Grecia – Riesplode la protesta

 
La scintilla della ribellione è stata di nuovo accesa.
La morte di un ragazzino non può passare inosservata.

Ma a differenza del solito i media italiani non nascondono la cosa, come successo per lo sciopero degli ergastolani greci (ma se non parlano di quelli italiani che ci possiamo aspettare?) e come le auto italiane bruciate in solidarietà ai detenuti accusati di appartenere alla FAI informale .

Questa volta ha 15 anni è stato ucciso in una protesta studentesca,
i ragazzi e i compagni da tutto il mondo danno la loro solidarietà.

AZIONI
Germania – Azioni in tutto il territorio
Torino – Scritte sotto il consolato Greco
Firenze – Scritte sotto il consolato Greco

COMUNICATI
Avamposto degli incompatibili
Comunicato del politecnico occupato di Atene

MATERIALI
Intervista audio a cura di radio onda rossa

Chi ha paura della Grecia?

La Grecia bla, bla, bla, L’Italia bla, bla, bla…è scoppiata la Grecia mania, tutti solidali, tutti ammirati, ma molti -riflessivi ed accorti intellettuali post insurrezionalisti- attenti a notare le profonde differenze tra società e movimento della terra di Socrate, e società e movimento della terra di Dante…Tornate a discutere di strategie per rimettere (o mettere per la prima volta) piede in parlamento! Noi preferiamo parlare, e farlo mentre ci affacendiamo, di ciò che sta accadendo nella terra di Alexis e di ciò che dobbiamo fare e facciamo nella terra di Sole e Baleno. Ci siamo stufati dell’esterofilia che porta a magnificare ciò che accade in giro per il mondo "disperandosi" della situazione italiana, che poi non è altro che un buon modo per scongiurare che anche nel bel paese qualcosa accada rimandando alle calende…greche del momento propizio -le masse che ci seguiranno, la crisi che si acquirà…- il salto di qualità del "movimento" italiota…e un modo ancora migliore per evitare di mettersi in gioco. Non solo a parole.
Le cose accadono se ci sforziamo di farle accadere, se aspettiamo che la storia si diriga verso una qualsiasi ineluttabilità -basta con i preti, tutti!- verosimilmente -ce lo insegna la vostra storia- la direzione sarà quella delle gabbie dei padroni.
Quanti hanno taciuto sulle rivolte di Chiaiano e parlano ora della Grecia -abbastanza lontani da non sentire il tepore del fuoco-? Quanti tacciono la solidarietà verso i compagni sequestrati dallo stato e piangono e glorificano Alexsis o i caduti di Oaxaca -abbastanza lontani per non passare da complici-?
Il miglior contributo di lor signori al movimento italico sarebbe quello di farsi da parte smettendola di prendere distanze da questo e quello…continuino poi, se voglono, a pontificare di rivoluzione…
La Grecia è lontana o vicina, dipende da noi, la forma italiota forse non sarà quella Greca, in questo senso sì, ogni territorio ha le sue specificità, ma aver paura non aiuta e aspettare che il sol dell’avvenire sorga da sé vorrebbe dire condannarsi all’inazione.
Lavoriamo nelle nostre città, nei nostri paesi, nelle nostre case, nelle nostre teste e facciamolo con coraggio; allora forse in Grecia parleranno dell’Italia.
Evjenij Vassil’ev Bazarov.

Cagliari – scoppia la protesta degli immigrati Interviene la polizia per riportare la calma

fonte l’unione sarda

Un gruppo di immigrati, ai quali si sono affiancati alcuni
militanti di estrema sinistra e anarchici con lo striscione "basta
deportazioni, dignità per i rifugiati" ha manifestato davanti alla sede
della Prefettura di Cagliari, in piazza Palazzo, e ha cercato di
occupare l’androne del palazzo Regio. Solo il successivo intervento
della polizia ha riportato la situazione alla normalità

Una trentina di persone provenienti da Etiopia, Eritrea, Somalia,
Burkina Faso, Togo e Benin ha chiesto un incontro con il prefetto per
sollecitare un sostegno materiale a seguito della loro uscita dal
centro di primo soccorso e accoglienza di Elmas. "Con il riconoscimento
dello status di rifugiati politici lo scorso 18 novembre – hanno
raccontato ai giornalisti – non sappiamo dove andare a dormire e
lavarci, mangiamo alla mensa della Caritas, ma soprattutto non possiamo
lavorare perché non conosciamo l’italiano". Dopo alcuni incontri,
durante i quali funzionari della prefettura hanno spiegato che il
problema dell’accoglienza dei rifugiati non può essere risolto
dall’ufficio territoriale del governo, i manifestanti sono stati
sgomberati dall’androne e ora proseguono la protesta davanti alla
Prefettura.

Firenze – Sbaffato il consolato greco

onte: toscana.indymedia.org

Stanotte il consolato greco di Via Cavour a Firenze ha ricevuto
visite. Sul portone e sulle pareti sono comparse le parole "Assassini
infami, Alexis vive" !

Con i compagni e le compagne delle notti greche, il vostro fuoco è il nostro fuoco!

no justice no peace!

Grecia – Comunicato del politecnico occupato di Atene

fonte: http://ch.indymedia.org/

LO STATO UCCIDE!

Sabato 6 Dicembre 2008, Alexandros Grigoropoulos, un compagno
15enne, è stato ucciso a sangue freddo con un proiettole nel petto da
un agente nella zona di Exarchia. Contrariamente alle affremazioni dei
poliziotti e dei giornalisti, complici del delitto, questo non è stato
un “incidente isolato”, ma un’esplosione dello Stato di repressione che
sistematicamente e in maniera organizzata colpisce coloro che
resistono, coloro che si ribellano, gli anarchici e gli antiautoritari.
Questo è il picco del terrorismo di Stato, espresso con la promozione
del ruolo dei meccanismi repressivi, il loro continuo armamento, il
crescente livello di violenza utilizzato, con la dottrina della
“tolleranza zero”, con la viscida propaganda dei media che criminalizza
coloro che stanno lottando contro l’autorità.

Sono queste condizioni a preparare il terreno per l’intensificazione
della repressione, nel tentativo di guadagnare in anticipo il consenso
popolare e rifornendo di armi lo Stato assassino in uniforme! La
violenza letale contro le persone nella lotta sociale e di classe è
volta alla sottomissione di tutti, serve da punizione esemplare,
significa la diffusione della paura. E’ parte del più ampio attacco di
Stato e padroni contro l’intera società, al fine di imporre più rigide
condizioni di sfruttamento e oppressione, per consolidare il controllo
e la repressione. Dalla scuola alle università, fino alle segrete
prigioni della schiavitù con i centinaia di lavoratori morti nei
cosiddetti “incidenti sul lavoro” e la povertà che abbraccia una larga
fascia della popolazione… Dai campi minati ai confini, i pogrom e gli
omicidi di migranti e rifugiati ai numerosi “suicidi” nelle carceri e
nelle stazioni di polizia… dagli “spari accidentali” nei posti di
blocco della polizia alla violenta repressione delle resistenze locali,
la Democrazia sta mostrandi i suoi denti!

In un primo momento dopo l’uccisione di Alexandros, manifestazioni
spontanee e riots sono esplsi nel centro di Atene, il Politecnico, le
Facoltà di Economia e Diritto sono state occupate e attacchi contro i
simboli di Stato e Capitalismos hanno avuto luogo in molti quartieri
periferici e nel centro città. Manifestazioni, attacchi e scontri sono
scoppiati in Tessalonica, a Patrasso, Volos, Chania e Heraklion
(Crete), a Giannena, Komotini e molte altre città. Ad Atene, in
Patission Street – fuori dal Politecnico e dalla Facoltà di Economia –
gli scontri sono continuati tutta la notte. Fuori dal Politecnico la
polizia ha fatto uso di proiettili di plastica Sabato 7 Dicembre,
centinaia di persone hanno manifestato verso il quartier generale della
polizia ad Atene, attaccando la polizia. Scontri di tensione mai vista
si sono diffusi nelle strade del centro città, durati fino a notte
fonda. Molti manifestanti sono feriti ed alcuni sono stati arrestati.

Noi continuiamo l’occupazione del Politecnico, cominciata sabato
notte, creando uno spazio per tutte le persone che lottano e un altro
focus permanente della resistenza in città. Nelle barricate, nelle
occupazioni delle università, nelle manifestazioni e nel le assemblee
noi terremo viva la memoria di Alexandros, ma anche la memoria di
Michalis Kaltezas e di tutti i compagni uccisi dallo Stato, che hanno
dato forza alla lotta per un mondo senza padroni né schiavi, senza
polizia, armi, prigioni e confini. I proiettili degli assassini in
uniforme, l’arresto e le manganellate ai manifestanti, i gas chimici
lanciati dalle forze di polizia, non solo non riusciranno a imporci
paura e silenzio, ma diverranno la ragione per sollevarci contro il
terrorismo di Stato, il grido della lotta per la libertà, per
abbandonare la paura e incontrarci – ogni giorno sempre più – nelle
strade della rivolta.

Affinché la rabbia li inondi e li affoghi!

IL TERRORISMO DI STATO NON PASSERA’!

PER L’IMMEDIATO RILASCIO DI TUTTI GLI ARRESTATI NEGLI EVENTI DI SABATO 7 E DOMENICA 8 DICEMBRE

Esprimiamo la nostra solidarietà a tutti coloro che stanno occupando
le università, manifestando e scontrandosi con gli omicidi di Stato in
tutto il mondo.

L’occupazione del Politecnico – Atene

(Pistoia) Agliana: aggressione fascista

Sabato sera 2 16enni sono stati aggrediti da un gruppo di 5 neofascisti ad occhio tra i 18 ed i 26 anni (questo dato sicuro visto che il coraggioso camerata si è presentato), i 5 fenomeni dopo aver strappato dai bomber dei due alcune spille chiaramente riconducibili all’antifascismo gli hanno poi appiccicato qualche ceffone.

Sembra che il 26 sia Bolognese, da poco trasferitosi a pistoia ed ex compagnuccio di merenda dei legittima offesa.

Esprimiamo massima solidarietà agli aggrediti e facciamo un applauso ai coraggiosi camerati che come sempre si dimostrano quel che sono: conigli decerebrati che attaccano tanti contro pochi e che usano la violenza come unico argomento di discussione…ma si sa, per fare altro c’è bisogno di avere una materia di cui i nostri amici in camicia bruna sono poveri (e lo rivendicano): quella grigia.

Anarchici Pistoiesi.

A seguire il volantino della Brigata Adelmo Santini di Agliana:

CLICCA L’IMMAGINE PER INGRANDIRE

 

Torino. Assassini! Scritte al consolato greco

Da indyPiemonte:

Questa sera sulla sede del consolato greco di Torino, in corso Galileo Ferraris 65, sono state tracciate le scritte:
Assassini!
Andreas vive nelle lotte.


Assassini!
Assassini!

Alexandros
Andreas Grigoropoulos era un anarchico di 15 anni. Il 6 dicembre, era
un sabato sera, stava di fronte ad un bar con altri compagni. La
questura locale ha sostenuto che all’arrivo di una pattuglia di polizia
lui e gli altri compagni l’avrebbero assalita con bastoni e pietre.
Questa versione è stata subito smentita dai numerosi testimoni
presenti. Al passaggio dell’auto della polizia i compagni si sono
limitati a insultare gli agenti, che, poco dopo, sono tornati a piedi
davanti al bar. Uno di loro, Epaminodas Korkoneas, estratta la pistola,
ha fatto fuoco colpendo al cuore il giovane Alexandros Andreas.
L’assassino in divisa, spalleggiato dal collega Vasilis Saraliotis si è
poi allontanato lasciando a terra nel suo sangue un ragazzo di 15 anni.

 

Quella
stessa notte e poi nei due giorni successivi in Grecia è scoppiata la
rivolta: nelle città principali come nei piccoli centri sono stati
assaliti e dati alle fiamme questure e commissariati, auto della
polizia, banche e centri commerciali. L’8 dicembre la polizia ha
respinto a fatica un assalto al parlamento. Cortei imponenti hanno
attraversato il centro di Atene e Salonicco: in più occasioni i
manifestanti hanno attaccato la polizia che ha reagito caricando e
sparando lacrimogeni. Negli scontri numerosi sono i feriti e gli
arrestati. Tutte le università sono occupate mentre il paese si prepara
allo sciopero generale di mercoledì 10 dicembre.

 

Negli
ultimi anni in Grecia la riforma delle pensioni e quella del mercato
del lavoro hanno determinato un impoverimento crescente e l’aumento
della precarietà. Le condizioni di sicurezza sul lavoro sono peggiorate
in modo drastico: il moltiplicarsi di incidenti sul lavoro ne è il
segno più evidente. Recentemente ai cantieri navali di Perama al porto
del Pireo sono morti 8 operai.

La
crisi economica, le conseguenze devastanti delle selvagge politiche
liberiste del governo Karamanlis, il peggioramento delle condizioni di
vita dei lavoratori, l’erosione di ogni garanzia e tutela definiscono
un quadro in cui la lotta contro la repressione e la brutalità
poliziesca si salda con le lotte sociali in un cocktail che potrebbe
diventare ancora più esplosivo.

 

La
nostra solidarietà ai compagni e alle compagne che stanno lottando
nelle strade greche per affermare la propria opposizione ad un ordine
fondato sullo sfruttamento e sulla repressione.

Lo Stato e il Capitale uccidono ogni giorno, in ogni dove. La rivolta degli sfruttati e degli oppressi è la nostra rivolta.

 

Federazione Anarchica Torinese – FAI

Corso Palermo 46

La sede è aperta ogni giovedì dalle 21

fai_to@inrete.it

338 6594361


Andreas vive...
Andreas vive…


... nelle lotte
… nelle lotte


Andreas

 

Maroni annuncia la schedatura genetica

Fonte: Dire, 5 dicembre 2008

Entro "10-12 mesi, grazie alla ratifica dell’accordo europeo di
Prum, in Italia arriverà la banca dati del dna, e saremo tra i primi
paesi ad aver attivato questo tipo di sistema". Lo afferma il ministro
dell’Interno Roberto Maroni, intervenendo al Viminale alla
presentazione della seconda relazione semestrale sulle persone
scomparse. In tal senso, dopo aver ricordato che l’accordo di Prum è
uno dei provvedimenti che facevano parte del pacchetto sicurezza e che
ora è in discussione al Senato, Maroni sottolinea che il Governo "si
impegna ad accelerare la ratifica in Parlamento e che l’accordo
potrebbe avere il via libera all’inizio del prossimo anno".

Varie dalla e sulla grecia…

Grecia – Sull’assasinio del ragazzo da parte di uno sbirro [da athens.indymedia]

Riceviamo e diffondiamo questa traduzione da athens.indymedia

Nel centro di Atene, c’è una zona pedonale piena di bar e locali
solitamente molto frequentata. Ma è anche una zona molto "di sinistra",
frequentata di solito da molti anarchici. La scorsa notte [ndt. tra il
5 e il 6 dicembre] 2 poliziotti hanno pensato bene di fare un
pattugliamento proprio attraverso questa zona. Come si può capire, era
una provocazione. Ovviamente è arrivato qualche insulto verso la
polizia dalle persone sedute nei bar e nei locali e il risultato è
stato che uno di questi poliziotti ha preso la pistola e ha sparato 3
colpi. Uno di questi ha colpito una ragazzo di 15 anni al petto,
diritto alcuore, ed è morto sul colpo. Appena la polizia ha sentito le
persone urlare che il ragazzo non respirava si sono allontanati. Il
ragazzo è stato portato all’ospedale ma era già morto. I poliziotti
hanno detto di essere stati attaccati con sassi e molotov, ma è una
bugia perchè, come tutti sappiamo, quando andiamo a prendere da bere
fuori di solito non ci portiamo dietro sassi e molotov. Hanno
addirittura sostenuto che non hanno sparato direttamente al ragazzo, ma
che il proiettile è stato deviato da un muro a da qualcos’altro e poi
ha ucciso il ragazzo [ndt. già sentita questa teoria…]. Ovviamente
anche ciò non è vero. Mentre sto scrivendo ci sono scontri in giro per
Atene, diversi incendi nelle strade centrali ed è possibile che si vada
verso l’occupazione di un edificio dell’università. Stiamo cercando di
fare girare questa notizia il più possibile, perchè è successa una
delle più tragiche cose che potesse accadere….essere uccisi a sangue
freddo da un poliziotto mentre bevi una birra.

Germania – Azioni in solidarietà con la situazione in Grecia

Azioni in Germania in solidarietà con la situazione in Grecia

Varie azioni stanno succedendo in solidarietà con i/le compagn@ grec@ in Germania.
Qui un primo, corto articolo riassuntivo, a presto ulteriori aggiornamenti.

Domenica 7.12

Berlino: manifestazione spontanea nel quartiere di kreuzberg a sera, 200 persone.
Amburgo: manifestazione spontanea, 100 persone.
foto: http://de.indymedia.org/2008/12/235071.shtml

Colonia: bombe di vernice contro il consolato greco.

Lunedì 8.12

Berlino: occupazione dalla mattina del consolato greco da parte di
una trentina di compagn@ anarchic@, una settantina di solidali in
presidio di fronte al consolato, la situazione rimane tranquilla e dal
consolato non sporgono denuncia (cosa che evita il previsto brutale
intervento della rinomata polizia berlinese), dato che probabilmente
non hanno intenzione di gettare benzina sul fuoco della solidarietà che
si estende a livello internazionale.
foto dell`occupazione: http://www.spiegel.de/politik/ausland/0,1518,594983,00.html

Amburgo: incontro serale nel Rote Flora per discutere future iniziative.
Dresda: manifestazone spontanea di una cinquantina di compagn@.
Brema: manifestazione spontanea di un centinaio di compagn@.

Martedì:

Francoforte: presidio solidale.
Dortmund: manifestazione solidale.
Hannover: manifestazione solidale.

Giovedì:

presidio solidale a Monaco.

Venerdì:

Berlino: manifestazione in solidarieta ai compagni sotto processo
per partecipazione al gruppo clandestino MG (gruppo autonomo berlinese
con 25 attacchi incendiari all`attivo)e un attacco incendiario contro
tre furgoni della ditta MAN, invischiata nel business della guerra
globale, sicuramente un altro momneto per la solidarietà con i/le
compagn@ grec@.

Più varie ed eventuali, aggiornamenti nei prossimi giorni.

perchè la nostra solidarietà non conosce confini…

uno tra i molti