PO: Sabato 10 settembre dalle ore 18 in poi PRESIDIO/CONCERTO sotto le mura del carcere di Prato.

Per chi viene da Firenze ritrovo alle 16.30 davanti alla stazione di Rifredi per andare tutti insieme con le macchine (allegate le indicazioni stradali).

Sono passati due mesi da quando,dopo gli arresti del 13 giugno e l’incarcerazione del nostro compagno Valerio, l’infame quotidianità del carcere di Prato veniva scossa da un concerto solidale sotto le mura a fianco di tutti i detenuti.
Valerio non è più in carcere, ma il presidio del 9 luglio ci ha dimostrato come le operazioni repressive ci offrano delle opportunità di ribaltamento diventando un’occasione per stringere nuove amicizie, per rompere l’isolamento tra il “dentro” e il fuori. E’ per questo che abbiamo deciso di tornarci, dando continuità e forza all’esperienza avviata questa estate.

dalla lettera di un detenuto del carcere La Dogaia di Prato:


<<La vostra “visita” ha soprattutto ricolmato una giornata che per la routine doveva essere cole le altre: triste e inutile!
Grazie a voi ieri i nostri cuori battevano più forte e la consapevolezza che non siamo soli ha vinto la tristezza dell’abbandono.(…)
Ieri sera le guardie sono arrivate con le loro minacce psicologiche,volevano fermare le nostre grida di gioia, per fermare il fuoco che usciva dalle finestre delle celle. (…)
Comunque, questi coglioni sono rimasti male ieri sera, per 6 ore c’è stata comunicazione fra voi e noi, e la musica ci ha fatto provare le stesse emozioni nonostante queste maledette mura.
Personalmente sono stato felice; altrettanto felici ho visto altri detenuti qui dentro.
E spero che ritorniate, perché in questa società non manca la libertà, ma uomini liberi.
Mancano coloro che in Val di Susa gli hanno rotto il culo ai boia di questo stato; mancano gli uomini liberi.
Manchiamo noi, mancate voi, mancano gli uomini liberi.>>

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Per chi viene da Firenze ritrovo alle 16.30 davanti alla stazione di Rifredi per andare tutti insieme con le macchine (allegate le indicazioni stradali).

Sono passati due mesi da quando,dopo gli  arresti del 13 giugno e l'incarcerazione del nostro compagno Valerio, l'infame quotidianità del carcere di Prato veniva scossa da un concerto  solidale sotto le mura a fianco di tutti i detenuti.

 Valerio  non è più in carcere,ma il presidio del 9 luglio ci ha dimostrato come  le operazioni repressive ci offrano delle opportunità di ribaltamento  diventando un'occasione per stringere nuove amicizie, per rompere  l'isolamento tra il "dentro" e il fuori. E' per questo che abbiamo  deciso di tornarci, dando continuità e forza all'esperienza avviata  questa estate.
 dalla lettera di un detenuto del carcere La Dogaia di Prato:
 

 <<La vostra “visita” ha soprattutto ricolmato una giornata che per la  routine doveva essere cole le altre: triste e inutile!

 Grazie a voi ieri i nostri cuori battevano più forte e la consapevolezza che non siamo soli ha vinto la tristezza dell’abbandono.(...) 

Ieri sera le guardie sono arrivate con le loro  minacce psicologiche,volevano fermare le nostre grida di gioia, per  fermare il fuoco che usciva dalle finestre delle celle. (...)

Comunque,  questi coglioni sono rimasti male ieri sera, per 6 ore c’è stata comunicazione fra voi e noi, e la musica ci ha fatto provare le stesse  emozioni nonostante queste maledette mura.

Personalmente sono stato felice; altrettanto felici ho visto altri detenuti qui dentro. 

E spero che ritorniate, perché in questa società non manca la libertà, ma uomini liberi. 

Mancano coloro che in Val di Susa gli hanno rotto il culo ai boia di questo stato; mancano gli uomini liberi.

Manchiamo noi, mancate voi, mancano gli uomini liberi.>>

Nuovo arresto a Firenze, domani 3 Settembre presidio sotto il tribunale!-UPDATE

Ieri mattina i Carabinieri hanno fatto irruzione alla Riottosa zquat e si sono portati via una compagna, domani presidio sotto il tribunale di Firenze dalle 8e30 durante l’udienza di convalida!.                                                                                                                                                                     UPDATE: Nel pomeriggio di Giovedì 1 Settembre è stata perquisita dai carabinieri la Riottosa Zquat! al Galluzzo (FI). Chiara, che in quel momento si trovava sola all’interno dell’abitazione, è stata condotta in caserma ed in seguito in carcere a Sollicciano con l’accusa di coltivazione di sostanza stupefacente e furto di energia elettrica. E’ stato inoltre sequestrato un computer e la chiavetta per la connessione ad internet. Stamani, 3 Settembre, si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto: Chiara è stata scarcerata e le sono state disposte le firme 3 volte a settimana. Di seguito il testo del volantino distribuito in occasione del presidio davanti al tribunale.

ILLEGALE, NON IMPOSSIBILE

Sabato 1 Settembre, tre gazzelle dei carabinieri hanno fatto irruzione alla Riottosa, casa occupata al Galluzzo, e se ne sono andati portandosi via una compagna, che al momento si trova in carcere a Sollicciano. I capi d’accusa che le sono stati imputati sono coltivazione di sostanza stupefacente (alcune piante di cannabis, strappate tra pomodori, melanzane e sedani) e furto di energia elettrica.

Non ci siamo mai ritenuti esperti di codici e castrazioni varie, per questo non abbiamo mai fatto della legge il metro di valutazione delle nostre scelte. Grammi, metri, kilowatt, euro, tutta merda per giudici, politici, giornalisti e sbirri di ogni colore. Pretesti buoni per invadere la nostra vita e separarci dai nostri affetti. Non ci stupiamo. L’odio aumenta.

Tutto è normale, tutto fa schifo, quindi è normale, quindi fa schifo…

Negli ultimi mesi sono stati numerosi i compagni e le compagne sequestrati dallo Stato, a Firenze come altrove. Abbiamo assistito ad un proliferare di inchieste volte a stroncare le varie lotte portate avanti da chi si è stancato di subire in silenzio.

La legge si adegua alle esigenze.

Se finora è risultato inefficace andare a colpire i sovversivi che parlano di insurrezioni e rivolte in base al reato di terrorismo (come non ricordare i vari flop delle inchieste per 270bis…), il passo successivo è stato quello di estinguere l’idea e criminalizzare la pratica, talvolta mantenendo l’aggravante del reato associativo. Nessuna differenza tra chi teorizza e pratica la libertà anche infrangendo la legge e chi quella stessa legge la infrange per un moto di dignità.

La repressione aumenta. La complicità può aumentare.

L’imposizione di una vita di miseria, trascinata tra lo sfruttamento del lavoro e la frustrazione del consumo, trova ancora risposte. Spesso solitarie e silenziose. Altrove esplosive. E su questo orizzonte degli eventi orientiamo i nostri sguardi in cerca del possibile e oltre.

Londra, Roma, Atene, la Valsusa, nei posti di lavoro, al supermercato, nelle piazze…

Purtroppo per lo Stato esistono ancora luoghi vissuti da coloro che hanno deciso che la fine di ogni sottomissione è un buon punto di partenza. Individui che desiderano esprimere liberamente la propria vita, abbattendo ogni ostacolo costituito dall’autorità.

Purtroppo per lo Stato la diffusione di certe pratiche non può che essere un cattivo esempio.

Per quel che ci riguarda cerchiamo e cercheremo sempre la libertà alla luce del sole, come al chiaro della luna. Qui ed ovunque.

“..Campiamo di recupero, raccolta e del poco che seminiamo, coltivando conflitto e convivialità..”

CHIARA LIBERA! TUTT* LIBER*!

La Riottosa Zquat! e Individualità Complici

fip via dalle galere 3/9/2011

Firenze – “Era in Valsusa” Compagno sottoposto a obbligo di firma quotidiana

riceviamo e diffondiamo:

Ancora repressione nell’estate fiorentina.
Già sottoposto a obbligo di firma quattro volte a settimana in seguito alla retata del 13 giugno, che ha colpito chi manifestato solidarietà agli arrestati dei 400 colpi, il nostro compagno Carlo si è visto notificare in questi giorni l’obbligo di andare tutti i giorni a firmare in Questura.
Il provvedimento è stato deciso dal solito GIP Giacomo Rocchi, su richiesta del pm Tommaso Coletta e della DIGOS. Gli uomini giusti al posto giusto. Non è un caso, in un’ operazione che, com’è noto, è stata orchestrata dai servizi segreti.

Al compagno non viene contestato di aver preso parte agli scontri, ma semplicemente di essere stato presente in Valsusa nella giornata di assedio del 3 luglio.

Mentre le borse vanno in crack e da sud a nord della penisola monta la tensione sociale, le maglie della democrazia totalitaria si stringono sempre di più. Ce ne accorgiamo bene in questa torrida estate fiorentina, tra attacchi repressivi, pedinamenti, fermi e provocazioni della polizia politica.

Agli sbirri l’effimero piacere di restituirci un po’ dei grattacapi che gli abbiamo inflitto in questi anni.
A noi la consapevolezza che l’estate passa alla svelta e che da un capo all’altro della penisola monta la rabbia contro questa disgustosa classe dirigente e i suoi sgherri. Gli scontri in Valsusa, i CIE che esplodono, il comune assediato a Parma, i disordini degli operai Fincantieri…
Il poco che fanno trapelare i servi dei giornali lascia capire quanto si sta agitando tra le pieghe della società.

Siamo impazienti, sappiamo aspettare.

Anarchici a Firenze

Censura contro le voci della lotta No Tav

Ieri mattina durante la seduta alla Camera, il deputato del PDL Agostino Ghiglia ha richiesto che Infoaut, Radio Black Out ed altri siti che in queste settimane stanno dando voce alla lotta della ValSusa vengano oscurati. Viene da pensare che il ministero dell’Interno abbia prontamente accolto le lagnanze dell’esponente del popolo delle libertà, se già ieri sera il profilo Facebook di Infoaut era stato temporaneamente sospeso. Motivo? “L’utente è registrato sotto falso nome”.

Questa improvvisa attenzione di Facebook per il rispetto delle policy in coincidenza con la mobilitazione NoTav puzza di gioco sporco. La verità è che i movimenti, quando mettono le mani sulla rete e ne fanno uno strumento di conflitto, fanno paura. Ed esattamente come in Tunisia, in Egitto o in Siria i governi li temono e giocano la carta della repressione e della censura sul web. Magari con l’accondiscendenza e la collaborazione di multinazionali come Facebook, sempre pronte a sbandierare il vessillo della libertà d’espressione per motivi di marketing e d’immagine, sempre prone alle richieste liberticide dei governi pur di conservare il loro pezzettino di mercato.

Tutto questo proprio a pochi giorni dall’entrata in vigore della normativa AGCOM, che darà il potere all’autorità garante della comunicazioni di rimuovere dal web qualsiasi sito italiano in cui siano presenti contenuti coperti da diritto d’autore o di inibirne l’accesso per i siti esteri. Verranno così annullate le già minime garanzie giurisdizionali che tutelano la libertà d’informazione in rete in Italia permettendo al potere di far piazza pulita delle voci scomode dell’infosfera italiana

 

Dunque dopo i lacrimogeni che hanno asfissiato la Val Susa ieri, adesso anche nel web italiano l’aria comincia a farsi irrespirabile. Ma le rivolte nord africane, la straordinaria insorgenza comunicativa che ha fatto da cornice alla battaglia della Maddalena e la mobilitazione diffusa in rete contro la normativa AGCOM ci insegna che più la censura stringe il pugno e più gli scivola la sabbia tra le dita.

INFOAUT

Arresti Firenze – Nuovamente trasferito Valerio

Valerio, arrestato per le azioni avvenute durante il corteo del 21 maggio è stato nuovamente trasferito, dal carcere di Sollicciano a quello di Prato.

Segue il nuovo indirizzo:

Valerio Ferrandi

Casa Circondariale maschile di PRATO “La Dogaia”

Via La Montagnola, 76 Località Maliseti, 59100 Prato

Firenze – 14 misure di custodia cautelare per manifestazioni in solidarietà con compagni 400Colpi

In attesa di maggiori informazioni dai compagni di Firenze diffondiamo questa velina dei media di regime

fonte: direttanews.it

FIRENZE: ARRESTI ANARCHICI – Sono state eseguite oggi dalla polizia di Firenze 14 misure di custodia cautelare  per i disordini e gli atti vandalici che si sono verificati nel corso di alcune manifestazioni lo scorso mese di maggio.

Le indagini sono state condotte dalla Digos di Firenze che, coordinata dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, ha individuato i responsabili dei reati di attentato contro i diritti politici dei cittadini, danneggiamento seguito da incendio, danneggiamento aggravato, resistenza, oltraggio e lesioni a Pubblico Ufficiale, manifestazione non autorizzata, ingiurie, minacce, lesioni aggravate, invasione di edifici e imbrattamento.

La manifestazione non autorizzata si è tenuta il 4 maggio scorso, in seguito all‘esecuzione delle misure cautelari nei confronti degli anarchici aderenti al gruppo Spazio Liberato 400 colpi. Nel corso della manifestazione erano stati aggrediti quattro esponenti della Lega Nord, ingiuriati, minacciati e feriti. In seguito, all’interno della stazione di Santa Maria Novella, erano stati minacciati anche gli agenti di polizia, alcuni dei quali hanno riportato lesioni personali per il lancio di oggetti contundenti.

Nel corso di un’altra manifestazione, in questo caso preavvisata, denominata Assemblea cittadina contro la repressione e tenutasi il 21 maggio scorso, alcuni manifestanti avevano rotto le vetrate della sede di Firenze del Pdl con il lancio di pesanti pietre e avevano tentato anche di provocare un incendio con il lancio di alcuni fumogeni all’interno dei locali del partito.

Le misure cautelari eseguite oggi riguardano individui di età compresa tra i 19 e i 48 anni, appartenenti ai gruppi antagonisti del Cpa-Firenze sud e Anarcoide-studentesca di Villa Panico e Spazio liberato 400 colpi.
Le misure cautelari prevedono un arresto in carcere, sei arresti domiciliari e nove obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.

Torino – Luca a casa!

Luca è tornato a casa, anche se nuovamente trasformata in luogo di reclusione per la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’aggiunta di diverse restrizioni. Era stato portato in carcere lo scorso 27 maggio, in seguito all’operazione repressiva per gli scontri avvenuti a Cuneo a febbraio, contro l’apertura di una sede dei fascisti di casapound.
Speriamo di poter presto vedere in strada e senza vincoli Guido, Luca, Fabio, Dario, Marco, Luca, Zaccaria e Francesco.

solidali

Firenze – Conto corrente per spese legali operazione repressiva del 4 maggio

È stato aperto un conto corrente postale per il sostegno delle spese legali dell’operazione “4 maggio”. Come sostenerci?

Tramite bollettino postale:
numero di conto corrente postale 9563625.
intestato a: COMITATO FIRENZE 4 MAGGIO, indirizzo:  borgo albizi 26 – 50122 Firenze

Tramite bonifico bancario:
beneficiario: COMITATO FIRENZE 4 MAGGIO  indirizzo: borgo albizi 26 -50122Firenze –
codice IBAN: IT16N0760102800000009563625

Si possono fare donazioni anche online con le stesse informazioni, tramite la propria postepay o conto postale o bancario.

per aggiornamenti visita il sito: sostienifirenze4maggio.noblogs.org