Cile – Mauricio Morales, 27 anni, anarchico

Mauricio Morales

27 anni, anarchico

"In
fin dei conti non potrà esserci alcun tipo di libertà, se colui che ama
la libertà riconosce qualcosa di superiore, qualcosa che è fuori da se
stesso, si chiami Stato, democrazia, partito politico. Per me le sigle
e i dirigenti sono una questione obsoleta ed il capitalismo è
totalmente contrario alla libertà.”

"La mia vita non la comanda nessuno, spero di vivere
coerentemente con quanto detto fino al giorno in cui morirò. Un
compagno che volesse comandare la mia vita, non è un compagno.”

La morte mi dice che mi ama, perché sa che sono vivo. Perché siamo puri noi che non abbiamo padroni.”

* * *

Mauricio,
compagno anarchico morto il 22 maggio 2009, a Santiago del Cile, nei
pressi della scuola della Gendarmeria (l’equivalente della polizia
penitenziaria). Mauricio aveva con sé un ordigno costituito da un
estintore ripieno di polvere nera.

Le sue frasi sono tratte dal seguente video diffuso dagli anarchici cileni:

http://trincheradelaimagen.blogspot.com/2009/05/
urgente-carabineros-y-pdi-allanan-casas.html

Il
24 maggio si sono svolti i funerali ai quali hanno partecipato
familiari e compagni solidali. In queste ore s’è scatenata una caccia
al bombarolo anarchico, alla ricerca di presunti complici di Mauricio.

Bioclasta continuerà ad informare sugli sviluppi ed intanto invia un forte abbraccio ai compagni e alle compagne in lotta.

bioclasta.blogspot.com

Torino – Lunedì

Udienza di convalida, in mattinata, per Fabio e per Marco, i due redattori di Radio Blackout arrestati sabato mattina dopo che un gazebo de “La destra” piazzato a Porta Palazzo aveva dato il giro.
Il giudice si è avvalso della facoltà di non rispondere subito e si è preso tempo fino a domani mattina per decidere della loro sorte.

Ma sappiamo che i due sono allegri: uno dei tanti solidali presenti stamattina è riuscito a dribblare la Digos dentro ai corridoi dei piani alti del Palagiustizia ed è riuscito a vederli, anche se sarebbe vietatissimo. Ha portato loro i saluti nostri, quelli del mercato, quelli di tanti compagni da fuori che ci hanno chiesto e hanno voluto sapere. E i saluti, anche, dei tanti senza-documenti che ci sono stati
vicini in questi giorni. Fuori dal tribunale, una quarantina di persone, ad aspettarli.

Qualche notizia in più, intanto, sulla giornata di domenica. A quanto riportavano le pagine locali de “La Repubblica” stamattina, nella nottata, in mezzo alle strade di Porta Palazzo sono bruciati dei cassonetti della monnezza, mentre uno striscione invitava i razzisti a starsene lontani dal quartiere. E nel pomeriggio, invece, un “corso di politica” che si teneva nella sede provinciale della Lega Nord di via Poggio è stato bruscamente interrotto da un gruppo di ragazzi che ha bersagliato l’edificio di bottiglie e di spazzatura. Come a dire: ogni momento può essere buono, per rompere l’anima ai razzisti.

Ascolta la diretta dal presidio su:
http://www.autistici.org/macerie/?p=15533

Fuoco e frantumi su “cesso pound”

a un sito destronzo – 18 maggio 2009

Lamezia Terme – «Nella notte è stato dato fuoco alla serranda
esterna dei nostri locali. Solo un fortunato caso ha voluto che le
fiamme non si propagassero a tutto lo stabile, evitando una tragedia,
in quanto i nostri locali sono situati i pieno centro cittadino, in
piazza San Giovanni 17, una zona abitata da numerose famiglie e dove
sorgono diverse attività economiche». A parlare così è Mimmo Gianturco,
responsabile dell’associazione "Casapound" in Calabria, e lo fa
riferendosi a un atto violento compiuto nella notte tra sabato e
domenica all’ingresso della sede sociale: qualcuno ha incendiato
qualcosa sul pavimento, ma il fuoco non si è propagato per cui i danni
materiali non sono ingenti.[…]


da un sito destronzo – 17 maggio 2009

Bologna, 16 mag. (Adnkronos) – Un atto
vandalico e’ stato commesso nella notte ai danni del bar ‘Culturalbahn’
cogestito dal responsabile di Bologna dell’associazione Casapound,
Alessandro Vigliani, e dal candidato sindaco sostenuto anche dalla
stessa associazione, Massimiliano Mazzanti. Verso le 4 ignoti hanno
mandato in frantumi la porta vetrata del locale che si trova in via
Zanolini.

due molotov contro sede pdl a livorno

il popolo della liberta a livorno non ci deve stare

LIVORNO,
24 MAG – Due bottiglie incendiarie sono state lanciate da ignoti contro
un comitato elettorale del Pdl a Livorno, intorno alle 5 di oggi. Uno
striscione ha preso fuoco, danneggiata una finestra e parte della
facciata dell’immobile che, al primo piano, ospita la sede del Pdl. Su
una vetrina al piano terra, con vernice spray rossa, e’ stato anche
scritto: ‘Il Popolo della liberta’ a Livorno non ci deve stare’. Ieri
ignoti avevano bucato le gomme dell’auto del coordinatore provinciale
del Pdl.

Che bella l’estate livornese…

Cile – Un saluto per Mauricio Morales

Un saluto per Mauricio Morales*

MAURICIO MORALES,

Un Saluto di Libertà

 

Santiago del Cile, 23 maggio 2009

 

Nel
pieno della notte, non sentiamo il freddo per i vestiti che oscurano la
nostra immagine, ma non importa. Il vento rinfresca il nostro rapido
avvicinamento. Siamo in tempo. Fino ad ora va tutto bene. Siamo soli,
soli come non mai, come sempre. Per strade buie e malandate abbiamo
fatto il giro della fabbrica dei carcerieri. Ci avviciniamo. Il
prossimo obiettivo è vicino. Nel mia mente ripasso il piano concordato.

(Star
qui non è facile. In questo istante è vana qualsiasi discussione sul
senso di trapassare il discorso inerte e paralizzante di alcuni che
dicono di essere compagni nostri. Star qui non è facile. E’ la
conseguenza del non aver accettato questo mondo schiavista, è il
risultato di lunghe conversazioni clandestine e dell’essersi presi il
tempo per pianificare… Non è facile come alcuni credono).

Proseguo
agitato e felice. Con noi viaggia il sogno iracondo divenuto realtà:
interrompere il benessere aggressivo dei servi dell’ordine dello stato
imprenditoriale; che ascoltino la voce di uomini e donne che resistono
all’esser schiavi, che non vogliono accordi che legittimino
quest’ordine assassino, che sappiano di un’idea di libertà che non
muore.

Arriviamo
al nostro obiettivo. Ci fermiamo. C’è silenzio nell’aria. Un attimo in
più, un attimo. Un muro, per terra, le mie mani, la bicicletta, il mio
compagno, la strada, la città inquinata, l’ordine carcerario, la notte,
il silenzio…

Scoppia tutto.”

 

Non ci
sono discussioni, siamo d’accordo. L’esperienza dell’eterna discussione
teorica con lo stato e i suoi sbirri è terminata da tempo per quelli
che hanno la libertà nel sangue e non sotto braccio. Grazie ad essi si
sono scritte le storie più incandescenti: quelle della lotta per la
libertà e della creazione di mondi senza sfruttamento. Tutto il resto
non ha senso.

Oggi, lo
stato, la polizia, il potere economico ed intellettuale di questo paese
sfoggiano inettitudine attaccando le case occupate, rilasciando
dichiarazioni rozze, continuando a trasmettere le immagini della
sfrontata persecuzione politica, poco importa se democratica o
dittatoriale.

In
questi giorni fanno ricadere tutto il loro prepotente timore
sull’inerte corpo del compagno, sulla sua vita ribelle e quella dei
suoi compagni: s’è scatenata la caccia, il momento richiede pertanto
assoluta coesione e convincimento, silenzio e voce!

E’ di
nuovo l’ora dell’impegno tante volte vociferato, è il momento di porre
in atto le nostre idee e che qualsiasi appoggio diventi una esigenza!

Salutiamo
Mauricio, il suo lavoro e la sua coerente ribellione che pochi mettono
in atto e molti criticano. Salutiamo tutti i suoi, quelli che capiscono
il suo slancio e lo apprezzano. Agli altri, nulla!

Resistenza Insorgente, Attacco Diretto, Sempre!

 

Fuerzas Autónomas y Destructivas León Czolgosz

Columnas Armadas y Desalmadas Jean Marc Rouillan

Banda Antipatriota Severino Di Giovanni

[Livorno] Presidio astensionista e contro le politiche securitarie

SABATO 23 ORE 17:30 P.zza Attias PRESIDIO ASTENSIONISTA E CONTRO LE POLITICHE SECURITARIE

Segue il testo del volantino che sarà distribuito:

Il Governo crea l’ "emergenza sicurezza" per distruggere i legami di solidarietà e colpire indiscriminatamente tutti i lavoratori e gli sfruttati, sia italiani che stranieri.
Quindi il "Pacchetto Sicurezza", da oco approvato, e l’attuale questione dei respingimenti, non servono solo a fare propaganda elettorale, ma soprattutto a dividere ancora di più gli sfruttati e ad arginare il malcontento sociale che
avanza.
Il Governo vuole difendersi perché è attaccato da piùfronti: dalle lotte per la difesa dei posti di lavoro alle rivolte dei clandestini nei centri di identificazione ed espulsione, dai profughi e rifugiati che rivendicano i propri dritti alla mobilitazione studentesca.

CONTRO IL PACCHETTO SICUREZZA NO A RAZZISMO, SFRUTTAMENTO E REPRESSIONE DEL DISSENSO

PER LA SOLIDARIETA’ TRA GLI SFRUTTATI PER LA DIFESA DEL DIRITTO DI ESPRESSIONE, DI MANIFESTAZIONE E DI SCIOPERO

E’ LA LOTTA CHE DECIDE, NON VOTARE, LOTTA!

Venerdì 29 Maggio ore 21:30 Presso la F.A.L. in V.degli Asili 33
ASSEMBLEA PUBBLICA ASTENSIONISTA
sui temi: AMBIENTE, CASA, SICUREZZA

Fedeazione Anarchica Livornese
Collettivo Anarchico Libertario

Lecce – Avviso orale ad una compagna

Riceviamo e diffondiamo:

 

Sabato 16 maggio un avviso orale è stato
recapitato ad una compagna leccese. Si va ad aggiungere ai precedenti
sette dispensati tra febbraio ed aprile del 2008. Anche questa compagna
è indagata nel processo Nottetempo come gli altri sette destinatari (il
13 luglio prossimo riprenderanno le udienze d’Appello) ma era stata
finora risparmiata dall’ondata di avvisi dell’anno passato.

Anarchici salentini

Carceri italiane – Abusi sessuali, aborto, suicidio e scabbia

Abusi sessuali su detenute da parte dei secondini, aborto in carcere

Accuse confermate anche da alcuni agenti sentiti come testimoni
Inchiesta della Procura su presunti abusi sessuali sulle detenute in
cambio di agi e maggiore libertà. Una donna è stata costretta ad
abortire dopo essere stata messa incinta dall’uomo che la doveva
sorvegliare. Indagati quattro agenti.

21 maggio 2009

Genova
– Ci sarebbe anche un aborto tra gli episodi al centro dell’inchiesta
della procura di Genova sui presunti abusi sessuali sulle detenute in
cambio di agi e piu’ liberta’ nel carcere di Pontedecimo.
A
confermare il fatto, secondo quanto riferito dal ‘Secolo XIX’, ci sono
le testimonianze sia delle detenute che degli agenti ‘puliti’, che nel
corso degli interrogatori avrebbero parlato di una donna costretta ad
abortire dopo essere stata messa incinta dall’uomo che la doveva
sorvegliare. L’ipotesi di reato formalizzata dal procuratore capo,
Francesco Lalla, e’ pesantissima: concussione, dove il prezzo del
presunto ricatto imposto dagli agenti in questo caso era il sesso.
Sarebbero
gia’ quattro le persone iscritte nel registro degli indagati – fra loro
il poliziotto coinvolto nell’aborto – al termine di una prima fase
d’inchiesta condotta dalla sezione giudiziaria della Polizia di Stato.
Otto gli appartenenti alla Penitenziaria ascoltati in questi ultimi giorni come persone informate sui fatti. E con loro
sono
state interrogate almeno tre detenute ed ex detenute. Una e’ stata
fatta arrivare, sotto scorta dal carcere di Napoli dove si trova
attualmente. Le altre due si trovano tuttora a Pontedecimo. Le loro
confessioni, sulle quali il segreto e’ assoluto, si aggiungono a quelle
della presunta vittima, Z.E., la marocchina di 28 anni che sconta una
condanna per una storia di maltrattamenti in famiglia.
Adnkronos

Venezia: detenuti protestano, per suicidio e epidemia di scabbia
20 maggio 2009
Venezia
– "I soldi non si inventano": risponde così il Provveditore per il
sistema penitenziario del Triveneto Felice Bocchino alle notizie di
infezioni come la scabbia, contenute nel documento inviato al ministro
della giustizia dai detenuti di Santa Maria Maggiore di Venezia. Da
alcuni giorni i detenuti manifestano pacificamente, battendo sulle
porte di ferro del carcere, per le condizioni di detenzione. Causa
scatenante della protesta è stata il suicidio di un detenuto immigrato,
ma la protesta verte soprattutto sull’eccesso di presenze. I detenuti
sono in tutto 310, il triplo della presenza regolamentare.
Il Gazzettino