidarietà come quelle di Sabato 21 Novembre e quindi di
quanto sia importante continuare a rilanciare le nostre lotte contro
questo sistema repressivo con concrete azioni di solidarietà e di
denuncia.
Estendiamo la solidarietà.

LA VOCE DEI COMPAGNI

Un terrazzino, quello della mia cella, lo sgabello, un pacchetto di sigarette.
La musica che entra dentro le mura.
La musica, quella dei compagni, della solidarietà, quella che qua dentro mette i brividi sulle braccia e lungo la schiena.
Poi il carcere risponde!
Marocchini, rumeni, albanesi, italiani, molti picchiano con i pentolini
sulle sbarre di cemento e in coro si alza una parola che tutti
capiscono.
Molti stanno urlando LIBERTA’, LIBERTA’, LIBERTA’!
La vostra voce è entrata!
Da qui, in lontananza, si sentono anche le voci del femminile, dall’altra parte del carcere, si sbracciano, urlano anche loro.
La voce dei compagni entra, colpisce e torna fuori carica di forza.
Molti qua recepiscono e, anche se schiacciati da una realtà di sbarre,
mura di cinta e cemento, almeno in questo istante, tirano fuori rabbia,
passione e voce.

TUTTI LIBERI!

Un abbraccio grande a tutti e a presto.
A PUGNO CHIUSO

Mannu
http://www.cpafisud.org

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Crociate

http://www.donzauker.it/

30 novembre 2009

Non era ancora arrivata alle agenzie la seguente dichiarazione

«Credo che la Lega Nord possa e debba nel prossimo
disegno di legge di riforma costituzionale chiedere l’inserimento della
croce nella bandiera italiana» (Sen. Roberto Castelli)

che lo staff di creativi dello studio marketing Paguri Associati
era già al lavoro per partorire un portfolio di idee di elevato livello
qualitativo, tanto per evitare le figurette delle ultime volte (i loghi
del portale italia.it, per esempio).

Nel segno della tradizione, la proposta n. 1:

Savoia

A mo’ di recupero di altre iniziative leghiste, una spruzzatina di celtico per la proposta n. 2:

Celtica

Infine, per chi temesse il solito provincialismo italiano, un simbolo di respiro internazionale per la proposta n. 3:

Svastica

In ogni caso, un’idea che finalmente ci metterebbe d’accordo col
Ministro Umberto Bossi, che il 27 luglio 1997 si trovò a dichiarare:

Uso il tricolore soltanto per pulirmi il culo.

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