Pistoia aggiornamenti di REPRESSIONE

Alessandro Della Malva  è stato trasferito dal carcere di Pistoia , dopo un presidio che ha favorito una "Bellaprotesta" all’interno del carcere e che è continuata anche il giorno successivo(!!), al carcere di  Prato, dopo una riunione x organizzare un’altro presidio, è stato subito spostato nel carcere di Parma!!

La compagna Katiuscia (compagna di Alessandro) sta subendo ripetutamente minacce da parte di esponenti della digos locale, ieri mattina l’ennesima intimidazione , al ritorno da una riunione a Firenze
è stata affiancata da un digossino all’interno di un negozio e gli è
stato più volte detto di non immischiarsi in certe cose e di lasciare
stare la lotta al fascismo
. Come potete capire la cosa è seria e inquietante , nei giorni passati ci sono state altre intimidazioni e una notte è stato provato a manomettere la porta di casa di Alessandro e Katiuscia

Mentre
il compagno anarchico Marco e Juri ,SENZA NESSUNA PROVA E SENZA ALCUNA
RAGIONE (SE NON QUELLA DI REPRIMERE I COMPAGNI +IMPEGNATI NELLA
LOTTA) sono sempre ai domiciliari in attessa di giudizio . . 

 Testo del volantino diffuso in centro a Pistoia  ieri 

L’ ACCANIMENTO REPRESSIVO
CONTRO GLI ANTIFASCISTI
NON SI PONE LIMITI

Sabato 21 novembre gli antifascisti pistoiesi organizzavano un Presidio sotto il carcere di Pistoia (esattamente nel giardino di via Donatori del sangue) in solidarietà di Alessandro della Malva, per ribadire l’ ILLEGITTIMITA’ e l’ABUSO subito da questo compagno detenuto dopo 40 giorni senza prove né indizi e pure senza alcun provvedimento di arresto, ma solo per un “Fermo giudiziario”.
Alla quattro ci siamo trovati nel giardino di via Donatori del sangue ed abbiamo fatto sentire ai detenuti musica e la nostra solidarietà, ad Alessandro ma anche a tutti i proletari detenuti in condizioni inumane, per il 40% detenuti ancora in attesa di giudizio (ipoteticamente INNOCENTI), detenuti per reati minori, per i quali sono previste misure alternative alla carcerazione.
Intorno alle ore 18.00 i detenuti si sono uniti alla nostra protesta con la forma unica che possiedono: battitura di tegami, posate, gavette, sbarre delle celle. E per una ora buona siamo andati avanti: loro a battere e noi a gridare tutta la nostra rabbia e la nostra
solidarietà.

La
RAPPRESAGLIA
per questa protesta dal carcere non
ha perso tempo  a colpire il
compagno Alessandro. Con un’azione punitiva ,che non trova alcuna giustificazione
etica e morale lunedi Alessandro è stato trasferito in  un’altro penitenziario.

L’azione repressiva contro questo
antifascista non ha alcun limite. Possiamo parlare a ragione di puro ACCANIMENTO
REPRESSIVO. Ed in questa operazione si trovano tutti ben uniti: magistratura,
questura prima e direzione carceraria adesso.

Dell’innocenza degli antifascisti,
contro cui l’11 ottobre è scattata un’operazione di RAPPRESAGLIA da parte della
questura di Pistoia che niente ha da invidiare alle SS di fosca
memoria.

RAPPRESAGLIA che è continuata il 9
dicembre con gli arresti domiciliari per altri 4 antifascisti senza alcuna
motivazione reale, se non quella di semplice volontà repressiva.

 

 

LIBERTà PER TUTTI GLI ANTIFASCISTI
INQUISITI L’11 OTTOBRE E IL 9 DICEMBRE

RITIRO DI TUTTE LE
DENUNCE

 

 

                                                                                 
RETE ANTIFASCISTA PISTOIESE

a presto aggiornamenti . .

 

 

Pistoia aggiornamenti di REPRESSIONE

Alessandro Della Malva  è stato trasferito dal carcere di Pistoia , dopo un presidio che ha favorito una "Bellaprotesta" all’interno del carcere e che è continuata anche il giorno successivo(!!), al carcere di  Prato, dopo una riunione x organizzare un’altro presidio, è stato subito spostato nel carcere di Parma!!

La compagna Katiuscia (compagna di Alessandro) sta subendo ripetutamente minacce da parte di esponenti della digos locale, ieri mattina l’ennesima intimidazione , al ritorno da una riunione a Firenze
è stata affiancata da un digossino all’interno di un negozio e gli è
stato più volte detto di non immischiarsi in certe cose e di lasciare
stare la lotta al fascismo
. Come potete capire la cosa è seria e inquietante , nei giorni passati ci sono state altre intimidazioni e una notte è stato provato a manomettere la porta di casa di Alessandro e Katiuscia

Mentre
il compagno anarchico Marco e Juri ,SENZA NESSUNA PROVA E SENZA ALCUNA
RAGIONE (SE NON QUELLA DI REPRIMERE I COMPAGNI +IMPEGNATI NELLA
LOTTA) sono sempre ai domiciliari in attessa di giudizio . . 

 Testo del volantino diffuso in centro a Pistoia  ieri 

L’ ACCANIMENTO REPRESSIVO
CONTRO GLI ANTIFASCISTI
NON SI PONE LIMITI

Sabato 21 novembre gli antifascisti pistoiesi organizzavano un Presidio sotto il carcere di Pistoia (esattamente nel giardino di via Donatori del sangue) in solidarietà di Alessandro della Malva, per ribadire l’ ILLEGITTIMITA’ e l’ABUSO subito da questo compagno detenuto dopo 40 giorni senza prove né indizi e pure senza alcun provvedimento di arresto, ma solo per un “Fermo giudiziario”.
Alla quattro ci siamo trovati nel giardino di via Donatori del sangue ed abbiamo fatto sentire ai detenuti musica e la nostra solidarietà, ad Alessandro ma anche a tutti i proletari detenuti in condizioni inumane, per il 40% detenuti ancora in attesa di giudizio (ipoteticamente INNOCENTI), detenuti per reati minori, per i quali sono previste misure alternative alla carcerazione.
Intorno alle ore 18.00 i detenuti si sono uniti alla nostra protesta con la forma unica che possiedono: battitura di tegami, posate, gavette, sbarre delle celle. E per una ora buona siamo andati avanti: loro a battere e noi a gridare tutta la nostra rabbia e la nostra
solidarietà.

La
RAPPRESAGLIA
per questa protesta dal carcere non
ha perso tempo  a colpire il
compagno Alessandro. Con un’azione punitiva ,che non trova alcuna giustificazione
etica e morale lunedi Alessandro è stato trasferito in  un’altro penitenziario.

L’azione repressiva contro questo
antifascista non ha alcun limite. Possiamo parlare a ragione di puro ACCANIMENTO
REPRESSIVO. Ed in questa operazione si trovano tutti ben uniti: magistratura,
questura prima e direzione carceraria adesso.

Dell’innocenza degli antifascisti,
contro cui l’11 ottobre è scattata un’operazione di RAPPRESAGLIA da parte della
questura di Pistoia che niente ha da invidiare alle SS di fosca
memoria.

RAPPRESAGLIA che è continuata il 9
dicembre con gli arresti domiciliari per altri 4 antifascisti senza alcuna
motivazione reale, se non quella di semplice volontà repressiva.

 

 

LIBERTà PER TUTTI GLI ANTIFASCISTI
INQUISITI L’11 OTTOBRE E IL 9 DICEMBRE

RITIRO DI TUTTE LE
DENUNCE

 

 

                                                                                 
RETE ANTIFASCISTA PISTOIESE

a presto aggiornamenti . .

 

 

Regali di Natale

PITALE

Finalmente i resti del cervello del povero, dolce, Duce sono stati messi in vendita su ebay!

Quale periodo migliore, poteva scegliere l’anonimo inserzionista, se non quello che porta al Natale?

Ed ecco che una cazzata immonda si trasforma, grazie alla
spensierata atmosfera di festa, in un suggerimento per un regalo
raffinato e di sicuro buon gusto.

Per soli 15.000 euri, potrete farvi recapitare a casina vostra, in una bellissima confezione regalo (vedi foto) il cervello del vostro dittatore preferito.

Non sta certo a noi suggerirvi i mille usi che potrete fare di
cotanta grazia e, infatti, non lo faremo….anche se lasciato adagiare su
un letto di cipolline e sfumato con del vino bianco…insomma, via,
provate e il vostro cane vi ringrazierà.

Comunque, visto il clamoroso successo dell’iniziativa, il
distributore ci ha fatto sapere che saranno presto disponibili anche i
reni di Margaret Thatcher, le emorroidi di Pio XII, il prepuzio di
Hitler, i peli del cazzo di Stalin e una selezionata crestomazia di
caccole del povero, compianto, Pinochet.

Restiamo in spasmodica attesa del culo di Berlusconi.

Giochi

Caltanissetta – Chiuso il CIE

fonte indymedia napoli, 24 novembre

E’ ufficiale, a Caltanissetta chiuso centro immigrati
Il Prefetto Petrucci ha autorizzato la chiusura del centro polifunzionale

Dopo la rivolta che ha portato al trasferimento dei 94 immigrati
trattenuti presso altre strutture italiane, il centro polifunzionale
"Pian del Lago" di Caltanissetta è rimasto chiuso. Noi c’eravamo già
occupati di questa storia. I danni alla struttura sono stati ingenti e
la Prefettura, sulla scorta delle indicazioni del Ministero
dell’Interno, ha autorizzato la chiusura. Dopo Cassibile (SR), anche
Caltanissetta al momento non ha un centro istituzionale per immigrati.
Perchè si è arrivati a questo?

L’aumento della "pena amministrativa" all’interno dei centri di
identificazione ed espulsione da 60 a 180 giorni ha fatto esplodere in
tutta Italia, non solo rivolte e tentativi di fughe di massa, ma anche
atti di autolesionismo e suicidi come confermano i dati diffusi dal
Ministero dell’Interno,.

Firenze – Aggrediti Militonti di Destra

riceviamo e pubblichiamo, martedi’ 24 novembre

Questa mattina due militanti di Azione Universitaria e del Centro
Sociale di Destra “Casaggì” sono stati aggrediti nel chiostro della
Facoltà di Lettere e Filosofia in Piazza Brunelleschi a Firenze mentre
stavano effettuando una raccolta firme contro il malfunzionamento della
segreteria studenti di via San Gallo" "Poco dopo le dieci del mattino –
ha raccontato Torselli- un gruppo di studenti appartenenti all’area
politica della sinistra antagonista hanno accerchiato i due ragazzi di
destra prima insultandoli verbalmente e poi cercando di sottrarre loro
il materiale di propaganda e quello necessario alla raccolta firme. Ad
un certo punto gli studenti di sinistra hanno estratto dai loro zaini
uova e sampietrini ed iniziato un lancio contro i due militanti di
destra. Gli attivisti dell’estrema sinistra, reduci dallo sgombero
dello spazio occupato “400colpi”, si sono poi diretti sotto alla
Prefettura per un presidio di protesta contro le istituzioni locali."

Padova – Brutale pestaggio in carcere di un ragazzo handicappato. Proteste e sciopero della fame.

riceviamo e pubblichiamo

Scrivo
per raccontarvi di un fatto veramente schifoso, ingiusto e alquanto
animalesco (e avrei altri termini da aggiungere ma sinceramente non ho
parole) accaduto nel carcere di Padova, dove è rinchiuso mio cognato da
due anni.

E’
accaduto, un giorno come tanti, che un giovane portatore di handicap
sia stato picchiato a sangue da quattro agenti della polizia
penitenziaria per il semplice motivo, secondo loro, di averli guardati
male. Dopo essere stato picchiato dai primi tre, gli stessi lo hanno
accompagnato dal brigadiere, il quale a sua volta, senza discutere, lo
ha spinto a terra, mentre gli altri tre hanno continuato a calciarlo.
Il brigadiere, che avrebbe dovuto mettere ordine alla cosa, si è
aggiunto agli altri schiacciandogli la testa per terra con quei grandi
scarponi. Per non finire il signor brigadiere lo ha obbligato a dire il
falso al medico che l’ha visitato, cioè di essere caduto dalle scale.

Il
ragazzo si è fatto un po’ di giorni di ospedale, è tornato in carcere
ma dopo pochi giorni ha tentato il suicidio. Per fortuna insieme a lui
si trovava il compagno di cella. Dopo qualche giorno ha dato fuoco alla
cella, e tutto questo perché non voleva più vivere, perché si sentiva
solo e umiliato.

Allora
i detenuti hanno fatto una rivolta , e si sono ribellati dopo tanta
ingiustizia. Purtroppo una successiva punizione per questo è stata la
sospensione degli studi per alcuni di loro.

I
ragazzi ora stanno facendo lo sciopero della fame, ma sono sicuro che
nessuno ascolterà la voce del silenzio. Vi sarei molto grato se questa
storia uscisse fuori e venisse alla luce del sole tutto questo. Io la
chiamo verità, anche se è una cruda e amara verità. In quel carcere i
veri delinquenti sono le guardie carcerarie e non i detenuti.

Catania – Sigillato ingresso coop Sisifo | vernice rossa su coop enghera

riceviamo e pubblichiamo

CATANIA. NELLA NOTTE DEL 17 SIGILLATO INGRESSO DELLA COOP SISIFO.
LASCIATO VOLANTINO: COOP SISIFO GUADAGNA SU PELLE DEGLI IMMIGRATI NEI
CIE, CON I FINANZIAMENTI CHE RICEVE X GESTIRE I LAGER PAGHERA ANCHE LA
SERRATURA. VERNICE ROSSA INVECE SU SEDE COOP ENGHERA PRESSO LA SEDE DEL
SUO NEGOZIO ALTROCONSUMO. LASCIATA SCRITTA ALTROCONSUMO UGUALE
ALTROSFRUTTAMENTO

Ferrara – Aggressione fascista

Sabato 21 novembre, alle 2 di notte
circa, un ragazzo della provincia di Ferrara è stato aggredito, a pochi
metri dal centro storico della città, da un gruppetto di noti
neo-fascisti locali, appartenenti al gruppo NUF – Nuovi Ultras
Ferraresi della curva della squadra di basket Ferrara Carife e
riconducibili all’area dell’associazione Casapound, che a Ferrara ha
aperto una sede chiamata "Volo 92" in via Corso Piave n°83.

Il ragazzo, dopo essere stato al "Plan
9", un pub di recente apertura, frequentato da "metallari" ma anche da
fascisti che i gestori non si sognano nemmeno di allontanare, una volta
uscito è stato inseguito, aggredito, gettato per terra e minacciato,
anche con un coltello, perché portava una pettinatura che non era di
loro gradimento. Un altro ragazzo che era con lui e che ha provato a
difenderlo è stato gettato contro un muro, mentre un’altra ragazza loro
amica è stata aggredita da una nazi-girl che accompagnava i tre fasci.

Anche una città come Ferrara, dove
sembra non accada mai nulla e dove la rilevanza degli elementi fascisti
è sempre stata scarsa o nulla, negli ultimi anni sta vedendo una
fioritura di questo sterco, purtroppo con la colpevole indolenza di più.

In questi ultimi tempi in cui, alla
ribalta delle cronache o nella notte dell’indifferenza quotidiana, si
acutizzano nuovamente moderne e vigliacche aggressioni da parte dei
letamai fascisti, come gli attacchi agli individui e ai ritrovi gay a
Roma, i recenti accoltellamenti a Piacenza, gli assalti alle realtà
autogestite e, non ultimo, le continue aperture di covi merdaioli
spacciati per circoli pseudo-culturali, non ci sembra banale ribadire
la nostra solidarietà a tutti coloro che non solo si difendono dalle
vigliaccate nazi-fasciste ma passano all’attacco per primi.

Un pensiero speciale va ai compagni di Verona, detenuti perché antifascisti.

Anarchici di Ferrara e provincia.

Ferrara – Polizia e Psichiatria, la doppia P all’insegna del controllo sociale!

riceviamo e pubblichiamo

Dopo la vicenda di Federico Aldrovandi,
la Questura di Ferrara ha pensato di realizzare un progetto per i
propri agenti, con l’Azienda Usl di Ferrara-Dipartimento di Salute
Mentale, su come gestire i comportamenti delle persone fermate o da
fermare. Grazie alla collaborazione dei direttori del dipartimento,
Elisa Bruni e del servizo di Diagnosi e Cura Luigi Grassi, sarà
possibile <<addestrare>> i poliziotti sui casi "difficili"
di persone giudicate aggressive o violente (certo, gli sbirri
preferiscono accanirsi su individui indifesi e passivi piuttosto che su
quelli determinati a far valere le loro ragioni; quanto alla violenza,
complici gli omicidi di Stato ormai quotidiani, ci era sembrato che il
privilegio del monopolio lo detenessero loro, assieme a quello della
vigliaccheria)
Tre psichiatri di Diagnosi e Cura e gli istruttori di
Tecniche Operative della Polizia saranno i <<docenti>>
delle varie lezioni che i poliziotti seguiranno: soprattutto gli agenti
della Squadra Volante, quelli operativi in Questura, di PolStrada
compresi i distaccamenti di Argenta e Codigoro (Fe), di
PolComunicazione e PolFer
(novembre 2009)