Italia – FAI/FRI rivendica pacchi bomba contro La Stampa e agenzia investigazioni Europol

Apprendiamo che la Cellula “Damiano Bolano” del FAI/FRI ha rivendicato con uno scritto inviato al “Secolo XIX” l’invio di plichi esplosivi, realizzati con custodie porta cd e polvere pirica, recapitati nei giorni scorsi al quotidiano torinese “La Stampa” e all’agenzia privata di investigazioni “Europol” di Brescia.

Non riuscendo a trovarne una versione integrale, e ritenendo inopportuno fornire ulteriore spazio alle idiozie e alle fantasie di giornalisti, commentatori e questori, vi rimandiamo alla lettura delle elucubrazioni e degli estratti e pubblicati sui media di regime.

Attacco Adinolfi – Due arresti e perquisizioni [aggiornamento]

Un’operazione repressiva organizzata dalla procura di Genova in merito al ferimento dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, ha sguinzagliato ROS e Digos in diverse abitazioni e tratto in arresto due compagni anarchici torinesi, Alfredo e Nicola; Anna sarebbe indagata, ma non inprigionata. Le veline diffuse dai media di regime riportano di perquisizioni in corso nel Cuneese, a Pistoia e a Bordighera.
Potendoci basare, per il momento, esclusivamente su quanto diffuso dalle veline delle questure e riportato dai media di regime, invitiamo chiunque avesse maggiori notizie su fermi e perquisizioni a scrivere alla mail del sito.

Alfredo, Anna e Nicola, da mesi hanno reso pubblici i dispositivi di sorveglianza a cui erano sottoposti: dal ritrovamento di microspie ai continui pedinamenti da parte dei segugi in borghese. Oggi, sui peggiori giornali-gogna tra cui spicca la penna di Massimo Numa (La Stampa), possiamo leggere di una casa di famiglia al mare, in cui passare i fine settimana, che si trasforma in covo dove “alleggerire eventuali pressioni investigative e sparire dall’area torinese per un po’ di tempo”; mentre l’abitazione/domicilio nel quartiere torinese di San Salvario, diventa “La Base”.
Nel complesso, sotto il profilo mediatico, i soliti meschini tentativi di trattenere sotto il proprio ovile, con spettacoli e menzogne, quei sudditi che iniziano a dubitare che i facinorosi e gli anarchici siano più pericolosi e truci dello Stato e del Capitalismo.

La “repressione tecnica” doveva dimostrare la propria efficenza producendo prontamente dei responsabili per il ferimento di Adinolfi, al termine di un’estate che tra “Ardire“, “Mangiafuoco“, “Thor” e “Zecca“, ha visto gli anarchici balzare al primo posto tra i nemici interni da sterilizzare per evitare pericolosi e virulenti contagi di ostilità e di lotta.

Solidarietà agli arrestati e ai perquisiti, Nicola e Alfredo liberi!

Op. Ardire – Contatti compagne e compagni prigionieri

Seguono i contatti per inviare lettere e telegrammi a compagne/i arrestati nel corso dell’Op.Ardire
[aggiornati al 15 giugno 2012]:

Stefano Gabriele Fosco
Elisa Di Bernardo
Via Don Bosco, 47
56127 Pisa

Alessandro Settepani
Paola Francesca Iozzi
CC Capanne
via Pievaiola 252
06132 Perugia

Sergio Maria Stefani
CC Regina Coeli
Via Della Lungara, 29
00165 Roma

Katia Di Stefano
CC Rebibbia Femminile
Via Bartolo Longo
00156 Roma


Giuseppe Lo Turco
CC Marassi
Piazzale Marassi, 2
16139 Genova


Giulia Marziale
CC Teramo
Contrada Castrogno
64100 Teramo