No Tav – Lettera di Luca Abbà per la resistenza agli espropri dell’11 aprile

Lettera di Luca Abbà tratta da notav.info

Ancora un piccolo contributo da parte mia per sentirmi più partecipe in vista delle mobilitazioni dei prossimi giorni.

Vi chiedo di esserci,  forti e determinati come sempre anche in nome mio. Che non potrò partecipare poiché ancora ricoverato al Cto di Torino.

La Val Clarea, come la Val Susa tutta, è dei valsusini! Non nel senso della proprietà privata ma poiché noi apparteniamo a questa terra. Per secoli la Val Clarea è stato un posto vissuto da generazioni dei nostri antenati. I prati e i boschi erano puliti, vigne e campi curati e le baite vissute da centinaia di persone. La strada che conosciamo è stata percorsa da migliaia di uomini e donne nella storia ed era una delle principali vie di comunicazione tra la Alta e la Bassa Valle di Susa e fino al dopo guerra era principale via di collegamento tra Cels-Ramats e Susa.

Poi con lo sviluppo e l’industrializzazione è arrivato l’abbandono, ma questo è uno stadio transitorio e reversibile. I piloni e le gallerie dell’autostrada invece no, e anche il tunnel del tav rappresenterebbe una distruzione irreversibile di questo eco sistema e territorio.

Dobbiamo impedire questo scempio e difendere con tutti i mezzi possibili questa terra dalle maledette brame di chi vorrebbe speculare sulle nostre vite. Questi signori non si meritano di godere i loro privilegi e dobbiamo fare in modo che chi vuole realizzare soldi alla fine dei conti ne perda più di quelli che vorrebbe guadagnare. Allora diamoci da fare e diamo loro fastidio, non devono poter lavorare tranquilli e la Val Susa deve diventare il loro incubo.

Abbraccio tutte e tutti sperando di poter tornare presto a lottare al vostro fianco.

Buona lotta da Luca.