comunicato rete antifascista pistoia sui fatti dell’11/10
Rispetto alle notizie uscite sui giornali riguardo alla
giornata di Domenica 11, esprimiamo massima solidarietà ai compagni indagati e
a quelli arrestati. In merito a ciò ci teniamo a precisare che:
l’identificazione dei partecipanti all’assemblea del
nascente coordinamento toscano anti-ronde da parte delle forze dell’ordine non
è avvenuto intorno alle ore 18 e 30 ma bensì tra le 16 e 30 e le 17:00 e dal
momento dell’identificazione fino al momento della traduzione dei compagni in questura
almeno un’ auto della digos ha stazionato stabilmente di fronte alla porta
dell’ex circolo 1 Maggio, risulta quindi impossibile che qualcuno abbia avuto
la possibilità di entrare o uscire armato. A dimostrare la totale estraneità
dei compagni presenti all’assemblea riguardo l’aggressione a casapound ci sono sia i verbali della perquisizione
avvenuta all’interno dell’ex circolo 1 maggio che ha dato esito negativo, non
trovando nessun oggetto atto a offendere.
Denunciamo poi il comportamento della questura di Pistoia
che ha trattenuto fino a notte fonda i compagni -tra cui due minorenni ed una
compagna con gravi patologie alla vista, bisognosa di cure alla quale è stato
negato immediato soccorso- senza motivare, per ore, la loro posizione. Ci
teniamo
inoltre a dichiarare la nostra estraneità ai fatti ma
vogliamo anche ricordare che il clima di tensione creatosi in città
successivamente all’apertura delle sedi neofasciste è da imputarsi alle
numerose
aggressioni di stampo neofascista verificatesi nell’ultimo
anno a Pistoia, basti ricordare l’aggressione subita da alcuni compagni lo
scorso 13 Dicembre durante una
serata anti-fascista.
Ringraziamo i 150 compagni che da tutta la toscana si sono
radunati sotto la questura di Pistoia per dimostrare solidarietà ai fermati.
I compagni della Rete Antifascista Pistoiese.
E LORO ARRESTANO GLI
ANTIFASCISTI!
Nel pomeriggio di domenica 11 ottobre a Pistoia, la sede di “Casa
Pound”, organizzazione neo-fascista che attraverso manifestazioni fomenta
l’odio sociale e quello razziale, ha subìto un’irruzione da parte di un gruppo
che la polizia ha dichiarato essere costituito da giovanissimi sotto i 20 anni.
Qualche ora dopo, 25 antifascisti (di età fra i 35 e i 60 anni, quindi
per niente giovanissimi), riuniti nel Circolo ARCI “1° maggio” dove hanno
dovuto subire la perquisizione della polizia, sono stati fermati mentre ne
uscivano, condotti in Questura, dove sono stati trattenuti per molte ore,
interrogati senza l’assistenza di un avvocato, infine, quando già era alba,
rilasciati (grazie al presidio fatto davanti alla Questura per tutta la notte
da un centinaio di compagni dei fermati accorsi a solidarizzare con loro),
mentre 3 di loro sono stati arrestati con imputazioni che vanno dalla
“devastazione” ad “azioni con finalità di terrorismo”!!!
“Casa Pound” è strettamente intrecciata col PdL (Forza Italia+Alleanza
Nazionale), come a Pisa, dove alcuni di loro sono all’interno di “Laboratorio
’99”, un circolo che ha anche consiglieri comunali e provinciali del PdL. Cosa
che avviene in molte altre città e che prova che la destra estrema gode di
sostegno, legittimazione e copertura da parte del PdL. Anche a Pistoia, nella
sede di “Casa Pound” al momento dell’irruzione era presente un consigliere
comunale del PdL.
Ritornando ai fatti di domenica a Pistoia, c’è da dire che il Circolo
ARCI si trova a qualche centinaio di metri dalla sede di “Casa Pound”, cosa che
la polizia sta usando per cercare di dimostrare che gli autori dell’irruzione
nella sede neo-fascista sono poi andati a rifugiarsi all’ARCI. Cioè, invece di
squagliarsela, sarebbero rimasti sul “luogo del delitto”: che furbi!!!
Quello che è avvenuto solo pochi giorni fa a Napoli (manifestazione
antifascista di massa contro l’occupazione di un immobile da parte di “Casa
Pound”, finita con l’arresto di 3 antifascisti e un feroce pestaggio di molti
di loro a opera di reparti della polizia) oggi si verifica in Toscana coi fatti
totalmente illegali commessi dalla polizia a Pistoia.
Gli episodi di violenza fascista sono ormai numerosi anche in Toscana e
a Pisa, dove si sono avuti attentati incendiari e lancio di bombe-carta contro
sedi di partiti di sinistra e centri sociali, continue aggressioni contro gl’immigrati.
Di fronte a noi sta un Governo travolto dagli scandali e dai processi
pendenti sul suo capo supremo, delegittimato dalla bocciatura, da parte della
Corte Costituzionale, del cosiddetto “Lodo Alfano” con cui si era sottratto
alla Giustizia; un Governo screditato a livello internazionale e interessato
non a fronteggiare la crisi ma ad approfittarne per accanirsi contro i lavoratori,
i precari e i disoccupati, gli studenti, perché non rialzino più la testa.
In questa situazione, il Governo ha tutto l’interesse a promuovere una
sorta di strategia della tensione, di montarla con le sue forze di polizia, di
aizzarla coi mezzi d’informazione di cui ha la proprietà e il controllo il suo
capo e padrone.
Una strategia che ha l’obiettivo di accrescere il dominio del Governo -e
dei poteri e dei settori sociali che lo sorreggono e che se ne avvantaggiano-
sulla società e sui movimenti di lotta che possono percorrerla per difendersi dalla
crisi economica, sociale e politica che si sta vivendo.
Le perquisizioni, i fermi e gli arresti arbitrari dell’11 ottobre a
Pistoia sono atti gravissimi contro la democrazia, contro la legalità
costituzionale e contro l’antifascismo.
Gli antifascisti devono ritornare
subito in libertà.
Il Questore di Pistoia deve dimettersi.
In galera devono finire gli autori
delle aggressioni fasciste
ai danni degli omosessuali,
degl’immigrati, dei democratici.
Giovedì’ 15 Ottobre
dalle ore 17,30 alle ore 19,30
presidio antifascista
davanti alla Prefettura di Pisa
COMITATO ANTIFASCISTA ANTIRAZZISTA PISANO
Domenica
11 ottobre, la Digos ha fatto una irruzione nel circolo 1° maggio di
Pistoia dove si stava svolgendo una assemblea per organizzare le
mobilitazioni contro le ronde fasciste.
Dopo l’identificazione dei 25 compagni presenti, hanno perquisito il centro e portato i compagni in questura per “accertamenti”. Quanto
accaduto in Questura dimostra l’intenzione persecutoria e intimidatoria
della PS contro quanti si organizzano e si mobilitano contro la
riabilitazione del fascismo e il pacchetto sicurezza. Il partito dei
carc (comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo) esprime la
piena solidarietà ai compagni arrestati e a tutti i compagni vittime
della repressione e punta il dito contro quei partiti che governano la
città che, pur dichiarandosi antifascisti non hanno mai fatto nulla per
impedire che questa “gentaglia” aprisse dei veri e propri covi fascisti
dove (anche dietro la copertura di personaggi del pdl) si fomenta
l’odio razziale e la violenza. La mobilitazione di domenica notte sotto
la questura è stata la prima di una serie di iniziative che metteremo
in campo per difendere la libertà e i diritti sanciti dalla
costituzione della Repubblica Italiana. Lottare per creare un governo
di blocco popolare che risolva questa crisi economica e politica negli
interessi dei lavoratori e di tutte le masse popolari è sempre più una
necessità che giorno per giorno sta toccando un numero sempre più
grande di Pistoiesi vittime della disoccupazione, della cassa
integrazione e del precariato.
P.dei carc