Milano. Manganellate al Cie di via Corelli

Di nuovo manganellate dentro al Centro di via
Corelli, a Milano. Le guardie, questa volta, se la prendono con i
compagni di gabbia di Hassan, un recluso che da 20 giorni è in sciopero
della fame e che, disperato, proprio ieri sera ha ingoiato un flacone
intero di detersivo. I soccorsi ritardano, come sempre, e quando la
Croce Rossa lo porta fuori dalla gabbia sembra più morto che vivo. I
suoi amici sono furenti e assediano l’infermeria per avere sue notizie,
e la polizia li respinge: «Marocchini di merda! Marocchini di merda!» –
ripetono con garbo i poliziotti, mentre li bastonano stando attenti a
non lasciare troppi segni.

Ancora a notte fonda gli uomini dell’ispettore Addesso si rifiutano
di dare notizie delle condizioni di salute di Hassan: sembra però che
non sia nemmeno stato portato all’ospedale. A presto aggiornamenti.

Fatti di Pistoia, allentate le misure cautelari a tutti gli imputati

La montatura sta cadendo, dal sito senza soste:

 I 6 imputati sotto processo avranno solo l’obbligo di dimora dalle 21 alle 7

liberi-subitoIl
giudice Luciano Costantini ha accolto in parte la richiesta di
scarcerazione richiesta dagli avvocati dei 6 imputati per i fatti di
Pistoia che adesso avranno solo l’obbligo di dimora notturno. Un altro
passo verso il ripristino della "normalità" in questi 4 mesi in cui la
situazione giudiziaria degli imputati ha sempre avuto un carattere di
eccezionalità. Il giudice infatti fra le motivazioni di questa
decisione ha messo la caduta dell’accusa di devastazione e saccheggio
(che ricordiamo prevede una pena dagli 8 ai 15 anni di reclusione). Per
4 mesi il comitato di sostegno agli imputati livornesi ha continuato a
denunciare il fatto che il reato di devastazione e saccheggio era
tenuto in piedi solo per giustificare le misure detentive per i 6
imputati, tutti incensurati.

Era dunque verosimile l’impressione che
tutti avevano avuto nelle tre udienze svolte fino ad oggi, cioè che
l’accusa e i suoi testimoni erano caduti più volte in contraddizione e
che al momento anche i riconoscimeti "farsa" erano l’unico vero
appiglio per l’accusa.

Anzi, sembra addirittura eccessivo
l’obbligo di dimora per l’unica donna imputata nel processo visto che i
due presenti dentro Casa Pound hanno più volte ribadito di non aver
visto donne e che i testimoni non sono nemmeno riusciti a indicarla
durante i riconoscimenti.

Insomma, un altro piccolo passo avanti
in un processo che piano piano si sta ridimensionando, con la speranza
di giungere presto alla verità

No Tav, incendiato ancora il presidio di Bruzolo

Alle 22.06 circa arriva la chiamata ai vigil del fuoco avvertiti da un automobilista di passaggio che vede la fiamme propagarsi dall’interno della struttura, all’arrivo dei pompieri la struttura  è ormai compromessa totalmente; alla fine dello spegnimento rimangono le strutture di ferro piegate e qualche pezzo di legno carbonizzato. Tra le 20.58 e le 21.46 i vigili del fuoco erano intervenuti per incendi di sterpaglie prima sulla statale in direzione torino a poche centinaia di metri del presidio e subito dopo sempre per sterpaglie incendiate alla rotonda di chianocco dove c’è l’ingresso in autostrada.
Tra le persone (qualche decina) intervenute li sul posto si fa strada la proposta di  incontrarsi per informarsi, capirne di più e raccogliere idee e proposte. L’appuntamento è per lunedì alle 18.00 al presidio di susa autoporto. 
Spargiamo la voce e diffondiamo l’appuntamento tramite siti e mailing list.
ecco però gli antefatti di ieri (sabato notte)
Ennesimo sabato sera infuocato in valle di susa.Attorno alle 22.00 un incendio è divampato nelle alture sopra San Giuliano proprio di fronte al presidio di Susa Autoporto, sono intervenuti i vigili del del fuoco e il fuoco è stato domato nel giro di poco.Alle 1.30 è arrivata la notizia all’autoporto di un incendio al presidio di bruzolo, arrivati sul posto dove erano presenti già i  pompieri di chianocco e una auto di carabinieri che nel frattempo hanno iniziato a fotografare le targhe delle automobili sopraggiunte, abbiamo constatato l’accaduto: era stata posata, in orizzontale, una bombola del gas aperta, sul ciglio della strada nella riva del presidio, a lato della bombola alcune sterpaglie sono state incendiate senza che il fuoco abbia raggiunto la bombola.
Mentre eravamo li abbiamo notato un incendio a poche centinaia di metri dal presidio sulla riva ferroviaria che da verso il paese di bruzolo.
I pompieri sono partiti subito e hanno impiegato un bel po’ a spegnere questo 
fuoco. E’ poi giunta voce (da confermare) che anche a Caprie è divampato  un incendio.
Qualcuno si è poi fatto un giro a borgone perchè "non si sa mai".
Questa è un po’ la "fredda"  cronaca della nottata di sabato sera. Risparmio commenti e considerazioni perchè si può dire di tutto e di più.
Prendiamo atto e stiamo all’occhio.