Grecia – Tutti assolti al processo contro Lotta Rivoluzionaria di Popolo

riceviamo e pubblichiamo

ATENE, 3 DIC – I tre imputati nel processo di appello contro
l’organizzazione armata Lotta Rivoluzionaria di popolo (Ela) che compi’
decine di attentati fra il 1974 e il 1995 in Grecia, sono stati assolti
in appello per insufficienza di prove. Lo rendono noto i media locali.
In primo grado gli imputati avevano ricevuto condanne a 25 anni di
reclusione. Ela, creata nel 1971, si oppose militarmente al regime dei
colonnelli. Dopo la caduta della Giunta ha compiuto attentati contro le
istituzioni governative e obiettivi economici nonche’ statunitensi in
Grecia. Fu smantellata nel 1995.

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Arresti domiciliari per Mannu

Francesco "Mannu" Mannucci si trova da oggi 2 dicembre agli arresti domiciliari, con divieto assoluto di comunicare all’esterno.

Di séguito il testo scritto da Mannu mentre da dentro la cella sentiva
il concerto del nostro presidio. Questo messaggio ha un grande valore
perché, oltre a farci sentire la vicinanza per il nostro compagno
detenuto in misura cautelare fino a ieri nel carcere di Sollicciano e
da oggi agli arresti domiciliari con divieto assoluto di comunicazione
all’esterno, è un riscontro di come vengano recepite dai detenuti
iniziative di solidarietà come quelle di Sabato 21 Novembre e quindi di
quanto sia importante continuare a rilanciare le nostre lotte contro
questo sistema repressivo con concrete azioni di solidarietà e di
denuncia.
Estendiamo la solidarietà.

LA VOCE DEI COMPAGNI

Un terrazzino, quello della mia cella, lo sgabello, un pacchetto di sigarette.
La musica che entra dentro le mura.
La musica, quella dei compagni, della solidarietà, quella che qua dentro mette i brividi sulle braccia e lungo la schiena.
Poi il carcere risponde!
Marocchini, rumeni, albanesi, italiani, molti picchiano con i pentolini
sulle sbarre di cemento e in coro si alza una parola che tutti
capiscono.
Molti stanno urlando LIBERTA’, LIBERTA’, LIBERTA’!
La vostra voce è entrata!
Da qui, in lontananza, si sentono anche le voci del femminile, dall’altra parte del carcere, si sbracciano, urlano anche loro.
La voce dei compagni entra, colpisce e torna fuori carica di forza.
Molti qua recepiscono e, anche se schiacciati da una realtà di sbarre,
mura di cinta e cemento, almeno in questo istante, tirano fuori rabbia,
passione e voce.

TUTTI LIBERI!

Un abbraccio grande a tutti e a presto.
A PUGNO CHIUSO

Mannu
http://www.cpafisud.org

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Crociate

http://www.donzauker.it/

30 novembre 2009

Non era ancora arrivata alle agenzie la seguente dichiarazione

«Credo che la Lega Nord possa e debba nel prossimo
disegno di legge di riforma costituzionale chiedere l’inserimento della
croce nella bandiera italiana» (Sen. Roberto Castelli)

che lo staff di creativi dello studio marketing Paguri Associati
era già al lavoro per partorire un portfolio di idee di elevato livello
qualitativo, tanto per evitare le figurette delle ultime volte (i loghi
del portale italia.it, per esempio).

Nel segno della tradizione, la proposta n. 1:

Savoia

A mo’ di recupero di altre iniziative leghiste, una spruzzatina di celtico per la proposta n. 2:

Celtica

Infine, per chi temesse il solito provincialismo italiano, un simbolo di respiro internazionale per la proposta n. 3:

Svastica

In ogni caso, un’idea che finalmente ci metterebbe d’accordo col
Ministro Umberto Bossi, che il 27 luglio 1997 si trovò a dichiarare:

Uso il tricolore soltanto per pulirmi il culo.

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Minacce e intimidazioni ai familiari degli arrestati

Le intimidazioni e le minacce non fermano la mobilitazione antifascista.
 
Ancora una volta la compagna Katiuscia e il Comitato familiari e amici di Alessandro Della Malva, membro del Partito dei CARC e detenuto a Pistoia perché antifascista e comunista, sono stati oggetto di un tentativo di minaccia.

Il giorno seguente l’affollatissima assemblea che il Comitato ha organizzato e tenuta a Colle Val d’Elsa, la compagna Katiuscia è stata fermata in strada, dopo che avevano affisso i manifesti con regolare autorizzazione comunale, da poliziotti in borghese che le hanno chiesto i documenti e identificata. Al suo rientro a casa ha trovato la serratura della porta manomessa.

L’assemblea antifascista riunitasi il giorno 19 a Massa denuncia tutto questo e afferma che ancora una volta l’obiettivo che la repressione aveva nei confronti di Katiuscia e di tutti i giovani antifascisti che si stanno mobilitando per ricacciare indietro i fascisti nel nostro paese è miseramente fallito. E’ fallito a Pistoia dove i compagni antifascisti sono stati minacciati con scritte murali. E’ fallito a Prato dove un giovane compagno è stato minacciato dalla polizia: il fronte antifascista si rafforza, le mobilitazioni si moltiplicano e la bandiera dell’antifascismo sventola sempre più alta!

L’assemblea esprime la massima solidarietà alla compagna Katiuscia e al Comitato di Colle Val D’Elsa e si impegna a denunciare l’accaduto nei luoghi di lavoro, nelle strade e a tenere alta la mobilitazione per la liberazione dei compagni arrestati e agli arresti domiciliari.

Chiede alle forze politiche e istituzionali che hanno espresso la loro disponibilità a intervenire in merito agli arresti, di prendere ufficialmente posizione e condannare questi tentativi di intimidazione verso gli antifascisti. Esprime la più ampia solidarietà ad Alessandro della Malva, a Yuri, Mannu e a tutti gli altri antifascisti detenuti agli arresti domiciliari a Livorno e lancia forte l’appello alla mobilitazione per il giorno 27 novembre alle ore 9 in occasione del processo al tribunale di Massa.

L’antifascismo non si processa!

Ora e sempre Resistenza!

Federazione Toscana PCARC – ASP – PCL Massa/Carrara – Valenti Renzo del Direttivo Provinciale FIOM Massa/Carrara – Salvetti Giuseppina, partigiana – Fronte Studenti in Lotta Massa/Carrara

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Hanno Ucciso Ivan

 

Hanno ucciso Ivan Khutorskoy di 26 anni,
antifascista, anarchico, R.A.S.H. e streight edge.

Le foto e gli indirizzi di lui ed altri antifascisti russi sono state messe sui siti nazisti da
tanto tempo. Questo è già il quarto tentativo di uccidere Ivan, il primo era stato nel 2005,
quando gli tagliarono con le lame la testa, la seconda volta i nazi lo aspettarono
sotto casa. A gennaio in una rissa lo avevano accoltellato, ma anche dopo tutte
queste aggressione è riuscito ad andare avanti. Invece stavolta le merde
naziste hanno ottenuto quello che volevano….

Ivan si occupava della sorveglianza dei concerti di gruppi
antifascisti, organizzava i tornei di pugilato.

Era uno dei pochi moscoviti che non sparava le cazzate, che
non si nascondeva… un ricordo a lui, nel nostro piccolo…

R.A.S.H. Pistoia

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T.$.O.natura morta!

 

 acrilico su tela + disegno

T.$.O.natura morta!:una delle
pratiche più autoritarie della psichiatria attuale.

TRATTAMENTO $ANITARIO OBBLIGATORIO

Come sempre, anche
se siamo contrari per partito preso, dalla parte della libertà degli
individui, ad ogni trattamento autoritario, avesse pure le
caratteristiche della “terapia”, quando a quel trattamento la persona
non è d’accordo né consensiente, non ci porremo nei riguardi della
problematica da un punto di vista ideologico.Ed è chiaro che il t.s.o. è un arma usata usata:dal medico generico , sindaco , pulotti!!?? che esercita x reprimere qualsiasi  individuo agitato! irrequieto , incazzato (come è normale che sia !!)o magari se è già conosciuto come antagonista libertario e incline a non tollerare il potere e le sue ingiustizie !,

Dopo diversi casi di repressione , a un compagno pistoiese e un ragazzo ucciso   ( http://anarchicipistoiesi.noblogs.org/post/2009/10/20/pistoia-giovane-arrestato-muore-all-interno-della-caserma-dei-carabinieri  ) e infiniti casi in tutt’italia ,

Cosa fare ?!!? per fermare la repressione ,che sempre di più si fà più a$$a$$ina !

!x info:

 http://www.incompatibile.altervista.org/index.php/trattamento-sanitario-obbligatorio.html

http://violetta.noblogs.org/

http://www.ecn.org/telviola/

 

 

 

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