Manifestazione Antifa a Prato, piattaforma

Riceviamo e pubblichiamo, ribadendo la nostra adesione alla manifestazione che si terrà sabato 24 a Prato e la nostra solidarietà all’aggredito, ci sentiamo però di rifiutare il punto della piattaforma che fa riferimento alla costituzione (ed ai riferimenti istituzionali in genere) poiché crediamo  che i fascismi vadano combattuti a prescindere dai dettami di un pezzo di carta che peraltro non riconosciamo inquanto documento costitutivo di uno stato e quindi contrario e nemico di quella che è la nostra idea del con-vivere libero dai lacci e lacciuoli che il potere ci impone. Ci sentiamo certamente più vicini al volantino/comunicato fatto circolare qualche giorno fa dalla Rete dei Collettivi Studenteschi (Firenze) – Coordinamento Studentesco Livornese – Collettivo Studentesco Autonomo (Prato) e che potete leggere qui

PIATTAFORMA PER UNA MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA E COSTITUZIONE DI UN’ASSEMBLEA PERMANENTE
 

In merito ai fatti di mercoledì 14 gennaio (aggressione da parte di due naziskin al Collettivo Studentesco Autonomo riunito nella sede di Rifondazione Comunista di V.M.Nistri a Prato con conseguente ferimento di uno studente), l’assemblea, riunitasi giovedì 15 presso gli stessi locali, convoca una MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA per il pomeriggio di SABATO 24 GENNAIO in forma di CORTEO per le vie del CENTRO CITTADINO.
La piattaforma della manifestazione (denominata “PRATO ANTIFASCISTA”, come riporterà lo striscione d’apertura del corteo) è stata redatta sulla base degli interventi effettuati durante l’assemblea stessa e successivi contributi pervenuti e costituisce la base sulla quale aderire.

1. Condanniamo in maniera netta l’aggressione subita dai giovani compagni del Collettivo Studentesco Autonomo, sottolineando che questo è solo l’ultimo di una serie di episodi di violenza che hanno come obiettivo il “diverso” e che, negli ultimi anni, si sono verificati sempre più spesso nella nostra città. Sarebbe sbagliato valutare il fatto, come spesso accade in questi casi da parte dei media e di certa parte della politica istituzionale, come una “guerra tra bande”, una “ragazzata”, un episodio di “bullismo” o “violenza di strada”.
Ricordiamo infatti negli ultimi anni: il migrante pestato e abbandonato sulle rotaie da parte di ragazzi della “Prato-bene”, l’uccisione di due senzatetto ed il ferimento di una terza, le minacce ricevute da appartenenti al “Comitato gay e lesbiche Prato” e altri ragazzi e ragazze appartenenti alle comunità gay lesbiche bisessuali trans queer (GLBTQ), le offese e le aggressioni ad appartenenti alla comunità cinese, le minacce subite quotidianamente dai ragazzi impegnati nei collettivi studenteschi di sinistra da parte di coetanei dichiaratamente neofascisti, le provocazioni a suon di saluti romani nelle Case del Popolo e alle feste di partito, la comparsa di numerose svastiche, croci celtiche e scritte razziste sui muri di varie parti della città.
 
2. Da una lettura sistematica dei fatti, non possiamo poi non notare come questi avvenimenti (ormai comuni in molte parti del Paese) siano sintomo evidente di una deriva morale e culturale della nostra società e le cui cause vanno ricercate in una serie di fattori:
– le condizioni di vita precarie di larghi strati di popolazione, legate allo sfruttamento dei lavoratori, alla perdita di diritti sul lavoro, ai costi di una crisi capitalista che come sempre viene scaricata sui più deboli. Ma anche alle difficoltà nel potersi permettere una casa (affitti alle stelle, per non parlare dei mutui), agli oneri sempre più alti di chi studia o intraprende carriere accademiche e si trova a dover dipendere dalle famiglie.
– alla precarietà materiale si accompagna una precarietà culturale ed intellettuale, responsabili i mezzi di informazione di massa (o sarebbe meglio chiamarli di disinformazione? o, meglio ancora, di distrazione, vista la mole di notizie oscurate o manipolate e la quantità di idiozie propinateci giornalmente), così come larga parte della classe politica che, tanto a livello nazionale come locale, ha passato gli ultimi anni ad equiparare Partigiani e repubblichini, riformare i programmi scolastici in senso revisionista e sottovalutare , se non quando spalleggiare, i movimenti di estrema destra, concedendo loro anche spazi pubblici e/o istituzionali.
– il lavoro dei vari governi e la legiferazione delle ultime legislature, mirati alla difesa degli interessi del capitale piuttosto che delle popolazioni, al predominio del commercio rispetto alla difesa dei diritti delle comunità; alla prepotenza proibizionista e alla repressione invece che all’educazione al bene comune e alla responsabilità individuale, alla paura e diffidenza verso lo “straniero” piuttosto che all’integrazione e alla valorizzazione dell’interculturalità.
– il sistematico e costante lavoro, mediatico e politico, da parte di Berlusconi in prima persona, del suo governo e dei partiti di maggioranza, volto alla creazione di un clima da "caccia alle streghe": la continua ossessione per i "comunisti" (figura mitologica, per il premier, il quale identifica così tutti coloro che gli remano contro), la mattanza del G8 di Genova e tutti i suoi sviluppi giudiziari, gli attacchi alle associazioni che si occupano di Memoria e Resistenza, ai centri sociali, ai movimenti sindacali e studenteschi; la continua riabilitazione, quando non addirittura esaltazione di figure legate al ventennio fascista (duce in primis), le alleanze elettorali con partiti come Forza Nuova e Fronte Nazionale; le apparentemente innocue storielle e barzellette a sfondo razzista, sulla tragedia dei lager, sugli omosessuali, che sommate al restyling estetico (le sempre più frequenti camicie e magliette nere sotto la giacca, i saluti dal palco a braccio teso….) vanno a "sdoganare" una serie di comportamenti che a lungo andare modificano la sensibilità e la criticità delle masse, oltre a creare consenso e simpatia tra le frange più becere ed estreme della destra, con ovvio ritorno elettorale.
– a questo perverso disegno politico va a sommarsi la scarsa (talvolta nulla) resistenza delle forze istituzionali di sinistra e centro-sinistra, su temi riguardanti l’antifascismo, l’antirazzismo, l’antimperialismo; quando addirittura non si sono visti andare a braccetto maggioranza e opposizione (indipendentemente da chi, tra i due maggiori schieramenti politici, fosse da una parte o dall’altra al momento dei fatti): nella condanna – o mancato appoggio – alle proteste dei Movimenti e delle Comunità per la difesa del territorio, contro la commissione parlamentare su Bolzaneto e la Diaz, le votazioni per l’invio di truppe di occupazione all’estero ed i rifinanziamenti alla guerra imperialista occidentale in atto in varie parti del mondo.
– la sottovalutazione, da parte delle varie forze ed apparati di polizia, del fenomeno "estrema destra", almeno a livello di manifestazioni violente dello stesso; troppe volte è stato "chiuso un occhio", anche due, quando magari dall’altra parte si tenevano ben aperti occhi, orecchie e manganelli a portata di mano.
 
3. L’Antifascismo, valore costituzionale e fondamento dell’Italia repubblicana si vede in tale tragico contesto relegato a valore “di parte” e “vecchio, fuori tempo”, anziché universale e attuale come pensiamo sia; crediamo inoltre che, separato da altre rivendicazioni di tipo sociale, politico, economico ed ambientale che da sempre, seppur con mille differenze e specificità, caratterizzano i partiti e le aggregazioni politiche e sociali figlie della Resistenza, l’antifascismo diventi solo un fantoccio svuotato di ogni significato reale, buono per essere sventolato in occasione delle ricorrenze o commemorazioni ufficiali, o per convenienze politico-elettorali; ripudiamo infine l’antifascismo “da salotto”, quello fatto a parole e non presente fisicamente e culturalmente sul territorio, nelle strade, nelle piazze, nei circoli e puntando invece ad un antifascismo come pratica diretta ed autorganizzata.
In quanto forze Antifasciste non possiamo scordare che in occasione delle scorse elezioni politiche Logli e Romagnoli hanno di fatto permesso alla Mussolini di presentare le liste nonostante le sottoscrizioni fossero false e non hanno fatto niente per impedirlo; le stesse autorità pubbliche, ufficialmente garanti dei valori costituzionali e promotori della pacifica convivenza ed integrazione nel multietnico e multiculturale contesto pratese, in più occasioni hanno concesso ai neofascisti di Forza Nuova, ai postfascisti di AN e agli xenofobi della Lega il suolo pubblico per allestire banchini di propaganda, "dogane" e raccolte firme contro gli immigrati, iniziative che sicuramente non vanno a favorire un clima di rispetto delle diversità. Ciò non deve più accadere.
Chiediamo quindi alle istituzioni che governano la città e la provincia il fermo impegno a contrastare la crescita di qualsiasi movimento, associazione od organizzazione politica che si richiami o faccia riferimento a principi di stampo fascista, nazista, razzista, sessista.
Ciò a partire dal divieto di aperture di eventuali sedi che, come si è visto in realtà a noi vicine (Lucca, Pistoia) altro non portano che a un incremento di episodi violenti di matrice squadrista e xenofoba, oltre al divieto di ogni attività promozionale e di propaganda e alla non concessione di spazi pubblici e/o istituzionali per iniziative pseudo-politiche o pseudo-culturali di stampo revisionista o inneggianti a supposte supremazie etno-culturali.
Si richiede inoltre l’impegno nella costruzione di iniziative e percorsi finalizzati all’integrazione e al mantenimento della memoria storica, nonché alla valorizzazione dei principi costituzionali di uguaglianza e antifascismo.
 
Chiediamo pertanto a tutte le forze politiche, associazioni, movimenti, singole/i che si riconoscono nei valori della Resistenza e dell’Antifascismo e che concordano con quanto esposto dalla piattaforma l’adesione formale al corteo di Sabato 24.
 Specifichiamo che per noi la manifestazione non è un punto d’arrivo bensì di partenza per un percorso che porti alla costituzione di un’assemblea permanente antifascista pratese (o come vorrà chiamarsi una volta costituitasi) la quale si porrà come obiettivi:
– il monitoraggio continuo su ciò che accade in città e dintorni che possa essere ricollegato all’attività di aggregazioni neofasciste
– ferma opposizione all’apertura di sedi o qualsiasi attività propagandistica della destra estrema
– denuncia di qualsiasi episodio (di revisionismo, discriminazione, etc.) possa fomentare l’espansione del razzismo e neofascismo
– promozione di iniziative volte a mantenere alta l’attenzione sul fenomeno delle nuove destre radicali e che respingano la cappa di revisionismo, autoritarismo, intolleranza che si fa ogni giorno più pesante togliendo il respiro al nostro futuro.
E’ evidente che una massiccia partecipazione alla manifestazione darebbe maggiore slancio alla costituzione dell’assemblea permanente e al suo radicamento sul territorio.

Comitato promotore
Colletivo Studentesco Autonomo
Rete Antifascista Pistoia-Agliana-Prato
Partito della Rifondazione Comunista
Partito dei C.A.R.C.
Comitato Antimperialista Antifascista “29 martiri di Figline”
P.M.L.I. – Cellula "G.Stalin"
Comitato Gay e Lesbiche Prato
Individualità Anarchiche della Piana
Partito dei Comunisti Italiani

 
PER ADERIRE ALLA PIATTAFORMA E ALLA MANIFESTAZIONE SCRIVERE A:
gossa.maya@gmail.com 

 

Corteo antifà a Prato

Sabato 24 si terrà a Prato un corteo antifascista in solidarietà all’aggredito e per dire ai rigurgiti neofascisti; il tutto partirà verso le 15 da piazza Mrcatale. Naturalmente noi ci saremo. In Toscana NO PASARAN! Seguiranno aggiornamenti…

DE’ (A)NDRE’ VIVE!

L’11 Gennaio del ’99 il vuoto che ci attraversa si faceva un po più vuoto e l’orizzonte un po più grigio; nel ’98, qualcuno ha perso un padre, qualcuno un marito, alcuni un cantante, gli ultimi uno dei pochi che avevano deciso di dargli voce, la poesia ha perso i colori dei carrugi di Genova e della Sardegna ed ha aquistato quelli della nostalgia che sa di rimpianto, noi abbiamo perso un compagno, un compagno tanto schivo quanto presente nei momenti di bisogno (come non ricordare i concerti benefit per la stampa Anarchica?), un compagno che non si è mai vergognato di dirsi Anarchico anche quando le circostanze avrebbero voluto più "cautela" per un personaggio in vista (suo malgrado) come lui…insomma in quel Gennaio -proprio come il suo amico Tenco tanti anni prima- Fabrizio ci lasciava -cose che capitano agli uomini- e cosa avrà pensato la morte di colui che l’aveva cantata, trovandoselo davanti? Certo, noi avremmo preferito che quel randez-vous fosse quantomeno rimandato, ma tant’è…fortunatamente ci sono le canzoni…si le canzoni…ma bastano le canzoni…? La domanda ha poco senso ed una semplice risposta: questo è quello che ci rimane, questo ci deve bastare…certo saremmo stati curiosi di sentirlo cantare della sua Genova sfregiata dalla violenza del potere che sempre aveva avversato o del Sud America che resiste all’avvilimento del capitale, Oaxaca…Poi il medio Oriente ancora violentato o le Rivolte greche o…certo che dieci anni sono tanti, tanti per il rimpianto d’un amore che non c’è più, tanti per un ricordo che comunque vive…Noi comunque ci siamo, sempre in direzione ostinata e contraria, come pettirossi da combattimento, non "angeli senza dio" (come lo stesso Fabrizio ci definì parlando di Malatesta), ma  uomini, forse un po ai margini, mai chini, sempre nella nostra nuvola di dubbi e bellezza…Ciao ancora F(A)brizio.
 
http://www.youtube.com/watch?v=UbTglb4GK74
 
 
 

Assemblea cittadina in solidarietà con la popolazione di Gaza


Venerdì 9 Gennaio 2009
ore 21:15
presso lo Spazio Liberato
Ex
Breda Est
(via Pacinotti 9, Pistoia)

ASSEMBLEA CITTADINA

Per
organizzare insieme un percorso di iniziative in solidarietà con la
popolazione della Striscia di Gaza sotto attacco da parte di Israele

Comunità Araba ed Islamica di Pistoia, Comunità Palestinese Toscana,
Associazione di Amicizia Italo-Palestinese

Per informazioni:

Raja 338/8107406,

Francesco  333/9110255

i$raeliani usano bombe al fosforo bianco!

 bastaguerre!

05/01/2009

Times: israeliani usano bombe al fosforo bianco

L’ipotesi avanzata da un ufficiale israeliano

Nell’offensiva di terra nella Striscia di Gaza l’esercito israeliano
starebbe usando i controversi proiettili al fosforo bianco che creano
spesse cortine fumogene, ma che possono anche causare terribili
ustioni. Lo rivela il quotidiano britannico Times nell’apertura del
suo sito internet.

Come a Falluja e in Libano. Il giornale riporta le dichiarazioni di un
esperto di intelligence israeliano. Si tratta delle stesse munizioni
impiegate dagli Usa in Iraq nel novembre del 2004 a Falluja e nella
guerra del Libano contro Hezbollah nel 2006. In base al Trattato di
Ginevra del 1980 – precisa il Times – il fosforo bianco "non puo’
essere usato come arma di guerra nelle aree popolate da civili, anche
se non ne è vietato li”impiego appunto come cortina fumogena o come
bengala per illuminare le aree" dove operano le truppe. In realtà,
secondo il Times, vengono usate nelle aree urbane "per snidare i
cecchini o quanti restano appostati tra le macerie per far esplodere
gli ordigni improvvisati" al passaggio delle truppe. Israele ha
riconosciuto di aver usato il fosforo bianco nel Libano meridionale
durante la disastrosa guerra dell’estate del 2006 contro le milizie
sciite di Hezbollah. "Impiegare tali proiettili in un’area delle aree
piu’ densamente popolate del mondo come la Striscia di Gaza – scrive
il giornale conservatore – alimenterà ulteriormente le critiche contro
l’offensiva israeliana che ha già causato almeno 2.300 feriti".

Tessuti bruciati. I proiettili danno vita a "esplosioni fantastiche,
causano tanto fumo ostacolando la vista del nemico e consentendo alle
nostre truppe di avanzare", ha spiegato un esperto di sicurezza
israeliano. "Se il fosforo bianco è stato sparato in maniera
deliberata sulla la gente qualcuno finirà alla Corte per i crimini di
guerra dell’Aia", ha commentato l’ex maggiore dell’esercito
britannico, Charles Heyman, perchè "è anche un arma terroristica. Le
gocce di fosforo bruciano al contatto con la pelle". Tsahal ha negato
l’uso del fosforo, ma non ha voluto precisare il tipo di armi adottate
limitandosi a ribadire che "Israele usa munizioni autorizzate dal
diritto internazionale", ha detto il portavoce, capitano Ishai David.
Tra i militari il fosforo bianco viene chiamato ‘Willy Pete’ fin dalla
Prima Guerra mondiale ed è stato ampiamente utilizzato dagli Usa nel
Vietnam. Il fosforo bianco viene conservato sott’acqua o in azoto
perchè a contato con l’ossigeno presente nell’aria produce anidride
fosforica generando calore. L’anidride fosforica reagisce
violentemente con composti contenenti acqua (come il corpo umano) e li
disidrata producendo acido fosforico. Il calore sviluppato da questa
reazione brucia la parte restante del tessuto molle. Il risultato è la
distruzione completa del tessuto organico.

Pistoia: Sabato 20.12 Manifestazione antifascista in solidarietà ai compagni denunciati

Sabato 20 Dicembre si terrà a Pistoia
una manifestazione antifascista in solidarietà al compagno ferito ed ai
compagni denunciati.

Il corteo
partirà alle 15,30 davanti allo Spazio liberato ex Breda Est (viale
Pacinotti, 9), la mobilitazione è stata indetta dopo la partecipata
assemblea pubblica di ieri sera (circa 150/200 persone) cui hanno preso
parte molti soggetti politici anche distanti fra loro ma che comunque
hanno deciso di dare una risposta decisa alla feccia neofascista e al
tentativo delle istituzioni e delle forze dell’ordine di trasformare
un’aggressione di chiaro stampo fascista in una "rissa" tra militanti
di destra e di sinistra.

Invitiamo tutti i compagni antifascisti a partecipare numerosi per far
capire ai signorini in camicia bruna che a Pistoia ed in Toscana il
Fascismo non Passerà.

per arrivare al concentramento: Uscite a Pistoia, dopo il casello lo
svincolo a sinistra, immessi sulla superstrada uscire al primo svincolo
a dx (costeggerete l’ansaldo Breda costruzioni ferroviarie),
all’incrocio a sinistra, proseguite fino a sorpassare la ferrovia e
arrivate ad un incrocio, girate a destra, giunti alla rotonda della
stazione seguite l’unica strada possibile, all’incrocio a sinistra, 200
metri e ci siete (la palazzina vi rimane sulla sinistra).

 Naturalmente anche noi parteciperemo al corteo ed invitiamo i compagni a partecipare.

PISTOIA-GRAVE INTIMIDAZIONE POLIZIESCA IN CORSO

In questi momenti (21,40 di Mercoledì) è in corso una grave intimidazione poliziesca, stasera deve tenersi un’assemblea pubblica allo spazio liberato ex Breda est, all’entrata si è presentata la digos con alcune volanti e sta procedendo all’identificazione delle persone presenti; al momento non sappiamo di più.

Dopo le perquisizioni di ieri nelle abitazioni di alcuni compagni il clima da intimidazione portato avanti dagli sgherri del potere si sta nuovamente palesando in maniera vergognosa: i fascisti aggrediscono e feriscono e i birri se la prendono con gli aggrediti…ma si sa, in questo clima da "repubblica italiana" (ormai è inutile dire dittatura sudamericana) tutto è possibile…seguiranno aggiornamenti