Grecia – 7 anni e 6 mesi di carcere per l’anarchico Elias Nikolaou

da Culmine

Il tribunale di Salonicco ha condannato a 7 anni e 6 mesi di carcere
il compagno anarchico Elias Nikolaou con l’accusa di essere il
responsabile dell’esplosione di ordigni incendiari davanti all’edificio
della Polizia Municipale ad Evosmos, la mattina del 13 gennaio 2009.

La Corte ha anche deciso di negare il ricorso all’appello.

Il processo è durato due giorni e giovedì, 4 dicembre, la Corte lo
ha condannato per possesso di esplosivi e rischio di esplosione a
persone e cose.

LIBERTA ‘AL COMPAGNO ANARCHICO ELIAS NICHOLAOU!

Atene – 162 fermi, arrestati anche cinque italiani

riceviamo e pubblichiamo

Nei "tafferugli" della giornata sono stati arrestati ad Atene,
cinque compagni italiani. Per ora sappiamo di Alessio, Mirko, Loredana
e Beppe.

Maggiori informazioni in seguito


dai media – rainews24

Ci sono cinque cittadini italiani tra le 162 persone che la
polizia greca ha arrestato ieri, alla vigilia delle manifestazioni
organizzate per il primo anniversario della morte di un ragazzo ucciso
da un poliziotto ad Atene.

La morte del 15enne Alexis Grigoropoulos scateno’ lo scorso inverno
una guerriglia urbana mai vista nel Paese. Un gruppo di dodici sospetti
militanti anarchici, tra i quali cinque italiani (quattro uomini e una
donna) e tre albanesi, sono stati bloccati nella capitale greca dopo
che due automobili sono state incendiate nel quartiere centrale di
Exarchia, lo stesso in cui fu ucciso Grigoropoulos il 6 dicembre 2008.
Altri 81 presunti militanti sono stati fermati per essere interrogati.

Altri venti sono stati arrestati in un covo di presunti anarchici a
Keratsini, una citta’ vicina alla capitale, dove i poliziotti hanno
trovato due taniche di benzina e tredici maschere antigas, secondo le
forze dell’ordine. "Le operazioni di ricerca hanno confermato le prime
informazioni, che segnalavano che questo luogo era utilizzato per
fabbricare esplosivi e lanciare attacchi", ha reso noto la polizia in
un comunicato.
Anche altri quarantuno attivisti no-global, che
avevano brevemente occupato il comune della citta’, sono stati
arrestati dopo che la polizia ha fatto irruzione nell’edificio.

Ad Atene, circa 6mila poliziotti sono chiamati a vigilare sulle
manifestazioni previste oggi e domani, organizzate da coordinamenti
studenteschi e licei, organizzazioni di sinistra e sindacati. Migliaia
di persone, molte arrivate dall’estero, sono attese oggi nelle strade
della capitale greca, secondo gli organi di informazione locali. La
manifestazione e’ prevista al termine di una cerimonia religiosa
organizzata nel cimitero dove riposa Alexis Grigoropoulos a Palio
Faliro, un sobborgo della capitale.
Quasi 500 persone hanno
partecipato ieri sera a una prima manifestazione a Salonicco, nel nord
della Grecia, secondo la polizia locale.

Ieri, i sindacati del corpo docente avevano segnalato che decine di
universita’ e istituti erano occupati da studenti per ricordare questo
anniversario. Forze saranno dispiegate in tutte le grandi citta’ e
tutto il personale sara’ in stato di allerta.

Il governo socialista ha inoltre chiesto ai partiti di opposizione
di controllare i loro movimenti giovanili. "Io spero che la memoria di
Alexis sia onorata in modo pacifico, e’ il minimo che gli  dobbiamo",
ha dichiarato il capo dello stato, Carolos Papoulias,in un messaggio.
"Non tollereremo violenze", ha chiarito da parte sua il vice primo
ministro, Theodore Pangalos. In custodia cautelare, il poliziotto che
fece partire i colpi che uccisero Alexis Grigoropoulos deve essere
processato per omicidiovolontario dal prossimo 20 gennaio 2010.

Torino – Comunicato Occupazione e sgombero di Fenix

Occupazione di Fenix 3
Sabato 28 novembre 2009, ore 16.30.
Fenix risorge dalle sue ceneri. La luna è quasi piena.
Abbiamo rioccupato Fenix, Fenix al cubo- Fenix cube- Fenix 3 – Siamo appollaiati sul tetto.
Ha trovato un novo covo cubico la Fenice, il mitico uccello di fuoco
che diede il via alle occupazioni a Torino (nel lontano 1986,
plenilunio d’estate). Questa volta si tratta della facoltà deserta di
economia e commercio in piazza Arbarello 8.
Mille volte occupata, mille volte sgomberata la Fenice svolazza sulla città.
Osservatorio astronomico contro la repressione, dalla sua groppa
fiammeggiante abbiamo visto e combattuto le nefandezze dell’ingiustizia
sociale, sancita da Dio e dalle leggi, attraverso la violenza
istituzionalizzata dello stato.
Fenix punto di raccordo, da lei si
trovano gli amanti dell’azione diretta e dell’autogestione, gli
inadattabili che si permettono la follia di vivere qui e adesso,
l’impossibile utopia, assistendo al proprio incendio e al conflitto che
genera.
La calamita delle occupazioni è di nuovo incandescente.
Lunga vita all’incontenbile fuoco, all’imprendibile uccello di fuco.
La libertà e il piacere non si spengono.
Viva l’anarchia.

Torino Squatter

Sgombero di Fenix3

Martedi 2 dicembre 2009.
Ingenti forze poliziesche si sono presentate di buon mattino per sgomberare Fenix3 (ore 6.50).
La vita di questo antico cubo finisce qui. Tre giorni e quattro notti.
Ora le inesorabili leggi del denaro, che videro in questo luogo la
propria accademia, relegano di nuovo quest’edificio alla vuotaggine e
al silenzio volute dalla speculazione.
E’ un destino comune a 100000 spazzi inutilizzati a Torino a cui corrispondono altrettanti senza casa.
Meraviglie dell’ impero del capitale, capace di spandere infelicità ovunque.
Ma la Fenice presto troverà dove covare.
La calamita delle occupazioni è di nuvo incandescente, c’è scritto nel
comunicato dell’occupazione. E i signori del potere se ne renderanno
conto. Fenix3 è stata la seconda occupazione in un mese.
Ce ne saranno altre.
La Fenice rinasce dalle sue ceneri.

Torino Squatter.

Grecia – Attentato contro banca ad Atene

– ATENE, 3 DIC – Un ordigno e’ esploso nelle
prime ore di stamane davanti alla sede di una banca alla periferia di
Atene, facendo danni materiali, ma nessuna vittima. L’esplosione ha
danneggiato l’ingresso di una filiale della Banca del Millennio, nel
sobborgo di Nea Smyrna.
Ieri attacchi incendiari contro banche e un
supermarket erano stato compiuti in un quartiere della capitale da un
gruppo di persone incappucciate, che secondo gli inquirenti farebbero
parte del movimento anarchico.

da agenzie

Cile – Attentato contro l’ambasciata olandese

fonte: Fondazione Roscigna

La notte di mercoledì 2 dicembre abbiamo voluto fare un gesto di
solidarietà  per "l’appello internazionale di azioni per la liberazione
delle attiviste arrestate in Olanda."
La nostra azione è consistita
nella collocazione di 3 bombe assordanti nell’edificio in cui si trova
l’ambasciata dell’Olanda in Cile, in calle Apoquindo 3500, comune di
Las Condes (Santiago).
Una delle compagne detenute in Olanda è stata
arrestata il 29 ottobre e l’altra il 17 novembre. Entrambe sono
accusate di aver liberato 5.000 visoni da un allevamento e di
danneggiamenti materiali al centro di sterminio.
Approfittiamo di quest’azione per inviare loro molta forza ed affetto, perchè nella lotta contro lo specismo non sono sole.
Con
le esplosioni realizzate questa notte abbiamo anche scosso la falsa
pace di uno dei comuni più abbienti di Santiago, in cui risiede la gran
parte dei responsabili dello sfruttamento (in tutte le sue forme).
Il forte rumore botto delle bombe è stato avvertito ad oltre 300 metri di distanza, il che non ha lasciato nessuno indifferente.
Fino ad ottenere la libertà  di tutti i prigionieri per aver lottato!
Le azioni continueranno…
Per la liberazione umana, animale e della terra, adesso!

Djurens Befrielse Front
(Frente de Liberaciòn Animal in olandese)

Atene – Ancora sull’assoluzione nel processo contro ELA

ATENE – I tre imputati prosciolti erano accusati di collaborazione in
attentati dinamitardi e tentativi di omicidio. Solo uno di loro
Christos Tsigarida si e’ assunto la responsabilita’ politica per le
attivita’ della organizzazione fino al 1989, ma e’ stato egualmente
assolto per insufficienza di prove e perche’ i reati sono caduti in
prescrizione.

Ela, un’organizzazione armata il cui principale obiettivo dichiarato
era cacciare le forze militari americane dalla Grecia, e’ stata
collegata al gruppo storico piu’ importante, il 17 Novembre,
smantellato nel 2003. Di Ela e del 17 Novembre la polizia considera
come erede Lotta Rivoluzionaria (EA) la principale organizzazione
insurrezionalista ancora attiva in Grecia.

L’assoluzione degli imputati, che pone fine ad un annoso processo,
avviene a pochi giorni dal primo anniversario dell’uccisione da parte
della polizia del quindicenne Alexander Grigoropoulos il 6 dicembre
2008. Le forze dell’ordine temono manifestazioni e non escludono
neppure azioni piu’ violente in occasione in tale circostanza.
03/12/2009

da agenzie

Veneto – Invito alla mobilitazione contro la violenza poliziesca

Dopo alcune iniziative
coordinate come realtà antifasciste, fatte fra Verona, Padova e Mestre
nel mese di Ottobre, ci siamo ritrovate ed abbiamo deciso di
raccogliere e condividere una proposta lanciata da alcuni compagni
veneziani.

Con questa si vuol dare
continuità a questo tipo di lavoro e di collaborazione organizzando
delle iniziative che mettano in luce l’escalation di episodi di
violenza poliziesca che sono ormai all’ordine del giorno.

Stefano Cucchi é stato
forse “il caso” più eclatante degli ultimi mesi, ma purtroppo è solo
quello che é arrivato sui media con maggiore intensità.

La violenza dei tutori
dell’“ordine” può colpire un po’ tutti, anche se di fatto si concentra
principalmente verso i più deboli. Questa è indubbiamente il riflesso
di una cultura fascista che se si sta diffondendo sempre più e a
qualsiasi livello.

Come realtà
antifasciste venete crediamo che sia importante ed indispensabile dare
una risposta, innanzitutto in termini di informazione e quindi di
mobilitazione.

Durante le discussioni abbiamo raccolto stimoli, materiale e contatti che vogliamo focalizzare in un progetto:

1 video, volantini, dossier su Aldrovandi, Cucchi, (compagni di Padova);

2
uno spettacolo teatrale preparato dai compagni di rovereto sulla morte
di Stefano Frapporti, (ricordiamo che Stefano, andava in giro in
bicicletta quando è stato fermato dalle forze dell’ordine, viene
portato in carcere perché sospettato di spaccio,

dalla cella non è mai uscito vivo;)

3
sembra che l’avvocato che rappresenta le famiglie di Stefano Cucchi e
Federico Aldrovandi, sia disponibile per un confronto ed eventualmente
ad intervenire per un dibattito;

4 un primo volantino che abbiamo iniziato a diffondere (compagni di Mestre);

5
il prossimo numero di “SaltaMariaMaggiore” (giornaletto sul carcere di
Venezia) sarà probabilmente un numero speciale: un piccolo dossier
sulle violenze poliziesche;

6 a livello embrionale c’è l’idea di organizzare delle assemblee/dibattito sulle violenze subite dai detenuti.

A tal proposito, a
Venezia, stiamo verificando la disponibilità di un avvocato (Zanchi)
per intervenire mentre la moglie di un detenuto ha già dato la sua di
disponibilità per contribuire.

7 i compagni di Padova propongono la presentazione del libro "Col sangue agli occhi” con il curatore Quadrelli;

8
i compagni del Tuttinpiedi propongono già un concerto, in piazza Barche
a Mestre, prima delle feste natalizie (venerdì 18 dicembre).

Con queste poche righe ci rivolgiamo ad altre realtà che vogliano contribuire.

Il contributo può essere il “semplice” partecipare.

Si può contribuire con
del materiale o con delle proposte o ancora “il farsi carico” nelle
loro realtà, nei modi e nelle forme da loro preferiti, di iniziative su
questo argomento.

I materiali ed i contatti di cui sopra sono a disposizione di chiunque voglia creare delle iniziative.

Domenica 13 dicembre alle h.16.00 prossimo appuntamento a Padova

presso l’Ass. Nicola Pasian – Via Varese 10 – (Piazzetta Caduti della resistenza) – fermata bus 9.

Coordinamento di realtà antifa venete

DICEMBRE 2009

Cuneo – Carcere: secondo morto in una settimana!

fonte indymedia piemonte

Dopo la morte del ventiquattrenne Alessio Scarano, un altro detenuto del carcere di Cuneo muore per carenza di cure mediche.

Cuneo: la notizia della morte di Alessio Scarano, 24 anni, detenuto
per una breve pena (sarebbe uscito nel 2010), martedì 24 novembre, ha
avuto una lieve eco sui giornai locali.

La verità che circola all’interno delle mura, però, è diversa da
quella che raccontano i pennivendoli a pagamento. Arrivato a Cerialdo,
Scarano stava bene. La sera ha cominciato a stare male. Il motivo?
Nessuno lo sa, ma poche ore prima si era fatto vaccinare,
nell’infermieria del carcere, contro l’influenza A. Accortisi che era
grave, i compagni di cella hanno cominciato a gridare, per chiamare le
guardie (altro che continuare a giocare a carte, come hanno scritto i
giornalisti infami!). Il giovane è stato portato in infermieria, ma non
sappiamo se il medico del carcere l’abbia visto o meno – ne dubitiamo,
dato che era sera. Invece di essere curato e tenuto in infermieria o
portato in ospedale è stato riportato in cella – letteralmente buttato
nel suo letto.  Durante la notte i compagni di cella, accortisi che era
morto, hanno ancora chiamato le guardie…

Questa storia non avrebbe dovuto uscire al di fuori delle mura: i
compagni di cella di Alessio sono stati portati il giorno dopo a
colloquio con il direttore del carcere – e forse non solo per capire
cosa era succeso.

Ma c’è dell’altro, che non ha avuto risalto mediatico… nel
week-end appena passato (fra venerdì 28 e domenica 30, non sappiamo la
data precisa) un altro detenuto è morto. Si è sentito male il
pomeriggio, quindi è stato portato subito in infermieria, ma non c’è
stato nulla da fare (o nessuno ha voluto fare nulla? Non sappiamo se ci
sia il medico, nei giorni festivi). Anche lui si era da poco vaccinato
contro l’influenza A.

Non ci intressa fare della dietrologia su vaccini ecc. Quello che ci
indigna e che vorremmo fosse un problema pubblico, è che i detenuti,
qui come nelle altre carceri, sono lasciati morire come bestie, senza
le cure mediche essenziali. Anche grazie all’indifferenza delle
"persone per bene", fuori.

PISTOIA: aggiornamenti

Arriva
voce , e non tramite legali o puffi blu , ma x mezzo dei atroci
pennivendoli dei giornali (tirreno e nazione)che:

E’ stato fissato al
20 gennaio prossimo davanti al tribunale collegiale di Pistoia, il
processo ai sette compagni antifascisti arrestati a seguito della
devastazione della sede di Casapound a Pistoia. Il gip Matteo Zanobini,
accogliendo la richiesta di giudizio immediato presentata dal pm Luigi
Boccia e ritenendo evidenti le prove a carico dei sette compagni.
Denunciamo
la situazione in si trovano JURI e MARCO dopo il suo arresto. Dopo che
sono stati messi agli arresti domiciliari il 9 novembre, da quel giorno
non hanno più potuto comunicare con nessuno tranne parenti + stretti ,
non possono scrivere una lettere ne comunicare x telefono ne con
internet. JURI e MARCO
in uno stato d’isolamento totale, una condizione che non viene
riservata neppure ai peggiori mafiosi.

Con
questa azione giudiziaria hanno voluto colpirli su tutti i piani,
ossia a livello psicologico per quanto riguarda l’isolamento, a livello
emotivo per quanto riguarda la totale lontananza dai propri affetti
(amici, partenti,compagni ecc.)

Solidali con tutti i prigionieri
non lasciamo i compagni soli!!