Razzisteria: destra fascista in Italia e nella “rossa” Toscana

Riceviamo e pubblichiamo:

Domenica 15 Febbario al
Circolo ARCI Ho Chi Minh
di 
Porta al Borgo – Pistoia (dalle 19:00 in poi)

Presentazione della Videoinchiesta
Razzisteria: destra fascista in Italia e nella "rossa" Toscana
Di Saverio Tommasi e Ornella De Zordo. Sarà presente Saverio Tommasi

Cena di finanziamento
Osservatorio sulle Nuove Destre – Pistoia
Fondi destinati alla realizzazione di opuscoli, un video ed una nuova
mostra/inchiesta sul razzismo, la xenofobia, l’omofobia, il sessismo,
l’immigrazione, la crisi di identità della società italiana con i suoi
risvolti mediatici e politici

Menù:

– Crostini misti

– Pasta coi broccoli ‘rriminati (broccoli, acciughe, uvetta, pinoli, porro)

– Insalata mista

– Fritto misto carne/verrdura

– Placinto (colde rumeno)
Menù vegetariano a richiesta
15 Euro
X prenotazioni:
osservatoriodestrept@gmail.com
circolo 057320300

CLICCA L’IMMAGINE PER INGRANDIRE IL FLIER

Pistoia, volantinaggio contro il revisionismo galoppante

Sabato mattina, al mercato di Pistoia, alcuni militanti della rete antifascista hanno svolto un volantinaggio per ricordare agli smemorati quello che fu l’operato degli italiani brava gente durante l’occupazione della Jugoslavia: una vessazione ed un accanimento inumano da parte delle truppe e dei simpatizzanti fascisti ai danni della popolazione slava di quelle terre, dall’italianizzazione forzata dell’area alle deportazioni di massa la presenza delle truppe del pelato di predappio si configurò come qualsiasi altra occupazione, una vera e propria barbarie.

A dimostrazione di ciò basti leggere cosa scrivevano gli squadristi a Dignano, cittadina vicino Pola:

 

 

 

Lo schifoso revisionismo che destrorsi di ogni latitudine e sinistrorsi frettolosamente impegnati a ripudiare il passato stanno portando avanti, i tentativi di riconoscere le "ragioni" delle merde della repubblica sociale e quelli di equiparare la loro memoria a quella dei partigiani fanno tutti parte di un più generale piano di giro di vite autoritario della società italiana, progetto di cui fanno parte anche gli allarmismi nei confronti dell’immigrazione, utilizzata come capro espiatorio per avallare leggi liberticide come quelle contenute nel pacchetto sicurezza. Noi diciamo no al revisionismo strumentale di questi figuri, lo combattiamo e lo combatteremo, come combatteremo i nuovi progetti autoritari portati avanti da potere e capitale, anche a mezzo (come sempre) dei piccoli nostalgici in camicia bruna. NO PASARAN!

di seguito il volantino distribuito al mercato:

 

 

Il Governo si prepara a imbavagliare Internet

fonte: ZEUS News 05-02-2009

 

Con il pacchetto sulla sicurezza approvato dal Senato, Berlusconi dà al ministro degli Interni il potere di chiudere siti Internet, filtrarli e multarli pesantemente.
Berlusconi si era proposto di voler dare a Internet una costituzione mondiale; certo se il modello è quello che sta introducendo in Italia c’è da far venire i brividi.
Il pacchetto sulla sicurezza appena approvato dal Senato (dovrà ancora tornare alla Camera) infatti prevede che il ministero dell’Interno potrà ordinare l’oscuramento dei siti Internet sui quali si commette il reato di apologia o si istiga a delinquere.
Lo stesso ministero potrà chiedere che vi vengano apposti filtri adeguati.
Gli internet provider "disobbedienti" dovranno pagare una sanzione dai 50mila a 250mila euro.
Nel testo del ddl si legge infatti: "In caso di accertata apologia o incitamento, il ministro dell’Interno dispone con proprio decreto l’interruzione dell’attività indicata, ordinando ai fornitori di servizi di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine, applicando sanzioni pecuniarie per gli inadempienti".
In pratica il governo si arroga un potere che solo nei Paesi totalitari appartiene alla polizia mentre nei Paesi democratici può essere esercitato solo dall’autorità giudiziaria e mai dal governo per via amministrativa.
La misura è stata inserita all’ultimo momento grazie a un emendamento del senatore Gianpiero D’Alia (UDC), che prende ispirazione dalle recentissime polemiche sui gruppi di Facebook a favore degli stupri o della mafia.
Il senatore D’Alia ha commentato: "In questo modo diamo concretezza alle nostre iniziative per ripulire la rete, e in particolare il social network Facebook, dagli emuli di Riina, Provenzano, delle Br, degli stupratori di Guidonia e di tutti gli altri cattivi esempi cui finora si è dato irresponsabilmente spazio."
Imbavagliare Internet, ecco qual è il vero scopo.
Forse non siamo ancora al nazismo contro il quale Di Pietro grida, ma certamente il fascismo in Italia iniziò in un modo molto simile.

 

Migranti – Approvato in senato l’art.39 per la delazione negli ospedali

(AGI) – Roma, 5 feb. – Con 154 si’, 135 no ed un astenuto l’Aula del
Senato ha approvato l’art. 39 del ddl sicurezza che da’ la possibilita’
ai medici di denunciare i clandestini che si rivolgono per cure alle
strutture sanitarie pubbliche, che inoltre prevede il carcere fino a 4
anni per i clandestini che rimangono sul territorio nazionale
nonostante l’espulsione e che fissa da 80 a 200 euro la tassa per il
permesso di soggiorno".

Torino – Infarinato presidente circoscrizione

da macerie

Mario Cornelio Levi infarinato 4 febbraio

Una decina di giovani, stanchi delle parole dei politici che si
divertono a prendere di mira sempre i poveri e gli stranieri – parole
cui seguono sistematicamente aggressioni agghiaccianti – si sono
tranquillamente introdotti nella sede della Circoscrizione 8 a San
Salvario per tirare alcune pagnotte e diversi sacchetti di farina al
presidente della Circoscrizione Mario Cornelio Levi e, per non
sbagliare, un po’ a tutti i consiglieri. Il gruppetto si è quindi
rapidamente dileguato prima dell’intervento delle forze dell’ordine.
Questa "infarinatura" può essere interpretata come una risposta alle
ultime velenose dichiarazioni del presidente, che ha invitato la
polizia municipale a prendere provvedimenti contro i venditori di pane
abusivi di via Nizza. Se il sig. Levi non nasconde di voler essere
anche lui "cattivo con i clandestini", ebbene noi ci auguriamo che sia
celiaco.

Ringraziamenti 1 febbraio

Mario Cornelio Levi, presidente dell’Ottava circoscrizione, scrive
al comandante dei Vigili Urbani pretendendo «provvedimenti urgenti»
contro lo smercio abusivo di pane sotto ai portici di via Nizza,
«intollerabile» attacco ai negozianti della zona. La crisi galoppa,
difatti, e non sono pochi gli abitanti di San Salvario che per
risparmiare due lire sono diventati clienti fissi di quei vecchietti
maghrebini che se ne stanno tutta la sera impalati al freddo, con le
loro buste e i loro trolley, a vendere pane, menta ed esotici salami di
pollo. E così, se oltre alla crisi, in questi giorni ci saranno pure le
nerborute guardie comunali a galoppare – ma dietro ai venditori di pane
– si saprà bene chi ringraziare.

Aggiornamenti dalla Grecia – scontri a Pireo al corteo agricoltori; scontri al Comune. Nuove occupazioni

 Da DallGrecia:

26
Gennaio 2009

Medici, infermieri, Anarchici hanno occupato la sala ticket di un ospedale di Atene,
imponendo prestazioni gratuite.

Scontri
di quartiere ad Atene contro la distruzione di un parco.

Nelle
prime ore della mattina di Lunedì 26/01/09 operai del Comune si sono
presentati nel piccolo parco che si trova tra via Patision e Chipre,
ad Atene, con l’intenzione di sradicare gli alberi e cominciare i
lavori per un nuovo parcheggio. In poco tempo gli abitanti del
quartiere, reagiscono a quest’ennesima sopruso. La rabbia della gente
si scontra con le forze antisommossa presenti da subito per
sorvegliare la distruzione del parco, e presto incominciano gli
scontri nelle strade attorno. Più tardi, un gruppo attacca il
commissariato di Áyios Panteleímonas con pietre e molotov.

Nella
notte gli abitanti hanno ripiantato piccoli alberi nel parco.

Le
stesse forze antisommossa che hanno protetto l’albero di Natale in
piazza Syntagma per più di tre settimane ieri hanno garantito la
distruzione di una delle ultime zone verdi della città di Atene.

Venerdì
30 Gennaio

Manifestazione
nel quartiere di Kipséli, in difesa del piccolo parco distrutto
pochi giorni fa per costruire un altro parcheggio.

Sabato
31 Gennaio

Circa
700-800 persone hanno manifestato questa mattina a Pireo (porto di
Atene), in solidarietà con Kostantina Kuneva, sotto una fortissima
pioggia. Durante il corteo sono state fatte molte scritte, sono state
distrutte molte telecamere e altrettanti bancomat. All’altezza del
Ministero del Commercio Marino i manifestanti hanno lanciato
sacchetti di vernice contro l’edificio e contro l’antisommossa che lo
sorvegliava

Inoltre:
Dalla metà di Gennaio la Facoltà di belle Arti nella città di
Nafplio è occupata dagli studenti.

Fin
dall’inizio dell’occupazione sono state autorganizzati “anticorsi”
non gerarchici e di vari temi, relazionati con gli studi e non.

Le
richieste degli occupanti sono:

Libertà
per tutti i detenuti della rivolta; diritto all’insubordinazione con
ritiro dei carichi penali; il ritiro della legge antiterrorista; il
ritiro della riforma studentesca; la dissoluzione dei reparti
antisommossa (MAT).

Da
alcuni giorni, la “Scena Lirica nazionale” di Atene (teatro
dell’opera) è occupata da teatranti e musicisti. Questa notte una
festa di strada spontanea con più di 300 persone ha attraversato e
chiuso via Akadimias (la strada che da Exarchia va fino al
Parlamento), una delle strade centrali di Atene.

Continua
ad essere occupata, dal 6 Dicembre 2008, la facoltà di Cinema
dell’Università Aristotele di Salonicco.

Lunedì
2 febbraio

Scontri
questa mattina nel porto di Pireo, dove 1400 agricoltori di Creta
sono arrivati con più di 300 trattori con l’intenzione di dirigersi
coi mezzi fino al Ministero dell’Agricoltura manifestando contro la
politica governativa che porta ogni giorno sempre più agricoltori in
miseria.

Appena
sono usciti dai traghetti coi loro trattori sono stati attaccati dai
reparti antisommossa.

Gli
scontri tra i MAT e gli agricoltori si sono rapidamente allargati in
tutto il porto con gas lacrimogeni e cariche in cui tre persone sono
rimaste ferite e alcune arrestate.

Poco
dopo, agricoltori rimasti nella città di Iraklio (Creta), hanno
occupato la camera del Commercio di Creta esigendo la libertà per
tutti gli arrestati e dichiarando che se non avessero liberato e
lasciato manifestare i loro compagni ad Atene, avrebbero bruciato
l’edificio, come già avevano fatto nel 1991.

Da
parte loro, quelli bloccati al porto di Pireo hanno intenzione di non
lasciar uscire alcun traghetto in direzione di Creta. Nell’isola la
situazione è molto tesa. Gli agricoltori han chiamato ad unirsi
nella lotta studenti, lavoratori e disoccupati. Di fronte a questa
situazione, e con la paura che nella notte altra gente si spostasse
da Creta a Pireo, la compagnia navale ANEK LINES ha cancellato tutti
gli itinerari dai porti di Iraklio, Janià e Rezimno per Pireo e
viceversa.

Da
poco, più di 150 agricoltori di Ierapetra si sono mossi verso
Iraklio, mentre altri arrivano dalle provincie.

Nella
città di Janià la sede Comunale è occupata da questa mattina, e
alle 18.00 ci sarà una manifestazione nel centro cittadino.

Alle
17.00 altra chiamata a Pireo, da parte di gruppi di estrema sinistra
in appoggio degli agricoltori.

Nel
frattempo, ad Atene:

Scontri
con feriti questa mattina al Comune di Atene, dove si doveva
discutere sul parco distrutto giorni fa e la costruzione del
parcheggio in Patission street.

Molta
gente di tutte le età presente per protestare contro la decisione
del Comune.

Molti
manifestanti sono riusciti ad entrare da una porta secondaria e
distruggere una telecamera interna. Allo stesso tempo sono iniziati
gli scontri all’esterno del Comune, con gran uso di lacrimogeni. I
manifestanti si sono ritirati verso piazza Omonia, inseguiti e
caricati dai MAT.

Ci
sono due feriti, di cui uno grave, trasportato all’ospedale.

 

Grecia – Bomba esplode davanti casa deputato conservatore

(ANSA)- SALONICCO, 3 FEB – In Grecia un ordigno artigianale e’ esploso
davanti all’abitazione di un deputato conservatore nel centro di
Salonicco. Il parlamentare, Savvas Tsituridis, fa parte del partito
conservatore Nuova Democrazia (Nd) del premier, Costas Karamanlis. Il
gesto non e’ stato ancora rivendicato. Gli attentati con ordigni
artigianali sono molto frequenti in Grecia e vengono attribuiti dalla
polizia all’estrema sinistra o ai movimenti anarchici.

Roma. Sparito in Tribunale il fascicolo sull’omicidio fascista di Valerio Verbano

La vicenda dell’omicidio fascista di Valerio Verbano, ucciso il 22
febbraio del 1980 dal commando dei NAR dentro casa sua e davanti agli occhi dei
genitori legati e imbavagliati, sembra essere costellata da fascicoli somparsi.
Un ricercatore ha scoperto infatti che il fascicolo principale dell’inchiesta
sull’omicidio di Valerio è scomparso dal Tribunale di Roma. Lo scorso settembre
uno studente che sta conducendo una ricerca, aveva richiesto al tribunale la
visione del materiale processuale ma gli era stato reso disponibile solo quello
relativo alle indagini sui NAR e Terza Posizione. Mancava quello fondamentale:
quello sull’omicidio di Valerio. Da qui un esposto dei familiari e dei legali
alla Procura di Roma. Ma non è la prima volta che fascicoli relativi a Valerio
Verbano scompaiono. Infatti alla fine degli anni Settanta, durante una
perquisizione a casa di Valerio, la Digos trovò e sequestrò un dossier
sull’attività dei fascisti nella capitale a cui Valerio lavorava da tempo.
Questo dossier "sparì" nei mesi successivi e quando Valerio venne ucciso, molti
misero in relazione l’omicidio "mirato" da parte dei fascisti proprio al dossier
di inchiesta che Valerio aveva curato e di cui i fascisti erano venuti a
conoscenza. Nel 2007 la pm De Martino avevano riaperto le indagini sull’omicidio
di Valerio verbano sulla base di nuovi elementi che erano venuti alla luce, ma
dopo alcuni accertamenti l’indagine era stata nuovamente chiuso. Adesso è
scomparso il fascicolo principale dell’inchiesta. Sono ormai troppe le ombre su
questa indagine.

Firenze – Mobilitazione Antifascista

La crisi economica è sempre più forte e la precarietà ormai generalizzata.
Migliaia di lavoratori muoiono o rimangono invalidi ogni anno in Italia.
Il potere d’acquisto delle famiglie è sempre più basso e non si vedono miglioramenti.
Il governo, invece di proporre soluzioni concrete ai problemi
crescenti, limita sempre di più i diritti dei lavoratori, opera tagli
indiscriminati al settore pubblico come nel caso di scuola e Università
con la “riforma” Gelmini, attacca gli immigrati e risponde a chi
contesta con la repressione: ciò non fa che aumentare il disagio
economico e sociale, aumentando la percezione di insicurezza che i ceti
popolari vivono sulla propria pelle.

È in questo quadro che proliferano gruppi di estrema destra, che, con
una propaganda populista e razzista, cercano di fare proseliti fra i
giovani e i disoccupati.
Pensano di appartenere ad una razza superiore, si sentono i difensori
della Tradizione e della cristianità. Rivendicano il fascismo e il
nazismo. Il solo linguaggio che conoscono è quello delle cinghie, dei
bastoni e delle lame. Per questo massacrano di botte e uccidono ragazzi
perché “comunisti” (Dax, Renato, Nicola), o perché gay o immigrati.
Stuprano ragazze perché lesbiche. Bruciano centri sociali e sedi di
partiti e sindacati di sinistra. Per questo aggrediscono gli studenti e
i lavoratori che protestano contro le riforme di destra(come a piazza
Navona).

I picchiatori nazifascisti sono protetti e sostenuti, in questo loro
“lavoro sporco”, dalle forze dell’ordine e da tutte quelle forze
politiche, economiche e religiose che per 60 anni sono state al centro
di una trama oscura che lega Nato, Stato italiano, fascisti,
massoneria, mafia, banchieri e Vaticano che, con la Gladio, le stragi e
la strategia della tensione, ha insanguinato e continua ad insanguinare
il nostro Paese .

Alleanza Nazionale ha provato a sdoganarsi e “ripulirsi” con la
fantomatica “svolta” di Fiuggi, nel 1995. Ma sappiamo bene che è tutto
falso, che loro sono falsi: da una parte cercano di passare per
“persone per bene” in doppiopetto, ormai lontani dalle idee del MSI,
mentre dall’altra continuano a propagandare tesi fasciste,
revisioniste, e razziste.
I giovani di AN di Firenze da anni rivendicano Mussolini, Pavolini e
Codreanu, sfilano a braccio teso nelle nostre facoltà, riempiono i muri
della città di croci celtiche e ora, grazie a quest’appuntamento
organizzato a livello nazionale dalla segreteria del loro Partito,
provano a crearsi spazi nuovi, organizzando una squallida sfilata e un
concerto “identitario” cioè….fascista, e ripropongono le loro falsità
preconfezionate sulle Foibe.

Le foibe non possono essere usate strumentalmente dalla destra per
riabilitare il fascismo e per presentarsi come le “vittime” del
comunismo.
Le foibe sono un evento storico che ha come causa profonda la
comprensibile reazione della popolazione della Venezia Giulia, della
Dalmazia e dell’Istria di origine slava a un ventennio di occupazione
militare italiana, e al processo di assimilazione e italianizzazione
imposto con la violenza (chiusura delle scuole slovene e croate,
divieto dell’uso delle lingue straniere in pubblico, abolizione
dell’autonomia culturale, estromissione dalle cariche amministrative),
che è costata la vita a migliaia di persone. Il cosiddetto “fascismo di
frontiera", come quello proposto oggi da AN, aveva due facce: una di
matrice terrorista, e una legalitaria e culturale, e Mussolini era
chiaro al riguardo: “Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la
slava non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella
del bastone. […] I confini dell’Italia devono essere il Brennero, il
Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000
slavi barbari a 50.000 italiani”

LA STORIA NON SI RISCRIVE.
IERI COME OGGI, NON CONCEDIAMO SPAZIO AI FASCISTI!!!

SABATO 7 FEBBRAIO
ORE 15.00
PIAZZA DELLA COSTITUZIONE

Antifascisti Sempre

Sfratto del circolo dei malfattori rinviato al 6 Aprile…

Riceviamo e pubblichiamo:

Questa mattina dalle
6 davanti al circolo dei malfattori di via Torriceli 19 è stato fatto un
presidio contro lo sfratto.
La polizia non si è presentata, si sono visti
soltanto tre loschi individui della digos.
Fin dalle 6 la partecipazione dei
compagnie è stata numerosa e nel giro di poco hanno preso parte al presidio
antisfratto 150 200 persone.
Ringraziamo tuttie per la solidarietà,
consideriamo che sia stata fondamentale la presenza di questa mattina nel
determinare il rinvio dello sfratto
L’ufficiale giudiziario si è presentato
alle 8 e ha rinviato lo sfratto del circolo e dell’appartamento occupato al 6
Aprile.
Verso le 9 e mezza è iniziata un’ assemblea con le varie realtà
presenti sulla tematica autogestione e spazi sociali.
Fin da ora rilanciamo per
il 6 Aprile un’altro presidio contro lo sfratto.
Contro tutti gli sgomberi
Diffondiamo l’autogestione
Circolo dei malfattori.