Sabato 18 Festa Antifascista a Pistoia

Sabato 18 apre la sede di casapound italia, nel quartiere di Pistoia che -sia pur nella sua forma che sta cambiando- rimane sempre il quartiere popolare della città, con una spiccata attitudine
antifascista.

Nel quartiere che vide i primi attacchi fascisti a militanti degli
arditi del popolo, nel quartiere ove passò l’infanzia il comandante
"Pedro", colui che arresto Mussolini a Dongo, nel quartiere che
conobbe, nel Settembre ’43, la barbarie nazifascita, che trucidò un
numero ancora imprecisato di civili inermi, nel quartiere da cui
partirono gli operai che impedirono un comizio missino negli anni ’70,
costringendo alla fuga i sorci fascisti, nel quartiere già violentato
dalla presenza delle sedi della lega e di forza nuova i camerati di
casapound vogliono aprire un’altra discarica di razzismo ed
autoritarismo…ma il quartiere non ne vuole sapere…sabato dunque
come rete antifascista, assieme al comitato San Lorenzo organizziamo
una grande festa di quartiere con musica, infopoint autogestito (porta
ciò che vorresti leggere), merenda autogestita, mostra antifascista
ecc…i camerati converranno da tutta Toscana, sarebbe auspicabile che
facessimo altrettanto per dare un segno di unità nella galassia
eterogenea dell’antifascismo.
Il tutto si terrà in piazza San Lorenzo, a poca distanza dalla nuova
sede fascista. Chi venisse può portare, oltre alla sua voglia di dire
no al fascismo, un bel sacchetto di rifiuti organici…info: raf-pt@canaglie.org

Clicca le immagini sotto per ingrandire i volantini

Cesena – Nuovo spazio libertario “Sole e Baleno”

 Per chi non lo avesse capito, sbirri e sbirretti che ci spiano sui blog, in strada, al telefono, che ci minacciano, che ci sgomberano: Le Idee volano libere, comunque e dovunque, schizzano di bocca in bocca, ardono di cuore in cuore; non basterà certo la greve repressione ordinata da un potere dispotico, attuata con perverso piacere da uomini(?) piccoli piccoli nascosti dietro una divisaa frenare la nostra idea esagerata di libertà.
Sempre ostinati e contrari salutiamo con gioia il nuovo spazio liberato dai compagni di cesena. Siamo con voi.
 Anarchici Pistoiesi
 
Nel cuore della "Cesena da Bere" a pochi passi dal centro storico e
dalla movida che lo anima, apre i battenti il "nuovo spazio libertario
Sole e Baleno".
Il progetto nasce dall’esigenza di alcune individualità anarchiche di
creare un luogo autogestito di confronto orizzontale a partire dal
quotidiano, senza legami istituzionali nè vincoli associativi di alcun
tipo, in una città rimasta arida di esperienze antagoniste dal giorno
dello sgombero de "Al Confino Squat", la più persistenze e significativa occupazione protrattasi nel territorio per ben otto anni.
Tale spazio, autofinanziato e slegato da qualsiasi logica comerciale,
si propone di portare a contatto con la popolazione tematiche politiche
e sociali troppo spesso cicoscritte ad un determinato ambito di
persone; da qui la scelta di creare un centro di documentazione aperto
alla consultazione e al prestito di libri e stampe di carattere
libertario, corredato da uno spazio in grado di ospitare mostre,
incontri, dibattiti e proiezioni.

… ricordando Sole e Baleno…
Vissuti senza mediazioni, sfidando la mediocrità del proprio tempo
scagliando la propria vita nell’uragano della guerra sociale

A dieci anni dalla loro morte

Cesena, sobborgo E. Valzania 27

INAUGURAZIONE SABATO 2 NOVEMBRE
ore 18.00

Aperitivo vegan buffet
Presentazione Progetto

Prossime iniziative/concerto in Romagna
VEN 17 OTT Spartaco Bruciato (Ravenna): Contrasto, Charlie, Neid, Costitutional Hell
SAB 01 NOV Lughè (Lugo): Contrasto, Letormenta
SAB 06 DIC Capolinea (Faenza): Contrasto, Affluente, Letormenta, Ludd
SAB 13 DIC Grottarossa (Rimini): Letormenta, Costitutional Hell
In ogni serata:
Esposizione e raccolta fondi per lo "spazio libertario Sole e Baleno"
Cena con Vascello Vegano e presentazione "Adios Prison" e "Fiabe di un ergastolano"
dopo i concerti… Dj_set musica trash

…Per la contestualizzazione del territorio: guardiamoci in faccia!
Autogestendo rapporti umani
Creando spazi aggregativi
Coordinando intenti
Confrontando metodi e finalità politiche

Ciao Fabio

 "Tutto il resto è silenzio"

In questi casi è sempre difficile trovare le parole. tanto più difficile quando gli eventi ti precipitano addosso inaspettati; Sabato pomeriggio se n’è andato Fabio, cadendo in un dirupo mentre cercava funghi ed erbe per preparare il pranzo agli amici.

Queste poche righe non vogliono essere la solita agiografia odiosa e ridicola che solitamente fa triste mostra di sé negli scritti e nelle parole delle persone. Nono glorifichiamo un santo, ricordiamo una persona.

Le differenze che ci dividevano da Fabio erano molte, dalla fede politica -lui militante di rifondazione e presidente di un circolo arci- al modo di intendere le lotte -varie volte mi sono trovato a discutere con lui di modi e metodi della militanza e dell’azione politica, trovando ogni volta distanze incolmabili- ma ciò non gli ha mai impedito di darci la disponibilità del circolo per le nostre iniziative -che magari non condivideva ma che rispettava- sembrerà forse poco, ma in una città povera di spazi e diffidente verso tutto ciò che si muove all’esterno dei canoni istituzionali non è cosa da niente.

Fabio era schietto, non ha mai lesinato critiche la dove ne vedesse la necessità e non si è mai sottratto al confronto. Questo era il miglior pregio che gli riconosco. Di più non posso dire, la conoscenza tra di noi si limitava soltanto al confronto in ambito politico, che si è sempre svolto con correttezza ed intelligenza. Ciao Fabio da un avversario.

Evjenij Vassil’ev Bazarov.

CONTRO OGNI OMOLOGAZIONE – CONTRO OGNI AUTORITARISMO (testo volantino manifest 30 sett 2008)

Questo è il testo del volantino distribuito dallo spezzone anarchico libertario presente al corteo del 30 settembre per il 31° anniversario dell’uccisione di Walter Rossi

CONTRO OGNI OMOLOGAZIONE – CONTRO OGNI AUTORITARISMO

Partecipare al corteo del 31° anniversario dall’uccisione di Walter Rossi per noi non è solo la commemorazione di un compagno ucciso per mano fascista, ma è un momento per analizzare la situazione attuale cercando di trovare delle risposte efficaci. Se rivolgiamo lo sguardo verso il passato vogliamo ricordare che in questi luoghi ci sono stati momenti importanti per la vita del movimento rivoluzionario romano fin dalla sua nascita. Non dimentichiamo che i primi gruppi anarchici romani facenti riferimento alla Prima Internazionale si formarono qui vicino, tra i fornaciari di Valle Aurelia, come non è da dimenticare che nelle strade del quartiere Trionfale agì uno dei nuclei principali degli Arditi del Popolo, la prima organizzazione di reazione alle violenze squadristiche dei Fasci di Combattimento, supportata dagli anarchici e dalla base dei partiti comunista e socialista. Un quartiere che anche durante la marcia su Roma del 28 ottobre 1922 ha impedito ai fascisti di entrare e che, nel palazzo che sovrasta Piazzale degli Eroi, ha ospitato negli ultimi anni di vita l’anarchico Errico Malatesta, "apostolo della libertà" morto nel 1932, come recita la lapide in loco.
Partendo da questa breve e certo non esaustiva panoramica delle lotte che hanno animato le strade del Trionfale, la situazione oggi appare completamente diversa; nonostante ciò non rinunciamo alla nostra prospettiva rivoluzionaria. Aspiriamo a creare rapporti sociali basati sul mutuo appoggio, tendenti ad una società egualitaria ed orizzontale, dove stato, esercito, galere, scuola, lavoro, denaro e tutte le istituzioni coercitive siano distrutte, ovvero in una direzione completamente opposta a quella verso cui ci si sta muovendo. Viviamo in una società sempre più atomizzata, in cui si sono rotti quei legami che anni di lotte (ma anche le normali modalità di vita popolare di quartiere) avevano creato, una società basata sullo spettacolo e sul controllo, in cui da tempo si è insediata la dittatura tecnologica, ogni senso di solidarietà è in via di estinzione, la competizione e la guerra tra poveri sono la regola, il diverso è messo al bando e la deriva autoritaria appare sempre più generalizzata.
Il tutto nella cornice della tanto sbandierata democrazia, alla quale ormai si appella anche ampia parte dell’ex arcipelago rivoluzionario. L’odierno sistema democratico, con le sue innumerevoli gabbie, si regge sulla paura individuale e collettiva e sul ricatto lavorativo, dispone ad accettare ogni vessazione pur di difendere il "privilegio" di possedere quelle rate, mutui e prestiti con cui la società capitalista tiene a galla i suoi ritmi di consumo. Nel terrore di perdere le briciole di una vita di fatica, è facile convincersi che i veri nemici siano i barbari che di volta in volta si presentano ai confini del "fortino Europa".
E per difendere un fortino, cosa è meglio di un esercito? Ormai non fa più scandalo vederlo in azione, e qualsiasi opposizione politica e sociale appare assopita. Ci hanno ormai abituato all’esercito professionista che nel nome della pace e della patria viene impiegato in interventi "umanitari", in realtà coperture per le operazioni armate di controllo geopolitico delle materie prime e delle vie di rifornimento, vedi Iraq ed Afghanistan. Il consenso generale, pianificato negli anni e mesi precedenti e costruito con l’apporto fondamentale dei giornalisti, è sfruttato oggi per propagandare la necessità dei militari armati anche nelle nostre città, volendo convincerci che le migliaia di nuovi sicari armati in strada aumentino la nostra "sicurezza".
Tutta questa propaganda della paura ha creato le condizioni per far sedimentare e crescere nelle periferie metropolitane di gruppi razzisti e fascisti che si ergono paladini della storia cristiana europea, gruppi non necessariamente politici in senso formale, ma più simili a bande di quartiere. A questa situazione vanno date risposte individuali e collettive col fine di smascherare la grandi menzogne della destra cosiddetta sociale, consapevoli di quanto ogni connessione con il potere e il piagnisteo democratico diano più argomenti a chi sfodera una retorica identitaria vuota e semplicistica, vendendo per ribellismo ciò che è in realtà la difesa servile dello stato di cose attuali. Tornare a rispondere colpo su colpo a qualsiasi attacco, sia in maniera militante che sotto l’aspetto "culturale", senza richiami alla tutela del diritto ma con l’azione diretta dagli indelebili contenuti rivoluzionari e antistatali, è il minimo per respingere l’avanzata del pensiero totalitario.

CONTRO OGNI FASCISMO

PER L’AUTOGESTIONE DELLE PROPRIE VITE – PER LA RIVOLUZIONE SOCIALE

ANARCHICI

Pistoia, volantinaggio sul processo per i fatti di Milano del 2006

Fonte: RAF – Pistoia-Agliana-Prato

Qualche giorno fa, durante i concerti di Daniele Silvestri a Prato, e degli Zen Circus a Pistoia, la rete antifascista Pistoia-Agliana-Prato ha effettuato un volantinaggio per ricordare che il 3 Novembre si terrà a Roma l’udienza di cassazione per i fatti di Milano dell’11 Marzo 2006. a seguire il testo del volantino:

 DIAMO IL NOSTRO APPOGGIO AGLI ANTIFASCISTI CHE VERRANNO PROCESSATI IN CASSAZIONE IL 3 NOVEMBRE!

Il 3 Novembre prossimo sterrà a Roma l’udienza di cassazione per i 15 antifascisti che l’11 Marzo 2006 a Milano presero parte, insieme ad altri 500 compagni, alla manifestazione contro il corteo neo-fascista di fiamma tricolore.

La condanna è già stata confermata in primo grado a 4 anni di detenzione per “concorso morale in devastazione e saccheggio”, accusa non fondata su prove certe di un’effettiva partecipazione dei compagni arrestati.

Questa condanna è l’ennesima dimostrazione di anti-costituzionalismo del nostro governo che non solo approva un processo basato su vaghe responsabilità morali che niente hanno a che vedere con le responsabilità penali e personali degli imputati ma rafforza inoltre la repressione nei confronti di coloro che lottano affinché l’antifascismo sia un valore del quale essere orgogliosi e non un reato.

Di fatto viene lasciata piena agibilità politica ai gruppi neo-fascisti, liberi di essere portavoce d’intolleranza, razzismo e cultura dell’odio e di poter sfilare -come successe a Milano- esibendo i loro simboli e le loro bandiere che, giova ricordarlo, sono oltre che fuorilegge anche anti-costituzionali.

Il nostro obbiettivo è quello di mobilitare, nella data del 3 Novembre, le forze antifasciste di ogni città, di ogni comune, di ogni realtà, anche la più piccola, affinché si uniscano con lo scopo di organizzare iniziative di denuncia e solidarietà con i ragazzi condannati, di valorizzare ed esaltare l’antifascismo grazie all’azione e alla memoria che non è sopita ma che vive dentro di noi.

UNITI NEL CAMBIAMENTO, ORGOGLIOSI DI ESSERE ANTIFASCISTI

assadelmosantini@dada.net – raf-pt@canaglie.org

Chiaiano, la polizia carica. Lo stato contro le popolazioni in lotta.

Esprimiamo tutta la solidarietà alla popolazione di Chiaiano ed ai compagni (conosciuti personalmente dietro le barricate qualche mese fa) caricati dalla Polizia questo Sabato durante il corteo contro la discarica. Ancora una volta il potere, incarnato questa volta nella faccia cerata del duce Silvio, oppone la bruta violenza alle rivendicazioni legittime delle popolazioni; nuovamente il potere decide di difendere interessi e profitto a scapito di salute e ambiente. Siamo con voi, col cuore -e quando vorrete- anche col corpo.

Solidarietà ai lavoratori Recoplast a rischio licenziamento.

Qualche giorno alcuni solidali hanno partecipato al presidio dei lavoratori Recoplast davanti al palazzo della provincia di Pistoia; La Recoplast si occupa di raccolta differenziata e, nonostante la mole di lavoro non manchi, si trova ad essere messa in liquidazione ufficialmente per cattiva gestione –con buona pace dei 44 dipendenti-, ma più probabilmente a causa degli attacchi che la lobby inceneritorista, coadiuvata dai complici ASL e ARPAT gli stanno portando…ma non vogliamo parlare di questo…giunti al presidio, convocato da cisl e cgil, la prima impressione è stata di totale disorganizzazione, i lavoratori raccolti dietro uno striscione in silenzio, niente slogan, niente volantini, niente che inducesse i passanti a dimostrare solidarietà o quanto meno a capire il perché di quel capannello in piazza.
Quando abbiamo deciso di presentarci –come presidio contro l’inceneritore di Montale, collettivo liberate gli orsi e USI- la reazione del cgiellino è stata di fastidio, tantopiù che nemmeno si è premurato di ricambiare il saluto (ad onor del vero c’è invece da dire che il comportamento del rappresentante della cisl è stato invece corretto nei confronti dei solidali). Ci siamo presentati con due volantini; l’uno –a firma Unione sindacale italiana- denunciante la specifica situazione dei lavoratori Recoplast, l’altro –a firma del collettivo e del presidio- denunciante la lo scandalo dell’inceneritore di Montale, lo sforamento dei livelli di diossina dell’impianto di Pietrasanta e la truffa dell’accorpamento degli ATO (area territoriale ottimale) in quello unico denominato Toscana centro.
Tentando di animare il presidio, oltre alla distribuzione dei su citati volantini –per altro graditi dai lavoratori- abbiamo offerto ai presidianti un megafono…prontamente ridotto al silenzio dal cgiellino…che ha ritenuto molto più conveniente FAR STARE ZITTI I LAVORATORI e pavoneggiarsi da bravo istrione del sindacalismo innanzi ai giornalisti…in seguito, per non smentire l’autoritarismo e l’inconcludenza propri del sindacato confederale, il kapò a strappato letteralmente dalle mani di un lavoratore il foglietto sul quale un compagno aveva segnato l’indirizzo mail del presidio permanente…a nulla sono valse le richieste di spiegazione…in pratica tutto ciò che il  barone sindacale ha avuto da dire, in buona sostanza è che…si trattava di vicenda esclusivamente aziendale, che nulla aveva a che vedere con le vicende dell’inceneritore…come se i problemi legati alla differenziazione non fossero legati a filo doppio con il problema inceneritorista…l’assise si è poi sciolta dopo che il nostro eroe aveva potuto parlare ai microfoni della tivvì.
La mancanza d’organizzazione, la mancanza di ogni minima strategia comunicativa e rivendicativa ed il ruolo prettamente formale dei rappresentanti sindacali dimostrano, se ce ne fosse bisogno, di quanto ogni rivendicazione dei lavoratori, qual’ora voglia avere un riscontro, dev’essere portata avanti di lavoratori stessi, rifiutando ogni tipo di delega, soprattutto ai sindacati corporativi come sono cgil, cisl, uil, che se ufficialmente si ergono a paladini dei lavoratori, in pratica non fanno altro che tentare di armonizzare (come i sindacati corporativi di fascista memoria)l’inarmonizzabile, ovvero capitale e lavoro.
Di contro noi continueremo a partecipare ad ogni mobilitazione, portando all’interno dei conflitti i nostri contenuti ed i nostri ideali…sempre ubriachi di Libertà.
 
Di seguito i due volantini distribuiti al presidio, cliccare sulle immagini per ingrandire:
 
 Questo il volantino sulla vicenda Recoplast
 
Questo il volantino antinceneritorista

Riotorto (LI), festa dell’Unione Sindacale Italiana: 5,6,7 Settembre

A Riotorto, località "la pinetina", in provincia di Livorno, si svolgerà la seconda edizione della festa dell’USI-Unione Sindacale Italiana.

Sarà una tre giorni di dibattiti, presentazione di libri, spettacoli. All’interno della festa, oltre gli immancabili banchetti di materiale Anarchico, saranno allestite due mostre una dal titolo "la resistenza sconosciuta", dedicata alla resistenza Anarchica (1919-1946), e l’altra intitolata "Movimento Anarchico a Piombino".

cliccando sulle immagini sottostanti potretevisualizzare o scaricare il programma della festa, il manifesto della festa, la locandina dei concerti, e gli indirizzi dei campeggi nei pressi della pineta dove si svolgerà la tre giorni.

PROGRAMMA 2008 – Manifesto festa 2008 –

 

 

perche non votare?!

I partiti politici sono una fottuta farsa per legalizzare la corsa al potere e darti l’illusione che ci sia uno scopo verso cui indirizzare il tuo voto, ma una volta eletti del loro potere gli uomini a cui tu, uomo qualunque, hai concesso la tua fiducia ti tradiscono, le promesse vengono presto dimenticate e tu ridiventi un semplice numero da sfruttare e usare pre i loro sporchi interessi. Tu voti per la tua sicurezza, la pace, il benessere, la giustizia, ma loro con il potere che tu stesso gli hai dato ti mandano a morire, fanno ciò che non vuoi, stabiliscono leggi e restrizioni e ti obbligano ad obbedire usando il potere che tu gli hai dato. Democrazia, giustizia, benessere, pace e libertà sono solo parole vuote per illuderti e farti partecipare ai loro sporchi affari, in questo sistema esiste solo oppressione, il sistema ti schiaccia e reprime le minoranze che non vogliono subire e diventare parte della loro macchina. Tu ti ribelli? Esprimi la tua energia? Il tuo dissenso? Bene, per te non c’è lavoro, non c’è futuro non ci sono spazi! La logica di questo sistema ci porta all’alienazione all’autodistruzione! No!!! Io mi rifiuto di morire e fare il loro gioco, i media e i giornali e tutti gli organi di informazione ti riempiono di cazzate, menzogne e l’illusione dandoti l’impressione di dire la verità quando sono usati dagli strumenti del potere per esercitare il controllo sulle masse, che, indottrinate, e inquadrate diventano incapaci di ribellarsi. Tu non verrai mai a sapere quello che veramente succede: saprai solo quello che è loro interesse dire e diffondere, vengono fatte promesse di pace quando il nostro paese partecipa attivamente alla folle corse agli armamenti ed è sottomesso al volere delle grandi potenze, assetate di potere. Bisogna uscire da questa logica di morte, diffondiamo il nostro dissenso e aiutiamo a capire la vera realtà di morte e oppressione che le false illusioni del potere vogliono far dimenticare.
Contro!
Contro lo sfruttamento della tua vita, contro chi detiene il potere e lo usa per soddisfare i propri sporchi interessi, contro ogni tipo di oppressione e violenza per costruire una società senza pregiudizi e restrizioni. Contro la guerra e la distruzione dell’essere umano, contro tutto ciò che può limitare la tua libertà, contro l’indottrinamento e la strumentalizzazione dello stato, contro le droghe che ti annullano, contro ogni regola mentale che ti possa impedire di essere te stesso. Per la vera pace contro la pace partitistica e consumistica proposta dallo stato, usa la tua rabbia per fottere il sistema. Guardano, ridono, dicono che hai perso in partenza ma non capiscono che la loro mente è guidata da altri. Urla la tua rabbia, fai qualcosa di concreto per esprimere il tuo dissenso verso questo sistema capace solo di opprimere, lancia il tuo messaggio rifiuta i loro ghetti, loro basano la loro forza sulla tua paura. Ribellati, non subire, vivi la tua vita e fregatene degli altri,ragiona con la tua testa e rifiuta le loro parole, molte volte basta una parola per far riflettere chi è soggiogato dalle illusioni e dalla morale di questa fottuta società.
Contro la guerra e ogni violenza. W L anarchia!.

.–post by ‘INTOXICATED LIFE’– 

Sgombero di Libera

"Noi non abbiamo paura delle macerie. Portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. E sta crescendo proprio adesso, mentro io sto parlando a te"
Buonaventura Durruti.

Oggi hanno sgomberato Libera, spazio Anarchico/Libertario di Marzaglia, nelle campagne di Modena. Oggi hanno sgomberato un luogo che in 8 anni ha prodotto cultura attraverso incontri, dibattiti, cineforum, laboratori di teatro, pittura, sala prove popolare; oggi hanno sgomberato un luogo di socialità e condivisione; oggi hanno sgomberato un luogo in cui gli individui che vi sono transitati -poco importa se per un ora, un giorno, un mese o un anno- hanno ricevuto quel calore che si accorda ai propri simili senza che l’estrazione sociale, il conto in banca o il posto occupato in società fungessero da discriminante; oggi gli infami del pd, appoggiati dai verdi e da rifondazione comunista hanno deciso che era giunto il momento di mettere fine ad un’esperienza di otto anni per far spazio ad un autodromo…e pensare che fino a qualche anno fa quella zona era protetta da vincolo ambientale…Un bastardo assessore di rifondazione, frequentatore assiduo delle serate danzanti di Libera, ha avallato senza battere ciglio il provvedimento di sgombero…con tutta l’ipocrisia di cui gli uomini(?) di potere sono capaci.
Oggi il potere ha agito con decisione e violenza (sotto libera oltre che gli sbirri in anti-sommossa si sono presentate -da subito- anche varie ambulanze…lasciando presagire la mattanza) contro chi, con la sua pratica quotidiana ha messo è meterà -statene certi- in discussione in maniera radicale ogni atomo di quest’organizzazione sociale vincolata al profitto e ubriacata d’autoritarsimo…Liberà sarà rasa al suolo per permettere a delle scatole di metallo di correre quanto più velocemente possibile…Libera ha rifiutato ogni compromissione con un potere che ha come suo strumento principe l’uso della violenza respingendo al mittente ogni ipotesi di assegnazione di uno spazio alternativo…Libera vive nelle menti ed i cuori di chi in lei ha visto uno spiraglio di futuro liberato nella densa coltre di questo grigio presente autoritario. Non credano lor signori che qualche manganellata possa sopire il desiderio esagerato di Libertà che portiamo nei cuori. Solidarietà agli occupanti, Possono sgomberare quattro mura ma le idee quelle no, quelle non si sgomberano.