Ferrara – Compagno arrestato

Ale, un compagno attivo da anni nel ferrarese è
stato arrestato ieri pomeriggio per aver fatto irruzione nella sede
elettorale della infame lega nord. Non si sa ancora bene le dinamiche a
presto maggiori informazioni sulla situazione, per ora il compagno si
trova recluso al carcere di Ferrara.

Per portargli supporto scrivendoli:

Alessandro Tinozzi: Casa Circondariale, via Arginone 327, 44020 FERRARA

Berlusconi a Prato, la polizia carica i contestatori, arrestata una compagna

Ieri, 2.06.09, Berlusconi era a Prato, vicino Firenze; circa 300 contestatori lo hanno "salutato" ed hanno tentato di avvicinarsi al luogo dove il duce avrebbe parlato. A quel punto la polizia (ACAB) ha caricato (vedere i video).

 


 

A seguito dello scontro alcuni compagni sono stati fermati ed una ha passato la notte in questura; a tutt’ora chi scrive non sa se sia uscita o sia ancora li. Seguiranno aggiornamenti…

Francia – Morte di un’anarchica per esplosione di un’ordigno

La notizia è del 26 aprile scorso, ma ne veniamo al corrente solo in
questi giorni. Una compagna anarchica di 23 anni è morta per
l’esplosione di un ordigno in fase di costruzione, mentre un compagno è
rimasto gravemente ustionato. Non si conoscono i dettagli
dell’incidente, dai media francesi si apprende solo che i due si
trovavano in uno stabile di Cognin, nell’area di Chambery in Savoie. In
attesa di ulteriori informazioni.

Campagna internazionale per la libertà di Joaquín Garcés Villacampa

Joaquín Garcés Villacampa è un compagno anarchico attualmente rinchiuso nel centro penitenziario di Castellón (Spagna).

Joaquín è entrato in carcere in seguito a diversi espropri, realizzati per appoggiare le lotte e le organizzazioni rivoluzionarie della fine degli anni ’70. E’ stato condannato a 35 anni e 6 mesi di carcere, condanna che ha iniziato a scontare a partire dalla metà del 1980.
Nel 1999, partecipando alla lotta collettiva contro il FIES, Joaquín ha condotto diversi scioperi della fame per i 4 punti rivendicativi:

fine delle torture, chiusura dei dipartimenti FIES

fine della dispersione

liberazione dei detenuti con malattie incurabili e terminali

liberazione delle persone con oltre 20 anni di galera alle spalle

A questi punti, oltre le sue rivendicazioni personali, egli aggiungeva tutte le proposte di solidarietà rivoluzionaria. Joaquín era convinto di esser giunto già alla fase della concessione dei permessi, ma questa possibilità gli veniva negata. Dopo diverse proteste e istanze è riuscito ad ottenere qualche permesso ed in una
di queste occasioni ha deciso di non tornare nel carcere. Era il maggio del 2003.

Si è tornati a parlare di Joaquín quando la Guardia Civil ha arrestato cinque compagni ed una compagna a Barcellona, nel settembre 2003. A scatenare gli arresti erano state diverse azioni solidali con alcune lotte politico-sociali. Tutti i detenuti, Joaquín compreso, sono stati sottoposti alla legislazione antiterrorista e condotti a Madrid, alla Audiencia Nacional. Qui sia il giudice Garzón che altri
suoi colleghi hanno cercato di incriminarli quali membri di una banda armata terrorista. Alla fine è stato il giudice Bermúdez, quello del processo contro gli attentatori dell’11 marzo, a seguire il caso.
Anche se non è riuscito a farli condannare come organizzazione armata, tuttavia è passata l’accusa nei loro confronti di attacchi da terrorismo urbano, incendi, stragi, danneggiamenti di banche, cabine elettriche, concessionarie auto… ed un’azione contro l’ambasciata della Grecia in solidarietà con gli arrestati a Salonicco. Per tutti questi capi d’imputazione, Joaquín è stato condannato a 7 anni e 6 mesi di carcere.

Nell’ottobre del 2003, mentre scontava quest’ultima condanna nel carcere di Castellón, il suo avvocato s’è reso conto di un’irregolarità nella precedente condanna. Infatti, nel 1992 la Audiencia Provincial di Saragozza aveva sentenziato in merito al cumulo delle pene, fissando come data limite per la sua scarcerazione il 19 luglio 1997. Questa sentenza non venne comunicata al compagno, che in quel periodo si trovava rinchiuso a Jaén II. Ed è così che egli è rimasto in prigione per altri 5 anni, fino a quando non ha deciso di evadere dal permesso nel 2003. Sia l’avvocato che un collega di Madrid hanno presentato un ricorso presso il Juzgado Central. In un primo momento l’accusa ha sollevato delle obiezioni, con argomenti piuttosto futili, e poi si è dichiarata incompetente; così facendo è stata
bloccata l’uscita dal carcere di Joaquín.

Questa ingiusta situazione, che resta bloccata nei tribunali, non è altro che il frutto di una manovra dilatoria, in linea con la decisione di nascondere quella sentenza sul cumulo delle pene del 1992.

Recentemente, nei giorni 5 e 12 marzo, il compagno ha rifiutato il cibo per le rivendicazioni collettive dei 4 punti citati e per la “fine dell’utilizzo di sistemi e sottosistemi contro le idee non concordanti o non accettate dal sistema”. Egli ha anche partecipato a diversi scioperi della fame in solidarietà con i compagni reclusi in Germania, in solidarietà con le lotte degli ergastolani italiani e le lotte rivoluzionarie della Grecia, o contro gli ergastoli mascherati nello stato spagnolo.

Come protesta per la sua situazione personale, Joaquín ha deciso di intraprendere uno sciopero della fame tutti i lunedì fino a che non otterrà la libertà e rifiuta anche qualsiasi tipo di cure mediche provenienti dal carcere. Egli rivolge un appello a tutte le organizzazioni e i gruppi di affinità e dei diritti umani affinché si diffonda e si denunci a livello internazionale questa situazione di sequestro di stato per via delle sue idee.

Nonostante delle sentenze giudiziarie abbiano riconosciuto che Joaquín Garcés
Villacampa sia rimasto in carcere 5 anni oltre le condanne, lo stato spagnolo continua a mantenerlo sequestrato nel carcere di Castellón, per non esser venuto meno alle sue idee anarchiche.

Da qui rivolgiamo un invito alla massima diffusione di questo scritto, in modo che la denuncia contro lo stato spagnolo abbia una portata internazionale.


Deroga o non applicazione della "Doctrina Parot"

Fine del ricorso alle istituzioni coattive e punitive per la persecuzione delle idee

Liberazione di tutte e tutti le/i prigioniere/i e demolizione di tutte le carceri e di tutti i luoghi di reclusione.

Fine di tutte le forme di violenza sistemica.

Abolizione dello stato e collettivizzazione del capitale.

Salud
y libertad!
Cruz
Negra Anarquista
*
* *
Coordinamento generale della campagna: libertadjoaquingarces@gmail.com
Coordinamento internazionale della campagna: cna_internacional@nodo50.org

Siti
di riferimento:
http//libertadjoaquingarces.blogspot.com
www.nodo50.org/cna

Bologna – Striscione, interventi dal palco e parapiglia al concerto di rifondazione.

IN SOLIDARIETA’ CON NICU! STRISCIONE,
INTERVENTI DAL PALCO E PARAPIGLIA AL CONCERTO DI RIFOGNAZIONE IN PIAZZA
MAGGIORE A BOLOGNA!

GIOVEDI’ 28 MAGGIO 09

Dopo aver volantinato e aver appeso uno striscione in piazza Verdi
"Digos: una notte da leoni una vita da coglioni. Nicu libero!(A)" una
trentina di solidali si spostano verso piazza maggiore mentre qualche
muro si colora di scritte in solidarietà con Nicu. In piazza Maggiore
si sta tenendo un concerto organizzato da Rifondazione Comunista e
Comunisti Italiani con la Banda Bassotti. Appena arrivati, i compagni
appendono uno striscione su un palco laterale (i Comunisti Italiani si
rendono conto che è meglio non tentare di toglierlo..) Mentre il gruppo
suona, preso atto del fatto che gli organizzatori non avrebbero
permesso nessun intervento fuoriprogramma (o fuoriluogo) sull’arresto
di nicu, qualcuno salta agilmente sul palco (la security invece è
appesantita da varie anarchiche zavorre umane e non si dimostra tanto
atletica), si interviene al microfono e si srotola lo striscione. I
vari pseudo body guard del Partito tentano di impedirlo e si scatena
una zuffa generale, dove in un clima euforico si uniscono molti
solidali..i Bassotti premono per lasciare la parola agli agitati e gli
organizzatori, messi alle strette dalla folla, si devono rassegnare. I
facinorosi riprendono il microfono per parlare dello sporco lavoro di
sbirri in divisa e non, dal CIE al fermo di Nicu. Senza dimenticare di
ricordare quant’è inutile pensare di cambiare tutto questo votando
e la piazza si unisce al coro Nicu libero! …e alla fine le uniche
facce tristi e incarognite sono quelle dei digos e dei militonti del
partito più "fedeli alla linea".

Teramo: annullato il concerto dei fascisti di “cesso pound”

da indymedia abruzzo

Con il solito piagnucolante comunicato, sul loro sito futurista i
fascisti di Casa Pound hanno informato tutte le persone che si stavano
mobilitando per contestarli, che il concerto di cui vanno blaterando da
settimane, che doveva tenersi a Teramo il prossimo 30 maggio è stato annullato.

Loro piangono e fanno le vittime, cercando anche questa volta di ripulirsi la faccia, recitando la parte dei "politicamente maturi"

A noi, che osserviamo divertiti il loro goffo tentativo nel celare
il percettibile rodimento di culo, non può che far piacere notare come
ancora una volta, la determinazione degli e delle antifascist*, ha
impedito a picchiatori fascisti di avere agibilità in una città come
Teramo.

Alla prossima puntata.

Con gli occhi sempre bene aperti


zeta zero alfa

riceviamo e pubblichiamo

CONTRO OGNI FASCISMO SABATO 30 MAGGIO TERAMO

Il 30 maggio si svolgerà a Teramo il concerto degli Zeta Zero Alfa, band fascista legata all´organizzazione Casa Pound.
Il concerto si svolgerà presso l´area Villeroy situata nel quartiere della Gammarana.
Diversi locali della città si sono rifiutati di ospitare questo raduno.
Lo
stesso consorzio che gestisce l´area si è dichiarato contrario ma,
secondo quanto ha comunicato alla stampa, è stato obbligato dalla
questura a dare la propria disponibilità .
Questo è l´ennesimo episodio che negli ultimi tempi mostra la vicinanza tra autorità e fascisti.
Il
pensiero va ai fatti di piazza Navona dei mesi scorsi, quando dei
fascisti del blocco studentesco hanno attaccato una manifestazione
studentesca con la complicità delle forze dell´ordine che li hanno
prontamente difesi dalla reazione dei manifestanti.
Il pensiero va
al contesto culturale in cui viviamo, caratterizzato dall´agghiacciante
tentativo di equiparare partigiani e repubblichini di Salò, promosso e
sostenuto da tutte le forze politiche parlamentari.
Per noi, mai e poi mai si potranno mettere sullo stesso piano partigiani e fascisti.
Per
noi, ieri come oggi, come domani, i fascisti sono e sempre saranno i
cani da guardia dei padroni e degli sfruttatori, che alzano la testa e
agiscono per fomentare una guerra tra poveri, che distolga l´attenzione
e la rabbia generale dai veri responsabili della crescente precarietà e
miseria.
Non vogliamo che Teramo sia invasa da svariati nipotini di Mussolini con la testa rasata.
Il 30 maggio saremo in città per opporci a questa parata di fascisti.
Invitiamo tutti gli antifascisti a partecipare.
Invitiamo
tutti gli uomini e le donne che hanno a cuore la libertà a scendere in
piazza per gridare con forza e dimostrare che per i fascisti non c´è
spazio nei nostri quartieri e nelle nostre città.
Impediamo questo concerto voluto solo da fascisti e questura.
L´appuntamento è per il 30 maggio nel piazzale della stazione di Teramo alle ore 12 .
E´ importante essere puntuali.

Fate girare il più possibile e mettete su tutti i siti e i muri che volete, più gira meglio è!


Chi sono gli Zeta Zero Alfa?

Da forum.studentville.it

Zeta vuol dire che sono gli ultimi, Zero vuol dire che non valgono niente, Alfa vuol dire che sono greci dubito che siano molto famosi, o sbaglio???