Firenze- Gli sbirri sequestrano compagno

Oggi, evidentemente non sapendo cosa fare, alcuni birri hanno pensato bene di sequestrare un compagno davanti al Panico di S. Salvi. Dopo qualche ora in questura i nostri lo hanno rilasciato con una denunzietta a corredo.  Massima solidarietà al sequestrato e uno sputo in faccia ai birri.

4 NOVEMBRE FESTA DEGLI ASSASSINI IN DIVISA PRESIDIO AL CARCERE DI PRATO

in solidarietà al compagno anarchico Alessio Del Sordo
prigioniero per l’assedio al cantiere-fortino del TAV in Valsusa del 3 luglio 2011 e mai sottomesso da alcuna guardia e galera
e a tutti i prigionieri in rivolta contro i propri carcerieri
ogni giorno nel carcere della Dogaia come in tutti gli altri avvengono pestaggi, perquisizioni e trasferimenti punitivi, segregazione in isolamento, suicidi (come quello di un giovane di 22 anni  alcuni giorni fa)
MA C’E’ CHI NON SI ARRENDE: battiture delle sbarre, rifiuti di rientrare dall’aria e dalla socialità, rumorose risposte ai saluti dei solidali hanno di recente scosso il carcere di Prato, dimostrando che chi chiude a chiave le celle non è certo onnipotente e che nelle carceri può riaccendersi una speranza

DOMENICA 4 NOVEMBRE  dalle ore 14

musica e interventi microfono aperto sotto le mura

APPOGGIAMO LA LOTTA DI ALESSIO E DI TUTTI I DETENUTI

CASELLI A CASA, NO TAV DAPPERTUTTO, Sabato 8 Settembre

Sabato 8 settembre
Marcia della Giustizia Agliana-Quarrata
avremmo contestato Caselli, ma quest’anno ha preferito
(o gli è stato “consigliato”?) disertare questo suo annuale
appuntamento  da primadonna.
ci saremo ugualmente con le bandiere No Tav.
faremo azioni di presenza senza dover partecipare alla marcia.
APPUNTAMENTO: Agliana parcheggio ex Coop ore 17.00
portare bandiere No Tav 
dimostriamo al disertore Caselli che i No Tav non disertano
la Lotta e saranno sempre dappertutto
ORA E SEMPRE NO TAV
volantino che distribuiremo in piazza ad Agliana

Sono 22 anni che il popolo della valle di Susa si oppone alla devastazione del proprio territorio ad opera del Tav. Una valle già attraversata da una linea ferroviaria Internazionale (rinnovata per il trasporto anche dei camion ma sfruttata solo al 30 % delle proprie capacità) una Autostrada e due statali.

Venti anni di Manifestazioni, Presidi, Marce, Battaglie vere e proprie.

Dopo le vittorie al Ponte del Seghino (Ottobre 2005) a soprattutto a Venaus (dicembre 2005) il Movimento No Tav si è rafforzato ed ha coinvolto sempre più persone, militanti, resistenti da tutta italia. Diventando il simbolo di tutte le LOTTE per la salvaguardia dei territori, contro le speculazioni delle grandi opere inutili e dispendiose per il popolo, ma ben rifocillanti le casse dei partiti e della mafia.

Il Movimento No Tav è divenuto in questi venti anni di RESISTENZA il simbolo di tutte le Lotte e di tutti i Movimenti lungo tutto lo stivale. E con la Libera Repubblica della Maddalena (maggio-giugno 2011) è stato capace di dimostrare nella pratica come deve essere il Nuovo Mondo che vogliamo, ha dimostrato che: UN MONDO DIVERSO E’ POSSIBILE.

Lo stato non poteva tollerare una simile esperienza e il 27 giugno con una operazione militare e un uso spropositato della forza cancella questa bellissima esperienza ed occupa parte del territorio del comune di Chiomonte. Si costruisce un fortino militare oltre i confini di quello che doveva essere il cantiere. Cantiere che dopo un anno ancora ha difficoltà a nascere. Un’occupazione militare che costa a noi contribuenti circa 90.000 euro al giorno. Fate un po’ di conti. Dal 27 giugno 2011 90.000 euro al giorno per mantenere sotto occupazione militare una porzione di territorio della Val di Susa (occupate le vigne più alte d’Europa ed ai proprietari si impedisce il lavoro; occupata e DISTRUTTA una zona archeologica neolitica).

 Ma anche a questa occupazione militare la Valle ha saputo rispondere. Si sviluppa un assedio che perdura sino ad oggi. Una RESISTENZA che utilizza tutte le armi a propria disposizione.

La risposta dello stato al Movimento che perdura da venti anni e si rafforza sempre più non è il dialogo, il confronto, l’accettazione della opposizione popolare. NO! Niente di tutto ciò.  Unica risposta alle legittime richieste del popolo valsusino da parte di uno stato che continua ad autodefinirsi “democratico” è la REPRESSIONE!

Manganelli, gas lacrimogeni (circa 3.000 -TREMILA- (sic!) nella sola giornata del 3 luglio 2011), gas proibiti (C.S.), tortura, denunce, “fogli di via”, carcere.

La Procura di Torino diretta dal sig. Caselli si mette a disposizione della casta politico-mafiosa per criminalizzare il Movimento, per dirigere la Repressione. Oramai non si contano più le indagini in corso. Solo il 26 gennaio: 26 in carcere ed altri 16 con altri provvedimenti. Reati: Resistenza, lesioni a pubblici ufficiali. E per il giovane (Yuri – 16 anni) che ha rischiato di perdere l’occhio sinistro per un candelotto nel dicembre 2011? Niente!  E per il fotografo (Alessandro) ricoverato il 24 luglio 2011 col setto nasale rotto da un candelotto? Niente! E per tutti i No Tav ricoverati con ferite varie (anche con mesi di degenza)? Niente! Giustizia (ma difficile chiamarla così)  a senso unico.

Caselli e la sua Procura si sono messi a disposizione della Speculazione politico-mafiosa  di questa opera inutile, devastante e di sperpero di denaro pubblico.

Soprusi, accanimento giudiziario, protezione per le torture perpetrate (e dimostrate anche in video; vedasi: “operazione Hunter” sui siti No Tav o su youtube) dalle c.d. forze dell’ordine (o: ordine della Forza!!!)

Con un teorema talmente ridicolo, perverso e abominevole si mette in carcere persone solo per aver ritirato indietro un candelotto lacrimogeno e per questo la Procura diretta da Caselli lo ha portato al processo ed accusato del ferimento di circa 40 agenti. Neppure nelle repubbliche delle banane, neppure nelle dittature sudamericane di vicina memoria. Senza contare che molti agenti feriti dichiarano malori alle vie respiratorie. Per i gas venefici da loro stessi usati. Si arriva al ridicolo di chi (Sovrintendente Sartori Gabriele- DIGOS) che dichiara un mal di denti guaribile in 1 giorno.

E’ normale che il sig. Caselli abbia dovuto molto presto interrompere la presentazione pubblica del suo libro perché ovunque contestato (anche in Svizzera!)….ed oggi ha disertato questo suo appuntamento annuale. Troverà sempre persone di buon senso che respingeranno la sua perversione, arroganza e prepotenza, basata solo sull’uso indiscriminato (e legittimo?!?!) della VIOLENZA di Stato.

Ma se Caselli se ne deve stare a casa non  altrettanto fanno i No Tav.

Perché se Caselli rappresenta la Forza noi siamo la Ragione. Sappiamo di combattere una battaglia di Libertà, per la GIUSTIZIA, per il futuro del Pianeta e dei nostri nipoti

 

ORA E SEMPRE RESISTENZA ORA E SEMPRE NO TAV                                 

BASTA REPRESSIONI

Coordinamento NO TAV – Pistoia

Operazione Thor – Perquisizioni a Ravenna

1 settembre 2012, la procura di Bologna prosegue con il proprio contributo alle manovre repressive che in questi mesi estivi hanno colpito il “movimento” anarchico in Italia. Nelle prime ore della mattina, diverse abitazioni sono state perquisite annunciando a 13 compagni e compagne l’inscirzione tra gli indagati dell’operazione denominata “Thor”… in quanto una delle azioni prese in considerazione, riguarderebbe un bancomat preso a martellate. Da quanto appreso non vi sono stati arresti.
I vari strumenti giuridici accordati per l’occasione comprendono gli articoli 110, 112 e 270 bis del codice penale; l’associazione sovversiva, secondo gli inquisitori, sarebbe costituita attorno al gruppo “Ravenna AUT”, mentre le azioni specifiche riguarderebbero attacchi contro un bancomat e una filiale Unicredit, contro auto aziendali di ENI e CMC, contro veicoli di lusso come SUV e limousine, il tutto con finalità di eversione dell’ordine democratico.
Solidarietà con tutti i compagni e le compagne indagati e i perquisiti.

Comunicato riguardo al presidio NO TAV di Sabato 1 Settembre sotto il carcere di Prato

PRATO – Sabato 1 settembre

Circa 50 giovani (e non solo) hanno partecipato al Presidio di Solidarietà con Alessio, in carcere dal 26 gennaio scorso come anche Maurizio.
Trasferito nel carcere “punitivo” di Prato, dove si trova anche una sezione di “massima sicurezza” perchè per lo stato il compagno Alessio è incoercibile.
E per questo ha ed avrà sempre tutta la nostra stima.

…L’unica risposta …che lo stato c.d. “democratico”, gestito da una casta politico-mafiosa sa dare a tutti i Movimenti, ed in particolare oggi al Movimento No Tav è la Repressione. Criminalizzazione, manganelli, gas lacrimogeni (gas C:S: proibiti dalle convenzioni internazionali), tortura, carcere: questa la risposta che solo sa usare lo stato contro le legittime richieste delle popolazioni.
Con questo Presidio abbiamo voluto portare anche sotto il carcere della Dogaia di Prato le bandiere No Tav come simbolo di RESISTENZA.

La risposta dei detenuti è stata molto positiva: bandiere, stracci, magliette, federe sventolavano dalle finistre; grida e brevi battiture hanno accompagnato la nostra battitura e i nostri slogan per la Liberazione di Tutti/e, per la distruzione di tutte le carceri.

Basta Repressioni!!!
ORA E SEMPRE RESISTENZA!!!
ORA E SEMPRE NO TAV!!!
ALESSIO e MAURIZIO LIBERI SUBITO!!!
LIBERI/E TUTTI/E

Sabato 1 Sett presso il carcere di Prato, Presidio di solidarietà con Alessio Del Sordo, Pfrigioniero NO TAV

SABATO DALLE 15 TUTTI SOTTO IL CARCERE DI PRATO, NO TAV! CONTRO OGNI REPRESSIONE!

Apprendiamo che il prigioniero anarchico Alessio Del Sordo, in carcere per l’operazione repressiva contro il movimento No Tav del 26 gennaio 2012, è stato trasferito dal carcere di Torino presso il carcere di Prato. Per il momento non conosciamo ancora le motivazioni alle quali si sono appigliati i ragionieri delle pene e dei supplizi per giustificare il suo trasferimento e rispetto a questo seguiranno aggiornamenti.

Per scrivere e fare sentire la propria solidarietà al compagno:

Alessio Del Sordo

C.C. via La Montagnola 76 – 59100 Prato

Alessio e Maurizio Liberi! Per un mondo senza gabbie!

Solidarietà a Massimo Passamani!

Hanno paura, hanno paura che l’autunno sia caldo, ben più caldo di questa asfissiante estate…hanno paura, hanno paura che il loro mondo, i loro privilegi, la loro signoria cada sotto i colpi possenti della rivolta…hanno paura e, come una belva ferita, colpiscono ciechi chi da sempre lotta, con la mano e la mente, contro l’oppressione dell’autorità, della gerarchia e dello sfruttamento…tremano, tremano scossi dai brividi della rivolta che ribolle in una valle piemontese e che fa vacillare, non accettandola, la loro autorità fatta di ruspe e manganelli, devastazione e lacrimogeni. In questo stralcio di 2012 tanti compagni sono stati sequestrati dallo stato e a loro va il nostro più fraterno abbraccio. Giusto ieri 27 Agosto Massimo ha subito stessa sorte, assieme alla compagna Daniela…ebbene non credano di poterci fiaccare o intimorire, non credano, lor signori, di poter prevenire l’imponderabile…non sperino birri, politicanti ed affaristi di tutelare i propri interessi (e le proprie tibie) dispensando manganellate ed anni di carcere…la voglia di Libertà è un virus contagioso e resistente al vaccino autoritario, e ci sarà sempre qualche infetto pronto ad attizzare il bracere della rivolta. Solidarietà a Massimo e Daniela, solidarietà ai sequestrati nelle operazioni Aediere e Mangiafuoco! Viva l’Anarchia!

Anrachici Pistoiesi.

CANAPISA 2012 street parade antiproibizionista. banchino rotante benefit NO TAV/Antonio Ginetti

Questo sabato(sempre se tempo ce lo permette ) saremo al Canapisa, con un “Carrellomobile /Benefitte(pizzette, stiacciate+ birre )x NOTAV/Antonio Ginetti”.
Conosciutissmo x le lotte piu’ colorate: al ritmo di un vociare forsennato e decorato a moccoli , tutto dipinto con rosse foschie Bozzoniane(vedisi Voce *Carlo Monni) ,pe’ le sue chiappe vive di disprezzo verso il potere(in Forma Schermo>>vedisi You TUBE) e tutte le sue veline giornalistiche , buone solo x pulircisi i’ culo.

Il nostro sanguigno Compagno sempre e appassionatamente dietro a seguire ogni tipo di lotta contro l’ingiustizia del potere e dei suoi vari lustrascarpe, ma ( porcoiddio) e’ ancora imprigionato ai domiciliari ,negato perfino il permesso di sopravvivere con il proprio lavoro autonomo, ha raggiunto il 15 giorno di sciopero della fame con le nostre braccia aperte in un saluto caldo

lo salutiamo!

Aggiornamenti su Antonio:

Giovedì 24 maggio

15° giorno di sciopero della fame

Ieri ho saltato il resoconto giornaliero. Giornata anonima.
Oggi sarebbe lo stesso se non fosse che mi sento un po’ su di giri per essere arrivato al 15° giorno di sciopero in condizioni, oserei dire, ottime.
Ieri e un po’ più oggi mi sento stanco, con più difficoltà vado su e giù per le scale, rimango sempre di èiù disteso sul divano. Però non ci faccio molto caso, dopo quindici giorni che non mangio, mi pare il minimo.
E sto appunto riflettendo su come sia possibile resistere senza alcun problema per tutto questo tempo. Quando ho iniziato pensavo che avrei resistito una decina di giorni. Ed invece eccomi qua al quindicesimo giorno, stanco ma con tutti i parametri buoni. Mi sto chiedendo se non ci hanno abituati a consumare oltre i bisogni del nostro corpo. Se tutto questo nostro consumo, anche di alimenti, non sia addotto dalla società dei consumi. Quando termino, mi pongo in una ottica di un solo pasto al giorno e la sera, come la mattina, un caffelatte con qualche fetta biscottata. Comincio a pensare che sia sufficiente per poter vivere. Per me sarebbe una bella conquista!! Dopo aver eliminato tutto il superfluo, per cui non necessito di lavorare molto, riuscissi anche in questo, potrei ridurre ancora il mio tempo del lavoro.
Stamani mi hanno portato i risultati delle analisi del sangue (costo: € 55,00, se questa è democrazia!), e domani ritorna il medico.
Ma già ho potuto notare che tutti i parametri sono nella norma, compresa la EMOGLOBINA GLICATA, che non so cosa sia, ma mi è parso di capire sia la più importante per il medico.
Anche lo scorso anno feci delle analisi del sangue (penso di averne fatte tre in tutta la vita), le ho confrontate e alcuni parametri sono addirittura migliorati, tipo la glicemia. La mia compagna direbbe: hai anche smesso di mangiare tutti i dolci che mangi…
Comunque la sensazione che mi trasmette il raggiungimento di mezzo mese senza alimenti e il constatare che il corpo reagisce bene, senza alcuna alterazione, che questo digiuno prolungato non mi sta creando grossi problemi, se si esclude la stanchezza, è qualcosa di veramente strano e mi lascia molti dubbi.
Con questo non intendo certo dire che potrò andare avanti all’infinito, un termine ci dovrà pur essere; e spero che intervengano prima con un alleggerimento dei domiciliari, piuttosto che verificare dove può arrivare la resistenza di un fisico, seppure resistente.

Martedì 22 maggio

13° giorno di sciopero della fame

Questa mattina mi alzo, ma non posso prendere neppure il solito caffè, devo rimanere “digiuno”, più tardi viene una infermiera a prelevarmi il sangue per le analisi. Per mia fortuna non tarda molto. Almeno il caffè della prima mattina mi sia consesso.
Intanto la Nicoletta che era rimasta dormire a casa mia era scesa a montare il gazebo in piazza.
Bella discussione con l’infermiera sui soprusi della giustizia, sulla presunta legalità di questo stato che si basa sul furto.
La mattina scorre tranquilla e ricevo anche la visita inusuale della polizia, reparto anticrimine, ossia i responsabili della mia detenzione domiciliare. Le domande che mi rivolgono denotano preoccupazione per lo stato fisico derivante dallo sciopero della fame.
Alle 14.00 arriva anche il medico. Qualche parola, mi chiede del prelievo del sangue e mi rileva la pressione: 75/120.
E mentre mi dice che una pressione così la vorrebbero avere molti che pure mangiano due volte al giorno, si alza e mi da appuntamento a venerdì, quando avrò i risultati delle analisi del sangue.
Stamani, oltre alle mie tisane devo fare un paio di thermos di the per Nicoletta.
Al Presidio passano diversi compagni che si alternano a fare compagnia alla Nicoletta. Ma soprattutto a colloquiare con le tante persone che si fermano a parlare, a chiedere del Tav, di Antonio, del Parcheggio. Molte sono le firme raccolte sulla Lettera al GIP.
In un resoconto al termine della giornata, i compagni si esprimono in modo positivo sulla presenza in piazza del gazebo NO TAV.

NOTA: sul blog del Comitato “NO PARCHEGGIO SOTTERRANEO-PT potete leggere una seconda pagina del mio DIARIO, dove si descrive il giorno dell’arresto  –  http://sanbartolomeonoparcheggio.blogspot.com

http://www.facebook.com/events/118874904912379/