Fatti di Pistoia, confermati gli arresti

Ieri mattina sono stati confermati gli arresti per i tre compagni sequestrati dalla questura di Pistoia.

Alessandro ed Elisabetta sono ai domiciliari, mentre l’altro Alessandro è ancora recluso nel carcere Santa Caterina di Pistoia.

Per scrivere ad Ale:

Alessandro della Malva – c/o Carcere di Pistoia Via dei Macelli 13
Tel. 0573 975111 fax 0573 22718 – e-mail: cc.pistoia@giustizia.it

Pistoia turbodinamista…al contrario?

Leggendo qua e là in rete, ci siamo ricordati di un manifesto che i bravi ragazzi di Casa Pound attacchinarono in tutta Italia, Pistoia compresa (qualche esemplare si può ancora trovare attaccato in città), e che si chiama "Manifesto del turbodinamismo", un simpatico inno alla violenza gratuita…

Ne riportiamo il testo ad uso della fauna varia che in questi giorni sta leggendo avidamente il blog:

  1. Turbodinamismo è esaltare il gesto gratuito, violento e sconsiderato, con deferenza e riguardo al vestirsi bene.
  2. L’arte
    è morta da tempo immemore, rivive solo nell’immediatezza dell’azione
    brava e rischiosa e relega la sua fruizione unicamente al vantarsi poi
    con gli amici al pub.
  3. A
    chi ci chiede che lavoro fa il menatore rispondiamo seccamente che
    dispensa virtù nell’apnea decennale del teppismo di facciata.
  4. Confinare
    l’arte in luoghi ed eventi ne santifica la prigionia, noi organizzeremo
    evasioni spettacolari con quel fare tipico del furfante anni ’20.
  5. I buoni dell’arte, gli imbroglioni, gli istituzionali, questi lestofanti hanno saccheggiato ogni spirito feroce e ogni Ύβρις, e siamo tornati per riprenderci tutto.
  6. Contro
    l’ansia da air-bag delle vostre mura imbottite, noi esaltiamo le suture
    e l’ortopedia, il pronto soccorso e maxillo-facciale, poichè urgono
    fratture per flirtare con le infermiere.
  7. Siamo
    stufi di sentir cantare le vittime e i reietti, di veder glorificate
    profezie desertiche: rivendichiamo quel certo stile necessario ad
    appiccare un incendio.
  8. Agli
    anestetizzati del buonismo annunciamo che faremo sistematicamente a
    pezzi tutto quanto solo per il gusto di farlo. Siamo ben consci che
    rispondere puntualmente "perchè fa ride" a chi ci domanda il motivo di
    tanta intolleranza non fa che ingrassare il nostro alone di
    turpitudine, però fa ride.
  9. La
    nostra tendenza all’assoluto è puntualmente stemperata dal gusto
    dell’irruzione, nella stasi imperante dettiamo la legge del mercurio.
    Ma il fatto di odiare praticamente tutti non ci rende certo incapaci di
    corteggiare una donna omaggiandola di rose rosse.
  10. Il
    Turbodinamismo celebra la vita, col paradosso della distruzione,
    celebra la carne e l’accettazione titanica, mascherando nel sorriso la
    pulsione tragica e la metafisica della guerra. Sorseggeremo del buon
    whiskey mentre tutto brucia, abbiamo stabilito che il futuro ci
    appartiene.
Insomma, un interessante coacervo di virtù intellettive che però ci fa sorgere una domanda: ma allora quella di Pistoia è stata un’azione turbodinamista!?!?!? Che i baldi camerati, dalle pagine del loro sito ideodromocasapound.org, siano riusciti a convertire qualche compagno che gli ha voluto dimostrare quanto bene abbia imparato la lezione? Ma allora i fascisti del terzo millennio dovrebbero essere contenti!
 
Ovviamente scherziamo…ci mancherebbe…
 
 
 

 
Casapound esalta i picchiatori con un manifesto: «Faremo tutto a pezzi»
Affisso per le strade dell’Esquilino ROMA – «Faremo sistematicamente
tutto a pezzi solo per il gusto di farlo», per «esaltare il gesto
gratuito, violento e sconsiderato». «Urgono fratture», perciò serve il
picchiatore che «dispensa virtù» Sono alcuni dei passaggi di un
agghiacciante manifesto comparso sui muri del quartiere Esquilino,
intitolato «Il manifesto del turbodinamismo». Lo stile del documento,
un testo in 10 punti con una grafica scarna e la scritta «avviso» in
testa, richiama quella delle comunicazioni al popolo del regime
fascista degli anni Trenta e Quaranta. Il turbodinamismo che, recita il
primo punto del documento, intende «esaltare il gesto gratuito,
violento e sconsiderato, con deferenza e riguardo al vestirsi bene",
viene presentato come un movimento artistico-letterario che si rifà al
futurismo, nato da una costola dell’organizzazione di estrema destra
Casapound. ESALTATI – Il testo si ritrova anche sul sito del cosiddetto
ideodromo, il pensatoio del movimento, dove compaiono documenti
intitolati «Come appiccare un incendio», in una sezione dedicata,
tradotto in cinque lingue. Tra i documenti collegati compare il
«manuale del fanatico emulatore», che spiega come diventare
«turbodinamisti». Due i capitoli: «colpisci più forte che puoi» e
«questa città ti appartiene». Pochi dubbi lascia il testo, esaltando il
ruolo dei picchiatori: «il menatore», spiega, «dispensa virtù», al
contrario del «teppismo di facciata». «Contro l’ansia da air-bag delle
vostre mura imbottite – recita un altro punto, in tono goliardico – noi
esaltiamo le suture e l’ortopedia, il pronto soccorso e
maxillo-facciale, poich&eac ute; urgono fratture per flirtare con
le infermiere. Siamo stufi di sentir cantare le vittime e i reietti, di
veder glorificate profezie desertiche: rivendichiamo quel certo stile
necessario ad appiccare un incendio». Il movimento è stato inaugurato
da Casapound il 29 marzo scorso, con l’affissione di decine di
manifesti che celebravano Robert Brasillach, uno scrittore e critico
cinematografico francese, che durante la seconda guerra mondiale
espresse la sua forte simpatia per il nazismo. Il 15 giugno poi i
militanti del turbodinamismo hanno allestito una esposizione,
affiggendo alcune gigantografie su un muro di Trastevere nei pressi di
Piazza Trilussa, «in spregio – spiegava il comunicato degli
organizzatori – ai musei, alle astrazioni intellettuali, all’esibizione
artistica che affoga nel pigro compiacimento».
 

 
Cose che sui giornali non escono…Domenica sera,
mentre davanti alla questura i compagni presidiavano, i questurini -dentro-
questuravano, ed altri compagni -sempre dentro- attendevano, alcuni naziskin hanno
picchiato un ragazzo di colore davanti ad un pub pistoiese, dove
qualche giorno prima una scena simile per poco non ha provocato feriti:
alcuni nazi si sono dati al lancio agonistico di bottiglie contro la
porta del locale, mentre gestori e clienti, asserragliati dentro, hanno
aspettato quasi un ora(!) l’arrivo di una volante (che per l’occasione dev’essere giunta non in volo ma calcando il civico suolo)..Quale Pub? in che
giorni? Questo piccolo lavoro d’investigazione lo lasciamo ai "capaci"
giornalisti(?) pistoiesi…Sarà vero? o sarà una favola inventata di sanapianta’…almeno una volta, se ne avete voglia e
facoltà, invece di riportare le veline di questura…provate a fare il
vostro lavoro… 

SOLIDARIETà ATTIVA DA LIVORNO!!


 

 

 

Presidio e conferenza stampa davanti alla prefettura di Livorno alle ore 18

Prosegue la mobilitazione contro gli arresti a seguito dei fatti di
Pistoia. Oggi alle ore 18 nuovo presidio davanti alla Prefettura di
Livorno. Attorno ai fatti proseguono ipotesi e dichiarazioni. Ma nel
tentativo di ricostruire la vicenda emergono da più parti gravi
imprecisioni che trovano spazio nella stampa locale e nazionale di
oggi. Giampaolo Pansa sul Corriere della Sera parla addirittura di
spedizione punitiva contro Casa Pound con tanto di scontri con la polizia,
mentre il questore di Pistoia interviene sui quotidiani locali parlando
del ritrovamento di mazze ferrate e catene nella macchina di uno degli
arrestati. Il fatto riportato dal Questore è completamente distorto, in
quanto la macchina perquisita non era quella degli arrestati, così come
gli oggetti ritrovati non corrispondono a quelli riferiti dal Questore.
Il Movimento Antagonista Livornese, in seguito a queste dichiarazioni
ha preso subito posizione, onde evitare che in clima di per sè
surreale, che vede detenute persone estranee ai fatti, si inseriscano
informazioni false e strumentali che possano ulteriormente allontanare
dalla giustizia dovuta agli arrestati. Di seguito il comunicato (red.)

 

Ma quali mazze ferrate e catene….Ecco le falsità sulla vicenda

Il questore Manzo di Pistoia ha
dichiarato agli organi di stampa che nell’auto di uno degli arrestati
sono state ritrovate mazze ferrate e catene, elemento che
giustificherebbe la detenzione.

Le parole del Questore, al contrario, ribadiscono ancora una volta che
si sta agendo verso le persone detenute facendo leva su ipotesi
costruite arbitrariamente e in questo caso assolutamente false.

Vi spieghiamo chiaramente i motivi.

Le perquisizioni avvenute in seguito all’azione contro Casapound non
hanno avuto esito: niente è stato ritrovato nel circolo Arci
(perquisizione avvenuta tra l’altro senza mandato) dove si stava
svolgendo l’assemblea e neppure uno spillo è stato ritrovato nella zona
adiacente a dove sono avvenuti i fatti.

L’unica perquisizione che ha incontrato l’interesse degli inquirenti
parla della presenza in una macchina di una catena e di un tubo
idraulico di plastica.

Contrariamente a quello che afferma il Questore (“in auto di uno di loro mazze e catene”),  la macchina perquisita non appartiene a nessuno degli arrestati.

La catena di 2.20 m utilizzabile esclusivamente al fine di traino è oggetto assolutamente inadatto a offendere, vista la lunghezza. Contrariamente a quello che afferma il Questore di Pistoia,  un tubo non è una mazza ferrata.

Smontate con assoluta facilità queste "prove" vorremmo capire dal
Questore di Pistoia il senso della sua azione. La città di Livorno è
allarmata e non permetterà la continuazione dell’abuso che le persone
detenute stanno subendo.

Un’ultima nota vorremmo riservarla alla nostra presenza al Consiglio
Comunale di ieri, lunedì 12 ottobre. Alla fine del corteo ci siamo
disposti sotto il Comune in attesa che il sindaco Cosimi ricevesse una
nostra delegazione, come stabilito precedentemente.  Nell’attesa, il
consigliere Romiti è apparso sulla balaustra del Comune con chiaro
scopo provocatorio,  affermando di “essere orgoglioso degli arresti
avvenuti a Pistoia”. Il comportamento del consigliere, criticato da
tutto il consiglio comunale e dalla sua stessa parte politica, ha
determinato una nostra richiesta di chiarimenti e il conseguente
ingresso momentaneo nella seduta.  Le dichiarazioni roboanti di Romiti
alla stampa, dopo che ieri per diverse volte ha tentato di scusarsi per
il suo comportamento, danno l’immagine del personaggio, un esaltato e
allo stesso tempo un codardo che fa la voce grossa solo sui giornali.

Chiarito anche questo episodio, invitiamo la città alla massima
mobilitazione. Ogni giorno alle ore 18 e fino alla liberazione degli
arrestati, ci sarà un presidio determinato sotto la sede della
Prefettura di Livorno.

Ale, Eli e Ale liberi subito!

Movimento Antagonista Livornese

13 ottobre 2009

 

PISTOIA :PRESIDIO DAVANTI AL CARCERE SANTA CATERINA

 


                MERCOLEDì 14 OTTOBRE


            
Dalle Nove di mattina

   PRESIDIO DAVANTI AL CARCERE

             Santa Caterina.

                     
NEL CARCERE SONO

               STATI ARRESTATI:

Alessandro Della Malva,Alessandro Organo.

               
FUORI I COMPAGNI

           DALLE GALERE!

                
DENTRO NESSUNO

            SOLO MACERIE!

 

 

 

 

 

 

 

 

Per i compagni arrestati e fermati a Pistoia – Varie

comunicato rete antifascista pistoia sui fatti dell’11/10

Rispetto alle notizie uscite sui giornali riguardo alla
giornata di Domenica 11, esprimiamo massima solidarietà ai compagni indagati e
a quelli arrestati. In merito a ciò ci teniamo a precisare che:

l’identificazione dei partecipanti all’assemblea del
nascente coordinamento toscano anti-ronde da parte delle forze dell’ordine non
è avvenuto intorno alle ore 18 e 30 ma bensì tra le 16 e 30 e le 17:00 e dal
momento dell’identificazione fino al momento della traduzione dei compagni in questura
almeno un’ auto della digos ha stazionato stabilmente di fronte alla porta
dell’ex circolo 1 Maggio, risulta quindi impossibile che qualcuno abbia avuto
la possibilità di entrare o uscire armato. A dimostrare la totale estraneità
dei compagni presenti all’assemblea riguardo l’aggressione a casapound  ci sono sia i verbali della perquisizione
avvenuta all’interno dell’ex circolo 1 maggio che ha dato esito negativo, non
trovando nessun oggetto atto a offendere.

Denunciamo poi il comportamento della questura di Pistoia
che ha trattenuto fino a notte fonda i compagni -tra cui due minorenni ed una
compagna con gravi patologie alla vista, bisognosa di cure alla quale è stato
negato immediato soccorso- senza motivare, per ore, la loro posizione. Ci
teniamo

inoltre a dichiarare la nostra estraneità ai fatti ma
vogliamo anche ricordare che il clima di tensione creatosi in città
successivamente all’apertura delle sedi neofasciste è da imputarsi alle
numerose

aggressioni di stampo neofascista verificatesi nell’ultimo
anno a Pistoia, basti ricordare l’aggressione subita da alcuni compagni lo
scorso 13 Dicembre  durante una
serata anti-fascista.

Ringraziamo i 150 compagni che da tutta la toscana si sono
radunati sotto la questura di Pistoia per dimostrare solidarietà ai fermati.

I compagni della Rete Antifascista Pistoiese.


E LORO ARRESTANO GLI
ANTIFASCISTI!

 

Nel pomeriggio di domenica 11 ottobre a Pistoia, la sede di “Casa
Pound”, organizzazione neo-fascista che attraverso manifestazioni fomenta
l’odio sociale e quello razziale, ha subìto un’irruzione da parte di un gruppo
che la polizia ha dichiarato essere costituito da giovanissimi sotto i 20 anni.

Qualche ora dopo, 25 antifascisti (di età fra i 35 e i 60 anni, quindi
per niente giovanissimi), riuniti nel Circolo ARCI “1° maggio” dove hanno
dovuto subire la perquisizione della polizia, sono stati fermati mentre ne
uscivano, condotti in Questura, dove sono stati trattenuti per molte ore,
interrogati senza l’assistenza di un avvocato, infine, quando già era alba,
rilasciati (grazie al presidio fatto davanti alla Questura per tutta la notte
da un centinaio di compagni dei fermati accorsi a solidarizzare con loro),
mentre 3 di loro sono stati arrestati con imputazioni che vanno dalla
“devastazione” ad “azioni con finalità di terrorismo”!!!

 

“Casa Pound” è strettamente intrecciata col PdL (Forza Italia+Alleanza
Nazionale), come a Pisa, dove alcuni di loro sono all’interno di “Laboratorio
’99”, un circolo che ha anche consiglieri comunali e provinciali del PdL. Cosa
che avviene in molte altre città e che prova che la destra estrema gode di
sostegno, legittimazione e copertura da parte del PdL. Anche a Pistoia, nella
sede di “Casa Pound” al momento dell’irruzione era presente un consigliere
comunale del PdL.

 

Ritornando ai fatti di domenica a Pistoia, c’è da dire che il Circolo
ARCI si trova a qualche centinaio di metri dalla sede di “Casa Pound”, cosa che
la polizia sta usando per cercare di dimostrare che gli autori dell’irruzione
nella sede neo-fascista sono poi andati a rifugiarsi all’ARCI. Cioè, invece di
squagliarsela, sarebbero rimasti sul “luogo del delitto”: che furbi!!!

 

Quello che è avvenuto solo pochi giorni fa a Napoli (manifestazione
antifascista di massa contro l’occupazione di un immobile da parte di “Casa
Pound”, finita con l’arresto di 3 antifascisti e un feroce pestaggio di molti
di loro a opera di reparti della polizia) oggi si verifica in Toscana coi fatti
totalmente illegali commessi dalla polizia a Pistoia.

Gli episodi di violenza fascista sono ormai numerosi anche in Toscana e
a Pisa, dove si sono avuti attentati incendiari e lancio di bombe-carta contro
sedi di partiti di sinistra e centri sociali, continue aggressioni contro gl’immigrati.

 

Di fronte a noi sta un Governo travolto dagli scandali e dai processi
pendenti sul suo capo supremo, delegittimato dalla bocciatura, da parte della
Corte Costituzionale, del cosiddetto “Lodo Alfano” con cui si era sottratto
alla Giustizia; un Governo screditato a livello internazionale e interessato
non a fronteggiare la crisi ma ad approfittarne per accanirsi contro i lavoratori,
i precari e i disoccupati, gli studenti, perché non rialzino più la testa.

In questa situazione, il Governo ha tutto l’interesse a promuovere una
sorta di strategia della tensione, di montarla con le sue forze di polizia, di
aizzarla coi mezzi d’informazione di cui ha la proprietà e il controllo il suo
capo e padrone.

Una strategia che ha l’obiettivo di accrescere il dominio del Governo -e
dei poteri e dei settori sociali che lo sorreggono e che se ne avvantaggiano-
sulla società e sui movimenti di lotta che possono percorrerla per difendersi dalla
crisi economica, sociale e politica che si sta vivendo.

 

Le perquisizioni, i fermi e gli arresti arbitrari dell’11 ottobre a
Pistoia sono atti gravissimi contro la democrazia, contro la legalità
costituzionale e contro l’antifascismo.

Gli antifascisti devono ritornare
subito in libertà.

 Il Questore di Pistoia deve dimettersi.

In galera devono finire gli autori
delle aggressioni fasciste

ai danni degli omosessuali,
degl’immigrati, dei democratici
.

Giovedì’ 15 Ottobre
dalle ore 17,30 alle ore 19,30

presidio antifascista
davanti alla Prefettura di Pisa

 

COMITATO ANTIFASCISTA ANTIRAZZISTA PISANO

 


Domenica
11 ottobre, la Digos ha fatto una irruzione nel circolo 1° maggio di
Pistoia dove si stava svolgendo una assemblea per organizzare le
mobilitazioni contro le ronde fasciste.

Dopo l’identificazione dei 25 compagni presenti, hanno perquisito il centro e portato i compagni in questura per “accertamenti”. Quanto
accaduto in Questura dimostra l’intenzione persecutoria e intimidatoria
della PS contro quanti si organizzano e si mobilitano contro la
riabilitazione del fascismo e il pacchetto sicurezza. Il partito dei
carc (comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo) esprime la
piena solidarietà ai compagni arrestati e a tutti i compagni vittime
della repressione e punta il dito contro quei partiti che governano la
città che, pur dichiarandosi antifascisti non hanno mai fatto nulla per
impedire che questa “gentaglia” aprisse dei veri e propri covi fascisti
dove (anche dietro la copertura di personaggi del pdl) si fomenta
l’odio razziale e la violenza. La mobilitazione di domenica notte sotto
la questura è stata la prima di una serie di iniziative che metteremo
in campo per difendere la libertà e i diritti sanciti dalla
costituzione della Repubblica Italiana. Lottare per creare un governo
di blocco popolare che risolva questa crisi economica e politica negli
interessi dei lavoratori e di tutte le masse popolari è sempre più una
necessità che giorno per giorno sta toccando un numero sempre più
grande di Pistoiesi vittime della disoccupazione, della cassa
integrazione e del precariato.

                                                                                                               P.dei carc


 

 

 

Casa Pound, tre arresti dopo le devastazioni

Gli arrestati sono Alessandro Della Malva, il
segretario regionale delle Carc (Partito dei comitati di appoggio alla
resistenza per il comunismo) – già coinvolto negli scontri tra opposte
fazioni di Massa – e due livornesi: Alessandro Organo (29 anni) ed
Elisabetta Cipolli (33 anni). Manifestazione di protesta del Movimento
antagonista nel pomeriggio a Livorno e dei Carc a Massa dove parlerà
D’Alema
di Tiziana Gori

Tre persone sono state arrestate per l’irruzione e la devastazione
della sede di Casapound di Pistoia, avvenuta ieri sera e in cui
militanti dell’associazione di destra sono stati aggrediti da
simpatizzanti di sinistra. Tra gli arrestati, secondo quanto
riferito dalla questura, c’è il segretario regionale delle Carc
(Partito dei comitati di appoggio alla resistenza – per il
comunismo). Sono accusati di devastazione, saccheggio, lesioni e
violenza privata. Un ragazzo, sempre secondo quanto reso noto dalla
questura, è stato solo denunciato perché minorenne. Tra gli otto
denunciati a piede libero, solo uno è di Pistoia: M.T., di 31 anni.

Gli arresti
Il segretario regionale dei Carc arrestato è Alessandro Della
Malva. Il suo difensore, l’avvocato Alessandro Maneschi, afferma
che Della Malva "è estraneo ai fatti". "Il mio assistito – ha
spiegato l’avvocato – ieri pomeriggio, al momento del fatto, non
era a Pistoia. Ha partecipato successivamente alla riunione al
circolo Primo Maggio, dove è stato trovato dalla polizia. Ma ha
solo la colpa di essersi trovato nel posto sbagliato. Ripeto, non
era a Pistoia quando è avvenuta l’aggressione alla sede di
Casapound". Della Malva era già stato arrestato il 25 luglio scorso
a Marina di Massa per aver partecipato agli scontri tra i Carc, che
avevano organizzato una ‘ronda proletaria antifascista’ in
contrapposizione alle ronde di destra, forze dell’ ordine e
simpatizzanti di destra. Il 9 ottobre scorso in tribunale a Massa
c’è stata la prima udienza del processo a suo carico: insieme ad un
altro esponente di sinistra è accusato di resistenza e lesioni a
pubblico ufficiale. Gli altri arrestati, oltre ad Alessandro Della
Malva, sono Alessandro Organo (29 anni) di Livorno, ed Elisabetta
Cipolli (33 anni), sempre di Livorno.

La protesta dei gruppi di sinistra

 


Per chiedere "l’immediata scarcerazione" dei due giovani livornesi,
il Movimento antagonista livornese ha promosso per stasera alle 18
un presidio davanti alla prefettura della città. E una
manifestazione in solidarietà per gli arrestati è stata organizzata
dai Carc anche a Massa. Questo pomeriggio, in occasione dell’arrivo
di Massimo D’Alema a Massa, Carc e Asp (Associazione solidarietà
proletaria) organizzeranno un presidio davanti al Teatro Gugliemi,
dove D’Alema, come sostenitore della mozione Bersani, terrà un
comizio in vista delle primarie del Pd.  

Tensione in questura
Il presidio non autorizzato davanti alla questura di Pistoia di un
gruppo di militanti di estrema sinistra – circa 90 – è proseguita
fino alle sette dal mattino. A quell’ora una quindicina di
"irriducibili" si trovava ancora in via Macallè. Da Firenze, a
sostegno dei colleghi pistoiesi, sono arrivati una trentina di
agenti della Squadra mobile. Il personale in servizio non ha
smontato e il personale a riposo è stato richiamato in questura.
Per tutta la notte circa 80 agenti hanno vigilato affinchè la
situazione non degenerasse. Non ci sono denunciati tra i
manifestanti, ma la polizia parla di "accertamenti in corso". I tre
arrestati sono stati portati nel carcere di Santa Caterina in
Brana. Negano ogni addebito. Le indagini sul caso sono condotte dal
sostituto procuratore Luigi Boccia.

 (tratto dal TIRRENO)

è chiaro  il fatto?!

questi "repressori dell’ordine" hanno arrestato e denunciato senza alcuna prova,

i compagni che lottano contro il governi razzi-mafiosi e contro le ingiustizie!

La solidarietà è un arma fuoco alle galere!!!

basta repressione 

basta stato! basta fascismo!

liberi subito!!!!

ASSALTATA CASAPOUND PISTOIA

PISTOIA: CASAPOUND, IN 20 CON CATENE E BASTONI DEVASTANO SEDE
Pistoia, 11 ott. – (Adnkronos) – In 20, incappucciati e armati di catene, caschi e bastoni, hanno fatto irruzione nel circolo ‘Agoge’, sede di Casapound Italia a Pistoia, e hanno completamente sfasciato il locale di via Porta San Marco. A denunciare l’aggressione il responsabile locale di Cpi, Lorenzo Berti. ”E’ stata un’aggressione brutale e premeditata – spiega – In sede c’era un solo militante con un consigliere comunale del Pdl, Alessandro Tomasi. Qualcuno degli aggressori da fuori ha richiamato l’attenzione del nostro iscritto, e quando lui si e’ affacciato alla porta del circolo, si e’ trovato di fronte 20 persone in assetto da guerriglia che sono entrate con la forza si sono scagliate contro di lui, che ora si trova al pronto soccorso, e hanno iniziato a devastare ogni cosa con una violenza brutale per poi scappare. Un gesto vigliacco sul quale spero si possa fare luce al piu’ presto”. (Zto/Ct/Adnkronos)

PISTOIA: TOMASI (PDL), CONTRO CASAPOUND AZIONE DA CODARDI ‘GESTI FRUTTO DI CLIMA AVVELENATO, ALIMENTATO ANCHE DA ALCUNI NELLE ISTITUZIONI’
Pistoia, 11 ott. – (Adnkronos) – ”Non e’ possibile che domenica, in pieno pomeriggio, 20 persone armate di caschi e bastoni possano entrare in un circolo dove sono presenti solo due persone e mettere a segno un’aggressione premeditata. Sono entrati con la chiara intenzione di far male e un ragazzo e’ rimasto ferito. Un’azione infame”. Lo afferma all’ADNKRONOS Alessandro Tomasi, consigliere comunale An-Pdl a Pistoia, che si trovava al circolo ‘Agoge’, sede cittadina di Casapound Italia, al momento dell’aggressione avvenuta questo pomeriggio. ”A parte la condanna, chiara, per un’azione di tale violenza, io credo – aggiunge Tomasi – che questi gesti siano il frutto di un clima avvelenato, di cui sono responsabili molte persone, anche all’interno delle istituzioni, che continuano a gettare benzina sul fuoco”. ”Io non ero li’ nemmeno per questioni politiche – racconta ancora l’esponente del Pdl – Sono entrati per fare male, ci hanno aggredito, noi ci siamo difesi come potevamo trincerandoci dietro una scala. Quella messa a segno e’ un’azione da codardi. E la gente del quartiere lo ha capito, tutti sono venuti a darci solidarieta’, e di questo li ringrazio. Stanno dalla parte delle persone perbene”. (Zto/Pn/Adnkronos)

PISTOIA: CASAPOUND, 4 AGGRESSIONI IN MENO DI 7 GIORNI POLITICA INTERVENGA
Roma, 11 ott. – (Adnkronos) – ”Quattro aggressioni in meno di una settimana contro Casapound Italia. Aggressioni premeditate, organizzate, eseguite a freddo e con una violenza cieca. Che siamo sotto attacco oramai sembra una verita’ incontestabile, e i motivi di tanto odio sembrano essere altrettanto chiari: non puo’ che spaventare chi da’ una risposta politica all’idiozia e alla brutalita”’. Lo afferma Gianluca Iannone, presidente di Casapound Italia, in merito all’aggressione avvenuta questo pomeriggio al circolo ‘Agoge”, sede di Casapound Italia a Pistoia.
”Quello che resta da chiedersi – aggiunge Iannone – e’ perche’ e come tanta violenza, tanta brutalita’ possano restare impunite. Attendiamo a questo punto che la politica e i tutori dell’ordine diano una risposta”. (Zto/Ct/Adnkronos)

 

———

Subito dopo l’aggressione 15 compagni riunitisi in assemblea al vicino circolo ex I maggio (distante 150 metri da cesso pound), sono stati prelevati a forza dagli sbirri e condotti in questura dalle 20 di sera fino alle 8 di mattina… 12 ore, e dicono loro soltanto per identificarli!!!

 
RETTIFICO CI SONO TRE ARRESTI E 6 O 7 TRA INDAGATI E INDIZIATi!! SENZA ALCUNA PROVA!!!
A PRESTO GLI AGGIORNAMENTI . .
DI QUESTA SQUALLIDA PROVA (montatura??) DI REPRESSIONE
AI DANNI DEGLI ANTIFA!! 

SOLIDARIETA’ AGLI ANTIFASCISTI!
L’ANTIFASCISMO E’ NOSTRO E NON LO DELEGHIAMO ALLE MERDE IN DIVISA!

Napoli – Perquisiti i compagni Antifa

Oggi 8 Ottobre 2009,
alcuni compagni della
rete antifascista e antirazzista hanno visto entrare nelle proprie case
uomini della Digos alla ricerca di armi, munizioni ed esplosivi. Solo
l’altro ieri uno studente medio appartenente ai collettivi studenteschi
di sinistra è stato aggredito da esponenti di Casapound,
eppure la polizia controlla e minaccia chi si schiera tutti i giorni
per l’antifascismo e l’antirazzismo rifiutando le pratiche squadriste
portate avanti proprio da gruppi di neofascisti come Casapound.
Questo clima di tensione deriva proprio dall’occupazione di Casapound Napoli a Materdei, e si risolverà solo nel momento in cui Napoli caccerà  questi neofascisti dai suoi quartieri.
Gli
avvenimenti di oggi non sono certo un caso isolato e non ci colgono
impreparati; anche i disoccupati e i compagni dei c.a.r.c hanno subito
duramente l’attacco repressivo dello stato che riconosce in noi il
pericolo invece di colpire chi della violenza ne fa un’arma politica
contro i più deboli e chi da sempre è emarginato.
Non ci
fermeranno queste intimidazioni da parte delle forze dell’ordine e
continueremo a parlare con la gente del quartiere facendo antifascismo
così come abbiamo sempre fatto, senza delegarlo a chi butta fumo negli
occhi parlando di doppi estremismi, e rifiutando di paragonare questa
occupazione di un gruppuscolo di fascisti alle occupazioni che da
sempre i compagni attuano come reale alternativa di promozione sociale
sul territorio.
Proprio in questo ultimo mese, infatti, il lavoro
portato avanti dai compagni, studenti medi ed universitari antifascisti
e antirazzisti, insieme ai comitati di quartiere nati spontaneamente
per rifiutare la presenza di Casapound, ha mobilitato migliaia di
persone informando tutti della reale natura  di chi si nasconde dietro
l’aspetto di bravi ragazzi che all’occasione giusta non esita a tirare
fuori cinghie e coltelli. Continueremo, consapevoli dei frutti di
questo impegno, ad essere presenti e sensibilizzare chi vive e difende
strade e quartieri di questa città.

RETE ANTIFASCISTA E ANTIRAZZISTA

Pistoia, 09/10/2009 – Presentazione del libro “Servi” di Marco Rovelli

Venerdì 9 Ottobre,
presso l’ex circolo "Primo Maggio", in via porta S. Marco a Pistoia
 
il comitato antifascista San Lorenzo, e la Rete antifascista – Pistoia, organizzano la
 
presentazione del libro "Servi" Di Marco Rovelli
 
un libro che racconta storie, storie di persone trattate come utensili, private di ogni diritto, se non quello, in molti casi, di morire…Il racconto di un viaggio di tre anni nell’Italia dei
clandestini al lavoro. Risposta alla domanda: A che cosa serve produrre
clandestini? A produrre…
 
– ORE 20: Cena conviviale;
– ORE 21,30: Marco Rovelli ci parla del suo libro.