[Livorno] Presidio NO C.I.E.

NO C.I.E. – NO LAGER

chiudere tutti i centri di espulsione!

PRESIDIO CONTRO L’APERTURA DI UN C.I.E. IN TOSCANA

GIOVEDI’ 3 GIUGNO ORE 16:30 IN PIAZZA GRANDE

I Centri di Identificazione ed Espulsione (C.I.E.) sono strutture nelle
quali si può essere rinchiusi fino a sei mesi, per la sola colpa di non
avere i documenti in regola. Nati come Centri di Permanenza Temporanea
(C.P.T.) con la legge Turco-Napolitano, durante il governo di centro
sinistra del 1998, i C.I.E. hanno sempre mantenuto inalterato il loro
ruolo di veri e propri lager per migranti. Sono centri sorvegliati anche
da militari, nei quali si vive in condizioni disumane, nei quali si
subiscono continuamente violenze e abusi. Spesso, attraverso l’utilizzo
di cooperative o organizzazioni come la Misericordia e la Croce Rossa,
si cerca di presentarli come centri gestiti in modo umanitario, che
addirittura aiutano l’integrazione.

In realtà non può esserci niente di umanitario in una struttura che è
mezzo di ricatto e di oppressione per le donne e gli uomini migranti che
vivono in situazioni di estremo sfruttamento e povertà, in un vero e
proprio centro di detenzione che ha lo scopo dell’espulsione. Queste
strutture sono uno dei tanti mezzi attraverso i quali si cerca di
mantenere divisi i lavoratori e le lavoratrici di origine straniera da
quelli italiani. E’ una volontà politica che con il cosiddetto Pacchetto
Sicurezza varato dall’attuale governo, è ancora più chiara ed evidente.

Il ministro dell’interno Maroni ha annunciato che entro il 2010 sarà
costruito un C.I.E. anche in Toscana, in un luogo ancora da definire. Il
nuovo presidente della regione, Enrico Rossi, si è detto favorevole
alla costruzione di queste strutture, sostenuto da diverse
amministrazioni locali: tra gli altri anche il sindaco di Livorno,
Cosimi, in qualità di presidente dell’ANCI Toscana.

Al momento esistono 13 C.I.E. nel nostro paese, quotidianamente al loro
interno ci sono proteste, scioperi della fame, vere e proprie rivolte.
Intanto le mobilitazioni in molte zone d’Italia, per la chiusura di
questi centri, sono sempre più frequenti. Anche in Toscana,
l’opposizione alla costruzione del C.I.E. sta prendendo sempre più forma
per opera di strutture extraistituzionali e di base.

Pure a Livorno, per iniziativa di diverse realtà politiche e sindacali,
si sta costruendo un percorso di opposizione ai nuovi lager. Il presidio
di giovedì 3 in Piazza Grande sarà un primo momento di mobilitazione,
al quale seguiranno altre iniziative nelle settimane successive.

Riteniamo sia importante muoversi fin da subito. Anche facendo pressione
sulla regione prima ancora che sia deciso il luogo di costruzione del
C.I.E. toscano, per impedirne l’apertura.

Comitato di lotta per il lavoro; Unicobas; Unione sindacale di Base;
Confederazione Cobas; Collettivo Anarchico Libertario; Federazione
Anarchica Livornese – F.A.I.; C.S.A. Godzilla; Centro Politico 1921;
Sinistra Critica; Partito Comunista dei Lavoratori – Livorno

[Lu] Presidio e mostra contro i CIE

In Italia ci sono 13 galere chiamate C.I.E. (Centri di Identificazione
ed Espulsione).
13 campi di concentramento in cui sono rinchiuse le
persone che scappano dalla guerra, dalla fame e dall’oppressione che le
colpisce nel loro paese. Chi riesce a raggiungere le coste del belpaese e
non muore affogato nel mar Mediterraneo ricacciato indietro dalla
cosiddetta politica dei respingimenti (negli ultimi anni migliaia sono i
migranti assassinati dalla violenza degli stati), spesso finisce
prigioniero in una di queste strutture, dove soprusi, maltrattamenti e
pestaggi sono all’ordine del giorno.
 
Il ministro degli interni
Maroni ha dichiarato che entro il 2010 anche la Toscana dovrà avere un
C.I.E. ed il presidente della regione Rossi da poco eletto ha subito
acconsentito.
 
NO ALLA COSTRUZIONE DI UN C.I.E. IN TOSCANA!
PER
LA CHIUSURA DI TUTTI I C.I.E.!
CONTRO TUTTE LE GALERE!
CONTRO
TUTTE LE FRONTIERE!
LIBERTA DI CIRCOLAZIONE PER I MIGRANTI!

PRESIDIO E MOSTRA CONTRO I C.I.E.
SABATO 29 MAGGIO – DALLE ORE 10
IN
PIAZZA MATTEOTTI – QUERCETA (Seravezza
– Lu)
 
Circolo anarchico FUORI
RIGA Via Delatre 35 Seravezza (LU)

Firenze-Assemblea regionale contro i CIE 24/05/2010

A tutti coloro che individualmente e
collettivamente si oppongono al
progetto CIE in Toscana.

Con la campagna elettorale per le regionali di Marzo è divenuto ben
chiaro
che la costruzione di un lager per migranti (il famigerato CIE) è ormai
all’ordine del giorno.
La coalizione vincente di Enrico Rossi è già pronta a tale opzione, sia
pure con l’ipocrita paravento dell’umanizzazione. Le politiche razziste e
naziste dell’attuale governo delle destre sono state preparate nel tempo
anche da quella "sinistra" istituzionale che si è contraddistinta, in
tema
di politiche migratorie, con la promulgazione della legge
Turco-Napolitano.
Infatti, proprio con questa legge sono stati creati in Italia i Centri
di
Permanenza Temporanea (Cpt), genitori degli attuali Centri di
Identificazione ed Espulzione (Cie). Va inoltre sottolineato che oltre a
questi veri e propri lager per migranti, la sinistra istituzionale, si è
contraddistinta anche in diversi contesti locali per i blitz polizieschi
contro gli ultimi della scala sociale; ne sono un esempio le gesta
"eroiche" degli Sceriffi "Rossi" da Cofferati, a Cioni, passando per
Zanonato,solo per citare i più eclatanti..
Per tutti coloro che si sentono vicini più che mai alle donne e agli
uomini di tutte le varie etnie che sono nel nostro paese, per tutti
coloro
che sentono una forte solidarietà umana e di classe con il popolo
migrante,
per tutti coloro che assistono con angoscia al dilagare delle politiche
securitarie, per tutti coloro che considerano i CIE, nient’altro che
lager
e come tali non umanizzabili, si impone la necessità di organizzare
l’azione diretta, il più estesa possibile, per impedire la costruzione
di
un lager sul nostro territorio.
Nei mesi scorsi qualcosa ha cominciato a muoversi contro la costruzione
del CIE in Toscana. Varie forze, di varia natura, hanno cominciato a
dare
dei segnali importanti, seguendo ciascuno il proprio percorso
rispondente
a
legittime sensibilità politico-sociali.
Noi crediamo che questi percorsi pur restando distinti possono
incontrarsi
per la costruzione di alcuni momenti cruciali di mobilitazione, i quali
senza ambiguità abbiano l’obbiettivo di abbattere il progetto CIE in
Toscana.
In questo senso noi riteniamo che sia ormai maturata la necessità di
lanciare per il mese di Giugno una manifestazione regionale che abbia
come
obbiettivo diretto la Regione Toscana.
Per costruire insieme questo appuntamento di mobilitazione e di lotta
chiamiamo tutte le forze disponibili ad una assemblea di confronto
Lunedì
24 maggio alle ore 21.00 presso il Circolo
Anarchico Fiorentino di Via dei Conciatori 2/R.

ANARCHICI TOSCANI

per contatti:
circoloanarchico@libero.it

Agliana/Montale 22 MAGGIO MANIFESTAZIONE PER LA CHIUSURA DEGLI INCENERITORI!!

 Domani alle 15.00 ad Agliana in Pzz. del comune x dire no all’incenerimento della vita  dal profitto e dall’istituzione!!

 

RADIOSONAR.NET – FUSORADIO.NET IWANETWORK.ORG IN
COLLABORAZIONE CON RADIOSSINA.INFO PARTECIPERANNO CON LA DIRETTA AUDIO
DELLA MANIFESTAZIONE  REGIONALE di  SABATO 22 MAGGIO A MONTALE- AGLIANA
:  PER LA CHIUSURA DEGLI INCENERITORI IN ESERCIZIO –  STOP AL PROGAMMA
REGIONALE DI NUOVI INCENERITORI – NO ALL’ IMPIANTO DI CDR PREVISTO A
BADIA A PACCIANA. PER LE ALTERNATIVE   SENZA COMBUSTIONE, BASATE   SUL
RISPARMIO DI MATERIA, LA RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI, IL
RIUTILIZZO E IL RICICLAGGIO

 

 

ALTERNATIVE CHE PERMETTONO
GRANDE RISPARMIO DEI DENARI DEI CITTADINI E TOGLIERE TERRENO COME
SAPPIAMO ALL’ INSOSTENIBILE E CRIMINALE CORRUZIONE CHE CI HA PORTATI
ALLA BANCAROTTA FINANZIARIA, DI CUI LA POLITICA INCENERITORISTA E’
COERENTE RAPPRESENTANTE, PER CUI CHIEDERANNO A NOI CITTADINI
"INCOLPEVOLI" ANCORA E’ DI PIU’ LACRIME E SANGUE DEVASTANDO IL GIA’
DEPAUPERATO WELFARE

COME CITTADINI E COMITATI
CONTINUEREMO LE INDAGINI E FARE E CHIEDERE ANALISI NON SOLO IN QUESTO
TERRITORIO A COMINCIARE DALLE ANALISI ULTERIORI DEL LATTE MATERNO, DEL
SANGUE , SUI TESSUTI UMANI CON L’AUSILIO DEI CONIUGI MONTANARI, SUGLI
ALIMENTI QUI PRODOTTI  COME ORTAGGI, FRUTTA E OLIO, DEGLI ANIMALI
ALLEVATI E DEI TERRENI PER PREPARARE INFORMAZIONE E VERTENZE PREPARARE
IN MODO CHE I RESPONSABILI PAGHINO PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI
E ALL’ECONOMIA DEL TERRITORIO

PER LA  DIFESA DEI BENI E DEI LUOGHI COMUNI : SALUTE, ACQUA, TERRA,
ENERGIA, RIFIUTI, BIODIVERSITA’.

 

RIPRENDIAMOCI  LA  SALUTE

RIPRENDIAMOCI  IL TERRITORIO

RIPRENDIAMOCI IL FUTURO

BASTA      
Immettere nuove nocività e  nuove tossicità nella piana e nei territori
già più che saturi

NO  ALLA STRATEGIA  INTEGRATA DELLA GIUNTA ROSSI
BASATA SULL’ INCENERIMENTO

BONIFICHE    SANITARIE E TERRITORIALI SUBITO

ALTERNATIVE NO COMBUSTIONE CHE PORTANO POSTI DI LAVORO
E REDDITO PULITO

 

 

Tutte e tutti a Montale  per difendere la nostra salute, il nostro
territorio,  i nostri risparmi, le nostre case.   Per riprenderci  il
diritto a decidere sulla nostra vita, per dire a nuove nocività che
vogliono continuare a imporci per esempio con la localizzazione di un
impianto di CDR a Badia a Pacciana.

PERCHE’ LE DECISIONI SIANO PRESE COLLETTIVAMENTE e non delegate a
politici spesso incapaci, qualche volta collusi con le lobbies
inceneritoriste e i comitati d’ affari,  quasi sempre estranei  ai
bisogni e ai desideri degli abitanti.  No alla privatizzazione dei
sevizi locali. NO alla riduzione a merce dell’ acqua, dei rifiuti, delle
fonti energetiche rinnovabili.

No agli incentivi agli inceneritori un imbroglio e uno sperpero di
denaro pubblico e quindi dei nostri soldi, un drenaggio di risorse
finanziarie che al pari dei finanziamenti agli armamenti e alle grandi
opere, portano  ai  disastri economici  e ambientali che  stanno
devastando intere comunità.

Nella Conferenza stampa sarà presentato il programma e comunicate le
adesioni da tutta la regione e da altre parti del paese.

 

La manifestazione regionale è promossa:

dal Coordinamento dei comitati della piana  e dal Coordinamento
regionale rifiuti zero

maggiori info su://\  http://presidiopermanentemontale.indivia.net
//\
www.noinceneritori.org
//\

Toscana: iniziative contro i CIE

Nei prossimi fine settimana si svolgeranno vari presidi organizzati dal coordinamento Anarchico toscano e da vari gruppi ed individualità per dire no alla costruzione di un CIE nella regione e per la chiusura degli altri lager sparsi per l’Italia. Questi gli appuntamwenti:

 

Si comincia con Seravezza Sabato 22,

In Italia ci sono 13 galere chiamate C.I.E. (Centri di Identificazione ed Espulsione). 13 campi di concentramento in cui sono rinchiuse le persone che scappano dalla guerra, dalla fame e dall’oppressione che le colpisce nel loro paese. Chi riesce a raggiungere le coste del belpaese e non muore affogato nel mar Mediterraneo ricacciato indietro dalla cosiddetta politica dei respingimenti (negli ultimi anni migliaia sono i migranti assassinati dalla violenza degli stati), spesso finisce prigioniero in una di queste strutture, dove soprusi, maltrattamenti e pestaggi sono all’ordine del giorno.
 
Il ministro degli interni Maroni ha dichiarato che entro il 2010 anche la Toscana dovrà avere un C.I.E. ed il presidente della regione Rossi da poco eletto ha subito acconsentito.

 

NO ALLA COSTRUZIONE DI UN C.I.E. IN TOSCANA!
 PER LA CHIUSURA DI TUTTI I C.I.E.!
 CONTRO TUTTE LE GALERE!
 CONTRO TUTTE LE FRONTIERE!
 LIBERTA DI CIRCOLAZIONE PER I MIGRANTI!
 PRESIDIO E MOSTRA
 CONTRO I C.I.E.
 

 SABATO 22 MAGGIO ‘10 DALLE ORE 16
 IN VIA DELATRE A SERAVEZZA

 
SABATO 29 MAGGIO ’10 DALLE ORE 10
IN PIAZZA MATTEOTTI A QUERCETA

 
SABATO 5 GIUGNO ’10 DALLE ORE 16
IN PIAZZA DUOMO A PIETRASANTA

Circolo anarchico FUORI RIGA Via Delatre 35 Seravezza (LU)
 


Domenica 23 a Prato,

Basta Lager, no ai CIE!

CIE significa "centri di identificazione ed espulsione", nuovo nome per una vecchia storia chiamata CPT. Ora anche la Toscana, per bocca del suo presidente Rossi, ne annuncia l’apertura sul suo territorio.
I CIE sono dei Lager di stato. Infatti in essi vengono rinchiusi i migranti che arrivano in Italia in cerca di una speranza ma che non sono provvisti di permesso di soggiorno. Il "pacchetto sicurezza" varato dal governo stringe ancora di più il cappio intorno al collo di uomini e donne che vengono trattati sempre più come merce e bollati come illegali in virtù della mancanza di un pezzo di carta.
Il neopresidente della Toscana Rossi si è dichiarato favorevole alla costruzione di un CIE, attenendosi alle direttive che ne prevedono uno per regione, seppur precisando che ne vuole "tanti e piccoli" ipotizzando una gestione "più umana"…ma può essere umana una gabbia? Ed un Lager?
I CIE sono strutture disumane per natura, violano ogni tipo di dignità e libertà umana.
Noi CIE non né vogliamo né in Toscana né in nessun angolo del mondo, la dimensione non conta.
All’interno di questi lager moderni i soprusi e le violenze sono all’ordine del giorno:
Gli immigrati vengono detenuti per 6 mesi e non possono lasciare la struttura per nessun motivo, pur non avendo commesso nessun reato specifico; all’interno di questi non-luoghi si sono verificati numerosi casi di pestaggi
di strupro operati dalle forze dell’ordine e tantissimi casi di suicidio, si susseguono rivolte e scioperi della fame,
viene servito cibo scaduto, le norme igieniche sono inesistenti e vi è una costante situazione di sovraffollamento.
Con l’introduzione del pacchetto sicurezza e delle nuove normative sull’immigrazione nei CIE possono essere rinchiusi anche individui che vivono e lavorano da anni in Italia e che magari hanno perso il lavoro a causa della crisi.
I CIE hanno solo la funzione di ingrassare chi li gestisce e di cavalcare la paura creata ad arte nei cittadini. Questi lager, ora utilizzati contro le fasce più deboli della società, appunto i migranti, in futuro verranno -già se ne parla- utilizzati come sorta di carceri speciali per tutti coloro che in qualche maniera turbassero i piani di chi comanda, si tratti di "pericolosi sovversivi", ultras o cittadini che si oppongono alle nocività ambientali.
La città di Prato si era detta disponibile ad accogliere uno di questi lager, per questo Domenica 23, dalle 15 in poi ci troveremo in piazza del comune per dire il nostro no all’apertura di un CIE in Toscana, si parli di Prato, Campi Bisenzio, Grosseto o qualsiasi altro posto. No ai Lager!!

 

 

 

 

Milano – Barricate in fiamme contro sgombero campo Rom in Triboniano [aggiornamenti cronaca e foto]

Riceviamo e diffondiamo:

Oggi, all’alba, ancora una volta, centinaia di
agenti in tenuta antisommossa si sono presentati alle porte del campo
rom di via Triboniano a Milano. Obiettivo della missione: lo sgombero di
alcune famiglie, gli ennesimi, dopo quelli avvenuti nella scorsa
settimana.
Certi di poter "vincere facile", hanno aspettato la
partenza dell’autobus che porta i bambini a scuola e poi si sono mossi
per compiere il loro sporco lavoro. Ma,a questo giro, hanno avuto una
brutta sorpresa… auto in fiamme, barricate con cassonetti, bombole del
gas e, soprattutto, l’intera comunità mobilitata.

A quel punto
la polizia é retrocessa e i dirigenti della questura hanno ottenuto lo
smantellamento delle barricate solo dopo il ritiro del proprio esercito.
A
quel punto sono scesi in campo i tirapiedi di Don Colmegna (sin
dall’inizio coinvolto, con la sua “Casa della carità”, negli “affari”
gestionali del campo, con circolazione di svariati milioni di euro, e
nell’imposizione del famigerato “patto di legalità”): il tentativo è
quello anzitutto di recuperare la propria “rappresentatività, prendendo
le distanza dall’unico evento significativo degli ultimi tre anni, e
spargendo veleno sul comitato antirazzista reo, secondo loro, di
calunnia nei confronti della stessa Casa della carità (vedi report dopo
la riunione coi rom avvenuta in via Brambilla); un’operazione
amplificata da Radio Popolare nella cui versione dei fatti (a firma Yuri
Bogogna) esistevano solo due soggetti: i “buoni” di Don Colmegna e i
“cattivi sobillatori”, una versione che tradisce l’implicita
considerazione dei Rom come dei non-soggetti, sostanzialmente incapaci
di agire secondo le proprie scelte e determinazioni. Infatti, il
tentativo dei caritatevoli pompieri è anche di dividere il più possibile
i rom, di annullare ogni forma possibile di solidarietà attiva e aprire
così la strada allo sgombero dell’intero campo programmato per il 30
giungo (con deroga firmata Mojoli fino a natale) che prevede, tra
l’altro, iniziative di espulsione “accompagnata” per coloro che non
fossero in grado di pagarsi una casa.
Il tentativo è fallito
miseramente, creando anzi le condizioni per un aspro pubblico confronto
coi tutori del famigerato “Patto per la legalità” andato in fumo insieme
ai rottami di una vecchia auto.

Rinviamo a un altro momento le
considerazioni generali su quanto sta accadendo (sperimentazione
governamentale, securitaria e razzista sulla pelle dei Rom, nessi coi
progetti dell’Expo, responsabilità diffuse e reticenze specifiche,…).
Per ora ci basta constatare che il film andato in onda per tre anni – il
cui copione era un accavallarsi
incessante di soprusi, angherie,
sgomberi, lacrime, sangue e sottomissione impotente – é finito.
Ora
ne comincia un altro la cui colonna sonora ha per titolo…

via
Adda non si cancella!!

PROSSIMO APPUNTAMENTO

– Domenica 16
maggio ore 15: Assemblea in via Triboniano per valutazioni collettive
sulla giornata di oggi, sulle contromosse (di domani) da parte di chi è
rimbalzato sulle barricate dei rom e per decidere i prossimi necessari
passaggi verso lo sgombero del 30 giugno. 

Nasce gruppo Earth First! a Prato

Nasce a Prato il primo gruppo toscano di Earth First!
Abbiamo deciso
di costituire questo gruppo poichè ,condividiamo appieno sia le modalità
di lotta che le finalità
che contraddistinguono il movimento EF!
Siamo
fermamente convinti che la difesa di madre terra non la si possa
ottenere con un blando riformismo,
soprattutto in questa nostra
odierna società capitalista.Dove l’ambiente va sfruttato al mille per
mille in nome
del ”santo” profitto.
Per questo abbiamo deciso di
rimboccarci le maniche e costituire un gruppo,se pur piccolo
momentaneamente,anche a Prato.
Città, che negli ultimi tempi sta
subendo una massiccia cementificazione,dove si parla ancora di
inceneritori,dove
nascono centri commerciali come funghi.
Ci
impegneremo nel propugnare le nostre idee sul terriorio,idee di un
movimento ecologista radicale in difesa
di madre terra senza se e
senza ma.
Come ben sapete il nostro è un movimento orizzontale senza
vertici,senza leader,senza iscrizioni o tessere e chi più
ne ha più
ne metta.

Urgono strenui difensori della nostra Terra!!

Chiunque della zona fosse interessato ci
scriva a:
earthfirstprato@email.it

http://www.informa-azione.info/

Solidarietà ai compagni di Torino!

Stamani 12 Maggio la violenza di stato è tornata a colpire a Torino; il risultato dell’operazione sbirresca ha portato alla traduzione in carcere di tre compagni, altri quattro sono finiti ai domiciliari ed in 9 costretti all’obbligo di firma. Non ci interessano le motivazioni che hanno portato a questa brillante operazione, sappiamo bene che i compagni sono stati colpiti per la loro instancabile attività antirazzista a fianco dei migranti e per la loro voglia di Libertà inconciliabile con lo sfruttamento e l’oppressione quotidiana cui tutti siamo sottoposti.
Solidarietà incondizionata ai compagni di Torino colpiti dalla repressione!
LUCA, DAVIDE, LUIGI LIBERI…LIBERI TUTTI!
Anarchici Pistoiesi

Ieri approvato pacchetto sicurezza (pena da 6 mesi a 5 anni perl’istigazione alla disobbedienza su internet)

NESSUN TELEGIORNALE HA AVUTO IL
PERMESSO DI DIFFONDERE QUESTA NOTIZIA

Ieri il Senato ha approvato
il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) tra gli altri con un
emendamento del senatore Gianpiero D’Alia (UDC) identificato
dall’articolo 50-bis: "Repressione di attività di apologia o istigazione
a delinquere compiuta a mezzo internet"; la prossima settimana Il testo approderà
alla Camera come articolo nr. 60.

Questo senatore NON fa neanche
parte della maggioranza al Governo… il che la dice lunga sulle
alleanze trasversali del disegno liberticida della Casta.

In
pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse
invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro sulla rete) a
disobbedire o a ISTIGARE (cioè.. CRITICARE..??!) contro una legge che
ritiene ingiusta, i providers DOVRANNO bloccarne il blog o il sito.

Questo
provvedimento può far oscurare la visibilità di un sito in Italia
ovunque si trovi, anche se è all’ESTERO; basta che il Ministro
dell’Interno disponga con proprio decreto l’interruzione dell’attività
del blogger, ordinandone il blocco ai fornitori di connettività alla
rete internet. L’attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro
24 ore; pena, per i provider, sanzioni da 50.000 a 250.000 euro.

Per
i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni oltre ad una pena
ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl’istigazione alla disobbedienza delle
leggi di ordine pubblico o all’ODIO (!) fra le classi sociali.
MORALE:
questa legge può ripulire immediatamente tutti i motori di ricerca da
tutti i link scomodi per la Casta.

In pratica sarà possibile
bloccare in Italia (come in Iran, in Birmania e in Cina) Facebook,
Youtube e la rete da tutti i blog che al momento rappresentano in Italia
l’unica informazione non condizionata e/o censurata.

ITALIA:
l’unico Paese al mondo in cui una media company (Mediaset) ha citato
YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.

Con
questa legge non sarà più necessario, nulla sarà più di ostacolo anche
in termini PREVENTIVI.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e
l’istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e
multimediale che tra meno di 60 giorni dovrà presenterà al Parlamento un
testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto
sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di
"normalizzare" con leggi di repressione internet e tutto il sistema di
relazioni e informazioni che finora non riusciva a dominare.

Mentre
negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet, l’Italia
prende a modello la Cina, la Birmania e l’Iran.
Oggi gli UNICI media
che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati la rivista
specializzata "Punto Informatico" e il blog di Grillo.

Fatela
girare il più possibile per cercare di svegliare le coscienze
addormentate degli italiani perché dove non c’è libera informazione e
diritto di critica la "democrazia" è un concetto VUOTO.

Fonte:
documentazione
diffusa da
Coordinamento degli Enti Locali per la Pace e i Diritti
Umani

SERATA BENEFIT KULANKA

 

L’ iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare e informare sulla
situazione dei  dell’Italia fino ad arrivare ai migranti partendo dal sudFirenze dove attualmente un gruppo di Somali con lo status di rifugiati
politiciè stato costretto ad occupare per ottenere una temporanea e
tanto ambita "casa"

L’iniziativa inizierà alle 18.00 e prevede vari momenti:

  • proiezione del nuovo video della campagna "Clandestino" di CARTA:
  • La terra (e)strema di Enrico
    Montalbano, Angela Giardina, Ilaria Sposito.

Breve descrizione del film: L’agricoltura
del Mezzogiorno, come dimostra

Rosarno, si regge
sull’impiego di manodopera immigrata,

tra paghe di sussistenza,
rivoveri di fortuna, xenofobia, mancanza di tutele sanitarie e
sindacali.  un racconto sulla condizione dei lavoratori migranti
impiegati nelle campagne siciliane, a cominciare dai raccoglitori
stagionali. Un viaggio tra vecchi e nuovi contadini dell’isola: da
Pachino, nota per i suoi pomodori, a Vittoria [Ragusa], dal borgo di
Cassibile [frazionedi Siracusa] alla provincia di Trapani [Alcamo e
Campobello di Mazara].

  • Presentazione del progetto Puglia da
    parte di alcuni ragazzi delle brigate di solidarietà attiva con la
    quale siamo in contatto e della quale alcuni componenti del collettivo
    fanno parte.
  • Proiezione del corto: LA CASA CHE NON C’è di Marcantonio Lunardi girato all’interno del Kulanka.

    Breve descrizione:  

Una casa, un giardino, le immagini di
un mare che è metafora di libertà. Ecco cosa emerge dal racconto
degli esuli somali del centro di accoglienza alle Cure di Firenze. Un
gruppo di persone sfuggite alla violenza che si raccontano in 10
minuti attraverso la loro immaginazione, unico spazio rimasto ancora
libero per volare sull’orrore dell’esilio e della solitudine.

  • Intervento della rete INSICURI, testimonianze dei somali,
    presentazione dei progetti attualmente presenti al Kulanka.

A seguire APERICENA e musica TRASH con i dischi di Killa shorty

 
L’incasso
sarà devoluto allo spazio interculturale autogestito kulanka per opere
di restauro