Milano – Solidarietà ai 5 anarchici arrestati venerdì 13/11

I compagni
rischiano di essere accusati di rapina per il  mancato pagamento di
fotocopie fatte all’interno della libreria Cusl gestita da Comunione e
liberazione, rischiando 4 anni di galera per alcuni fogli di carta.
Quelle merde di Cl e le feci del loro braccio destro economico Opus
Dei, sono sette cattoliche che contribuiscono a dirottare i soldi
destinati al sociale. Il loro giro di speculazioni e affari è
imponente: 70 miliardi di euro, realizzati da 35 mila aziende e
professionisti, il 69% dei quali opera nel Nord-Ovest italiano. Ma
ripassiamo la storia:
L’8 settembre 1969 nasce a Reggio Emilia il
gruppo dell’ "appartamento "fondato da brigatisti rossi. Nella
componente brigatista, si era già infiltrato un gruppo di cattolici
dissidenti, si chiamavano One Way, una via. Avevano una libreria e
partecipavano a tutti i dibattiti, i loro leader erano i due fratelli
Folloni. Uno, Guido, sarebbe poi diventato direttore di "Avvenire",
senatore democristiano e, nel 1998, ministro del governo D’Alema. C’era
poi la componente cattolica di Franco Troiano, che proveniva dallo
stesso ambiente da cui sarebbe nata comunione e liberazione. Erano due
gruppi, Giovani studenti e Giovani lavoratori, in cui militava gente
come Maurizio Ferrari, Arialdo Lintramir, Giorgio Semerari, poi Giulia
Archer, una inglese e l’allora fidanzato, Sandro D’alessandro, un
rampollo della borghesia intelletuale milanese e infine, il gruppo dei
tecnici della Sit-Siemens, di cui faceva parte Mario Moretti.
L’ispiratore era Corrado Corghi ex presid. di Azione cattolica. Padre
fondatore della Gladio bianca che in seguito sarebbe stata assorbita
(Osoppo)nella rete Nato Stay Behind.Voleva che la cultura cattolica e
quella marxista si incontrassero per entrare nel potere politico. Nelle
loro idee ambigue, c’era una anticipazione di quello che sarebbe stato
il ’68 e le sue contraddizioni.
Ai 5 anarchici (in particolare a
Valerio, che nel frattempo starà finalmente organizzando la tanto
attesa rivolta carceraria di San Vittore) esprimiamo tutta la nostra
solidarietà.
Su la testa companeros

By Ricercatori senza padroni (Rsp)

Torino – Centri sociali, si va verso lo sgombero ma con gradualità

fonte tuttosquat

Torino 16 Novembre 2009

Hanno deciso
Vogliono sgomberare tutti i posti occupati torinesi.
Lo faranno con gradualità.
Lo hanno deciso questa mattina in prefettura dove le istituzioni si son
riunite in quello che si chiama Comitato per l’ordine pubblico e la
sicurezza. Si apprende dal TG RAI TRE PIEMONTE delle ore 14:00 che Gli sgomberi li effettueranno in modo graduale, per non creare inutili tensioni in città . Così dicono.
Nessun intervento immediato.Al Consiglio Comunale di Torino è stato
chiesto di esprimersi sugli sgomberi dei centri sociali con un ordine
del giorno, un atto politico di supporto a ciò che il Comitato per la
sicurezza ha deliberato.
In Consiglio Comunale se ne discuterà forse Lunedì prossimo – 23 Novembre 2009.
Ma la destra non concorda con la gradualità: parole di Agostino Ghiglia "Vogliamo
lo sgombero dei centri sociali occupati da delinquenti estremisti. Non
c’è nessuna possibilità di dialogo. Non va fatta nessuna trattativa.
Vanno sgomberati. L’unica cura è la tolleranza zero.
Chiamparino obbedisce!


fonte labusiarda

Centri sociali, si va verso lo sgombero ma con gradualità

Pdl e Lega Nord premono per un documento nel quale siano ribaditi rigore e tolleranza zero»

Un altro passo avanti verso lo sgombero dei centri sociali di
Torino. Entro due settimane il consiglio comunale preparerà un
documento che impegna la Città a ottenere la restituzione degli edifici
occupati.
È quanto è stato deciso oggi in Prefettura
nell’incontro, coordinato dal prefetto Paolo Padoin, al quale hanno
partecipato i responsabili delle forze dell’ordine, il sindaco Sergio
Chiamparino, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Castronovo e
i capigruppo di maggioranza e opposizione nell’assemblea cittadina.

«È stata ribadita – è il commento di Chiamparino – la decisione
degli sgomberi per la restituzione al pubblico degli edifici,
all’insegna della gradualità, resa necessaria dal contesto ambientale».
Una linea ritenuta «troppo prudente» da Pdl e Lega Nord che premono per
un documento nel quale siano ribaditi «rigore e tolleranza zero perchè
non esiste – dice Agostino Ghiglia, consigliere di An-Pdl – una terza
via tra quest’impostazione e chi è contrario alla sgombero».

«Siamo pronti a ritirare il nostro documento – spiega Mario
Carossa, capogruppo della Lega Nord – se tutti i gruppi concorreranno a
prepararne uno analogo».

«Questo documento del consiglio – aggiunge Daniele Cantore,
capogruppo di Fi-Pdl – obbligherà ancora una volta il sindaco a fare i
conti con le contraddizioni all’interno della sua maggioranza e siamo
sicuri che nel centro sinistra ci saranno delle defezioni».

Intanto, una quindicina di anarchici ha tenuto un presidio, questa
mattina a partire da mezzogiorno, di fronte al municipio di Torino, in
piazza Palazzo di Città, per protestare contro lo sgombero dell’asilo
occupato di via Alessandria, giudicato imminente.

I manifestanti hanno affisso striscioni neri con scritto «Giù le
mani dall’asilo» e «L’autogestione non si tocca» e hanno portato
impianti audio facendo suonare musica techno ad altissimo volume. «Si
vogliono cancellare 14 anni di autogestione e di attiva presenza nel
quartiere Porta Palazzo per mascherare le vere magagne di una Torino
sull’orlo del collasso – si legge nel volantino che gli autonomi hanno
distribuito a tutti i passanti -. La sinistra si appresta a consegnare
alla destra fascista una città ’ripulità dei pochi che ancora osavano
andare in piazza a smascherare i nuovi fascisti, ormai sempre meno
paurosi di mostrarsi in pubblico».

LA MONTATURA DELLA QUESTURA COMINCIA A CROLLARE.


 

Dopo 25 giorni dai fatti del 11 ottobre
a casa pound, si sono posti 4 Antifascisti agli arresti domiciliari. Pericolo di reiterazione del reato? Pericolo di inquinare le prove? pericolo di
fuga?

Tutto questo dopo 25 giorni!!!! neppure
nei periodi oscuri dei golpe nelle repubbliche delle
banane.

E QUALCUNO DOVREBBE CREDERCI
!!

 

QUESTA è PURA E SEMPLICE VOLONTà
REPRESSIVA
.

 

Come si è svolta la PERQUISIZIONE a casa
di Juri?

Si sono presentati in 5 digos ed hanno
chiesto una maglietta, di una certa marca con un particolare disegno. Maglietta
che indossava domenica 11. Ricordiamo che Juri era tra i deportati in Questura
dove è rimasto 7-8 ore. Fotografato, ripreso dalle telecamere interne. Uscito
senza neppure la denuncia che aveva colpito 8 Antifascisti. Dopo 25 giorni ,si
viene a sapere che ,uno (o tutti e due) camareta presente nel covo di casa pound
ricorda che una persona indossava una particolare maglietta.  (??!)

LASCIAMO OGNI COMMENTO AL BUON
SENSO.

 

Al compagno Marco è stato sequestrato il
computer. è un corpo di reato? NO!!

è stato utilizzato per l’aggressione?
NO!! è stato utilizzato per qualche caso legato all’aggressione? NO!! ed allora
perché questo sequestro? la domanda la rivolgiamo al sig.  questore.

LA RISPOSTA LA LASCIAMO AL BUoN SENSO

 

 Il questore parla di collaborazione
della gente: si dimentica però che tutti i testimoni dicono che gli aggressori
erano giovani intorno ai 20 anni. Vada a vedere quanti hanno quelli che lui
vorrebbe già condannati. Nessuno sotto i 28-29 anni, alcuni sopra i
35.

 

Chiediamo anche di voler spiegare
perché:si sono presi i documenti a tutti i
partecipanti alla riunione al 1° Maggio… ma solo dopo due ore sono stati
deportati in questura. Perché queste due ore? si doveva forse organizzare
la
RAPPRESAGLIA?

 

Alle ore 19.00 circa 20 Antifascisti
erano in Questura senza motivazione, senza niente di niente.  Si è atteso le 5 della mattina
successiva per decidere tre arresti e 8 denunce.

Perché? il tempo di fabbricare le
prove?

 


 

 

PISTOIA.:Aggiornamenti su Marco e Juri!

Stamani Venerdì 13 novembre al tribunale di Pistoia(davanti al Duomo), alle ore 9.30 verranno interrogati i compagni, Marco  e Juri(arrestati/domiciliari).

RICORDIAMO CHE mARCOE JURI SONO VITTIME DI UNA RAPPRESAGLIA POLIZIESCA!!

TUTTI LIBERI !DENTRO NESSUNO SOLO MACERIE!!

PORTIAMOGLI UN Pò DI SOLIDARIETà!!! 

Comunicato RAF-PT + qualche osservazione

Sappiamo benissimo che le perquisizioni e le intimidazioni ai danni dei compagni Antifascisti aoscani avvenute questo lunedì e proseguite con gli arresti domiciliari per tutti, non aggiungono, come affermano i compagni livornesi nel loro comunicato stampa, "nessuna novità sulle dinamiche della vicenda… […] Infatti non si capisce come mai debbano essere dati gli
arresti domiciliari dopo un mese a chi era già denunciato a piede
libero. C’è il pericolo di fuga, reiterazione dell’atto o inquinamento
delle prove dopo così tanto tempo?
". Questura e magistrati sanno fin troppo bene che tutti gli indagati di questa vicenda non c’entrano assolutamente niente con quanto avvenuto l’11 ottobre scorso con la devastazione della sede di casa pound; l’obbiettivo è abbastanza chiaro ed evidente: il loro interesse è quello di colpire i compagni del movimento antagonista toscano, colpire coloro i quali si stanno adoperando in prima persona nelle più importanti questioni sociali, dalle battaglie per il lavoro alle lotte contro fascismo e razzismo, vogliono colpire chi tenta di autorganizzarsi, senza l’ausilio di partiti e sindacati, e chi non vuole piegarsi alla fascistizzazione della società.
Per la magistratura democratica e per i loro cani da guardia in divisa, oggi le parole d’ordine sono paura e intimidazioni.
Sappino lor signori che "possono arrestare, possono perquisire, possono picchiare, umiliare, torturare, imprigionare… ma la lotta dei compagni quella no, non la possono fermare… nessun magistrato lo può neanche pensare…"

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COMUNICATO STAMPA 9-11-2009

Dopo i tre fermi di omenica 11 Ottobre a Pistoia la repressione colpisce nuovamente gli Antifascisti. Questa mattina altri quattro compagni -due di Pistoia e due di Livorno che erano già stati denunciati Domenica 11­ sono stati prelevati dalle loro abitazioni, portati in questura e messi agli arresti domiciliari, pur essendo totalmente estranei alla devastazione   della   sede   fascista   di casapound.
È evidente che l’operato della questura mira a reprimere chi, nella propria realtà cittadina, si mobilita sul tema dell’antifascismo e dell’antirazzismo e a chi cerca concretamente di porre un freno all’ondata repressiva e xenofoba che si sta perpetuando nel nostro paese. Le perquisizioni effettuate nell’ultimo mese non si limitano a Pistoia e a Livorno: Venerdì scorso a Firenze sono state effettuate alcune perquisizioni ed è stato arrestato un compagno accusato di vari capi d’imputazione tra cui la presunta detenzione di esplosivi, i rapporti di solidarietà internazionale e le iniziative contro la  presenza dei fascisti nella città fiorentina.
Difronte a questo clima di intimidazione e di repressione non possiamo tacere e esprimiamo la nostra più profonda solidarietà ai perquisiti e ai fermati, richiedendo l’immediata liberazione dei  compagni e l’immediata cancellazione delle denunce.
Contro fascismo e repressione la nostra lotta continua.


Rete Antifascista Pistoiese

Hanno arrestato Marco e Yuri

Hanno arrestato Marco e Yuri , stamani mattina dopo aver perquisito le loro abitazioni ,

senza trovare niente li hanno portati in questura  . .a seguire aggiornamenti!!

Oggi alle 15 TUTTI SOTTO AL COMUNE A PISTOIA!!!

Solidarietà ai compagni fiorentini da Pistoia.

Dopo i fatti di Domenica 11 a Pistoia, la repressione colpisce nuovamente a firenze. Stamani, Venerdì 6-11, la procura fiorentina con l’ennesima operazione arbitraria, ha perquisito le case di numerosi compagni, deportandoli poco dopo nei locali della polizia scientifica. Al termine delle operazioni molti compagni sono stati denunciati a piede libero ed uno è finito in isolamento nel carcere di Sollicciano. Le imputazioni vanno da detenzione di presunti esplosivi, ai rapporti di solidarietà internazionale, alle iniziative contro la presenza dei fascisti in città e provincia; il tutto condito con l’immancabile aggravante di terrorismo. Le indagini sarebbero da mettere in relazione con  fatti avvenuti nei mesi scorsi a Firenze.
Come rete antifascista pistoiese esprimiamo il massimo della solidarietà ai compagni fiorentini colpiti dall’ennesimo atto repressivo, e notiamo come nuovamente, le procure si dimostrano complici nel colpire in maniera violenta tutti quei soggetti che lottano quotidianamente contro i meccanismi di sfruttamento e oppressione, fabbricando prove ed imbastendo procedimenti, con l’obbiettivo chiaro di fiaccare le energie e la resistenza dei compagni.
A pochi giorni dall’incontro che Forza nuova vorrebbe tenere nella città di Dante si colpiscono le realtà antifasciste, con l’obbiettivo -tra l’altro- di garantire agibilità ai camerati. Si sta palesando sempre più di come la stretta autoritaria, che da anni si sta facendo sempre più soffocante, si stia trasformando velocemente in stato di polizia, anticamera più prossima della dittatura, e questo che lo si voglia vedere o meno.
Già oggi pomeriggio si svolgerà un presidio sotto la prefettura di Firenze in via Cavour, mentre domani -Sabato 7- si svolgerà una manifestazione per pretendere la liberazione di Mannu ed in solidarietà ai denunciati. Noi ovviamente ci saremo. MANNU LIBERO!
Rete antifascista Pistoia-

Venerdì 6 Novembre, ore 17,30: Presidio sotto la prefettura di Firenze in via Cavour.
Sabato 8 Novembre, Piazza S. Marco ore 16: Manifestazione per la liberazione di Mannu ed in Solidarietà ai perquisiti.


Ecco il comunicato dei compagni fiorentini:
 
MANNU
LIBERO

 

SOLIDARIETA’
AGLI ANTIFASCISTI PERQUISITI

 

Stamani
le solerti forze di polizia hanno perquisito numerosi abitazioni di
compagni e compagne appartenenti a centri sociali e non solo. Se
questo non bastasse un compagno è stato arrestato adducendo ad un
presunto pericolo di fuga per un viaggio in sud America che avrebbe
dovuto, e farà, nel mese di Febbraio.

Le
accuse vanno dalla detenzione di presunti esplosivi, ai rapporti di
solidarietà internazionale, alle iniziative contro la presenza dei
fascisti in città, alle iniziative contro Forza Nuova a Rignano
sull’Arno.

Il
GIP Pezzuti ha pensato bene di tentare la carta dell’aggravante di
terrorismo, utilizzando in maniera piuttosto stravagante quanto
previsto dal Decreto Pisanu sulla nuova definizione di terrorismo
stesso “
Sono
considerate con finalità di terrorismo le condotte che, per la loro
natura o contesto, possono arrecare grave danno ad un Paese o ad
un’organizzazione internazionale e sono compiute allo scopo di
intimidire la popolazione o costringere i poteri pubblici o
un’organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal
compiere un qualsiasi atto o destabilizzare o distruggere le
strutture politiche fondamentali, costituzionali, economiche e
sociali di un Paese o di un’organizzazione internazionale, nonché
le altre condotte definite terroristiche o commesse con finalità di
terrorismo da convenzioni o altre norme di diritto internazionale
vincolanti per l’Italia
”.

Non
stiamo qui a leccarci le ferite ma lanciamo da subito quello che deve
essere per ognuno di noi una pratica da cui nessuno può
“dissociarsi”: la solidarietà

Fuori
da ogni richiesta di giustizialismo pensiamo che non sia casuale che
in prossimità dell’ennesimo tentativo di svolgere iniziative in
città da parte di quei fascisti di Forza Nuova, si vada a colpire
proprio chi in questi anni è stato protagonista nell’impedire
qualsiasi tipo di agibilità politica a questi loschi figuri.

Nell’ultimo
anno magistratura, questura hanno operato in maniera tale da cercare
di stroncare nella nostra città ogni tentativo di protagonismo
politico, attraverso gli avvisi orali e le perquisizioni agli
studenti, convocazioni in questura, fino ad arrivare a quanto è
successo oggi.

Un
clima davanti al quale, come più volte abbiamo detto e scritto, non
si può sottacere.

Particolarmente
in questo momento non possiamo pensare e tollerare che qualcuno si
possa sentire non coinvolto da quanto sta succedendo.

Che
sappia chi di dovere, davanti a quanto venuto alla luce in questi
mesi, che non tollereremo nessun atto di vessazione verso il compagno
arrestato.

 

 VENERDI
6 NOVEMBRE ORE 17.30

 PRESIDIO
SOTTO LA PREFETTURA DI FIRENZE IN VIA CAVOUR

 SABATO
7 NOVEMBRE ORE 16.00 PIAZZA SAN MARCO

 

MANIFESTAZIONE
PER LA LIBERAZIONE DI MANNU

 

IN
SOLIDARIETA’ AI PERQUISITI

 CPA
FI-SUD, CANTIERE SOCIALE K100, CSA NEXT EMERSON, MOVIMENTO DI LOTTA
PER LA CASA, INDIVIDUALITA’ ANARCHICHE FIORENTINE, COLLETTIVO
POLITICO SCIENZE POLITICHE, ASSEMBLEA DELLE SCUOLE IN LOTTA

 

Aggiornamenti da Firenze

Non sappiamo ancora il numero preciso dei denunciati, sappiamo però che il compagno arrestato è in isolamento a Sollicciano; le accuse a carico di tutti vanno da detenzione di presunti esplosivi, ai rapporti di solidarietà internazionale, alle iniziative contro la presenza dei fascisti in città, alle mobilitazioni contro la presenza di Forza nuova a Rignano sull’arno, il tutto condito con l’aggravante del terrorismo.

Oggi pomeriggio, Venerdì 6 Novembre – Presidio sotto la prefettura di Firenze in via Cavour;

Sabato 7 Novembre – Ore 16 piaza S. Marco: Manifestazione per la liberazione di Mannu ed in solidarietà ai perquisiti.

esprimiamo -ovviamente- massima solidarietà ai compagni colpiti dall’enesima ondata repressiva, che dimostra ancor più quello che molti non vogliono vedere, ovvero come la stretta autoritaria, che da mesi si sta facendo sempre più asfissiante, si stia trasformando velocemente in totalitarismo e stato di polizia.

MANNU LIBERO! ALE, ELE ED ALE LIBERI! LEO LIBERO! FUOCO ALLE CARCERI!

AGGIORNATO: Firenze, Arresti e Perquisizioni!

Ci avvertono che stamani un’operazione della DIGOS ha portato alla perquisizione della casa di molti compagni fiorentini, uno dei quali è stato arrestato s-embra- per la fabbricazione di un ordigno che sarebbe stato posizionato (senza esplodere) fuori dalla sede di un giornale. Le notizie sono frammentarie, sembra che i compagni, dopo esere stati perquisiti, siano stati portati alla polizia scientifica. Seguiranno aggiornamenti!

I compagni fermati sono stati tutti rilasciati, quello arrestato -militante del CPA- è stato trasferito in isolamento al carcere di Sollicciano.