Nuove dalla Grecia

Attaccata auto diplomatica cinese

(AGI) – Atene, 24 gen. – Nuovo attacco incendiario nella notte ad
Atene, dove una bombola di gas e’ stata fatta esplodere nel centrale
quartiere di Psychiko, in cui si trovano le sedi di molte
rappresentanze diplomatiche straniere: tra esse anche l’ambasciata di
Cina, una delle cui auto di servizio e’ andata bruciata. Gli
attentatori avevano scelto infatti il veicolo per piazzarvi sotto
l’ordigno. Lo hanno reso noto fonti della polizia ellenica, secondo le
quali non vi sono stati feriti. Il rogo doloso e’ stato attribuito a
gruppi anarco-insurrezionalisti, non nuovi a gesti del genere. Non
sembrano invece esservi rapporti particolari con i disordini
susseguitisi di recente in Grecia, sulla scia dell’uccisione di un
manifestante, il quindicenne Alexis Grigoropoulos, falciato il mese
scorso nella capitale da un proiettile vagante sparato da un agente di
polizia.

Proiettile vagante un cazzo! I soliti pennivendoli bastardi di regime! Alexis è stato AMMAZZATO VOLONTARIAMENTE da un cazzo di sbirro che gli ha puntato contro la pistola e gli ha sparato! Giornalisti bastardi! ACAB!


Manifestazione per gli arrestati di Dicembre

Atene, 24 gen. (Apcom) – Centinaia di manifestanti sono scesi in
piazza oggi nel centro di Atene per chiedere la liberazione delle
persone arrestate durante le proteste di dicembre, innescate
dall’uccisione per mano di un poliziotto di un adolescente 15enne.

La manifestazione di oggi è degenerata in violenza e verso le 14.30
ora locale, (le 13.30 in Italia) manifestanti e poliziotti si sono
scontrati fuori dalla sede dell’Università di Atene, i primi lanciando
pietre e bastoni i secondi rispondendo con manganellate e spray al
peperoncino.

Circa 300 persone hanno continuato a marciare attraverso la città sventrando vetrine di negozi.


 

da dallagrecia.noblogs.org

Ancora scontri ad Atene, attaccato il corteo anarchico (24-01-09)

riceviamo e pubblichiamo:

3mila persone circa ieri ad atene al corteo per la liberazione degli
arrestati, mentre altre manifestazioni si svolgevano in ogni citta’
greca.
la polizia tenta in piu’ punti di provocare reazioni con movimenti e avvicinamenti inusuali.
Danni vari riportati.
Nei pressi del parlamento, in Syntagma, la polizia accerchia la parte
arretrata del corteo, e alla seconda pietra lanciata carica tirando gas
e spray (bisogna anche dire che la seconda pietra ha steso per terra un
poliziotto). il corteo e’ spezzato e cominciano gli scontri avanzando
verso la fine del corteo. In Panepistimio (il primo asylum che si
incontra) gli scontri proseguono per una mezz’ora, per poi spostarsi
per ore nelle strette strade di Exarchia.
Polizia ovunque.
Le barricate reggono per qualche ora, fino a quando la polizia non
attacca da piu’ lati riuscendo ad occupare la piazza centrale di
Exarchia.
Gli utlimi gruppi si disperdono.
(Degno di nota: 2 bambini zingari di 7-8 anni, presenti a volto coperto
dall’inizio del corteo e partecipi fino all’ultimo negli scontri ad
Exarchia, sembra abbiano rapidamente rubato la borsa con le granate
lacrimogene ad uno sbirro, riuscendo poi a scappare)

Si hanno notizie di diversi feriti (una decina) portati in ospedali.
un arrestato e rilasciato per aver scattato fotografie durante le
cariche, altri 4 arrestati, nessuno dei quali e’ stato rilasciato (per
cui ipoteticamente se li terranno).
le assemblee alla ONG per richiedenti asylum continuano.
per ora nessun altra notizia…

 

 

Aggressione fascista dopo il corteo di sabato a Prato

Da indy Toscana:

Dopo il corteo di sabato a prato una compagna è stata aggredita in treno da alcune teste rasate


Giulio Godi


Giulio Godi

i
baldi camerati, dopo avergli detto "eri alla manifestazione
antifascista" l’hanno colpita con violenza allo stomaco, tanto che la
compagna (di 16 anni) ha vomitato, sembra che sia stato ferito anche un
ragazzo sopraggiunto per difenderla.
Almeno due degli aggressori sono stati riconosciuti, uno è Giulio Godi,
di 21 anni, abita in viale Petrocchi 35 e lavora come magazziniere al
"totem", il negozio di mobili di suo padre; l’altro si chiama Alex e
vive nel quartiere delle fornaci. Entrambi bazzicano Montecatini e
Prato, dove Giulio ha la ragazza. Seguiranno aggiornamenti.


Alex

 

Firenze – A processo per associazione sovversiva

Riceviamo e diffondiamo:

In questi giorni, la procura della repubblica di Firenze ha notificato al nostro avvocato l’avviso di conclusione delle indagini per 270 bis (associazione sovversiva con finalità di terrorismo). Si andrà quindi a processo. Questa indagine ha portato, nel novembre dello scorso anno, alla perquisizione e allo sgombero dell’Asilo Occupato di Via Bolognese e dello spazio anarchico Villa Panico di S.Salvi (rioccupato dopo circa tre settimane e tutt’ora in buona salute), oltre ad alcune perquisizioni domiciliari.
Principali novità:
1)l’avviso di garanzia consegnatoci al momento delle perquisizioni di novembre 2007 riguardava 7 compagni del Panico ed una compagna del circolo anarchico pisano di via del Cuore. Questa compagna non figura nella conclusione delle indagini, che in compenso viene estesa ad altri 12 compagni dell’area anarchica e libertaria fiorentina. In tutto i compagni rinviati a giudizio sono 19.
2) Nell’inchiesta viene inclusa anche l’occupazione del Panico di piazza Ghiberti, aggravata, come tutte le altre accuse, dalla finalità di terrorismo ed eversione (!) A quel che ci risulta, è il terzo caso in Italia negli ultimi anni, dopo quelli di Bologna e Rovereto.
3) Gli altri reati specifici, contestati solo ad alcune persone, sono: interruzione di pubblico servizio, danneggiamento, imbrattamento, istigazione a delinquere e violazione delle leggi elettorali, il tutto aggravato dal concorso e dalla finalità di eversione e terrorismo. All’anima!
4) Ultimo particolare, il più fastidioso: l’indagine distingue tra semplici partecipanti e dirigenti: quattro compagni sono accusati di essere nè più nè meno che…i capi! Per i fatti di novembre/dicembre 2007 (perquisizioni, sgomberi e impianto di questa fragile montatura) rimandiamo alla lettura dell’opuscolo "Per farla finita con i fantasmi- Strategie repressive a Firenze e in Toscana" che trovate su www.informa-azione.info

Seguiranno aggiornamenti e commenti.

compagni del Panico

SOLIDALI E COMPLICI CON I COMPAGNI  DI FIRENZE!

TERRORISTA E’ LO STATO!!!

NapOli – MolOtoV sui fascisti e altro

fonte: il mattino

Napoli, molotov sul corteo di Storace
e scontri con i centri sociali: due feriti

NAPOLI (24 gennaio) – Mentre era in corso la manifestazione indetta da La Destra, in via Verdi, nei pressi di Palazzo San Giacomo, sede della giunta comunale, alcune persone hanno lanciato una molotov contro due giovani del partito di Francesco Storace. La molotov non ha colpito i due manifestanti ma, frantumandosi a terra, ha provocato un’esplosione. Contemporaneamente alla manifestazione indetta da La Destra c’era stata una contromanifestazione indetta dall’estrema sinistra. Due militanti de La Destra sono stati aggrediti dagli avversari politici al termine della manifestazione, in piazza Municipio. Uno dei due, 25 anni, ha avuto dieci punti di sutura al cuoio capelluto ed una ferita al volto in seguito alle bottigliate ricevute: il giovane è ricoverato all’ospedale Loreto Mare ma dovrebbe essere presto dimesso. Meno grave l’altro giovane, di 30 anni, che ha riportato una contusione ad un occhio.

e intanto… fonte: il Tempo

È stato il prefetto Frattasi in persona a telefonare all’ex governatore del Lazio, Francesco Storace, per rassicurarlo sull’avvio delle indagini sull’episodio avvenuto nella notte fra mercoledì e giovedì nei pressi dell’abitazione dell’esponente politico locale. A dare la notizia del colloquio telefonico, è stato proprio Storace, nel corso di una conferenza stampa organizzata nel capoluogo pontino. «Devo dare atto al prefetto di seguire con attenzione la vicenda – ha affermato il leader nazionale de "La Destra" – per quanto mi riguarda, aspetto di vedere i fatti». Storace si è soffermato sulla rivendicazione dell’attentato, effettuata direttamente nel suo blog. «Hanno utilizzato un linguaggio degno delle brigate rosse – ha sottolineato l’ex governatore – ad inviare la nota sono stati i Carc, i Comitati d’appoggio alla resistenza per il comunismo. Peraltro, devo riscontrare come ci sia stato un preavviso pochi giorni prima. Il 10 gennaio infatti, sempre sul blog era stato spedito un comunicato in cui si dichiarava un "no secco all’apertura di covi fascisti a Priverno"». Il leader de «La Destra» ha attaccato duramente le altre forze politiche. «Sono rimasto allibito per la mancanza di reazioni su quanto è avvenuto – ha detto a chiare lettere Storace – non c’è stato uno straccio di dichiarazione di un esponente di An. Mi sarei aspettato una dichiarazione sia del presidente della Provincia Cusani sia di Zaccheo e anche del "camerata" Ciarrapico. E invece nulla di tutto ciò». Secondo l’ex ministro della Salute, «c’è la volontà di oscurare il nostro partito, proprio a pochi giorni dalla grande manifestazione di Napoli, contro le mafie e le caste». Tornando sul lancio della molotov, Storace ha affermato come «La Destra si costituirà parte civile». Non è infine mancato un breve accenno agli scenari politici locali. «Siamo pronti a confrontarci con Cirilli e lo aspettiamo – ha rilevato Storace – un’alleanza con il centro-destra? non la escludo, se questo schieramento dovesse sposare le nostre proposte favorevoli all’acqua in mano pubblica e al mutuo sociale. Vedremo poi se Cusani sarà ricandidato alla presidenza della Provincia. Stando alle "cronache fondane" non lo darei per scontato».

PreSidiO aNtiCarceRariO

SABATO 31 GENNAIO 2009
A PARTIRE DALLE 10 DEL MATTINO

PRESIDIO ANTICARCERARIO

PIAZZA DELLA LIBERTA’ – MONTELUPO FIORENTINO

PER INFORMAZIONI, SCAMBI DI IDEE SCRIVETE A:
CASELLA POSTALE 4304 – UFFICIO CAMPO DI MARTE – FIRENZE
(E-MAIL) labcontrorep@inventati.org

BASTA CON LA TORTURA!
CHIUDIAMO IL MANICOMIO DI MONTELUPO

Lo scorso novembre, alcuni detenuti dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario (OPG) di Montelupo Fiorentino hanno preso coraggio. Attraverso due telegrammi e due lettere indirizzate al garante per i diritti dei detenuti Franco Corleone, hanno denunciato l’orrore delle condizioni di vita in queste galere mascherate da ospedali e case di cura: gente legata ai letti, docce fredde come forma di punizione, termosifoni staccati per due settimane di fila e pure qualche autentico pestaggio (un prigioniero, colpito da un secondino, è precipitato da una rampa di scale).

Niente di nuovo per chi sa cosa realmente sono gli OPG. L’unica cosa che appare sorprendente (non accadeva da decenni) è che degli internati, due volte privi di qualsiasi diritto (in quanto prigionieri e in quanto considerati "malati di mente") abbiano trovato la forza e la dignità di protestare.

Una dignità, una forza da incoraggiare e sostenere. Perchè se oramai si moltiplicano le galere per tutti i dannati della terra, se politici e giornalisti di ogni colore vorrebbero ogni immigrato "clandestino" dentro i lager-CPT e ogni imbrattatore di muri dentro le galere, se questa ricco Occidente vede ogni giorno moltiplicarsi i dannati da rinchiudere…
Ebbene, possiamo dire che GLI INTERNATI DEI MANICOMI GIUDIZIARI SONO I DANNATI TRA I DANNATI.

DANNATI in quanto prigionieri: non sopportando la galera e rivoltandosi, sono stati avviati al manicomio per essere sedati con gli psicofarmaci ed i letti di contenzione.

DANNATI in quanto psichiatrizzati: definiti "malati di mente" dai dottori complici dell’abominio carcerario, sono stati privati persino dell’ultima facoltà rimasta al prigioniero: quella di protestare anche solo con le parole o con uno sciopero della fame.

Privati di tutto, di ogni scelta, della possibilità di esprimersi, persino del poco che non viene divorato dal carcere o dagli psicofarmaci.

Una società divisa in classi, che fonda il potere dei pochi sulla sottomissione dei molti, ha inventato le galere per chiudervi dentro le proprie eterne contraddizioni: i poveri, i diversi, i ribelli. Nelle galere italiane, ad esempio, un terzo della popolazione carceraria è composto da immigrati che hanno violato le leggi sull’immigrazione; quattro detenuti su cinque, prima di entrare in carcere, erano disoccupati e la maggior parte degli altri facevano lavori manuali. Con il dilagare della precarietà e l’inasprimento della crisi economica, l’ombra del carcere si allunga su una fetta sempre più larga di società. Eccola, la certezza della pena! La sola Sicurezza è quella del carcere per chi non si adegua.

Alla repressione poliziesca si affianca il controllo mentale esercitato dagli psichiatri, che vedono ovunque nuove malattie mentali ed incoraggiano persino la psichiatrizzazione dei bambini troppo agitati. Il sindaco milanese Letizia Moratti, intanto, propone il ricovero obbligatorio dei senza fissa dimora. Di questi tempi, all’emergenza freddo si risponde così…

Il carcere è un luogo altamente nocivo: al suo interno violenze, suicidi, atti di autolesionismo sono all’ordine del giorno. A sedare il malessere e la rabbia, accanto al manganello del secondino, provvede la "scienza" dello psichiatra: i detenuti vengono quindi riempiti di psicofarmaci e ricoverati nei Centri Diagnostici Terapeutici (C.D.T.) reparti psichiatrici all’interno delle prigioni. Qui, uno psichiatra può decidere di avviare il detenuto al Manicomio Giudiziario, dove si provvederà a metterlo a tacere.

Poichè l’OPG non viene considerato dalla legge come la galera che è, la pena cui è sottoposto l’internato viene considerata "sospesa": così molti detenuti condannati a pene lievi si trovano murati a vita, scontando nei fatti un ergastolo "bianco" e non dichiarato, sotto il potere assoluto degli psichiatri e senza possibilità di opposizione legale.

E allora?

E allora chiamiamo le cose con il loro nome. Nei manicomi giudiziari non si cura proprio nessuno, ma si violentano esseri umani.

I MANICOMI GIUDIZIARI SONO GALERE

FACCIAMOLA FINITA CON LE GALERE
E CON LA SOCIETA’ CHE NE HA BISOGNO

Laboratorio contro la repressione

Pistoia-Cena benefit per Gaza+proiezione di jenin-jenin

Stasera, Venerdì 23 Gennaio, al circolo Primo Maggio in via di San Marco 38 ,il comitato antifascista San Lorenzo organizza:

Ore 20: Cena benefit pro Gaza a base di cucina palestinese e non;

Ore 21,30: Proiezione del film Jenin-jenin;

Saranno presenti alla serata (e cucineranno pure…) rappresentanti della comunità palestinese di Pistoia.

La Carognata+Foto di Libera+2 interventi

Riceviamo ed inoltriamo:

La Carognata!
Dopo 5 mesi dallo sgombero l’area di Libera è ancora deserta.
Hanno sgomberato senza avere ancora tutte le autorizzazioni e noi
potevamo continuare le nostre attività.
Era l’ultimo agosto disponibile prima delle elezioni di giugno 2009 e se
non lo avessero fatto ad agosto avevano paura di non riuscirci più.
Frieri il giorno dello sgombero invece di mettersi tra Libera e la
Polizia, come più volte annunciato, era al mare, o meglio a partecipare
al mare.
Mezzetti dica se sulla faccenda autodromo la modena Partecipata ha detto
la sua. Mezzetti dica se sulle decisioni che riguardavano l’inceneritore
è stata richiesta la Partecipazione dei cittadini. Mezzetti dica se
sull’ex AMCM chi voleva Partecipare è stato ascoltato.
Fare una 3 giorni sulla Modena capitale della partecipazione è una
provocazione, non a noi ma all’intelligenza delle persone.
Loro picchiano e noi siamo i violenti, loro mentono e noi siamo affetti
da "pseudologia fantastica", loro sono arroganti e noi dovremo stare zitti.
La lotta di Libera continua.
22/01/09 Simona
Polizia e carabinieri in attesa di.
Ieri pomeriggio ho parcheggiato vicino alla Tenda .
Nel parcheggio c’erano una camionetta e un ‘auto della polizia + un auto
dei carabinieri.
Ho pensato che fossero li perchè vicini allo stadio e ci fosse una
partita…….facendo domande in giro ho invece saputo che erano li
perchè erano circolate molte voci su di una probabile "azione" di
"quelli di libera" contro l’assessore Frieri e contro l’iniziativa da
lui promossa.
Questa cosa mi ha molto colpita. Diverse volte Libera ha lanciato
iniziative, cortei, presidi ,mobilitazioni e tutte sono state
assolutamente nonviolente, tanto che hanno sempre visto partecipare alle
loro iniziative anche gruppi che hanno come opzione fondamentale quella
della nonviolenza. (rete lilliput in primis)
Violenza che invece è stata abbondantemente usata nello sgombero di Libera.
Il vedere mobilitate tutte ste forze dell’ordine (mi hanno riferito che
durante il giorno erano state molto + numerose) è indicativo della piega
che sta prendendo questa città.
Si sparge la voce di un’azione ( che poi bastava andare sul sito di
libera , accessibile a tutti, e c’era scritto che un’azione sarebbe
stata fatta…….ma quando mai Libera ha prodotto azioni violente? )
perchè si pensi a qualcosa di violento?? a qualcosa che necessiti uno
spiegamento di forze dell’ordine di quella portata?
Non si puo non pensare che la libertà di pensiero, uno spazio sociale
autogestito, un gruppo di persone che abbiano comunque voglia di
manifestare il loro pensiero, non siano più tollerate all’interno di
questa città , che vuole tutto irregimentato, ordinato, deciso
dall’alto, (poi però organizza bei convegni di facciata dove la parola
partecipare è usata ad ogni riga…) e che tende a mostrare chi la pensa
in modo diverso, come un possibile "attentatore"da controllare da
vicino, da dissaduere da qualsiasi azione, da intimidire con uno
spiegamento di forze dell’ordine degno di uno stato di polizia.
Questo , invece di indebolire, credo che infonda in noi ancora di più la
voglia di andare avanti, di continuare a pensare che c’è bisogno di
spazi in cui si respiri un clima di libertà, in cui ognuno di noi è
libero di esprimersi, di ridere, di progettare, di ritrovarsi.
L’esperienza di Libera non è finita con il vostro sgombero, non è stata
cancellata dalle vostre ruspe, l’esperienza di Libera continua, e se è
possibile, è più forte di prima .
22/01/09 Colby
Mezzetti difende Frieri e Pighi.
L’intervento di Mezzetti a commento della nostra contestazione di ieri è
chiaro: anarchia=violenza, quindi torto.
In questo e in molti altri casi la violenza è stata solo quella della
giunta Pighi/Frieri e non nostra, la menzogna sull’atto di sgombero e le
modalità violente sono patrimonio della storia politica di Mezzetti con
i vari servizi d’ordine denigrazioni e altro.
Nemmeno l’onestà da parte di Mezzetti di farsi carico delle scelte fatte
e condivise con tutte le conseguenze del caso.
In questa sede lo ribadiamo: la sinistra per modena è un’accozzaglia di
poltronari e non ha nessun senso di rappresentanza se non quello di
essere succubi del PD.
Seconda e ultima cosa, per essere chiari, noi non facciamo attività
politica con i soldi pubblici dello stato perchè pensiamo che siano
sporchi di sangue e sfruttamento e paghiamo questa scelta con una minor
capacità di intervento sociale.
Voi politici siete mantenuti nel vostro potere dall’intera comunità e un
giorno dovrete ridare quello che state rubando, non ridare i soldi di
cui non ce ne frega niente, ma dovete ridare la dignità che avete svenduto.
Quello che era scritto nei volantini distribuiti ieri era corrispondente
alla realtà e affermare che non risponde al vero significa falsare la
storia, cosa che certi politici hanno sempre fatto.
Solidarietà da Libera e Gli Agitati al Cox 18 di milano da stamane sotto
sgombero. I compagni e le compagne sono ora sotto il comune e ci
rimarranno tutta notte.
Il sito è aggiornato quotidianamente.
www.libera-unidea.org libera@libera-unidea.org
www.myspace.com/csalibera 

   

 

 

 

SOLIDARIETÀ CON LUCA E GIORGIO

 
Venerdì 23 Gennaio 2009 alle 9.00, al Palazzo di Ingiustizia di Torino, in c.so Vittorio angolo via Principi d’Acaja, ci sarà la puntata terminale del processo a Luca e Giorgio, due NO-TAV accusati
di aver resistito agli sbirri con le barricate sull’autostrada del Frejus, il 6 Dicembre 2005, alba dello sgombero violento del presidio NO-TAV di Venaus, svoltosi durante la notte con pestaggi e devastazioni legali ed impuniti in quanto attuati da carabinieri e
poliziotti.
Ricordiamo a chi non lo sa, a chi ha la memoria corta o è interessato a censurare parti della vicenda o a mentire pur di tirare l’acqua al suo mulino, che quel giorno anche a Torino si svolsero ben due
manifestazioni in solidarietà con i presidianti sgomberati, una al pomeriggio ed una alla sera. Manifestazioni completamente spontanee che videro in piazza migliaia di persone e che si conclusero con un bel falò in piazza castello. Anche qui fu accusato un giovane squatter anarchico, Marco Martorana, di aver tirato una bottiglia in testa ad un Digos. Marco fu arrestato 15 giorni dopo e detenuto per 20 giorni + 3 mesi di arresti domiciliare + 2 mesi di obbligo di dimora (in Torino) + 2 mesi di obbligo di firma giornaliera.
Ma nonostante l’accanimento repressivo contro questa figura che così bene si prestava, secondo loro, ad essere condannata (CONDANNATO LO SQUATTER ANARCHICO!), la completa inconsistenza dell’accusa, la falsità e la contraddittorietà dei poliziotti che si smentivano a vicenda in tribunale, fu clamorosa. Inaspettatamente Marco fu prosciolto da ogni accusa.
Questo l’esito del primo processo ad un NO-TAV. Un processo che si rivelò fin dall’inizio come una miserabile montatura della polizia politica.
Ora ci risiamo, fra tutti quelli che stavano sulle barricate quella mattina in alta valle di Susa, gli imputati sono di nuovo stati scelti dagli inquisitori con un criterio politico, noti attivisti NO-TAV,
l’uno anarchico l’altro autonomo.
Non possiamo che interpretare questa farsa repressiva, per altro destinata all’indulto, come facente parte di una strategia di intimidazione dei NO-TAV più attivi e come un inizio di un tentativo di criminalizzazione del movimento per cercare di dividerlo, strategia non certo nuova agli assassini di Sole e Baleno.
Criminalizzazione sempre utile al potere per spazzare la strada dagli oppositori alle sue grandi opere di devastazione. In questo caso il TAV.

OSSERVATORIO ECOLOGICO VOLANTE per TORINO SQUATTER

Processo ai NoTav

Sentenza nei confronti dei Nostri Amici Notav!

Venerdì 23 Gennaio 2009, Ore 9:00

Presidio, Colazione Musicale: chi vuole può portare qualcosa di caldo, da bere e da mangiare per condividerlo con gli altri.

Possibilità di seguire la sentenza:
aula 3
del Palazzo di giustizia Bruno Caccia di Torino si terrà la Sentenza del processo a Luca e Giorgio, due attivisti No Tav impegnati da anni nella difesa della Val di Susa dalla adevastazione annunciata dei cantieri Tav.

I fatti oggetto di reato si svolsero nella mattinata del 6 dicembre 2005 a Venaus poco dopo lo sgombero notturno effettuato con violenza dalle forze dell’ordine ai danni di chi presidiava i terreni per impedire l’avvio dei lavori. Come prima risposta alla brutale aggressione della polizia una quarantina di No Tav si recò sull’autostrada nel tratto proprio sopra i terreni sgomberati per bloccare il traffico. Di lì a poco tutta la valle verrà bloccata per due giorni da migliaia di persone inferocite, che l’8 dicembre con determinazione libereranno i prati di Venaus scacciando polizia e
carabinieri.
L’accusa, sostenuta dal pm Ausiello, è quella di aver sottratto una macchina fotografica da un’autovettura della polizia stradale, di aver danneggiato l’auto stessa e di aver ostacolato l’operato degli agenti.
Tralasciando l’evidenza, cioè la portata minima e marginale dei reati contestati in rapporto all’affronto subito dall’intera Val di Susa in quelle settimane (vi ricordate la militarizzazione dei paesi e la violenza della polizia?), appare chiaro che dietro questo processo si nasconda l’intenzione di ridurre l’opposizione al Tav ad un problema di ordine pubblico. In questo modo si costruisce l’immagine mediatici di un movimento estremista fatto di contestatori violenti da isolare, che disturbano il "corretto" confronto democratico tra il governo e le istituzioni locali con il quale si può giungere a "ragionevoli" compromessi. Alla strategia per dividere e indebolire il movimento No Tav contribuiscono in molti: polizia e magistratura, mass-media e partiti politici e, purtroppo, anche alcuni sindaci della Val di Susa.

Non tutti i tentativi della magistratura, però, riescono fino in fondo, come dimostra l’assoluzione di Marco Martorana, accusato di aver aggredito un agente della Digos proprio il 6 dicembre a Torino e criminalizzato dai giornali come anarchico violento e teppista. Oggi come allora, è importante che il movimento No Tav mantenga viva l’attenzione per non lasciare spazio ai tentativi di divisone e alle
manovre repressive.

In solidarietà a Luca e Giorgio processati per aver difeso la Val di Susa

– Contro la criminalizzazione del movimento NO TAV
– Per denunciare ancora una volta la truffa del progetto Torino-Lione

Prepariamo per quell”occasione un presidio musicale con bandiere e tutta la "coreografia" per sostenere i Nostri Amici NoTav.
.
Palazzo di Giustizia di Torino
C.so Vittorio Emanuele II/via Falcone Borsellino-Torino
Mezzi pubblici che passano in zona:
Tram16 & 9
Bus 56, 55, 68 METRO’ FERMATA PRINCIPI D’ACAJA
Invitiamo il resto del movimento NoTav a far girare la voce in Solidarietà a Luca & Giorgio, stampando propri manifesti, pubblicizzandolo sui propri siti internet, sui muri e vetrine del territorio.

USA – Leonard Peltier pestato in carcere!

l prigioniero politico indigeno Leonard Peltier
ha già trascorso 33 anni in carcere, falsamente accusato d’aver
ammazzato due agenti dell’FBI ed è in attesa della libertà
condizionale. La scorsa settimana è stato trasferito nel carcere di
alta sicurezza di Canaan (Pennsylvania) e lì, nonostante i suoi 64
anni, è stato pestato. La sorella e coordinatrice del suo comitato di
difesa, Betty Peltier, ha denunciato l’aggressione e chiede un sostegno
per Leonard.

(stralci dalla lettera di Betty):

Sono molto indignata perché mio fratello è stato pestato quando è
arrivato nel carcere federale di Canaan. Non appena giunto alcuni
detenuti lo hanno aggredito, dandogli forti colpi sulla testa e sul
corpo. Probabilmente ha un trauma cerebrale, diversi ematomi sparsi sul
corpo, un dito gonfio e dolori al torace.

Noi pensiamo che le autorità del carcere, sobillate dall’FBI, hanno
orchestrato l’aggressione offrendo agli aggressori qualche sconto di
pena. Il fatto è che Leonard a breve dovrebbe avere una udienza in cui
decideranno se farlo uscire con la libertà condizionale e l’aggressione
potrebbe farlo decadere dallo status di detenuto modello e quindi
impedirgli di uscire.

Adesso è in isolamento perché lui si è rifiutato di fare il nome dei suoi aggressori.

I suoi avvocati stanno addirittura cercando di mettersi in contatto con Obama.

L’aggressione è avvenuta dopo l’invio di una lettera dell’FBI, in
cui quest’agenzia si oppone alla liberazione di Leonard. (…) Siamo a
conoscenza del fatto che l’FBI sta cercando di far restare Leonard in
carcere e sta cercando sostegno tra i nativi americani.

Betty Peltier-Solano

Coordinatrice del Leonard Peltier Defense Offense Committee

Il nuovo indirizzo di Leonard:

Leonard Peltier #89637-132
USP-Canaan
US Penitentiary
PO Box 300
Waymart, PA 18472
USA

Aggiornamento dal cox 18

Aggiornamento in diretta dai compagn* presenti al presidio davanti al Conchetta:
La polizia ha occupato tutto lo stabile compreso l’archivio Primo Moroni e la
libreria e non è possibile entrare. Hanno blindato il quartiere con tutte le
specie di polizia e si sta creando un presidio con tutte le compagne ed i
compagni disponibili.
Si ricorda a tutti che anche il Torricelli/Circolo dei malfattori è sotto
sgombero e che si prevede possa succedere qualcosa entro i primi giorni di
febbraio.
Chiunque possa muoversi si rechi subito davanti al Cox 18 in via Conchetta o
almeno diffonda la notizia il più possibile per assicurare una presenza
crescente davanti al centro!!!