Sono 22 anni che il popolo della valle di Susa si oppone alla devastazione del proprio territorio ad opera del Tav. Una valle già attraversata da una linea ferroviaria Internazionale (rinnovata per il trasporto anche dei camion ma sfruttata solo al 30 % delle proprie capacità) una Autostrada e due statali.
Venti anni di Manifestazioni, Presidi, Marce, Battaglie vere e proprie.
Dopo le vittorie al Ponte del Seghino (Ottobre 2005) a soprattutto a Venaus (dicembre 2005) il Movimento No Tav si è rafforzato ed ha coinvolto sempre più persone, militanti, resistenti da tutta italia. Diventando il simbolo di tutte le LOTTE per la salvaguardia dei territori, contro le speculazioni delle grandi opere inutili e dispendiose per il popolo, ma ben rifocillanti le casse dei partiti e della mafia.
Il Movimento No Tav è divenuto in questi venti anni di RESISTENZA il simbolo di tutte le Lotte e di tutti i Movimenti lungo tutto lo stivale. E con la Libera Repubblica della Maddalena (maggio-giugno 2011) è stato capace di dimostrare nella pratica come deve essere il Nuovo Mondo che vogliamo, ha dimostrato che: UN MONDO DIVERSO E’ POSSIBILE.
Lo stato non poteva tollerare una simile esperienza e il 27 giugno con una operazione militare e un uso spropositato della forza cancella questa bellissima esperienza ed occupa parte del territorio del comune di Chiomonte. Si costruisce un fortino militare oltre i confini di quello che doveva essere il cantiere. Cantiere che dopo un anno ancora ha difficoltà a nascere. Un’occupazione militare che costa a noi contribuenti circa 90.000 euro al giorno. Fate un po’ di conti. Dal 27 giugno 2011 90.000 euro al giorno per mantenere sotto occupazione militare una porzione di territorio della Val di Susa (occupate le vigne più alte d’Europa ed ai proprietari si impedisce il lavoro; occupata e DISTRUTTA una zona archeologica neolitica).
Ma anche a questa occupazione militare la Valle ha saputo rispondere. Si sviluppa un assedio che perdura sino ad oggi. Una RESISTENZA che utilizza tutte le armi a propria disposizione.
La risposta dello stato al Movimento che perdura da venti anni e si rafforza sempre più non è il dialogo, il confronto, l’accettazione della opposizione popolare. NO! Niente di tutto ciò. Unica risposta alle legittime richieste del popolo valsusino da parte di uno stato che continua ad autodefinirsi “democratico” è la REPRESSIONE!
Manganelli, gas lacrimogeni (circa 3.000 -TREMILA- (sic!) nella sola giornata del 3 luglio 2011), gas proibiti (C.S.), tortura, denunce, “fogli di via”, carcere.
La Procura di Torino diretta dal sig. Caselli si mette a disposizione della casta politico-mafiosa per criminalizzare il Movimento, per dirigere la Repressione. Oramai non si contano più le indagini in corso. Solo il 26 gennaio: 26 in carcere ed altri 16 con altri provvedimenti. Reati: Resistenza, lesioni a pubblici ufficiali. E per il giovane (Yuri – 16 anni) che ha rischiato di perdere l’occhio sinistro per un candelotto nel dicembre 2011? Niente! E per il fotografo (Alessandro) ricoverato il 24 luglio 2011 col setto nasale rotto da un candelotto? Niente! E per tutti i No Tav ricoverati con ferite varie (anche con mesi di degenza)? Niente! Giustizia (ma difficile chiamarla così) a senso unico.
Caselli e la sua Procura si sono messi a disposizione della Speculazione politico-mafiosa di questa opera inutile, devastante e di sperpero di denaro pubblico.
Soprusi, accanimento giudiziario, protezione per le torture perpetrate (e dimostrate anche in video; vedasi: “operazione Hunter” sui siti No Tav o su youtube) dalle c.d. forze dell’ordine (o: ordine della Forza!!!)
Con un teorema talmente ridicolo, perverso e abominevole si mette in carcere persone solo per aver ritirato indietro un candelotto lacrimogeno e per questo la Procura diretta da Caselli lo ha portato al processo ed accusato del ferimento di circa 40 agenti. Neppure nelle repubbliche delle banane, neppure nelle dittature sudamericane di vicina memoria. Senza contare che molti agenti feriti dichiarano malori alle vie respiratorie. Per i gas venefici da loro stessi usati. Si arriva al ridicolo di chi (Sovrintendente Sartori Gabriele- DIGOS) che dichiara un mal di denti guaribile in 1 giorno.
E’ normale che il sig. Caselli abbia dovuto molto presto interrompere la presentazione pubblica del suo libro perché ovunque contestato (anche in Svizzera!)….ed oggi ha disertato questo suo appuntamento annuale. Troverà sempre persone di buon senso che respingeranno la sua perversione, arroganza e prepotenza, basata solo sull’uso indiscriminato (e legittimo?!?!) della VIOLENZA di Stato.
Ma se Caselli se ne deve stare a casa non altrettanto fanno i No Tav.
Perché se Caselli rappresenta la Forza noi siamo la Ragione. Sappiamo di combattere una battaglia di Libertà, per la GIUSTIZIA, per il futuro del Pianeta e dei nostri nipoti
ORA E SEMPRE RESISTENZA ORA E SEMPRE NO TAV
BASTA REPRESSIONI
Coordinamento NO TAV – Pistoia