Livorno: No al rigassificatore!

volantino che sarà distribuito dal
collettivo anarchico libertario domani al corteo contro il
rigassificatore

 

 

NO AL
SACCHEGGIO – NO ALLO
SFRUTTAMENTO

NO AL RIGASSIFICATORE

 

Saccheggio dei territori a danno della
salute di tutti, sfruttamento dei lavoratori, repressione nei
confronti di chi lotta. Così governi e padroni mantengono il potere
e si assicurano profitti.

Il rigassificatore offshore che è in
costruzione tra Livorno e Pisa, sarà un ulteriore atto di saccheggio
e di sfruttamento. Viviamo in un’area avvelenata, dove numerosi
impianti industriali costituiscono un costante pericolo per la salute
della popolazione. Viviamo in un’area in piena emergenza sociale,
economica ed abitativa: cresce il numero dei cassintegrati, dei
disoccupati, cresce lo sfruttamento nei confronti delle lavoratrici e
dei lavoratori, sia nativi che migranti.

In questo contesto affaristi ed
amministrazioni locali, con il ricatto dello sviluppo, del lavoro,
della crescita economica, cercano di arraffare quanto possono. La
centrale a biomasse, lo sviluppo dell’industria e della ricerca
bellica, le enormi speculazioni edilizie, sono altri tasselli di
questo quadro. La lotta contro il rigassificatore ha avuto un certo
ruolo nel portare l’attenzione su questo tipo di dinamiche, è
importante quindi adesso continuare ad opporsi senza compromessi alla
costruzione di questo impianto.

Attraverso la lotta e l’azione diretta,
rifiutando di delegare attraverso il voto qualsiasi gestione del
territorio, è possibile far crollare i disegni di chi sulla nostra
pelle governa e fa profitti.

 

AUTOGESTIONE!

 

Collettivo Anarchico Libertario

Cie | Urgente – La deportazione di Joy è prevista per giovedì 18 marzo

riceviamo e diffondiamo:

Aggiornamento 17 marzo. Questa mattina un funzionario dell’Ambasciata nigeriana ha “fatto visita” a Joy
e le ha annunciato che sarà deportata domani mattina, con un volo che
arriverà apposta da Londra. Abbiamo contattato per l’ambasciata
nigeriana di Roma, ma ci è sembrato che la funzionaria con la quale
abbiamo parlato non si sia resa ben conto della gravità di questa
deportazione. Vi lasciamo qui sotto i numeri contatti, prova e riprova
magari si convince…

Ambasciata Nigeria – Roma, via Orazio 14
Email: nigerian.rome@iol.it

* * * * * *

LA POLIZIA STUPRA… LA QUESTURA DEPORTA!!

Luglio 2009: Joy, una ragazza nigeriana rinchiusa nel centro di
identificazione ed espulsione di via Corelli a Milano, subisce un
tentativo di stupro da parte dell’ispettore capo di polizia Vittorio
Addesso.
La sua determinazione e quella della sua compagna di stanza, Hellen, riescono ad allontanare l’uomo.

Agosto: scoppia una rivolta nel CIE, a cui partecipano tutti i
detenuti. Vengono arrestati nove uomini e cinque donne. Tra queste
anche Joy ed Hellen, dopo essere state umiliate e picchiate dal solerte
aguzzino e stupratore Addesso.
Dopo sei mesi di carcere, e la deposizione della denuncia per tentato
stupro da parte di Joy, tutte le ragazze vengono rinchiuse un’altra
volta in un CIE, in attesa del rimpatrio coatto verso i paesi d’origine.

Il 15 marzo Joy ・stata trasferita dal CIE di Modena a quello di
Ponte Galeria a Roma, insieme a molte altre donne nigeriane. Ieri il
console nigeriano ・entrato nel CIE per identificare una decina di
ragazze. Sappiamo bene cosa significa questo: l’espulsione a brevissimo
termine. Domani tornerà per finire il loro lavoro mercenario,
identificazione e espulsione in cambio di soldi.
Entro un paio di giorni le vogliono espellere tutte: una vera e propria deportazione di massa.

Già da giorni giravano voci riguardo alle pressioni da parte della
questura di Milano perché Joy venisse espulsa. Pur di proteggere
Vittorio Addesso, i suoi colleghi sono disposti ad agire nelle maniere
più vili.

Come il 25 novembre scorso quando, manganelli alla mano, hanno più
volte caricato,un presidio di donne che volantinavano alla stazione
Cadorna di Milano per denunciare che i CIE sono luoghi di tortura per
tutti i reclusi, e che se i reclusi sono donne tortura vuole dire anche
abusi sessuali da parte dei guardiani.

O come quando, nella notte fra l’11 e il 12 febbraio, la questura ha
deciso di far “sparire” le cinque ragazze dalle carceri in cui erano
rinchiuse per riportarle nei CIE, solo per non far loro incontrare i
numerosi solidali che già dalla mattina attendevano la loro
scarcerazione.

Oggi la questura spinge per l’espulsione di Joy; e con lei si libera
anche di quella fastidiosa denuncia che porterebbe alla luce tutte le
nefandezze che ogni giorno avvengono, con l’avvallo e la complicità di
polizia e croce rossa, in questi moderni lager per immigrati chiamati
CIE.

La storia di joy ci dimostra come gli apparati repressivi e di
controllo dello stato esigano soprattutto che i ricatti sessuali che
ogni donna e trans subisce dentro i CIE rimangano taciuti.
La forza che hanno dimostrato Hellen e Joy fa paura, perché è la forza
che smaschera la verità di quello che accade dentro le mura di quei
lager per migranti. Gli aguzzini che li controllano stanno facendo di
tutto per impedire che questo precedente apra un varco o una breccia in
quelle mura.

Che nessuno/a ci venga più a dire che in Italia ci sono leggi contro
la violenza sessuale e lo stalking e che è necessario denunciare.
Chiunque ancora lo pensa, da oggi in poi si ricordi bene questo: le
forze dell’ordine hanno licenza di stuprare, anche grazie alle
coperture di cui godono e grazie a un apparato istituzionale connivente.

I cie sono luoghi di tortura fisica e psicologica per tutti i
reclusi. Dove le persone vengono picchiate, costrette a prendere
psicofarmaci, private della loro libertà solo perchè non provviste di
un regolare pezzo di carta chiamato permesso di soggiorno; e dove le
donne subiscono continue molestie sessuali fatte di battute sessiste,
sguardi obliqui delle guardie uomini, fino ai veri e propri tentativi
di stupro.
Nessuna pace per chi stupra e molesta le donne e con chi gestisce
questi CIE,tanto più se lo fa forte della divisa che indossa e delle
connivenze di cui gode!!!

[Fi] Cena benefit indagati

wow!
torna la bruca (era da luglio che non), cena popolare vegana
mensile e riottosa il terzo lunedì del mese alla Riottosa Galluzzo, Firenze ore 21

^lunedì 15 marzo benefit Ale e Sergio arrestati a Luglio e ancora prigionieri con l’accusa di "associazione sovversiva"

Torino – Otto reclusi evadono dal C.I.E

onte: indymedia piemonte

Confermata da più parti la notizia della fuga di otto immigrati dal CIE di Torino, avvenuta nella notte tra giovedi e venerdi.

Ci sono versioni discordanti. Sembra che ci abbiano provato in
dieci, ma due siano stati beccati ancor prima di riuscire a valicare il
muro.

Splendida notizia che deve dare coraggio alle lotte dentro e fuori questi lager

FUOCO AI C.I.E.!

Contestata l’apertura del salone dell’immobiliare a Firenze

 
Insolita inaugurazione per il salone dell’immobiliare a Firenze

a tutti gli organi di informazione Firenze 11-3-2010*
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*CONTESTATA L’APERTURA DELLA VETRINA IMMOBILIARE*
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*Insolita inaugurazione della mostra mercato del "mattone fiorentino" in programma da oggi sino a domenica 14 marzo al Teatro "Saschall" a Firenze.
una cinquantina di compagne e compagni del movimento di lotta per la casa, dei collettivi unibversitari, del CSA next emerson hanno DISTURBATO dapprima esternamente poi internamente (tramite un corteo) le schifezze del mercato della compravendita di un mercato immobiliare che parla il limguaggio del saccheggio e della devastazione del territorio. Tutto questo mentre tre sfratti al giorno sono il corollario imposto nella città della merce.*
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*L’arrivo di decine di poliziotti, in borghese e in divisa, e il successivo fermo di una quarantina di persone non fermano la protesta contro le tante mafie esistenti el terriotorio fiorentino.*
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*LA CASA E’ UN DIRITTO NON UNA MERCE !!!*
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*MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA – "ABITARE NELLA CRISI"*
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*Venerdì 12 marzo ORE 10 – VIA CAVOUR PRESIDIO DEGLI INQUILINI OCCUPANTI DELLE CASE POPOLARI*
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* 12-13-14 MARZO CSA NEXT EMERSON, VIA DI BELLAGIO – VIALE MATTEOTTI 15 INCONTRO NAZIONALE DEI MOVIMENTI PER IL DIRITTO ALL’ABITARE*

Related Link: http://www.abitarenellacrisi.noblogs.org


NIZIATIVA NON PREAVVISATA DEL MOVIMENTO LOTTA PER LA CASA E DI ALCUNI ANARCHICI AL SASCHALL
25 persone non identificate saranno denunciate per furto e manifestazione non preavvisata
Nel primo pomeriggio circa 25 persone appartenenti al Movimento “Lotta
per la Casa”, affiancati da alcuni esponenti dell’area anarchica
locale, hanno improvvisato una iniziativa di protesta presso il
Saschall, dove è in programma l’iniziativa “La prima fiera immobiliare
di Firenze”. I manifestanti, dopo aver scandito alcuni slogan contro
l’evento, hanno sottratto uno striscione allestito dagli organizzatori
del Saschall per pubblicizzare la Fiera, per poi esporre tre striscioni
di protesta, recanti le scritte “La casa è un diritto ad abitare nella
crisi. Noblogs Org.”; “La casa è un diritto non unanime”; “A voi le
tangenti a noi gli sgomberi” e “Speculatori giù le mani da Firenze”.
Sul posto sono intervenuti in breve tempo equipaggi della Digos, delle
Volanti della Questura e dell’VIII Reparto Mobile. Tutti i manifestanti
sono stati identificati e saranno denunciati per furto e manifestazione
non preavvisata. Lo striscione sottratto, del valore di 500 euro, è
stato poi rinvenuto dagli uomini della Digos e restituito agli
organizzatori della Fiera.
11/03/2010 17:23
Questura di Firenze

 

Grecia, ammazzato compagno.

 Da culmine:

LAMBROS CADUTO IN COMBATTIMENTO!

Quella
che segue è la ricostruzione di un giornale greco, unica fonte
utilizzata è quella degli sbirri. Non ci sono altre
ricostruzioni, ma è più che evidente che si è
trattato di un agguato teso ad eliminare i pericolosi "terroristi"
interni.

Nonostante
la criminalizzazione dei giornalisti-sbirri, ribadiamo il nostro:

ONORE
ALL’ANARCHICO LAMBROS, MORTO IN COMBATTIMENTO!


Culmine –

_____________________________________

Sparatoria
di Dafni: emergono vincoli terroristici

fonte:
Ekathimerini,
11 marzo 2010

Fonti investigative segnalano che l’uomo, di 35
anni, che ieri mattina è rimasto ucciso in seguito ad un
conflitto a fuoco con la polizia nel quartiere di Dafni, nel sud-est
di Atene, possa esser stato coinvolto nello scenario del terrorismo
interno greco.
Lambros
Fountas
è stato
ucciso mentre lui e un complice sono stati visti da due agenti di
polizia in pattuglia alle 4.40. I due stavano cercando di rubare
un’auto.

Fountas era
noto alla polizia da quando era stato arrestato durante disordini
presso il Politecnico di Atene, nel 1995. In seguito, avrebbe avuto
contatti con membri del movimento anarchico di Exarchia ed era stato
per lungo tempo nella lista della squadra anti-terrorismo.

Il
sospetto è che l’uomo che con Fountas stava cercando di rubare
una macchina e che sarebbe sfuggito all’arresto, sulla base di test
medico-legali effettuati sugli elementi trovati sul posto, avrebbe
partecipato ad recente attacco realizzato da
Lotta
Rivoluzionaria
.
Il
gruppo di guerriglia urbana ha effettuato una serie di attentati
negli ultimi anni, tra cui il lancio di un razzo-granata contro
l’Ambasciata degli Stati Uniti, l’omicidio di un responsabile della
protezione dei testimoni e l’esplosione di un’autobomba fuori dalla
Borsa di Atene.
Le stesse fonti suggeriscono che i due uomini
stessero rubando l’auto per poterla utilizzare in un attacco
imminente.

Gli
agenti hanno sostenuto che i due sospettati erano già nella
Seat Ibiza quando la pattuglia s’è fermata a breve distanza.
Non appena un poliziotto ha azionato la sirena, Fountas ed il
complice sono saltati fuori dal veicolo ed hanno iniziato a sparare
contro gli agenti. I poliziotti hanno trovato la protezione dietro la
pattuglia e nel conflitto a fuoco il 35enne è rimasto ucciso.


Una pistola Zastava, con
due proiettili mancanti nel percussore, ed una granata d’assalto sono
stati trovati in suo possesso. Aveva con sé anche un
walkie-talkie e due paia di guanti di pelle.
La polizia ha
anche sottoposto a perquisizione la casa di Fountas, ma non ha
rivelato se sono stati trovati degli indizi.

 

Repressione antirazzisti Torino – Trasferiti Fabio e Andrea

Fabio è stato trasferito da giovedì scorso presso il carcere di
Vercelli. Andrea il giorno successivo a Cuneo. Per scrivere e inviare
loro telegrammi:

Fabio Milan
Casa Circondariale di Vercelli – Via Del Rollone 19 – 13100 Vercelli

Andrea Ventrella
C.C. via Roncata 75 – 12100 Cuneo

Luca resta alle Vallette di Torino

Luca Ghezzi
C.C. Lorusso e Cotugno – Via Pianezza 300 – 10151 Torino

Livorno: ancora un detenuto morto alle Sughere

Secondo morto al carcere Le Sughere dall’inizio dell’anno, il 14° in dieci anni.

livornosughere1.jpg

Il
cadavere del 30enne Snoussi Habib è stato trovato ieri pomeriggio
all’interno della cella dove era recluso. Stando alla ricostruzioni
ufficiale della direzione penitenziaria, il giovane sarebbe morto di
infarto dopo aver inalato una bomboletta del gas, una pratica molto in
voga tra i detenuti e molte volte al centro di episodi gravi (vedi il
caso di Marcello Lonzi), indicativa del livello di disperazione cui
sono costretti a convivere.

Habib era arrivato da poco al penitenziario livornese ed era ospite nel
sovraffollatissimo reparto transiti che al momento ospita 70 persone a
dispetto di una capienza massima di 40. Da quanto si è appreso, prima
di morire il giovane avrebbe avuto un colloquio con il responsabile del
settore chiedendo informazioni sui colloqui e altro.

Sebbene formalmente non si escludano altre ipotesi e siano in corso
indagini per stabilire le reali cause della morte, è chiaro che anche
questo omicidio-suicidio verrà archiviato come tutti gli altri (si è
voluto occultare l’omicidio di Marcello Lonzi di fronte a prove
schiaccianti facendolo passare per una disgrazia, figuriamoci che
volontà possa esserci di far emergere un’eventuale verità altra sulla
morte di un "clandestino").

Fabio trasferito a Vercelli

E’ di poco fa la notizia che Fabio è stato trasferito al carcere di Vercelli.
Andrea e Luca invece sono ancora a Torino.

Per scrivere a Fabio, quindi, il nuovo indirizzo è:

 

Fabio Milan

Casa circondariale

strada vicinale del Rollone, 19

13100 Vercelli

Aggiornamenti torinesi

Da Indy Piemonte:

è stata fissata per martedi 9 marzo alle 10.00 del mattino al Tribunale
di Torino (settore 2 – scala E – piano III – aula 32313) l’udienza del
tribunale del riesame per i sette antirazzisti torinesi colpiti da
misure restrittive dal 23 febbraio scorso.

Andrea, Fabio, Luca (in carcere alle Vallette), Maja, Paolo, Marco
(arresti domiciliari) e Massimo (divieto di dimora in provincia di
Torino) dovrebbero essere tutti presenti all’udienza in cui gli
avvocati difensori chiederanno la revisione delle assurde misure
restrittive chieste dal PM Padalino

L’udienza sarà a porte chiuse e si preannuncia piuttosto lunga.

La risposta del collegio giudicante dovrebbe arrivare nelle 48 ore successive.

Intanto tra le varie manovre di quel ciccione biloso di Padalino
dopo l’isolamento e il divieto di colloquio coi familiari (decisione
per fortuna revocata dopo alcuni giorni dal GIP) sembra esserci una
richiesta di trasferimento di Andrea, Fabio e Luca dalle Vallette in
altre carceri piemontesi, sempre per rendere più profondo il
loro distacco dal mondo esterno e solidale.

Sempre il paladino della censura Padalino aveva chiesto ulteriori
restrizioni per i tre ai domiciliari dopo la trasmissione radiofonica
Macerie condotta su radio blackout da casa di Maja; anche in questo
caso il GIP ha dato parere negativo.

Un grazie a tutti per la solidarietà e per le lotte condotte in
questi giorni, dentro e fuori dai CIE, contro il razzismo, lo
sfruttamento, la reclusione.

LIBERI TUTTI!

FUOCO AI C.I.E.!


Lunedì 8 Marzo ore 18 Presidio in piazza Madama Cristina contro gli arresti degli antirazzisti e l’attacco a Radio Blackout !

LUNEDI’ 8 MARZO 2010

PIAZZA MADAMA CRISTINA ORE 18

PRESIDIO CONTRO ARRESTI E REPRESSIONE !

LIBERTA’ PER TUTTI I COMPAGNI ARRESTATI, INQUISITI E SOTTO PROCESSO !

INFO: 0112495669