Doverosa premessa: personalmente non ho nulla a che spartire con il sedicente movimento No Tav, non ne condivido metodi, modalità e finalità. Come anarchico individualista non posso accettare il verticalismo che questo movimento reca in sé, come non posso tollerare l’autoritarismo arrogante che riversa su ogni voce contraria al dogma trenocrociato o che gli individui si annullino all’interno della “grande famiglia” ingoiando ogni sorta di rospo. Solidale con i compagni anarchici colpiti dalla repressione e con l’amico Antonio Ginetti del quale spesso non condivido nulla a livello ideologico ma che so essere una delle poche persone che nella lotta non si tira mai indietro e che mai ti abbandona…per il resto trovo stomachevole la retorica di movimento e non voglio minimamente essere confuso con l’esperienza No Tav. Certo contro l’alta velocità ed il mondo che disegna, ma anche contro l’autorità, il politicantismo, la gerarchia ed il pensiero unico, caratteristiche ben presenti nel citato movimento. Questo blog è gestito da più compagni, qualcuno si è sentito di pubblicare l’esito della sentenza e di scrivere delle considerazioni che non condivido, ma tant’è, qui non si cancella e non si modifica nulla, al contrario di certi siti di movimento…
Con la rivolta nel cuore, Marco, Individualista anarchico.
Dopo la sentenza di condanna emmessa dal tribunale di Torino , c’è stata una risposta immediata al grido di VERGOGNA e al canto di “Bella ciao”,con l’azione diretta di corteo spontaneo. I compagni condannati a 140 anni complessivi (ne era stati richiesti 200) e sei assoluzioni, per gli scontri del 2011 in Valle di Susa, giorni di difesa dall’attacco alla Libera Repubblica della Maddalena, tra cui il nostro compagno e amico Antonio Ginetti,grande anima del movimento.Il corteo di circa 250 persone,ha bloccato prima la statale e poi ha tentato di invadere l’autostrada. La polizia è riuscita a mettersi in mezzo per tempo e ad impedire questo primo tentativo, ma è stata presto aggirata da un gruppo di compagni che ha preso possesso di una delle due carreggiate. L’occupazione dell’autostrada è durata circa mezz’ora, fino all’arrivo della celere che l’hanno affrontata a colpi di lacrimogeni e con cariche della polizia con lanci anche di lacrimogeni ed idranti. Fermati cinque attivisti, due dei quali sono stati rilasciati con la denuncia a piede libero.
Solidarietà ai Ribelli , a chi non fa politica che con l’azioni di rivolta e non accetta nessuna condanna e rassegnazione!
Merda allo stato e a tutti i suoi infami boia! Continua a leggere