Accendiamo fuochi

Mentre le sedi destroidi in Firenze fanno la fine che ogni tana di politicante dovrebbe fare –ed è un augurio che ciò accada- i reietti investiti del compito abbietto di strozzare ogni anelito di Libera Vita compilano 10 inutili carte igieniche.

Nel momento nel quale miseri e strani esseri indossanti ufficiali vasi da notte allontanano dalle pudiche pietre di una piazza chi dalla disperazione trae forza e i ribelli della montagna si scontrano con i ruvidi ecce omo posti a difesa della futura(?) velocità dei padroni del fuoco, si annusa nell’aria un odore acre di deflagrazione che si prepara e quest’odore è qui ed altrove e non potrà essere certo l’olezzo dell’autorità che decompone a coprirne i delicati aromi.

Tremi l’obbedienza, ché balleremo sulle sue ossa che già sono polvere.