Modena – Tentativo di evasione dal Cie

fonte: il resto del carlino (clandestini, clandestini, clandestini…)

Modena, 1 settembre 2010. Notte di tensione, quella tra lunedì e martedì, al centro identificazioni ed espulsioni di via Lamarmora. Alcuni clandestini hanno tentato di scappare dalla struttura che trattiene gli stranieri in attesa del rimpatrio.

Erano circa le 2.20 quando in tre hanno scavalcato il cancello del primo blocco arrivando fino nel piazzale interno, quello tra i blocchi in cui sono chiusi gli immigrati e gli uffici. Qui si sarebbero nascosti per una ventina di minuti senza che nessuno si accorgesse di nulla. Avrebbero tentato di arrampicarsi su una grondaia, trovata rotta, senza riuscirci. Sono quindi rientrati nel blocco. Ma prima che trovassero un altro modo per tentare di scappare, i militari di guardia si sono accorti che qualcosa non andava. Hanno quindi bloccato il tentativo di ‘evasione’, ma a questo punto gli animi si sarebbero riscaldati coinvolgendo anche gli altri clandestini.

Alcuni materassi sono stati gettati nel piazzale interno : i clandestini hanno minacciato di incendiarli tanto che sono stati chiamati anche i vigili del fuoco. Alla fine le forze dell’ordine sono riuscite a riportare la calma. Il tentativo di evasione è stato ricostruito visionando i filmati delle telecamere. Subito è stata messa a segno una perquisizione in tutti i blocchi, che avrebbe permesso di trovare una corda, pare fatta con le lenzuola, e un ‘rampino’ ottenuto sradicando una panca: pare che anche gli ospiti dei blocchi numero quattro e cinque avessero pensato alla fuga. Al Cie sono arrivati poliziotti e carabinieri, mentre per questa mattina è atteso l’arrivo del comandante del reggimento dei militari che presidiano il centro, per fare il punto della situazione.

Pistoia: In Morte di un omofobo

Il 27 Agosto, cedendo per una volta (ma definitivamente) alla soddisfazione di molti, è morto il vescovo emerito di Pistoia Simone Scatizzi. La schifosa commozione bipartisan del mondo politico e sociale pistoiese ha fatto si che non si facesse in modo di ricordare chi era veramente il caro estinto (caro perché estinto) Scatizzi, vogliamo quindi dare il nostro contributo alla sua memoria.

Simone Scatizzi è stato il vescovo dell’omofobia più intransigente, nel Luglio 2005 questo personaggio diede il via alla sua personale crociata contro l’omosessualità (prendendo spunto dalla volontà del comune di istituire il registro delle unioni civili), che non stentò a paragonare, come gravità, alla mafia ed il terrorismo e mettendola in relazione diretta con la pedofilia (argomento sul quale invece sembrerebbero essere molto più ferrati i suoi colleghi in abito nero…). Negli anni a seguire si era poi opposto a qualsiasi tipo di concessione nei confronti della comunità omosessuale, utilizzando sempre toni che in bocca ad altri sarebbero stati definiti “terroristici”.

E’ morto un bastardo, brindiamo al lieto evento e ringraziamo il mese di Agosto che quest’anno, dopo Kossiga, ci ha fatto quest’altro bel regalo.