Lettera di Luca Abbà tratta da notav.info
Ancora un piccolo contributo da parte mia per sentirmi più partecipe in vista delle mobilitazioni dei prossimi giorni.
Vi chiedo di esserci, forti e determinati come sempre anche in nome mio. Che non potrò partecipare poiché ancora ricoverato al Cto di Torino.
La Val Clarea, come la Val Susa tutta, è dei valsusini! Non nel senso della proprietà privata ma poiché noi apparteniamo a questa terra. Per secoli la Val Clarea è stato un posto vissuto da generazioni dei nostri antenati. I prati e i boschi erano puliti, vigne e campi curati e le baite vissute da centinaia di persone. La strada che conosciamo è stata percorsa da migliaia di uomini e donne nella storia ed era una delle principali vie di comunicazione tra la Alta e la Bassa Valle di Susa e fino al dopo guerra era principale via di collegamento tra Cels-Ramats e Susa.
Poi con lo sviluppo e l’industrializzazione è arrivato l’abbandono, ma questo è uno stadio transitorio e reversibile. I piloni e le gallerie dell’autostrada invece no, e anche il tunnel del tav rappresenterebbe una distruzione irreversibile di questo eco sistema e territorio.
Dobbiamo impedire questo scempio e difendere con tutti i mezzi possibili questa terra dalle maledette brame di chi vorrebbe speculare sulle nostre vite. Questi signori non si meritano di godere i loro privilegi e dobbiamo fare in modo che chi vuole realizzare soldi alla fine dei conti ne perda più di quelli che vorrebbe guadagnare. Allora diamoci da fare e diamo loro fastidio, non devono poter lavorare tranquilli e la Val Susa deve diventare il loro incubo.
Abbraccio tutte e tutti sperando di poter tornare presto a lottare al vostro fianco.
Buona lotta da Luca.